Hanno mentito, forse pensando di non essere sco
perti.
Ed invece eccoli lì tutti sbugiardati, sindaco, assessori, consiglieri e segre taria comunale:
il Ministero dell’Economia e delle Finanze prima di ricorrere al TAR per l’annullamento della Delibera della TARI aveva inviato una comunicazione molto chiara rivolta al Comune di Amantea con la quale si “invitava il Comune a procedere all’annullamento in autotutela della delibera invalida.”
Ma “l’invito non sortiva alcun effetto e pertanto al Ministero non restava che l’impugnazione dinanzi al TAR”.
La comunicazione era del 5 di ottobre e bastava ottemperare a quanto richiesto perché non accadesse tutto quello che è accaduto, il tragicomico in cui è precipitato il nostro Comune guidato in modo superficiale ed irresponsabile.
Ma l’assessore al Bilancio, Sergio Tempo, che ha illustrato i vari passaggi durante la conferenza stampa del 23 giugno si era ben guardato dal raccontare la verità.
E così aveva parlato del ricorso notificato alla fine di ottobre ma non della comunicazione con l’invito all’annullamento in autotutela della delibera di un mese prima.
Ma il M5s studiando la prassi amministrativa di altri comuni italiani e facendo un accesso agli atti ha scoperto la verità che era stata nascosta e adesso la rivela ai cittadini pubblicando gli atti trovati.
Se l’amministrazione Sabatino, ancora una volta voleva prenderci in giro non c’è riuscita.
Un’amministrazione che non ha nessun rispetto per i cittadini né per le regole, che non conosce la trasparenza né tantomeno i principi del buon governo della città.
Un’amministrazione alla quale chiediamo di:
-annullare il ruolo emesso sulla base di una delibera nulla;
-restituire ai cittadini i soldi trattenuti indebitamente;
- individuare le responsabilità dell’accaduto e imputarne i costi (circa 22.000euro) che non devono essere sostenuti in alcun modo dai cittadini di Amantea.
Se così facesse l’amministrazione potrebbe recuperare un po' di credibilità, ma dubitiamo che lo faccia perché i soldi che ha incassato in modo illegittimo, che ammontano a circa un milione trecentomila euro pare siano stati già spesi, non si sa come.
Tutto questo scempio potrà terminare solo quando andrà a casa l’amministrazione Sabatino, che vergognosamente, e nell’inerzia assoluta della Prefettura di Cosenza, ancora non riesce a trovare un responsabile della Ragioneria, dopo avere bocciato tutti i concorrenti di un primo concorso, mentre siamo ancora in attesa del secondo concorso, e si avvale ancora di un pensionato che casualmente è anche il padre del Sindaco.
E tutto questo se non fosse vero sembrerebbe una barzelletta.
Ma purtroppo è la verità, la tragica verità di un Comune allo sbando.