Sul sito del Comune di Amantea, già da qualche giorno, è apparsa una nota, a firma della Segretaria Comunale Dottoressa Chiellino, che avvisa la popolazione e gli operatori commerciali che per quest’anno le seguenti manifestazioni saranno annullate.
16/08 Notte Bianca - Campora San Giovanni
18/08 Notte Bianca - Amantea
Dal 1 al 3/09 Festa San Francesco - Campora San Giovanni
Dal 31/10 al 2/11 Fiera di Ogni Santi - Amantea
La decisione è maturata, nelle stanze del Comune di Amantea, forse almeno per l’ultima manifestazione di notevole interesse turistico, commerciale e storico, il pensiero di chi scrive, troppo frettolosamente.
E’ chiaro i tempi per organizzare una manifestazione adeguata al periodo che stiamo attraversando era molto lesinata, è anche vero che il virus covid-19, sta cresciendo un pò in tutta Europa ed ancora ci fa un po' paura, ma secondo noi non si è pensato al rovescio della medaglia a partire dagli operatori commerciali ambulanti e non, che grazie a queste manifestazioni commerciali riescono a sopravvivere economicamente.
Un secondo aspetto, dato che il nostro è un comune sciolto per infiltrazioni mafiose, almeno secondo il ministero degli interni, è che il nostro territorio ha nel passato avuto gli anticorpi per contrastare chi agisce fuori dalla legalità.
Ma per far aumentare e rafforzare questi anticorpi bisogna far aumentare la fiducia nello stato.
La pandemia in corso ed il conseguente periodo di lockdown hanno offerto alla criminalità l’occasione quindi per riciclare i cospicui profitti illeciti di cui dispone e di insinuarsi nel circuito dell’economia legale, a maggior ragione ad essere esposte non sono solo, come molte volte erroneamente si crede, le classi sociali più deboli e le famiglie in difficoltà, ma oramai anche le imprese commerciali più grandi e chi opera nel settore del commercio al dettaglio, che sono tentati dal canto delle sirene di coloro che fingono di voler offrire aiuto e sostegno, con l’intento invece di rilevare attività in crisi e non vi è nulla di moralmente più grave che speculare sulla disperazione della gente.
La criminalità, sfruttando lo storico radicamento sul territorio in presenza di un forte disagio sociale, in questi frangenti punta ad acquisire un “consenso sociale”, offrendo anche beni di prima necessità a chi ne ha bisogno, proponendosi di fatto come alternativa allo Stato, fingendo di offrire aiuti per poi richiederne la restituzione con i ben noti interessi oppure “assumendo” a basto costo chi lavorando in nero per lavoretti vari si è ritrovato all’improvviso senza alcun sostentamento economico.
La nostra è una riflessione basata su una conoscienza legata alle difficolta del commercio ambulante e crediamo che la loro difficolta non sia stata capita, affrontata e supportata né dallo stato, né come si evince dagli organi apicali del nostro Comune.