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saccaContinua l’attività dell’AVIS Comunale Odv – “Dario Metallo” per far fronte all’emergenza “Coronavirus” che nelle scorse settimane, aveva rischiato di compromettere le scorte di sangue in Italia.

Anche l’AVIS Amantea, grazie ai numerosi appelli effettuati sui social network, ma soprattutto grazie alla sensibilità dei nostri donatori, è riuscita a raggiungere numeri di tutto rispetto in un momento così difficile e critico per la salute dei nostri amici bisognevoli di trasfusioni, dando un valido contributo nel raggiungere la quota di 854 sacche come AVIS Provinciale nel solo mese di Marzo. 

L’impegno dei tanti donatori è finalizzato ad un unico scopo comune: garantire sangue e terapie ai tanti pazienti e consentire ai centri trasfusionali di avere una riserva del prezioso liquido per far fronte all’emergenze.

Ma la cosa più bella è stato vedere la partecipazione di numerosi giovani che si sono avvicinati per la prima volta alla donazione; questo dimostra che la classe giovane, la classe del domani, non è indifferente ai problemi che interessano il nostro paese.

L’AVIS di Amantea sempre sensibile alle problematiche, nella giornata di Sabato 04 Aprile, al fine di consentire l’effettuazione dei tamponi COVID-19 nel Comune di Amantea, ha consentito ad una equipe medica dell’Azienda Sanitaria guidata dalla Dott.ssa Maria BENAVOLI, di utilizzare una parte dei locali posti al piano terra della sede, per supporto logistico finalizzato ai prelievi.

L’operazione si è svolta in tutta sicurezza in quanto, i soggetti interessati al tampone, hanno raggiunto, previa apposita convocazione, la sede Avis sita nei pressi della stazione ferroviaria dove, restando all’interno della propria autovettura, venivano sottoposti da parte del personale sanitario (dotato dei necessari dispositivi di sicurezza), al tampone faringeo.

Il tutto è stato possibile in quanto l’attuale sede Avis, ricordiamolo avuta in concessione gratuita dalle Ferrovie dello Stato, dispone di accessi indipendenti e pertanto, i locali normalmente destinati alla donazione non sono stati interessati all’operazione.

Siamo contenti di aver dato questo ulteriore prezioso contributo alla collettività, continueremo ancora con l’impegno e la passione che ci contraddistingue.

Inoltre abbiamo inteso dare la nostra collaborazione all’iniziativa congiunta con altre Associazioni, coordinata dalla Potezione Civile e ProLoco Amantea, denominata PIATTAFORMA AMANTEA COVID 19 per il sostegno alimentare in favore di cittadini in difficoltà in uno spirito di grande collaborazione reciproca.

Per quel che riguarda la nostra primaria attività ricordiamo che nella giornata di Domenica 05 Aprile a Campora San Giovanni nei locali AVIS siti in Via Abruzzo n°1 e Sabato 11 Aprile nei locali AVIS siti nel Piazzale Stazione di Amantea al primo piano, si terranno giornate di donazione.

Facciamo presente che le donazioni durante questo periodo di emergenza dovranno essere regolamentate in modo cadenzato al fine di evitare gli assembramenti nei luoghi di visita e raccolta, nonché garantire la distanza di sicurezza negli ambienti chiusi.

Pertanto invitiamo tutti i donatori a PRENOTARE telefonicamente al 329 395 2339 la propria donazione. Il personale di segreteria e i volontari stanno lavorando alacremente per organizzare al meglio la chiamata e conseguentemente gli accessi presso i punti di prelievo di Amantea e Campora S.G., cercando di contenere i tempi di attesa.

Ringraziamo tutti per la sensibilità e la collaborazione.

Grazie e ricordate: #EscoSoloPerDonare

Pubblicato in Primo Piano

avisamanteaL'Avis di Amantea fa un appello a tutta la popolazione nepetina, serve sangue per la Calabria e per L'Italia intera.

L 'Avis di Amantea organizza per domenica 15 marzo, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, presso nuova sede di via Garibaldi, immediatamente sopra la biglietteria di Trenitalia, una raccolta del sangue.

Nella locandina viene autorizzata di fatto l'uscita dalle proprie abitazioni, solo il tempo necessario per la donazione del sangue.

L'associazione, sul territorio da sempre pronta ad organizzare non solo giornate di donazione di sangue, ma anche promotrice di attività sociali e di supporto alle principali manifestazioni del paese, si augura una massiccia adesione. 

Amantea ha una storia di donatori importanti, e sono sicuri che in questo momento di grande difficoltà per il paese intero, Amantea risponderà presente alla necessità di donazione.

L'associazione, tuttavia vuole ricordare, che è possibile non solo donare nella giornata di domenica 15 marzo, presso la propria sede, ma anche vi è la possibilità di donare il proprio sangue presso il centro trasfusionale di Paola, il riferimento è il Dott. Renda.

Pubblicato in Cronaca

locandina-Avis-Lago-17.6.18Tutte le Avis (Associazioni volontari italiani sangue) della provincia di Cosenza si ritroveranno a Lago domenica 17 giugno per il seminario di approfondimento “Volontariato, donazione e codice etico” organizzato dall’Avis di Lago con il patrocinio dell’Avis provinciale.

L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata mondiale della donazione del sangue che si celebra il 14 giugno. Purtroppo continuano a calare in Italia, secondo gli ultimi dati del Centro nazionale sangue, i donatori e sono ancora pochi i giovani che decidono di compiere questo atto di solidarietà.

I lavori prenderanno il via alle 16, nel salone dell’Istituto comprensivo. Dopo i saluti di Giuseppe Muto, presidente Avis comunale, Fiorenzo Scanga, sindaco di Lago e Antonio Tavernise, presidente Avis provinciale Cosenza, interverranno Vincenzo Saturni, già presidente Avis nazionale su “Diritti, doveri e responsabilità nell'associazione”, Don Ennio Stamile del Coordinamento regionale Libera che si soffermerà su “Legalità e trasparenza nella vita associativa”, Rocco Chiriano presidente Avis Calabria che relazionerà sul tema “Principi e valori nel Codice Etico” e Francesco Broso, formatore del servizio civile che invece interverrà su “Etica, morale nel volontariato”. A moderare i lavori sarà il giornalista Rino Muoio.

“Abbiamo organizzato questo seminario per incontrarci e rafforzare la motivazione alla base della nostra azione volontaria – ha dichiarato il presidente Muto – l’incontro sarà anche un modo per riflettere sul nostro codice etico e agire sempre con maggiore trasparenza per meritarci la fiducia dei cittadini e di chi vuole avvicinarsi al nostro mondo”. Il seminario sarà preceduto, alle 12, da un aperitivo con i donatori nella villetta della solidarietà dedicata al fondatore Avis, Vittorio Formentano.

L’Avis di Lago è attiva da 42 anni sul territorio ed è sempre in prima linea nel promuovere la donazione soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate quando aumenta il fabbisogno di sangue a causa delle partenza per ferie, dei problemi di pressione legati al caldo, dell’aumento della popolazione nelle località turistiche e del possibile aumento di incidenti stradali.

Pubblicato in Cosenza

AIL 21Giugno2014La Giornata, che si celebra il 21 giugno, è dedicata quest’anno al decennio che ha cambiato il volto dell’Ematologia e alle prospettive per i prossimi 10 anni.
L’avvento delle terapie a bersaglio molecolare ha riaperto il futuro per i pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica e ha fornito un paradigma per il trattamento di altre forme di malattie del sangue.
Il prossimo traguardo è la guarigione: pazienti italiani con LMC hanno interrotto la terapia dopo aver raggiunto la risposta molecolare profonda.


Giovedì 19 giugno speciale Numero Verde AIL-Problemi ematologici 800.226.524: dalle 8.00 alle 20.00 illustri ematologi italiani risponderanno ai pazienti e ai familiari.

Roma, 17 giugno 2014–Idieci anni che hanno cambiato la storia dell’Ematologia. I dieci anni in cui si sono raccolti i frutti della grande rivoluzione delle terapie mirate, avviata alla fine degli anni ‘90, quando l’avvento di imatinib, capostipite degli inibitori della tirosin-chinasi, ha riaperto per i pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica un futuro che sembrava compromesso.

Oggi la speranza di guarigione è una prospettiva reale. L’avvento delle terapie mirate di seconda generazione come nilotinib consente di ottenere risposte molecolari definite “profonde”, che corrispondono a un livello minimo di malattia e aprono la strada all’interruzione della terapia. Questa prospettiva viene oggi esplorata in diversi studi nei quali sono coinvolti anche pazienti italiani che hanno smesso di assumere il farmaco.

L’occasione per tracciare il bilancio di questo decennio, ma anche per gettare uno sguardo al futuro, è la Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, promossa dall’AIL e posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica: la IX edizione che si celebra in tutta Italia il 21 giugno, è dedicata quest’anno proprio ai successi raggiunti dalla ricerca e al grande cambiamento vissuto dall’ematologia e dai pazienti.

«Oggi celebriamo un decennio entusiasmante, nel quale siamo riusciti a portare avanti la frontiera della ricerca e la cura delle malattie del sangue, rendendo possibile la guarigione per molti pazienti, una lunga sopravvivenza per molti altri e una buona qualità di vita quasi per tutti»,dichiara Franco Mandelli, ematologo di fama internazionale e Presidente Nazionale AIL. «In questo giorno però vogliamo guardare anche avanti e ai risultati che potremmo raggiungere nei prossimi dieci anni: le conoscenze acquisite grazie alla LMC rappresentano il modello e un bagaglio formidabile per nuove e più avanzate ricerche, sempre più orientate alla caratterizzazione molecolare delle malattie e quindi allo sviluppo di nuovi farmaci mirati». Il punto di svolta che ha innescato la rivoluzione dell’ematologia è stata l’identificazione del difetto citogenetico che dà origine alla proteina alterata, BCR/ABL, causa della Leucemia Mieloide Cronica e, su questa base, alla progettazione di farmaci mirati allo specifico difetto molecolare.

«In questo decennio nel complesso sono migliorate sopravvivenza e qualità di vita di tutte le forme tumorali del sangue: avanzamenti significativi si sono avuti per la Leucemia Acuta Promielocitica; buoni risultati in termini di sopravvivenza si ottengono in numerose forme di linfoma, dalle quali oggi guarisce una percentuale importante di pazienti. Ma quello della Leucemia Mieloide Cronica resta ancora oggi il caso più eclatante», afferma  Giuliana Alimena, Professore ordinario di ematologia al Dipartimento di Biotecnologie ed Ematologia della “Sapienza” Università di Roma. «Fino ad alcuni anni fa, l’evoluzione di questa forma in leucemia acuta con prognosi altamente infausta era pressoché ineluttabile, tranne che per un gruppo limitato di pazienti candidati a ricevere il trapianto di midollo osseo. Oggi la sopravvivenza dei pazienti è sovrapponibile a quella della popolazione generale».

L’obiettivo è adesso l’interruzione della terapia una volta raggiunta la “risposta molecolare profonda”: alcuni studi internazionali comparativi, come lo studio ENEST (nd, da cui ha avuto origine il progetto Path to Cure) sull’interruzione della terapia, hanno evidenziato la superiorità dei farmaci di seconda generazione in termini di efficacia, e hanno posto le basi per gli studi successivi, ancora in corso, per indagare la possibilità dell’interruzione della terapia. «Con l’avvento delle terapie mirate di seconda generazione, è aumentata ulteriormente la possibilità di raggiungere risposte molecolari profonde. A questo stadio le cellule leucemiche, anche se si sospende la terapia, in due terzi dei casi circa continuano a ridursi spontaneamente senza essere più capaci di riespandersi. È come se l’organismo avesse ripreso il controllo della loro espansione e della malattia», spiega Giuseppe Saglio, Professore di Ematologia all’Università di Torino e Direttore del Dipartimento di medicina interna presso l’Ospedale Universitario San Luigi di Orbassano - Torino. «I pazienti che raggiungono la risposta molecolare profonda sono funzionalmente guariti dalla loro malattia. Il follow-up a 5-6 anni dimostra che la Leucemia Mieloide Cronica non si è più ripresentata».

Il passaggio da una diagnosi che non lasciava speranze di vita alle attuali in cui si comincia a parlare di un futuro libero dal farmaco e di guarigione completa, ha segnato il vissuto dei pazienti con Leucemia Mieloide Cronica. «All’inizio i pazienti erano increduli, c’era molto stupore, ci si chiedeva cosa sarebbe successo. Dopo i primi anni, la speranza si è consolidata e i pazienti hanno finalmente potuto cominciare a riprogettare la propria vita, alcuni coltivando il sogno di una famiglia e dei figli, cosa prima impossibile – osserva Felice Bombaci, Responsabile del Gruppo AIL Pazienti LMC – nel momento in cui la ricerca ha riaperto il futuro, i pazienti con Leucemia Mieloide Cronica hanno sentito il bisogno di associarsi costituendo in seno all’AIL il Gruppo Pazienti LMC, nato con l’obiettivo di essere soprattutto uno strumento di auto-mutuo aiuto affinché nessun paziente dovesse più vivere le difficoltà e i disagi legati al “non sapere” e al “non conoscere”».

E per celebrare ed evidenziare la nuova prospettiva che si è aperta nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica l’AIL, con il supporto di Novartis, ha appena lanciato “Sulla strada della guarigione”, un concorso riservato ai pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica e ai loro familiari, che potranno raccontare la propria esperienza sotto forma di racconto scritto, disegno, video o fotografia (www.sullastradadellaguarigione.it).

Il cambiamento però non ha riguardato solo la Leucemia Mieloide Cronica, ma anche altre forme di malattie del sangue per le quali sono migliorate la sopravvivenza, la qualità di vita dei pazienti e dove la ricerca ha compiuto importanti avanzamenti sul fronte delle terapie target. «Anche per le Malattie Mieloproliferative l’ultimo decennio ha rappresentato una svolta», sottolinea Francesco Vita,componente del Gruppo AIL Pazienti MMP PH-. «È proprio sulla scia del cambiamento che si va delineando nel trattamento di queste patologie che si è costituito il Gruppo Pazienti Malattie Mieloproliferative Croniche che ha come obiettivo principale quello di promuovere l’informazione su queste patologie del sangue ancora poco conosciute».

La Giornata è anche l’occasione per presentare la VI Edizione di “Sognando Itaca”, un’iniziativa AIL dedicata ai pazienti ematologici e che vuolediffondere la vela-terapia per il miglioramento della loro qualità di vita: una barca a vela sta navigando nel mar Adriatico e approderà a Taranto il 20 giugno. In ogni porto toccato dalla barca a vela con a bordo un equipaggio formato da skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, si svolge la giornata “Itaca Day“ durante la quale i pazienti dei Centri di Ematologia locale possono imbarcarsi per vivere l’esperienza di una regata amatoriale.

Come ogni anno per la Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, gli ematologi saranno a disposizione per fornire consigli e risposte al Numero Verde AIL: 800-226524, giovedì 19 giugno. Tutte le informazioni sulle iniziative e gli incontri promossi dalle sezioni AIL in occasione della Giornata sono disponibili sul sito www.ail.it.

 

Pubblicato in Mondo
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