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Non basta pulire i fossi ed i canali.

Lo si nota dalle foto della strada interpoderale di Imbelli, sopra località Carratelli

Qui, oggi, le forti piogge e, sembra, la mancata od insufficiente regimazione idraulica hanno provocato il crollo di un lungo tratto del muro sottostrada e della strada medesima nella parte prossima al muro.

 

 

 

 

 

Gli abitanti della contrada hanno segnalato la pericolosità della situazione, in particolare perché si tratta di una strada dove manca totalmente la pubblica illuminazione

Sempre la gente del posto segnala la presenza di profonde crepe sulla parte restante della carreggiata.

Con rabbia, infine, viene ricordato che le cunette da tempo erano piene di spine e fango.

Una situazione che era stata segnalata senza che nessuno intervenisse come necessario e come dovuto

La signora Maurizio Simona Simari Benigno ha chiesto di condividere il problema in modo da avere da chi di dovere la massima attenzione ed urgente interventi

Lo facciamo .

Pubblicato in Amantea Futura

In data odierna 11 novembre 2019 il sindaco ha emanato l’ordinanza n 124 con la quale ha stabilito la immediata chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio del comune di Amantea fino alle ore 24.00 di domani 12 novembre

Il sindaco ha anche stabilito che in caso di emergenza i cittadini dovranno osservare le norme comportamentali previste nell’ ordinanza n 108 del 2.10.2018

Le ragioni della citata ordinanza sono da ricercare nell’avviso n 53679 dell’11.11.2019 del Dipartimento della protezione civile che prevede persistenti e forti precipitazioni a carattere di rovescio o di temporale accompagnate da venti di burrasca e forti mareggiate.

Segnaliamo un errore nella indicazione della ordinanza che è la 106 e non la 108

L’ordinanza n 106 tra l’altro statuisce

-di evitare di occupare e/o pernottare nei locali a piano strada o sottostanti il piano strada o locali inondabili;

-di predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada;

-di chiudere le porte di cantine e seminterrati e salvaguardare i beni mobili collocati in locali allagabili;

-diüporre al sicuro i propri veicoli in zone non raggiungibili dall’allagamento;

-di limitare gli spostamenti a quanto di effettiva necessità;

-di prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità, dalla radio, dalla tv e da tutte le altre fonti di informazione;

-di consultare il sito del Comune;

- eventualmente di staccare l’interruttore della corrente e chiudere la valvola del gas, purché tali dispositivi non siano collocati in locali a piano strada o sottostanti il piano strada o in locali inondabili

Infine si suggerisce agli esercenti le attività di servizi, commerciali, artigianali, ricreative, sportive e religiose ubicate in locali interrati e/o seminterrati nonché in quelli siti allo stesso livello del piano stradale di chiudere il proprio esercizio;

grastaCi vuole fortuna nella vita. E la proprietaria del vaso caduto sembra averne avuto tanta. Provate ad immaginare cosa sarebbe successo se il caso fosse caduto sulla macchina sottostante?. Forse "qualcuno" dovrebbe imporre il divieto di esposizione all'esterno del balcone se questo è aggettante su spazio pubblico o di uso pubblico. Od almeno ricordare le gravi responsabilità gravanti su chi provoca danni a beni e persone. Ma ancora più gravi sarebbero state le responsabilità se il caso fosse caduto su un passante! E per favore non dite che la colpa è del vento

Pubblicato in Primo Piano

Maledetta pioggia che allaga le strade e le case costruite nelle parti più basse.

Maledetta pioggia che riempie gli scarichi delle acque bianche e che fa scappare i topi che poi si infilano negli orti e nelle case.

 

Maledetta pioggia che , talvolta, fa diventare nere le acque del Catocastro.

Maledetta pioggia che fa diventare perfino bianche le acque del mare antistante gli scarichi delle reti delle acque bianche.

Mai ci fu una dimostrazione così palese della veridicità del titolo.

La foto ne è un emblema.

Perché le acque siano diventate bianche non è dato sapere.

Non sappiamo se l’ASP, l’Arpacal, la Guardia Costiera siano andati a fare prelievi.

Una sola cosa sappiamo che il nero per la gente è più pericoloso del bianco.

E così se le acque del mare diventano nere si affannano in tanti ad effettuare i dovuti controlli, ma se le acque del mare diventano bianche il pericolo è meno percepito.

Qualcuno ci ha detto- ma ovviamente non è vero-che abbiano voluto lavare il mare.

Qualcuno ci ha ipotizzato che questo fenomeno sia lo stesso di quello che abbiamo segnalato quando piovve il giorno dopo la bitumazione delle strade cittadine.

Aspettiamo che le autorità sanitarie alle quali compete di avere attenzione a quanto accade al nostro mare emanino gli opportuni bollettini informativi.

Nel frattempo noi ringraziamo che ci ha inviato la foto che vi mostriamo.

Pubblicato in Cronaca

Checché se ne possa o voglia dire Amantea è una città ricca di fascino.

Una città ospitale in tutti i periodi dell’anno.

A Natale, a Pasqua, in primavera , nei giorni degli spettacoli tradizionali quali “u ciucciu i san Giuvanni”( vedi) , od “ U jiuornu di cijuoti”( vedi).

Ma soprattutto d’estate.

Una città dove puoi trovare di tutto.

Archeologia, storia, ambiente, paesaggio, gastronomia, eccetera.

Ma soprattutto più di 10 km di spiagge bagnate da un mare azzurro, limpido e pulito quando non viene sporcato da immissioni abusive.

Beh! Che ci sia ancora da fare per migliorare la storica ospitalità degli amanteani è sicuramente vero , così come è vero che devono essere finalmente difesi e tutelati il castello, la torre normanna, il centro storico, le chiese medievali ed i beni in esse conservati

Obiettivi, questi, che impongono la conoscenza e da parte degli stessi amanteani e soprattutto dei politici che pensano più alle festicciole ed alle sagre che ai beni ed ai valori.

Però esiste una Amantea che va oltre la politica “disattenta” e “sterile”

Una Amantea che sta affrontando anche questa inusuale stagione di pioggia.

Ci dicono, infatti, che tutti i lidi oltre ai soliti ombrelloni starebbero valutando di acquistare anche gli ombrelloni tulipano

Quelli, cioè, che hanno il cappello rovesciato per raccogliere la pioggia

Come quelli nelle foto.

E non solo per la spiaggia

Anche per il centro del paese così da permettere feste e sagre.

Pubblicato in Politica

Un tempo gli indiani d’America cantavano questa poesia “Dèi del tuono, prestate ascolto ai magici sonagli e al suono dei tamburi, da due lune i ruscelli sono asciutti, come fantasmi gli uccelli allineati, sostano all'ombra senza più cantare.

 

 

Nostro fratello, il Sole, non trova più il suo viso nel letto luminoso del torrente; i suoi occhi vedono soltanto fango giallastro, disseccato, rugoso come il volto di una vecchia.

Il girasole protende avidamente la bocca alla rugiada con labbra screpolate, a capo chino, sono fragili e stanche le sue braccia di foglie.

Ay-yee! Tuono, dèi delle grandi acque, il popolo dei fiori, l'erba affamata, le creature dell'aria e dell'acqua,i figli della terra vi supplicano, ascoltate le nostre mille preghiere. Hah-yèe! Hah-yò-o-o-o!”

Oggi ad Amantea la invocazione contraria: “O cielo smetti questa pioggia insistente. Dacci il tempo di passare una mano di bitume impermeabilizzante sul tetto del campus onde evitare che l’acqua filtri e scenda sotto, gli intonaci non restino umidi e la pittura si scortichi.

E’ stato inutile l’allarme emesso dall’architetto Giuseppe Maria Vairo.

Ma è solo questione di tempo.

Due volte.

Una volta perché ci vuole un po’ di tempo.

E la seconda vota perché ci vuole un po’ di bel tempo.

Ma non disperiamo.

Se sotto per l’erba possiamo sempre chiamare le pecore tosaerba, per la bitumazione possiamo chiedere agli amici indiani d’America di non suonare i magici sonagli ed i poderosi e rumorosi tamburi.

Così il campus si asciugherà , i ruscelli si asciugheranno, gli uccelli allineati, sosteranno all'ombra senza più cantare, come fantasmi.

E poi il Sole, non troverà più il suo viso nel letto luminoso del torrente; ed i suoi occhi vedono soltanto fango giallastro, disseccato, rugoso come il volto di una vecchia ed il girasole protenderà avidamente la bocca alla rugiada con labbra screpolate, a capo chino.

E l’erba affamata di acqua seccherà.

Pubblicato in Cronaca

La pulizia delle spiagge programmata per stamattina 18 maggio causa maltempo è stata rinviata a lunedì 21 maggio.

Le spiagge erano bagnate

Solo quella di Catocastro è stata parzialmente pulita

 

 

In due , uno dei quali Pasquale Veltri, hanno raccolto un po’ di quello che c’era.

Qualche copertone.

Qualche vecchia sdraio.

Qualche pezzo di ferro.

Tante cassette di polistirolo , alcune intatte, la gran parte frantumate ed i cui pezzi erano sparpagliati tra i massi a difesa del rilevato ferroviario.

E poi tantissime bottiglie di plastica, di vetro, lattine, eccetera.

Poi sono finiti i bustoni.

Ma non è finito qui.

A sud della bellissima e rinata spiaggia di Catocastro, verso l’inizio del lungomare, c’è un vero e proprio immondezzaio.

Lì non basta la buona volontà!.

Lì ci vogliono automezzi e personale a volontà.

Nella foto una parte della raccolta di stamattina.

Pubblicato in Cronaca

Ha cominciato a piovere nel pomeriggio inoltrato di oggi.

Una pioggia appena avvertita da chi stava in casa.

Abbastanza da chi stava in piazza a sorseggiare una bibita od a mangiare un gelato.

Poi, dopo un po’, la pioggia è cessata

Le donne che non lo avevano già fatto, impegnate come erano a preparare il pranzo per pasquetta, hanno entrato i panni prima che si bagnassero del tutto.

Poi, in serata, altra pioggia e qualche tuono.

Ed ecco i primi allagamenti.

Niente di serio, ma la gente è definitivamente scappata a casa.

Non tutti, però.

Qualcuno ci ha avrebbe provato ma arrivare all’auto era una impresa.

Già piccole piogge, piccoli allagamenti, quanto basta per bagnarsi alla grande.

Pazienza .

Domani sarà un altro giorno e forse potremo fare la pasquetta sperando che fino a domani all’una l’acqua dagli alberi sia caduta e l’erba ed il terreno si siano asciugati.

E poi come dice il proverbio: pasqua bagnata pasqua fortunata.

Oh no, quella è la sposa!

Pubblicato in Cronaca

Oggi 7 ottobre il generale autunno ha fattole prime prove tecniche di pioggia

Una pioggia scrosciante si è imperversata sulla cittadina.

 

Niente di particolare se non fosse stato anche per i tuoni ed i fulmini che hanno accompagnato l’acqua.

Ma nessun problema alla rete fognante.

Nessun allagamento è stato segnalato.

Comunque, un po’ per curiosità, un po’ per mestiere siamo riusciti( bagnandoci, invero) a raggiungere l’auto ed a fare un giro del paese.

Strade bagnate con fiumare di acqua piovana tante, ma allegamento veri e propri nessuno.

Le situazioni più gravi in via Dogana Nord, davanti al fabbricato Osso ( vedi foto), dove le auto sfrecciavano sollevando altissimi schizzi e costringendo gli abitanti a chiudersi in casa per evitare che l’acqua piovana vi entrasse.

 

Senza tralasciare l’incrocio di via Baldacchini con via Dogana, un punto da sempre dolente, anche qui con l’acqua che superava il marciapiede.

Qualche problema nei locali del poliambulatorio con l’acqua che entrava dalle finestre.

Insomma tutto sommato nessun problema rilevante.

La rete delle acque bianche ha retto.

 

Un buon segno per il prossimo inverno?

Oggi ha piovuto. Nemmeno tanto, in verità. E anche lentamente, in modo che le acque potessero facilmente raccogliersi ed avviarsi a rifiuto.

Ma non è successo dappertutto.

Per esempio via Ticino e strade attinenti sono rimaste allagate.

Non da acqua soltanto, ma da acqua mista a fogna.

Molta la preoccupazione delle abitazioni con scantinati

“Ma per fortuna che c’è il Riccardo, che da solo gioca al biliardo” , diceva la canzone di Giorgio Gaber; noi invece diciamo : “ Ma per fortuna che c’è il Riccardo, che da solo vale un miliardo”; e Riccardo è Rocco Cima che anche se non è pagato da mesi prende il mezzo attrezzato , raggiunge via Ticino e spurga la rete fino a risolvere il problema del potenziale allagamento degli scantinati di alcune case sottomesse al livello delle strade.

Ma perchè basta una sola piccola pioggia e si rischia l’allagamento delle abitazioni?

A noi sembra il segno della approssimazione con la quale Amantea è stata costruita.

Costruzioni selvagge e senza la preventiva realizzazione delle reti confacenti per dimensioni alle abitazioni programmate.

O forse costruzioni abusive e tali che da non riuscire ad avere i necessari servizi

Ci siamo abituati. Ad Amantea tantissimi mancano i parcheggi, le strade hanno larghezze insufficienti, molti marciapiedi non esistono e quando esistono sono selvaggiamente occupati.

Non è solo un fatto di mancata programmazione urbanistica . Amantea sembra un Far West.

E così stasera ho sentito gente che gridava, che voleva chiamare i carabinieri, forse come estrema ratio ( meno male che ci sono almeno loro) , quasi che taumaturgicamente loro possano risolvere problemi gravi come quelli esistenti, inventandosi anche programmatori urbanistici.

Problemi che vengono a lontano e di cui nessuno è responsabile, perché le cose vanno così anche perché , in fondo, la gente vuole costruire e non tollera che i tecnici privati o del comune suggeriscano od impongano comportamenti corretti.

Mi piacerebbe che una commissione di tecnici valutasse la città ed indicasse gli errori urbanistici, magari anche senza mandare in galera nessuno ma semplicemente facendo l’elenco di chi ha voluto distruggere una città che poteva essere funzionale . Restereste sorpresi.

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