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asl amanteaLa morte improvvisa ha colpito una donna di Falerna, deceduta davanti gli occhi del personale dell'asl e dei propri familiari.

La tragedia che ha colpito una famiglia di Falerna ha scosso l'intera comunità Amanteana che ha appreso del decesso improvviso di una donna 89enne avvenuto stamattina. 

La donna, dopo aver effettuato un prelievo di sangue presso il laboratorio di analisi della struttura sanitaria nepetina, si stava recando in auto per far ritorno a casa, ma lungo il tratto che separa l'autovettura dall'uscita dell'asp si è accasciata, colpita da un violento arresto cardiaco.

Immediatamente il personale della ASP e successivamente, in breve tempo, i sanitari del 118 hanno effettuato per lungo tempo un massaggio cardiaco, per far riprendere i sensi alla signora, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.

La morte cardiaca improvvisa avviene in maniera rapida entro un'ora dalla comparsa di sintomi acuti che, pur tuttavia, talvolta non si manifestano, rendendo difficile, se non impossibile, identificarne l'imminente insorgenza.

Le cause alla base della morte cardiaca improvvisa possono essere molteplici: dall'ostruzione delle arterie coronarie, fino ad arrivare ad anomalie congenite, purtroppo non sempre diagnosticate.

In alcuni casi, la morte cardiaca improvvisa può essere evitata intervenendo in maniera tempestiva con specifiche manovre di primo soccorso. 

Purtroppo, però, nonostante il soccorso tempestivo, non sempre la morte dell'individuo può essere evitata

La redazione esprime sentite condoglianze alla famiglia della signora deceduta nella struttura cittadina.

Pubblicato in Cronaca

“Le ho provate tutte”. Mi diceuna giovane amanteana fortemente attenta alla sua città ed a quanto in essa avviene.

Vuole , pretende e si impegna ad avere ordine, pulizia, rispetto, giustizia.

“Davanti ad un supermercato, su una delle vie principali del paese un cumulo di immondizie.

Ne ho parlato con tutti. Gli addetti al ritiro mi hanno risposto che non possono raccogliere la spazzatura indifferenziata e lo capisco ed accetto.

Ne ho parlato con i vigili e mi hanno detto che non ci possono fare niente. Non sono assolutamente d’accordo.

Ne ho parlato con l’assessore che ha immediatamente telefonato al comandante della Polizia municipale ed ora aspetto una decisa ed urgente risposta istituzionale e se non arriva non mi resta che telefonare ai NAS ed all’ASP”

Si vede che è addolorata ed arrabbiata ma che non demorde.

 

In verità non ci sembra che si debba per forza ricorrere alla denuncia formale, ma è inaccettabile continuare ad essere passivi.

Mi avvicino ai rifiuti nella speranza di intravedere una busta od altro con un indirizzo. Niente!

Si avvicinano due commercianti ai quali chiedo se abbiano visto la situazione.

“Eccome- è la risposta- io ho chiamato più volte al comando dei vigili dal quale mi hanno detto che non ci possono fare niente; che non hanno telecamere ; che qualcuno ha riferito che si tratti di una extra comunitaria che abita lì vicino e che di buon mattino getta le buste”.

Parlo con i vigilini che mi riferiscono di trovare le buste quando alle 9 del mattino prendono servizio.

Un altro commerciante riferisce di averci provato ma inutilmente.

Un commerciante si avvicina con un cartello con su scritto “Area video sorvegliata. Non gettare rifiuti”.

Ne conosciamo altri posti dove i rifiuti abbondano e nessuno fa le necessarie contravvenzioni.

Quando si legge che in Calabria la sanità non funziona non si giunge mai a sospettare quanto non funzioni!

 

Ed il problema più grosso è che di questo ridotto o pessimo non funzionamento non c’è mai un responsabile che paghi i suoi errori, le sue dimenticanze.

Non è la ricerca sterile di una sanzione a chi sbaglia ma la necessità di responsabilizzare chi di dovere proprio per evitare il ripetersi di queste difficoltà che possono anche far male.

 

Sono le 15,30 circa ed a tutti gli uffici del distretto manca improvvisamente l’energia elettrica

Il problema è che contemporaneamente non parte il gruppo generatore di emergenza per mancanza di gasolio

E così i pc si spengono e si perdono tutte le informazioni in trattamento. Un bel problema anche per i PC del CUP e di riscossione di ticket

Ma si fermano anche tutte le apparecchiature medicali

Ed è qui che cominciano i guai.

I principali( ma non gli unici) sono quelli che interessano che le apparecchiature per le dialisi che funzionano ad energia elettrica

Per fortuna che il personale del reparto dialisi, con il solito spirito di sacrificio, si attiva e fa funzionare le apparecchiature a mano.

E così, almeno, apparentemente, i pazienti non si accorgono di nulla e non risentono di alcun problema.

Intanto i dirigenti si attivano con immediatezza e giunge il gasolio, ma si perdono 40 minuti per il rifornimento e per la ripartenza del gruppo elettrogeno di emergenza.

Ma così non va. Questa volta è andata bene ma è impossibile che con tanto personale che opera nel poliambulatorio non solo non ci sia nessuno addetto al controllo delle scorte ma nemmeno un sistema di allerta automatico

No! Così non va. Che si provveda!

Pubblicato in Cronaca
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