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La città è per la lotta contro gli inquinatori ambientali.

 

L’articolo “Ed ecco che finalmente arrivano i verbali per lo sversamento abusivo di rifiuti “ ha, infatti, scatenato una fortissima reazione della comunità.

Abbiamo ricevuto , sia personalmente che via face book, diversi commenti (questi non anonimi!) con considerazioni del tipo “ Era ora”, oppure “Finalmente” od anche “ E vai!”.

 

Ma insieme anche indicazioni su luoghi dove gli sversamenti continuano senza ritegno.

Alcuni di questi li abbiamo immediatamente segnalato alla attenzione dell’amministrazione alla quale abbiamo fatto i complimenti per le prime contravvenzioni, ma sempre pronti a richiamarne la attenzione nel caso non si continui su tale strada con forza e decisione.

 

Per i casi più rilevanti ci siamo rivolti al comando di Polizia municipale ed il comandante Caruso si è impegnato a massimizzare l’attenzione dei purtroppo pochi vigili urbani operativi della città.

Certamente se i nostri amici e lettori si rivolgeranno anche agli amministratori segnalando i casi più gravi ci saranno maggiori possibilità di verbalizzare e così educare la gente al rispetto dell’ambiente.

Intanto a giorni cominceranno a partire molte delle centinaia di contravvenzioni elevate .

In un caso addirittura una decina per la stessa persona che sarà chiamato a pagare oltre MILLE EURO!!!!!

 

Né si esclude dal novero dei contravventori alcun ambientalisti “ Radical chic” e “d’accatto”.

Certi comportamenti posti in essere da pseudo “persone per bene”, offendono la intera città che rischia di passare per incivile per colpa di poche persone che per mestiere dovrebbero essere più educate!

 

Purtroppo la normativa sulla “privacy” ci impedisce di fare i nomi delle persone che abbiamo visto mancare di rispetto all’ambiente , ma forse non sarebbe male pubblicarne le foto!

L’amministrazione ha, comunque, la speranza che queste sanzioni porteranno ad un maggiore rispetto dell’ambiente.

E per quanto è dato sapere non si esclude che possano essere applicate altre tele camerine proprio nei luoghi che taluni ( pochi per fortuna) continuano a riempire di rifiuti.

 

Tanti luoghi alcuni dei quali sulla stessa SS18 in bella vista a chi passa da Amantea.

Noi e lo abbiamo detto ripetutamente sospettiamo che questi inquinatori siano anche evasori tributari ed invitiamo l’amministrazione ad accertare i fatti.

Appare infatti incomprensibile perché queste persone sversino le buste di spazzatura nell’ambiente se esiste la raccolta porta a porta!

Gradiremmo che venissero assunti un paio di vigili destinati esclusivamente all’ambiente; ci guadagneremmo tutti, anche il comune!

Pubblicato in Primo Piano

Non possiamo che plaudire.

E nel contempo porgere le no stre felicita zioni ed i nostri ringra ziamenti al sin

daco, all’assessore Antonio Rubino ed al comando della Polizia municipale.

Si tratta delle contravvenzioni all’ordinanza sindacale n 101 del 2015 ( punto N)

Una sanzione di 100 euro.

Una sanzione elevata grazie ai sistemi elettronici installati sul territorio amanteano che scattano fotografie ogni 5 secondi.

Foto capaci di mostrare la persona che compie l’infrazione ed ovviamente l’auto.

Già perché è impossibile che chi vuole sversare i rifiuti nell’ambiente esca di casa con le buste di spazzatura, attraversi, magari, mezza Amantea e si faccia fotografare.

E’ evidente che si esce in auto

Proprio per questo quand’anche non si riconosca perfettamente la persona che commette l’infrazione , basta capire l’auto e risalire al proprietario.

Vi mostriamo una foto.

L’auto si vede perfettamente .

Anche l’uomo in verità si vede ma non perfettamente.

Uno dei primi a ricevere la contravvenzione , però, non si è riconosciuto nella foto , e soprattutto, non riconosce come sua l’auto che appare nella foto.

Ed allora ci ha interessato.

Ci sembra opportuno segnalare la vicenda ed esporre la foto chiedendo a chi può di riconoscere l’auto e le sembianze dell’uomo.

Non vorremmo infatti che questo inquinatore , quello vero, sfuggisse alla giusta sanzione.

 

Pubblicato in Primo Piano

Rifiuti a terraArrivano, arrivano, arrivano. E sono centinaia!

Tanto tonò che piovve; è il richiamare il vecchio adagio.

 

Dopo il comune di Belmonte Calabro, anche quello di Amantea ha deciso di farla finita con gli incivili che inquinano l’ambiente sversando i propri rifiuti dove capita.

Un comportamento inaccettabile, vergognoso, disdicevole, incomprensibile.

Ma ora, finalmente, sono in arrivo le sanzioni.

Sanzioni da un centinaio di euro per ogni busta gettata nell’ambiente .

E per coloro che hanno ripetuto questo comportamento incivile parliamo di  cifre rilevanti dell’ordine di migliaia di euro.

 

Si sussurra che ci sono persone che sono state fotografate tante volte da  poter fare un album…. Non solo ma sono contravvenzioni senza difesa.

A meno che non si voglia portare davanti al giudice la propria foto. E si! Perché le contravvenzioni sono giustificate ognuna da una bella foto.

Dipendesse da me le pubblicherei sul sito dell’ente , senza rispetto della privacy; chi inquina non merita questa delicatezza!

Non solo, ma addebiterei anche i costi di pulizia dell’area.

Per capire  basta fermarsi in tanti posti della nostra città dove le buste di spazzatura buttate nell’ambiente sono decine e decine.

Nella foto decine di buste  20 metri dall’isola ecologica!

Una vergogna!

Brillante operazione del Corpo forestale.

Nel corso dei servizi finalizzati anche all’attuazione del program ma straordi nario denominato focus ‘ndrangheta venivano eseguiti dal personale del Comando stazione forestale di Nocera Terinese specifici accertamenti su dei luoghi oggetto di una recente segnalazione pervenuta al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato.

 

In località Guori Petraro del Comune di Falerna, gli agenti del Corpo forestale dello Stato riscontravano che all’interno di un’area abbandonata del campo sportivo comunale, in uso alla stessa Amministrazione Comunale, erano stati smaltiti abusivamente rifiuti speciali provenienti da lavori di scavo e di demolizione di manufatti edili: mattoni, piastrelle, calcinacci, asfalto e altro materiale.

Eseguiti i relativi controlli presso gli uffici amministrativi, i forestali accertavano l’inesistenza delle previste autorizzazioni e procedevano al sequestro di una porzione dell’area del campo sportivo per una superficie di circa cinquemila metri quadrati.

 

In merito al terreno sequestrato, dalla preliminare attività di indagine veniva rilevato che lo stesso risulta ancora intestato catastalmente all’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero di Lamezia Terme, ma in uso all’Amministrazione Comunale, pertanto veniva deferito all’Autorità giudiziaria il Sindaco pro tempore del Comune di Falerna.

Le indagini di polizia giudiziaria proseguono al fine di accertare modalità e responsabilità di eventuali altri soggetti nell’attività di gestione illecita di rifiuti.

Pubblicato in Lamezia Terme

Appena tolte le macchinette foto grafiche ecco il dramma dei rifiuti.

Siamo stati ad Acqui cella , sulla SS18, sotto San Giuseppe.

Non è come un tem po, ma la spazzatura è sempre là, figlia di comportamenti incivili posti in essere da persone incivili che sono certe di non essere perseguite.

Ed evidentemente è così.

Ben al di là della volontà di perseguire l’abbandono dei rifiuti usando tecniche moderne , la realtà è tutta diversa.

Dobbiamo supporre che la macchinetta fotografica sia stata tolta e che quindi gli incivili( che siano amanteani o meno, poco importa) grazie a questa scelta imperino.

Rifiuti ovunque.

Non possiamo pensare infatti che la macchinetta sia ancora là e che non siano state semplicemente elevate le contravvenzioni.

Sarebbe un oltraggio alla logica, alla correttezza amministrativa, alla giustizia.

Certo che dopo il battage giustizialista dei primi momenti questo silenzio preoccupa.

Non hanno funzionato le macchine fotografiche?

Hanno al contrario scattato le foto e queste non sono rimaste impressionate?

Il Comando è ancora alla ricerca delle generalità dei responsabili?

Eppure non dovrebbe essere difficile .

Io per recarmi a fare le fotografie sono dovuto andare con l’auto e la targa è ben visibile.

Peraltro se la gente si vedesse arrivare una salata contravvenzione la smetterebbe di comportarsi da incivile .

E con certe persone( se persone sono) la correttezza deve essere imposta a suon di contravvenzioni.

Non farlo completerebbe la attuale disattenzione verso comportamenti inaccettabili e sarebbe anche diseducativo.

Ma e’ forte la paura che Amantea stia perdendo la battaglia dei rifiuti.

Aspettiamo pazienti e nei prossimi giorni vi mostreremo tante altre foto di comportamenti incivili.

Pubblicato in Cronaca

rsu 01Dopo il passaggio alla raccolta differenziata che, dallo scorso mese di luglio interessa tutto il territorio compreso tra Amantea e Campora San Giovanni, prosegue purtroppo l’inciviltà di una ristretta schiera di turisti e residenti che preferiscono non seguire le nuove direttive sullo smaltimento del pattume, lasciando le buste di spazzatura nei luoghi più disparati della città.

I vigili urbani hanno intensificato i controlli, aumentando in modo esponenziale i verbali e le multe inflitte ai trasgressori. Nota positiva: sono in costante aumento i cittadini che, armati di macchina fotografica o di smartphone, catturano le immagini di coloro che inquinano, stoccando il pattume nelle vie più periferiche della città. Ma non è solo questo l’apporto che l’elettronica potrà fine a questa battaglia di civiltà. «Nelle prossime ore – spiega il comandante della Municipale Emilio Caruso – posizioneremo cinque cosiddette “fototrappole”. Si tratta, nello specifico, di telecamere piccolissime e facilmente occultabili che registreranno tutto ciò che accade in una determinata area. Ciò consentirà di individuare coloro che, infischiandosene della legge, abbandonano in maniera indiscriminata i rifiuti lungo le strade e in altre zone rilevanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Queste telecamere non sono a postazione fissa, ma potranno essere sistemate in diversi luoghi a seconda dell’occorrenza. I comuni che hanno adottato questo sistema hanno ottenuto risultati lusinghieri. L’auspicio è che anche Amantea possa incamminarsi in questo percorso virtuoso, corroborando l’azione sana di chi rispetta le norme del vivere civile».

Comunicato comune di Amantea

longobardiPolemiche per il funzionamento del servizio di porta a porta. In tanti comuni, la raccolta differenziata arriva a percentuali di tutto rispetto ma a Longobardi stenta a decollare.

I consiglieri di opposizione Nicola Bruno e Francesco Cicerelli puntano il dito, ancora una volta, contro l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacinto Mannarino in materia di rifiuti. <<Dopo un avvio che ha portato al sequestro della pseudo isola ecologica –dichiara il capogruppo Nicola Bruno-  la raccolta porta a porta continua, ancora, a distanza di quattro mesi, in via sperimentale, a botte di ordinanze sindacali e senza alcun risultato, anzi con costi esorbitanti e senza informazione. Peraltro, un solo veicolo comunale, di piccole dimensioni, procede ad una raccolta non capillare nelle frazioni più estese ed ogni giorno provvede al conferimento presso “Calabria Maceri” in Rende. Inoltre, il servizio viene garantito da volontari e da percettori di buoni voucher ormai in aperto conflitto con gli amministratori per mancanza di fondi. La notizia non stupisce visto che i dipendenti comunali non vengono pagati da quattro mesi. Nelle altre frazioni sono stati allestiti centri di raccolta periferici, attorno a cui sostano i rifiuti più del dovuto sia nei cassonetti sia per le strade e la cui raccolta “straordinaria” viene, invece, assicurata da ditte esterne, a cui l’incarico viene affidato direttamente dal sindaco, sempre con ordinanza, all’esplodere dell’emergenza. Come se non bastasse una “mini isola”, stigmatizzata dai cittadini, è stata sistemata all’ingresso del cimitero>>. E intanto i costi lievitano. <<La situazione è ormai sfuggita di mano –continua il consigliere Bruno- e se dopo anni di organizzazione e preparazione, questi sono i risultati, è evidente l’incapacità di questa giunta e di questa maggioranza di fronteggiare  la questione dei rifiuti e la necessità, a questo punto, di sollecitare la nomina di un commissario ad acta per il raggiungimento del “minimo sindacale” sulla differenziata. Anche per la raccolta differenziata si sente e si vede la mancanza di una giunta che guidi Longobardi>>. La cittadinanza <<è stanca di sopportare questa incompetenza e questa superficialità>>. <<Siamo ancora in attesa –conclude l’avvocato Bruno- di conoscere le determinazioni del Prefetto sulla nostra precedente richiesta di istituire una commissione d’indagine prefettizia che, attraverso il potere di accertamento e di accesso presso il comune di Longobardi, faccia luce e chiarezza sull’intera vicenda dei rifiuti>>.

Riceviamo e pubblichiamo.

Pubblicato in Longobardi

rubinoPer la comunità di Amantea si tratta di una svolta epocale. In coincidenza dell’inizio di settimana è ufficialmente partito il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Sulla base degli accordi siglati tra l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed i tecnici della Lamezia Multiservizi, l’azienda incaricata di portare a compimento il processo di riciclo, sono due le fasi che consentiranno al sistema di funzionare a pieno regime. Al momento la raccolta è stata avviata nelle zone centrali della città, pari al 92 percento della popolazione, quelle geograficamente comprese tra i torrenti Catocastro e Calcato. Resta dunque esclusa il quartiere di Santa Maria e le altre zone periferiche che verranno progressivamente inglobati nei prossimi giorni.

«Con caparbietà e determinazione – spiega l’assessore Rubino – abbiamo completato un difficile iter procedurale che ci consente ora di guardare con rinnovato ottimismo al futuro. Abbiamo scommesso sulla collettività, sulla capacità di ogni singolo cittadino di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e per il luogo in cui ha scelto di vivere, ma soprattutto abbiamo scommesso sulla potenzialità di Amantea: il commercio ed il turismo saranno certamente favoriti dal miglioramento del decoro urbano e da un’immagine più pulita e accattivante. Con la progressiva eliminazione dei cassonetti non vedremo più quelle cataste di immondizia che hanno deturpato soprattutto la nostra anima. Da questo punto di vista la costruzione dell’isola ecologica ha rappresentato un passo decisivo. Tocca ora a noi fare la differenza».

«Il sindaco Monica Sabatino – prosegue Rubino – ha fatto in modo che l’avvio della raccolta differenziata diventasse realtà in tempi strettissimi. Mi preme ricordare, infatti, che siamo ben lontani dal concludere il nostro primo anno di mandato e nonostante le difficoltà siamo riusciti tutti insieme a tagliare un traguardo che cambierà le nostre abitudini e che ci farà amare ancora di più Amantea e la sua gente. In questi primi giorni le difficoltà non mancheranno. Con il chiaro intento di limitarle il più possibile abbiamo dato seguito ad un gruppo di lavoro che controlla di momento in momento l’evoluzione della situazione, tanto che nell’arco di sei o sette giorni riusciremo ad avere i primi dati sull’efficacia della raccolta porta a porta. È di fondamentale importanza che i cittadini che ancora non hanno provveduto a farlo, si rechino presso il Campus Francesco Tonnara per ritirare gratuitamente i mastelli e ricevere tutte le informazioni possibili dagli informatori ambientali».

«Dal punto di vista pubblicitario – conclude Rubino – la macchina organizzativa si è mossa benissimo. Del resto siamo consapevoli del fatto che se partiamo positivamente la strada che avremo dinanzi a noi sarà certamente in discesa. L’intero esecutivo, oltre chiaramente ai dipendenti comunali, è a disposizione dell’utenza per fornire informazioni di ogni genere. Dobbiamo ricordare tutti che più differenziamo più risparmiamo».

bidoni porta a portaLunedì 2 febbraio inizierà ufficialmente la raccolta differenziata anche ad Amantea.

 

 Evidenzia il sindaco Monica Sabatino – inizierà a differenziare i propri rifiuti, allineandosi ai comuni virtuosi che da tempo hanno dato seguito al riciclo. Tocca ora alla collettività impegnarsi per fare in modo che il passaggio al nuovo sistema di smaltimento avvenga nella maniera più rapida possibile.

È già stato definito il piano operativo che consentirà di procedere alla rimozione dei cassonetti e che restituirà agli occhi dei residenti e dei turisti una città più pulita e ordinata. Sono convinta che tutti insieme otterremo percentuali altissime di differenziazione, così come è accaduto a Campora San Giovanni che in pochissimo tempo ha saputo adeguarsi agli standard nazionali.

Gli uffici comunali, così come i dipendenti della Lamezia Multiservizi, sono a disposizione degli utenti per ogni eventuale esigenza, mentre i vigili urbani potenzieranno il controllo del territorio per impedire l’abbandono selvaggio di buste e sacchi ricolmi di immondizia. Da qui fino al prossimo 2 febbraio le famiglie che ancora non hanno provveduto sono obbligate a ritirare gratuitamente il set di mastelli presso i locali situati nel Campus Francesco Tonnara.

Qui troveranno gli operatori ambientali pronti a rispondere ad ogni domanda».

«Dobbiamo comprendere – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Rubino – che l’avvio della raccolta differenziata è un’opportunità che consentirà non soltanto un maggiore decoro urbano, ma anche una progressiva rimodulazione delle tariffe. Il concetto che gli amanteani devono cogliere è semplice ed immediato: più differenziamo, più risparmiamo.

Per agevolare al meglio questo processo abbiamo realizzato l’isola ecologica che funzionerà come centro attivo di smistamento per l’intera comunità. Le difficoltà chiaramente non mancheranno, ma nel momento in cui il servizio funzionerà a pieno regime Amantea si vestirà di nuovi colori e di nuovi profumi.

Non vedremo più quelle immagini che hanno offeso la dignità di tutti noi, con i rifiuti accatastati di fianco ai cassonetti e con le buste di spazzature che venivano lanciate al volo dalle autovetture in transito.

Per fare in modo che ciò che accada cambieremo le nostre abitudini, ben coscienti dell’importanza che il concetto di riciclo ha assunto nella società attuale e del bene che potremo fare alla nostra città se sapremo comportarci nel modo corretto».

bidoni porta a porta1

Finalmente una buona notizia. Per alcuni versi doppiamente buona, quasi natalizia!
Carlo Guccione, infatti, contesta la rimodulazione delle tariffe relative allo smaltimento dei rifiuti urbani e del trattamento in impianto della frazione umida decorrente dal 1 gennaio 2015.

Ricorda il consigliere regionale che la regione ha disposto l'aumento del costo per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato dagli attuali 98 euro/tonnellata a 147 euro/tonnellata con un aumento pari al 150% mentre per il rifiuto differenziato, il cui smaltimento costa attualmente ad alcuni Comuni 34,65 euro/tonnellata e ad altri 47,30 euro/tonnellata, a 92,61 euro/tonnellata.

Si tratta ricorda Guccione di “ un incremento che va dal 200% al 270%».

Non solo ma Guccione afferma che “Tale situazione di aumento indiscriminato avrebbe effetti devastanti sui Comuni dal punto di vista finanziario e vedrebbe quasi triplicare il costo sulle famiglie calabresi per le tariffe relative allo smaltimento rifiuti”

Ed ecco che Guccione trova la soluzione e chiede la revoca della delibera regionale.

Ovviamente sia noi, sia Guccione sappiamo che non basta certamente revocare la delibera per trovare la soluzione al problema sempre più drammatico dei rifiuti in Calabria e che ex adverso occorrono interventi ben più radicali che coinvolgano cittadini e comuni

Il neo consigliere oliveriano ben sa che, come evidenziato nella relazione istruttoria allegata alla deliberazione numero 322, questo aumento tariffario venne giustificato per sopperire ai maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti, al trasporto fuori regione e addirittura all'estero a causa della grave carenza del sistema impiantistico regionale incapace di smaltire autonomamente tutti i rifiuti prodotti dalla regione.

Ed infatti Guccione traccia la strada da percorrere affermando che «In questo contesto occorre avviare una sede di confronto con i soggetti interessati per predisporre tutte le iniziative amministrative e istituzionali utili ad affrontare le emergenze e ad impostare un piano regionale dei rifiuti che metta in moto un ciclo virtuoso del sistema in grado di far diventare i rifiuti una risorsa”.

Non solo , ma ricorda che “Anche in Calabria ci sono esperienze positive e virtuose che possono essere utilizzate come modello di buona gestione e produzione di ricchezza. Oggi ci sono tutte le condizioni per voltare pagina anche in un settore così delicato come quello dei rifiuti”

Guccione sembra sapere cosa e come deve fare

Ed allora ben farebbe Oliverio ad affidargli questo delicato settore nel quale si sono in sostanza bruciati tutti i politici che ci sono entrati

Pubblicato in Calabria
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