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Continuano le operazioni di bonifica delle strade di competenza dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro da rifiuti e discariche abusive.

Un’attività straordinaria attivata dalla Provincia guidata dal presidente Enzo Bruno, nell’ambito di un più ampio progetto di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente per diffondere la cultura del rispetto, della cura e della salvaguardia del territorio e del patrimonio naturalistico messo a repentaglio da incuria e inciviltà.

Dopo gli accurati interventi relativi al territorio di Squillace, Montauro, Borgia e la Strada provinciale 25 che collega Catanzaro alla Presila, l’attività di bonifica questa volta si è concentrata lungo le strade provinciali 13, 16 e 17 che attraversano il territorio del Comune di Catanzaro: si tratta di arterie che, infatti, collegano il Capoluogo a comuni limitrofi, come nel caso della Sp 13 che raggiunge Soveria Simeri, e ricongiungono i centri abitati verso la Strada Statale 106.

Nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori di smaltimento di rifiuti solidi urbani nonché rifiuti ingombranti nelle aree di pertinenza provinciale, per un ammontare di 15.370 euro, alla ditta Sieco che sta procedendo alla rimozione dei cumuli di spazzatura concentrati in aree a ridosso delle arterie provinciali interessate.

“L’ambiente è un patrimonio sociale che può essere difeso al meglio prima di tutto con la partecipazione dei cittadini, diffondendo la cultura del rispetto della natura e del decoro urbano quale dovere civico – ha affermato il presidente Bruno -.

Le bellezze naturalistiche, il patrimonio storico e culturale del nostro territorio rappresentano una opportunità da cogliere e valorizzare: presentare come biglietto da visita ai turisti immagini indecorose di cumuli di rifiuti è un’offesa alla nostra dignità di calabresi perbene.

Non è stato facile reperire le risorse necessarie per procedere con questa ulteriore bonifica, visto le difficoltà che sono una costante di questi anni di amministrazione.

Ora invitiamo i cittadini a non vanificare gli sforzi, se da un lato deve essere incentivata la raccolta differenziata nei comuni di residenza, come primo passo per evitare lo scempio a cui siamo stati costretti ad assistere attraversando le strade provinciali, dall’altro lato siamo tutti chiamati ad alzare il livello di civiltà anche denunciando gli episodi di incuria che deturpano l’ambiente”.

E Cosenza?

Pubblicato in Catanzaro

Si è svolto ieri sera un interessanti tavolo di confronto tra l’associazione commercianti di Amantea, “rinforzata” da un rappresentante dell’ associazione commercianti di Campora San Giovanni, e l’amministrazione comunale.

Per l’amministrazione comunale erano presenti il Sindaco Mario Pizzino, l’Assessore Concetta Veltri e l’assessore Luca Ferraro.

Un incontro di forte collaborazione nell’interesse della comunità amanteana e camporese.

Diversi i temi trattati.

Molti i punti di incontro, diversi quelli sui quali sono emerse distanze, non si sa quanto e se colmabili.

O commercianti hanno ricordato all’amministrazione di avere chiesto la possibilità di acquistare i ticket per le strisce blu da offrire gratuitamente ai propri clienti.

Una buona cosa per meglio fidelizzare i propri clienti evitando le contravvenzioni troppo tempestive

Una buona cosa per sterilizzare ogni forma di reattività, talvolta anche poco logica, da parte degli utenti del sistema commerciale amanteano ai quali le strisce blu garantiscono i parcheggi.

Lamentano i commercianti la mancanza di una positiva risposta

Un punto invece non accettato e fortemente contestato dai commercianti sono i tutor-autovelox posti sulla SS18 che dovrebbe essere percorsa alla risibile velocità di 50Kmh per garantire la sicurezza dei pedoni in particolare della località Acquicella.

Una velocità che rallenterebbe fortemente il flusso auto veicolare con creazione di inaccettabili file di auto.

Una velocità che comporterebbe il tempo minimo di 15 minuti per attraversare la SS18 amanteana!

Semafori a parte !

E senza capirne le ragioni!

Proprio per valutare le possibili forme di difesa , ad ogni livello, è stata chiesta al sindaco una copia del decreto Prefettizio e che non è stato pubblicato.

E non si esclude un formale accesso agli atti della Prefettura ai sensi delle legge 241/90.

Il traffico in buona sostanza è stato l’argomento principe della ampia, serena, approfondita e produttiva discussione.

La serenità e produttività dell’incontro è confermato anche dal fatto che l’associazione ha fortemente chiesto l’impianto di una attenta cartellonistica per la migliore conoscenza dei valori del territorio e per la migliore visitabilità della città

È stato sollecitato anche l’impianto della segnaletica d indicazione dei parcheggi di Via E Noto, eventualmente della scuola media così da permettere alla utenza extra amanteana un parcheggio prossimo a Via Margherita durante gli orari di isola pedonale.

Altri temi trattati sono stati la pulizia del territorio da garantirsi con sanzioni educative.

A tal proposito si è chiesto la attuazione di un fattivo sistema di videosorveglianza.

Altri argomenti trattati sono stati il bilancio sul quale sono state poste molte domande ed il turismo.

Il sindaco Pizzino e gli assessori veltri e Ferraro hanno offerto tutte le indicazioni utili ad un confronto costruttivo .

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del comune di Longobardi

“Vertice stamattina presso la sede Comunale di Longobardi, tra il Sindaco Giacinto Mannarino, il capogruppo di maggioranza Antonio Costabile e i capigruppi di minoranza Nicola Bruno e Donatella Attanasio.

Oggetto dell’incontro la telecronaca Rai, in occasione della tappa calabrese del Giro d’Italia e le eventuali azioni da intraprendere a tutela di Longobardi, evidentemente danneggiato dalla diffusione di informazioni totalmente negative e parzialmente errate.

Il Sindaco di Longobardi e il Consiglio comunale tutto, si uniscono al coro delle proteste levatesi in occasione della “corsa rosa”.

È quanto si legge in una nota congiunta diffusa dal Sindaco Mannarino.

Il Giro d’Italia, che è un veicolo di promozione del territorio, peraltro, sostenuto dalla Regione Calabria, con un contributo di euro 400.000,00, in occasione della tappa calabrese, si è trasformato in una denigrazione dell’intero Tirreno Cosentino, senza nulla aggiungere sulle meraviglie che offre la nostra splendida costa.

Il passaggio del Giro d’Italia, infatti, è stato commentato evocando solo notizie negative.

Dopo anni di sacrifici ed impegni, a favore dei propri territori, da parte degli amministratori tutti, ecco il “Giro” a danneggiare l’immagine del Tirreno Cosentino ed anche di Longobardi, con un fantomatico autovelox, oggi, non attivo.

Non chiediamo, beninteso, di nascondere eventuali verità, ma diciamo con forza no alla diffusione di notizie fuori luogo, visto che la Carovana Rosa è una manifestazione squisitamente sportiva che dà attenzione alle diverse aree geografiche regionali.

Il Sindaco Mannarino, supportato dai Capigruppi Consiliari, si è riservato un eventuale azione legale.

F.to il Sindaco Giacinto Mannarino      

F.to i Capigruppi Consiliari Antonio Costabile, Nicola Bruno, Donatella Attanasio    

Longobardi 17.05.2018

Pubblicato in Belmonte Calabro

Il sindaco uscente Roberto Pizzuti ritorna in campo alla testa della lista di centrodestra “Viviamo San Lucido”.

Ma le liste a San Lucido per le elezioni amministrative del 10 giugno sono quattro

 

Ecco gli avversari di Pizzuti

Antonio Staffa l’ex sindaco alla guida della lista “San Lucido in Comune”

Leverino Bruno con la lista “Cambiare si può”

Francesco Sgroi (area centrosinistra) con la lista “E’ ora San Lucido”

Ma ecco tutti i candidati, lista per lista

LISTA “Cambiare si può”
Candidato a sindaco: Leverino Bruno
Abate Dante
Ambrosi Emy
De Luca Settimio
De Luca Stefano
Di Santo Marcello
Mantuano Simona
Misasi Cristiano Salvatore
Montagnese Isabella
Novello Luigi
Polizza Mattia
Porco Ramona
Stefano Alessandro

LISTA “E’ ora San Lucido”
Candidato a sindaco: Francesco Sgroi
Borsani Libero
Cassano Albert
Esposito Daniela
Frangella Fabio
Lia Marco
Marchese Cristian
Minervino Simona
Nunziata Franco
Pastore Loredana
Presta Dario
Scaramella Veronica
Tocci Alberto

LISTA “San Lucido in Comune”
Candidato a sindaco: Antonio Staffa
Alò Vincenzo detto Enzo
Ambrogio Antonio Fortunato detto Antonello
Bruno Orazio
Calvano Maria Rosaria
Carolei Cinzia
Chianello Massimo
Frangella Rosario
Gioia Antonella
Malito Domenico
Malito Marilena in Mazza
Scarlato Francesco
Tocci Annarita

LISTA “Viviamo San Lucido”
Candidato a sindaco: Roberto Pizzuti
Bruno Carmine
Cesario Silvana
Franzese Santo
Gnisci Amalia
Lenti Emanuele
Malito Maria Letizia
Pate Mercurio detto Mimmo
Romeo Zaira Maria
Sanzone Nunzia
Spada Sabrina
Veltri Debora
Vommaro Diego

Pubblicato in Paola

Scrivono i consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Francesco Cicerelli alla maggioranza guidata dal sindaco Giacinto Mannarino

 

 

 

 

 

"Non possiamo dire il falso se citiamo testualmente la relazione dell'organo di revisione, allegata al rendiconto della gestione 2017, sullo stato di salute del nostro comune".

"Ribadiamo -continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- che permangono, come risulta dal bilancio consuntivo 2017, i costi elevati e le gravi criticità del servizio idrico integrato, la cui spesa è stata di € 420.274,92 e della raccolta differenziata, che è costata € 372.335,61.

Il rendiconto, poi, evidenzia un timido risanamento, ma a totale scapito dei cittadini, con tasse al massimo, zero investimenti e zero servizi.

Quanto all'indebitamento, esso, come risulta dalla relazione dell'organo di revisione, a pagina 26, è pari ad € 5.544.366,64; come pure l'incidenza degli interessi passivi e del rimborso dei prestiti in conto capitale, sempre come risulta dalla predetta relazione, alla stessa pagina, è di € 427.663,24.

A ben vedere è il revisore a certificare dati e numeri e non certamente l'opposizione.

Non di meno bisogna ricordare che la maggioranza, come certificato sempre dal revisore dei conti, ha riconosciuto € 688.755,02 di debiti fuori bilancio.

Infine: "l'organo di revisione precisa, senza mezzi termini, -continua il consigliere Nicola Bruno- che un'eventuale mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale -si legge nella relazione- da parte della corte dei conti, non consentirà il pagamento dei debiti con fondi di bilancio e potrà compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'Ente".

In altre parole "se la corte dei conti -conclude Bruno- dovesse approvare il c.d. predissesto, il comune rimarrebbe impantanato, in tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti, per 15 anni, visto che la maggioranza, nella seduta consiliare del 6 marzo scorso, con nonchalance, ha allungato il predissesto di altri 5 anni; se viceversa, dovesse deliberare di non approvare il suddetto piano, andrebbe in dissesto.

Insomma, il fallimento politico ed economico di questa maggioranza è scritto nei suoi stessi documenti".  

Pubblicato in Longobardi

"La maggioranza guidata dal sindaco Giacinto Mannarino, con il solito bollettino, si fa per dire, informativo, diffonde, ormai, da anni, con cadenza mensile, le stesse notizie, con toni ahimè irrispettosi!".

E' quanto affermano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno.

"Come abbiamo più volte sostenuto, forse, per i nostri amministratori ci sarebbe bisogno di un corso di galateo in politica.

Ormai, toni e comportamenti della maggioranza ci fanno capire che la scelta non è più solo tra due progetti di paese, ma è una scelta tra rispetto e non rispetto dei cittadini".

Ma non è tutto: "Il giornalino di Longobardi oltre il 2000 diffonde, altresì, notizie politicamente non veritiere. Infatti, la maggioranza cerca in tutti i modi di attribuirsi la paternità di iniziative che portano esclusivamente la firma del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".

E' solo grazie alla nostra attività di stimolo che l'amministrazione comunale ha ristrutturato il cimitero, i serbatoi comunali ed il ponte "Rupe", nonchè spostato la fontana che era stata sistemata davanti al municipio in luogo di quella antica;

ed è grazie al gruppo consiliare "Progetto Longobardi" che si è tenuto, lo scorso 2 febbraio, il consiglio comunale, in seduta straordinaria ed urgente, per la definizione agevolata delle controversie sui tributi locali ancora pendenti.

Oggi, i cittadini, se lo vorranno, potranno "rottamare" alcuni debiti maturati nei confronti del comune".

Ancora: "Il giornalino politico di questa maggioranza diffonde notizie politicamente infondate, come quella sul piano comunale di spiaggia.

C'è o non c'è?

La smentita ufficiale viene dall'ufficio tecnico comunale che, con nota prot. n°3440 del 25/10/2017, riferisce che il piano spiaggia avrebbe dovuto essere "adeguato, sin dal 2005, al piano di indirizzi regionale (Pir) e l'adeguamento del nostro piano, dopo 12 anni, è, badate bene, -si legge nella nota tecnica- "in itinere", con l'ovvia conseguenza che "nessuno -continua il consigliere Nicola Bruno- nel frattempo, ha potuto realizzare un lido".

Il vero problema "è che i nostri amministratori non si occupano nè si preoccupano dei veri problemi, come quello di approvare immediatamente il piano strutturale comunale, ma si vantano di garantire il servizio acquedotto, quello dell'illuminazione pubblica o cimiteriale, di regalare galline e un pò di frutta (tra l'altro, del banco alimentare)!

Per fortuna riconoscono di aver contratto debiti".

"La nostra opposizione -conclude Bruno- costruttiva, di stimolo e di controllo, li "costringe" ad intervenire sulle emergenze, nell'interesse esclusivo della collettività".  

Pubblicato in Longobardi

Continua la battaglia del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" contro la maggioranza targata Mannarino sul servizio idrico integrato.

Infatti, la Federconsumatori di Paola, con la responsabile Rina Falbo e l'avvocato Assunta Cassano, insieme con l'avvocato Nicola Bruno, a seguito delle continue e diverse segnalazioni da parte dei cittadini del Comune di Longobardi, riguardanti i corrispettivi delle tariffe per il servizio idrico integrato, hanno segnalato le presunte irregolarità all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.

In particolare, "con diverse delibere che si sono succedute dal 2011 sino al 2017 (cfr. Delibere n. 87 del 30 giugno 2011, n. 68 del 2 agosto 2012, n. 112 del 25 novembre 2013, nn. 136 e 137 del 29 settembre 2014, nn. 76 e 77 del 27 luglio 2015 , n. 43 del 28 aprile 2016 , n. 27 del 30 marzo 2017) il comune di Longobardi -secondo la Federconsumatori e l'avvocato Bruno- ha fissato tariffe che appaiono, sia per quanto concerne la quota fissa sia per quanto concerne la quota variabile, assai esose.

Ancora, sempre lo stesso Ente territoriale non ha trasmesso all'Autorità le informazioni, i dati e gli atti necessari alla determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato con riferimento sia al primo periodo regolatorio 2012/2015 (cfr. Delibera AEEGS del 25 giungo 2015, n. 311/2015/R/idr) sia al secondo.

Inoltre, negli anni 2015 e 2016 ha richiesto agli utenti il pagamento dei corrispettivi per il servizio idrico di tutte le annualità pregresse, a partire dall'anno 2011 sino al 2016, mai fatturati prima: tanto pare ledere i principi fissati negli artt. 36, 37 e 38 dell'atto 655/2015/R/idr; infine, il Comune di Longobardi non ha una propria Carta Servizi afferente il servizio idrico integrato".

Da qui "la formale segnalazione all'Autorità per gli opportuni provvedimenti".

Pubblicato in Longobardi

"I nostri amministratori continuano a spostare l'attenzione dai problemi reali, facendo credere che votando contro il bilancio di previsione abbiamo votato contro l' abbassamento delle tariffe idriche o la richiesta di contributo per l'adeguamento delle scuole: questa è fantapolitica!

Le tariffe vengono approvate dalla giunta ed i contributi in questione sono stati richiesti dal comune alla regione.

Cosa c'entra la minoranza con atti che approva o richiede esclusivamente la giunta?

Il bilancio, poi, è fatto di numeri e di scelte politiche.

I numeri sono quelli del predissesto, le scelte politiche semplicemente non ci sono".

E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.

"Ormai -continua il consigliere Bruno- siamo spettatori di un rosario di scivoloni quotidiani della giunta Mannarino, ma, poi, tace sui problemi gravi.

Non si occupano, nè si preoccupano seriamente di garantire l'acqua potabile ai cittadini o di intervenire sulle continue perdite d'acqua dei nostri serbatoi, accollandone poi i costi sugli utenti, salvo revocare o adottare ordinanze, in materia idrica, a distanza di pochi giorni".

"Beninteso solo di fronte all'inerzia della giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino e della sua maggioranza, abbiamo chiesto -continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- l'intervento dell'azienda sanitaria, a tutela della cittadinanza, atteso che i serbatoi di accumulo acque potabili versavano in gravi condizioni igienico-sanitarie.

Peraltro, solo dopo la nostra richiesta di intervento è stato accertato che le acque dei serbatoi "Rupe" e "Fiorino" non erano conformi, inoltre, sono state constatate diverse perdite di acqua, all'interno dei serbatoi "Arenella", "Suvarello" e "Salice"".

E solo "dopo la nostra interrogazione del 14/07/2014 ed il sopralluogo degli ispettori sanitari, l'amministrazione comunale è corsa ai rimedi.

Qualcuno, tuttavia, -precisa Bruno- preferisce la denigrazione al confronto politico, l'immobilismo alla tutela dei consociati, quando, invece, dovrebbe spiegare ai cittadini come mai fino al 4 giugno scorso, giorno in cui si è svolta la nostra assemblea pubblica, l'acqua dei serbatoi "Rupe" e "Fiorino" era utilizzabile per "soli scopi igienici", giusta ordinanza n° 2 del 22/02/2017, revocata, miracolosamente, il giorno dopo, con ordinanza n° 9 del 5/06/2017 che ne ha ripristinato il relativo uso potabile senza, però, avvisare l'Asp?

Alla luce di ciò, a tutela della cittadinanza, abbiamo richiesto l'intervento urgente dell'Asp, al fine di verificare la regolarità della procedura comunale.

Ma subito dopo, il sindaco, con ordinanza n° 10 del 13/06/2017, a distanza di soli 8 giorni, ha ordinato l'utilizzo dell'acqua proveniente dai serbatoi "Salice", "Fiorino", "Palaserra", "Rupe", "Palieri", "Arenella" e "Suvarello", per "soli scopi igienici", motivando che, lo scorso 30/05/2017, erano stati affidati, ad una ditta del luogo, lavori di manutenzione ordinaria della rete idrica!"

Ma "questo -conclude Bruno- è il loro modus operandi : non possiamo, infatti, dimenticare la gravità della recente risposta del sindaco Mannarino sulla conformità degli edifici scolastici alla normativa antisismica vigente, subito dopo smentito dal responsabile dell'ufficio tecnico che ha confermato la necessità di procedere ad un adeguamento al D.M. 14/01/2008 o la loro inerzia di fronte al ponte "Rupe" ed al cimitero, minaccianti crollo strutturale: ecco perchè abbiamo chiesto l'intervento dei vigili del fuoco.

Non accettiamo la politica dell'immobilismo sulla salute e la sicurezza dei cittadini".

Pubblicato in Longobardi

I presidenti delle Province di Cosenza, Franco Iacucci; di Crotone, Nicodemo Parrilla e di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ed Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e componente del direttivo dell’Upi nazionale, si sono incontrati per discutere la situazione organizzativa e finanziaria delle province.

 

Il presidente Bruno ha introdotto il confronto sulla situazione delle Province calabresi partendo dalle difficoltà registrate sui territori “dopo le recenti emergenze neve e maltempo, che hanno causato danni ingenti al sistema viario di competenza provinciale dell’intera regione”.

 

In evidenza la condizione organizzativa, funzionale ed economica-finanziaria nella quale sono costrette ad operare tutte le Province d’Italia, e non escluse quindi quelle calabresi, “che gli interventi urgenti sul sistema viario in seguito al maltempo hanno ulteriormente aggravato in aggiunta alla già acquisita negatività dei tagli ai bilanci stabiliti dalla Legge Finanziaria 2015”.

 

Il presidente Bruno ha , poi, rimarcato:“Se dovessero essere confermati i 700 milioni di tagli previsti nessuna Provincia d’Italia sarà in grado di approvare i bilanci 2017, compromettendo il mantenimento dei servizi e la sicurezza degli edifici scolastici.

Cancellare il taglio già previsto dalla legge di Bilancio 2017 è indispensabile, ma non basta per rimettere in sesto le finanze di questi Enti”.

Nel corso della riunione dell’Upi, quindi, è emersa la necessità di aprire un confronto per una sostanziale modifica della legge Delrio, che dopo l’esito del referendum e quindi la conferma delle Province quale Enti di rango costituzionale “deve essere rivista, in particolare per le materie ancora non pienamente trasferite alla Regione Calabria, con particolare riferimento alle funzioni residuali per le quali le Province calabresi hanno già anticipato ingenti risorse per gli anni 2015 e 2016, come ad esempio quelle relative alla gestione dei centri per l’impiego, delle strutture culturali, sportive e dei parchi”.

I presidenti delle Province calabresi hanno, infine, evidenziato la necessità di instaurare un pregnante rapporto di solidarietà istituzionale, chiedendo un incontro urgente al presidente della Regione, Mario Oliverio, oltre che sollecitando sia la convocazione dell’Osservatorio regionale permanente che il tavolo tecnico sul Mercato del Lavoro già approvato dalla Giunta regionale.

I presidenti Bruno, Iacucci, Parrilla e Niglia, nel confermate la loro presenza nella riunione dell’Upi nazionale del prossimo 16 febbraio, porteranno al tavolo nazionale “le istanze e le esigenze non più procrastinabili delle province calabresi a garanzia della continuità dei servizi da erogare ai cittadini e della sicurezza del sistema viario e degli edifici scolastici”.

Pubblicato in Cosenza

"Alla Provincia di Cosenza si viola quotidianamente la legge, per colpa di un abusivo autoproclamatosi facente funzioni senza che vi sia una legge, una sentenza, una norma che lo consenta.

 

Il ministro Alfano non può far finta di niente e deve, nelle more che il Consiglio di Stato si esprima su due importanti sentenze, nominare un commissario.

Ho scritto oggi al ministro Alfano per ricordargli che è il ministro degli interni di tutto il Paese e non deve cedere ai diktat del Pd calabrese.

 

Di Natale ha occupato abusivamente un'istituzione, nonostante abbia perso le elezioni, e ha nominato in barba alla legge, staff e dirigenti.

 

È una macchietta elevata a credibilità solo per il risentimento personale di alcuni elementi della sinistra calabrese.

E' gravissimo il comportamento dei dirigenti interni che hanno avallato danni erariali di cui si prenderanno la responsabilità dinanzi alla Corte dei Conti.

È grave che sul punto non intervenga il presidente Oliverio, a ricordare a Graziano Di Natale che le istituzioni non sono circoli ricreativi.

La ferita che viene inferta ogni giorno richiede un intervento del ministro Alfano".

 

Lo afferma una nota del consigliere provinciale di Cosenza, Franco Bruno.

Pubblicato in Cosenza
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