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chiesa san beneSi è tenuto oggi pomeriggio nelle stanze del Convento dei Frati Cappuccini ad Amantea un incontro della Azione cattolica cittadina con le Famiglie.

Un momento molto partecipato nel quale Padre Ilario e Nicola Gaudio hanno fatto riflettere, i molti genitori presenti, sull’importanza della Famiglia nel ruolo educativo dei propri figli, perché spesso i nostri figli imparano da ciò che noi facciamo e non da quello che diciamo.

Un incontro dove si è anche parlato del ruolo della chiesa ad Amantea, e su quali siano le problematiche e le sue possibili soluzioni, sulla importanza della messa domenicale intesa come mezzo di comunicazione della parola del signore, sulla educazione Cattolica e Sociale che ogni genitore cristiano ha l’obbligo insegnare ai propri figli.

Tra le varie domande, una ha suscitato diverse riflessioni tra i presenti, ovvero “se il mondo che lasciamo ai nostri figli sia migliore rispetto a quello da noi avuto” e cosa possiamo fare noi, per migliorarlo ogni giorno.

In un momento molto triste, a livello sociale ed educativo, nazionale e locale, si ha il bisogno di una scossa, di un forte sussulto, che arrivi ai nostri cuori ed alle nostre menti, magari la chiesa italiana e cittadina può giocare un ruolo molto importante, che si stia riscoprendo uno dei valori cardini della cultura ed educazione italiana? In cuor nostro speriamo di si.

Pubblicato in Primo Piano

lago chiesaOggi è stato aggiudicato definitivamente l’appalto relativi dei lavori di recupero e restauro conservativo della Chiesa Santa Maria Ad Nives (Madonna dei Monti). 

I lavori comprenderanno: 

1. Lavori della Copertura;

2. Facciate esterne;

3. Restauro interno; 

4. Impianti elettrici;

5. Sistemazione e recupero area esterna (raccolta e regimentazione delle acque, illuminazione, pavimentazione, rampa disabili e gradinata). 

Vi mostriamo un piccolo rendering degli ambienti esterni. 

A breve inizieranno i lavori. Il nostro obiettivo è di inaugurarla giorno 04/05 agosto 2020. 

Siamo felici di riconsegnare alla nostra comunità un simbolo della nostra storia.

L’amministrazione comunale

Ora litigano in Vaticano per il palazzo comprato a Londra con i soldi delle elemosine

Si surriscalda lo scontro in Vaticano sullo scandalo del palazzo comprato a Londra con i proventi delle elemosine.

L’inchiesta interna alla Santa Sede ha già portato alla sospensione di cinque dirigenti dell’Aif  (Autorità di Informazione finanziaria).

 

 

 

Tra questi, ironia della sorte, anche Tommaso Di Ruzza, responsabile per la lotta al riciclaggio.

Palazzo comprato a Londra, è scontro ai vertici vaticani

L’ordine “dall’alto” è categorico: fare chiarezza.

Il segretario di Stato Pietro Parolin ha parlato di «un’operazione opaca sulla quale ora si chiarirà tutto».

Parole che non sono piaciute al cardinale Giovanni Angelo Becciu.

All’epoca dei fatti sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Oggi è prefetto della Congregazione delle cause dei santi.

«Contro di me — ha detto all’Ansa — accuse infanganti che respingo in modo fermo e sdegnoso. Ho la coscienza a posto.

E so di avere agito sempre nell’interesse della Santa Sede.

Sono stato dipinto come uno che ha giocato e manomesso i soldi dei poveri.

Ma l’Obolo non è solo per la carità del Papa ma anche per il sostentamento del suo ministero Pastorale».

Pubblicato in Italia

Guarascio ha dimenticato la chiesa fino ad ora.

Ma ora, prima delle elezioni, la “scopre”

E dice che la "Città ha bisogno di guida spirituale e morale come Vescovo Schillaci"

Lamezia Terme - Il candidato a sindaco Eugenio Guarascio ha partecipato all'inaugurazione di una targa marmorea posta alla Casa del sacerdote dedicata al Vescovo emerito, monsignor Vincenzo Rimedio ideatore della struttura e a madre Marina Mandrino che ha collaborato con concreta generosità alla realizzazione della stessa.

L'iniziativa ha visto la partecipazione di molti parroci e del nuovo Vescovo di Lamezia Terme, monsignor Giuseppe Schillaci che ha benedetto la targa.

Il candidato a sindaco, Eugenio Guarascio nel suo saluto ha messo in risalto "l'opera meritevole svolta in città da monsignor Rimedio con un'iniziativa come la Casa del sacerdote che assume una grande valenza sociale.

Così come - ha sottolineato Guarascio - questa città ha bisogno di una guida spirituale e morale come monsignor Schillaci verso il quale tutta la comunità lametina ripone grandi speranze per la sua caratura etica e per ciò che saprà infondere a tutti noi al fine di risollevare le sorti della nostra comunità".

Pubblicato in Basso Tirreno

Chiesa San Giuseppe Artigiano Villanova di Guidonia foto google-2Amici carissimi, oggi anche le chiese in Italia sono diventate luoghi insicuri per le donne. Tutti sappiamo che la chiesa è un luogo di preghiera, così è sempre stato. Ma oggi, purtroppo, accadono cose strane. Non si va in chiesa per pregare ma per violentare una donna. Quello che sto per raccontarvi è davvero accaduto all’interno della chiesa di San Giuseppe Artigiano a Villanova di Guidonia in provincia di Roma e non in un paesino sperduto dell’Aspromonte o del Gennargentu. La vittima è una donna di 57 anni che è stata aggredita da un uomo di 34 anni del posto mentre si trovava in chiesa a pregare. Il malvivente si è introdotto in chiesa e approfittando della totale assenza di fedeli si è avvicinato quatto quatto alla malcapitata signora mentre era intenta a pregare seduta sui banchi della chiesa. All’improvviso l’ha afferrata da dietro e l’ha scaraventata a terra colpendola con calci e pugni. Poi le ha strappato la camicetta per poterla palpeggiare e infine le ha abbassato i pantaloni e la biancheria intima per poterla stuprare. La donna ha cercato di difendersi sferrando anche lei calci e pugni all’aggressore e ha incominciato ad urlare chiedendo aiuto. Una signora che si trovava in chiesa è subito accorsa in suo aiuto e ha avvertito la Polizia. Fortunatamente l’aggredita con l’aiuto dell’altra donna è riuscita a divincolarsi e così lo stupro non si è consumato. La Polizia è giunta in chiesa prontamente ed è riuscita a bloccare il malvivente che ancora si trovava in chiesa. E’ stato arrestato con le accuse di lesioni personali e violenza sessuale ed ora si trova rinchiuso nel carcere di Rebibbia. La donna è in buone condizioni e non ha avuto bisogno delle cure mediche.

Pubblicato in Italia

Grazie PD, grazie Chiesa!

Siamo a Bologna, amici, nella dotta e opulenta Bologna e non in un paesino sperduto del meridione. Hendrik Atti, con il suo taxi stava percorrendo all’1,30 di notte Via Ugo Bassi e quando ha visto tre uomini e una donna che stavano percuotendo selvaggiamente un netturbino si è subito fermato per andare ad aiutare il malcapitato, reo di aver chiesto garbatamente ai quattro delinquenti di spostarsi perché lui doveva pulire la strada.

Non lo avesse mai fatto.

Gli sono saltati addosso ed hanno incominciato a prenderlo a calci e a pugni scaraventandolo per terra.

E’ intervenuto il taxista invitando gli energumeni di fermarsi.

Per tutta risposta anche lui è stato aggredito.

Uno gli ha sferrato un pugno in faccia.

E’ stato buttato per terra e poi colpito alla testa con una spranga di ferro.

Risultato: il netturbino è stato trasportato all’ospedale, gli sono state medicate le ferite riportate e poi mandato a casa con 10 giorni di prognosi.

Il taxista, invece, ha avuto la peggio: è stato ricoverato all’ospedale con 22 giorni di prognosi.

Prima di scendere dal taxi Atti ha azionato l’allarme di rapina e subito è arrivata la Polizia e ha arrestato due dei quattro aggressori.

Ma chi sono questi quattro delinquenti che all’una di notte scorazzano per le vie delle nostre città?

Per i politically correct io non dovrei dirlo, perché non rispetto la loro privacy e diranno che sono un fascista, un nazista, uno sporco razzista.

Ma poiché fascista, nazista, razzista non lo sono mai stato e mai lo sarò, non ho paura di scrivere che i quattro delinquenti e vigliacchi aggressori di due persone che facevano il loro dovere anche di notte sono quattro ex comunitari, quattro magrebini.

Ora dovranno rispondere per lesioni aggravate. Il commento lo lascio a voi, amici che mi state leggendo.

Io mi fermo qui.

Dico soltanto: E questi sono quelli che daranno la pensione ai nostri figli?

E questi sono la risorsa economica e culturale del nostro paese?

No, non sono una risorsa.

Sono un grave problema per l’Italia.”

Pubblicato in Italia

Una notizia meravigliosa.

Una Chiesa vera e non virtuale.

Non parole, ma fatti.

Il piano della Chiesa per raddoppiare i posti per i migranti. In Italia e in Europa.

Ma la vera partita, se possibile ancora più difficile, si gioca nel cuore dell'Europa.

La Chiesa mira a estendere il modello dell'accoglienza diffusa anche nelle diocesi europee a più forte tradizione cattolica.

Dove, in base alle prime stime potrebbero essere creati per i migranti fino a 250 mila posti, tutti sovvenzionati con risorse ecclesiastiche.

E a prescindere dallo status: richiedenti asilo o migranti economici sarebbero accolti tutti, senza distinzione.

“Secondo quanto riporta il Messaggero nella sua edizione cartacea l'impegno cui pensa la Chiesa dopo essersi già fatta carico di cento migranti della nave Diciotti che saranno ospitati dalla Cei in una struttura a Rocca di Papa, alle porte di Roma è di raddoppiare l'accoglienza dei migranti nelle strutture diocesane, fino a 30-40 mila posti aggiuntivi.

Il progetto della Chiesa

Si apre dunque una nuova fase, in cui la Chiesa sarà impegnata a tutto campo nell'accoglienza, sia in Italia che in Europa.

L'obiettivo, ambizioso ma non irrealistico - si legge sul Messaggero -è quello di fare posto nel Vecchio Continente a 250 mila persone tra richiedenti asilo e migranti economici.

Un progetto ambizioso considerato che dall'Europa sarà difficile attendersi soluzioni concrete all'emergenza degli sbarchi. Sarà dunque compito del Vaticano presentare soluzioni all'Europa.

La frattura

A complicare ulteriormente la situazione sono i fedeli.

Secondo il Messaggero, sul tema dell'immigrazione si è aperta una faglia profonda tra i fedeli, sempre più intolleranti e diffidenti verso lo straniero, e il dettato del Vangelo che al contrario si fonda sull'amore per il prossimo.

I sondaggi assegnano a favore del pugno di ferro di Salvini sette cattolici su dieci.

Il problema dunque è come fare ad accogliere di più senza inimicarsi i fedeli.

Il piano per l'Italia

Saranno formati piccoli gruppi di persone per rendere più sostenibile l'impatto con la gente del luogo.

Saranno sistemate nelle diocesi che ancora non hanno risposto all'appello per l'accoglienza.

A oggi infatti nelle strutture ecclesiastiche risultano presenti circa 25 mila persone, ma sono soltanto in 136 diocesi su 220, ossia il 60%.

Si tratta di canoniche, seminari, associazioni, strutture ecclesiali, episcopi. La maggior parte fa capo al sistema dei Cas, i Centri prefettizi di accoglienza straordinaria, mentre un 16% è compreso nel sistema sprar gestito dal Viminale con i Comuni.

Si tratta di posti sovvenzionati dallo Stato - spiega il quotidiano romano -con i famosi 35 euro al giorno, in base al concetto di sussidiarietà dell'articolo 118 della Costituzione. Se si guarda alle persone interamente a carico dei fondi ecclesiali, siamo a quasi tremila migranti accolti dalle parrocchie - più o meno l'equivalente di quanti sono nello Sprar - e500 in famiglia. L'intento è coinvolgere le diocesi che ancora mancano all'appello per raddoppiare, o quasi, il numero di ospiti (sia in forma sussidiaria che con risorse autonome).

Laddove si lamentano carenze di risorse, si cercherà di provvedere con erogazioni compensative ad hoc, tratte dall'otto per mille, finanziamenti privati, offerte e risorse Caritas.

Un modello da esportare in Europa

Per ampliare l'integrazione, la chiesa confida anche sui corridoi umanitari ideati dalla Comunità Sant'Egidio (circa duemila profughi accolti in tre anni in accordo con lo Stato) e si punta a stanziare inoltre nuove risorse per il tutoraggio che finora ha assegnato a famiglie o singoli accolti in case della diocesi e di organizzazioni cattoliche 500 persone, tutte a carico della Chiesa.

Ma la vera partita, se possibile ancora più difficile, si gioca nel cuore dell'Europa. La Chiesa mira a estendere il modello dell'accoglienza diffusa anche nelle diocesi europee a più forte tradizione cattolica. Dove, in base alle prime stime potrebbero essere creati per i migranti fino a 250 mila posti, tutti sovvenzionati con risorse ecclesiastiche. E a prescindere dallo status: richiedenti asilo o migranti economici sarebbero accolti tutti, senza distinzione”.

Una grande Chiesa. Un grande Papa.

Ovviamente resta qualche problema.

Almeno tre.

Il primo è che cosa farà la Chiesa con gli altri milioni di profughi che sbarcheranno appena si saprà questa meravigliosa opportunità?

Il secondo è di sapere se la Chiesa offrirà un lavoro ai migranti economici o scaricherà il problema sugli Stati?

Il terzo è sapere se gli Stati europei saranno d’accordo.

Pubblicato in Mondo

preghieraLa preghiera della sera è un momento molto importante per entrare in relazione con Dio e chiedere perdono dei propri peccati commessi durante la giornata. Il momento della preghiera serale deve essere un vero e proprio dialogo con Dio, con cui aprire il cuore in maniera spontanea, ma è anche un momento per ringraziare di tutte le cose belle vissute durante il giorno. Ecco alcune delle preghiere più belle da recitare la sera preghieredelmattino.it per affidarsi a Dio.

Ti adoro mio Dio

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno.  Perdonami il male, oggi commesso e, se qualche bene compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.

Preghiera riparatrice

Eterno Padre, per le mani di Maria Addolorata, ti offro il S. Cuore di Gesù con tutto il suo amore, con tutte le sue sofferenze e con tutti i suoi meriti:

per espiare tutti i peccati che ho commesso quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria

per purificare il bene che ho mal fatto quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria

per supplire al bene che devo fare e ho trascurato di fare quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria.

Ti benedico, o Padre

Al termine di questo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per tutti i tuoi doni. Perdona ogni mio peccato: perché non sempre ho ascoltato la voce del tuo Spirito. Non ho saputo riconoscere il Cristo nei fratelli che ho incontrato. Custodiscimi durante il riposo: allontana da me ogni male e donami di risvegliarmi con gioia al nuovo giorno. Proteggi tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Amen.

Al Signore Gesù

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno. Te lo chiedo nel tuo nome, te lo chiedo per le tue piaghe, te lo chiedo per il tuo sangue, te lo chiedo per la tua croce, te lo chiedo per l’intercessione di Maria, Immacolata e Addolorata. Il sangue e l’acqua che scaturiscono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberarmi, guarirmi. Amen.

Pubblicato in Mondo

cestinoCarissimi amici di Tirreno News, oggi vi voglio parlare di un brutto gesto compiuto da un sacerdote di una chiesa siciliana Un gesto brutto e disdicevole che non deve più ripetersi, così lo ha definito il Vescovo di Noto, da noi conosciuto ed apprezzato perché è calabrese come noi, Mons.Antonio Staglianò. Lo abbiamo visto varie volte celebrare la Santa Messa molto seguita dai parrocchiani della Diocesi di Noto, abbiamo apprezzato le sue toccanti omelie e pure la sua bella voce. Canta e balla durante la cerimonia della Santa Messa. Siamo a Modica e il Parroco ha celebrato le esequie di una anziana parrocchiana e durante l’omelia ha chiesto, come del resto fanno tutti i parroci in queste tristi ricorrenze, di essere generosi nelle offerte perché il ricavato andrà alla mensa dei poveri, a favore dei bambini dell’ospedale di Betlemme o ai poveri e ai più bisognosi della parrocchia e a quelle famiglie con molti figli a carico che hanno urgente bisogno di aiuto perché il capo famiglia ha perso il posto di lavoro. Nobile iniziativa alla quale tutti noi cristiani dovremmo partecipare. E lo facciamo davvero, ognuno secondo le proprie possibilità. Quando però il Parroco si è accorto che nel cestino delle offerte c’erano pochi spiccioli, neppure una moneta di un euro, si è terribilmente offeso e ha scaraventato infuriato per terra le poche monete raccolte durante la cerimonia funebre. Non era mai accaduto prima. Il parroco è stato sempre una persona molto cortese. Apriti cielo. Non avesse mai fatto quel brutto gesto. E’ stato subito criticato dai parrocchiani presenti al sacro rito, dai membri del Consiglio per gli affari economici e finanche dal Vescovo informato subito del gesto compiuto dal sacerdote. Hanno subito preso le distanze dal Parroco e lo hanno severamente criticato per avere ritenuto il gesto molto offensivo. Certe cose non si fanno. Punto. Specialmente poi se a farle è un Ministro di Dio. Il Vescovo ha immediatamente convocato nella Diocesi il Parroco e i membri del Consiglio per gli affari economici e ha chiesto al Parroco di chiedere scusa per il brutto gesto compiuto. Ha così affermato;- Non è giusto che passi il messaggio che i preti sono attaccati al denaro -. Don Mario Martorino, così si chiama il Parroco, ha subito chiesto scusa e perdono ai parrocchiani per quello che ha fatto. Ma da tutti, però, è arrivata una attestazione di stima in favore di don Mario. Il Parroco non è una persona attaccata al vil denaro. Ha fatto e fa sempre del bene. I soldi che raccoglie durante le offerte domenicali in chiesa li usa a favore dei bisognosi, dei poveri e dei bambini di Betlemme e dell’India.

Pubblicato in Italia

La svendita del patrimonio artistico italiano è ormai una realtà contro la quale si deve intraprendere una tenace battaglia, una ‘’crociata’’ vera e propria a difesa di secoli di storia, arte e tradizioni.

 

Anche i piccoli centri non risultano immuni dal redditizio business dell’arte, complici gli scarsi controlli e una normativa che si vuole trasformare a vantaggio del mercato.

Salvatore Settis, solo poche settimane fa, così ha scritto: «La nuova norma trasforma l’Italia in un gigantesco magazzino di beni culturali di seconda mano, dove chiunque è invitato a entrare col carrello della spesa.

Ecco arrivare al Consiglio dei ministri un Ddl sulla concorrenza, che dovrebbe parlare di energia, assicurazioni e così via, ma cova al suo interno un’escrescenza impropria, l’art. 68, che disciplina “la semplificazione della circolazione internazionale dei beni culturali”».

 

Non è una bella notizia per l’Italia, già nel mirino di tombaroli, mercanti d’arte e miliardari stranieri. Anche in Calabria, il mercato, soprattutto dei reperti archeologici, esiste da sempre, ma negli ultimi anni è stato esteso anche a beni di grosse dimensioni, come le chiese.

Un paio di anni fa, un paesino dell’alto Jonio calabrese, Montegiordano, è stato teatro di un episodio alquanto sconcertante: un’antica chiesetta di origine medievale dedicata alla Madonna del Carmine, fu smontata per essere spedita al MOMA di New York, dove sarebbe stata rimontata ed esposta in modo permanente.

Un’idea balzana di un artista che aveva acquistato on line l’immobile. Tutto avvenne – e questo fu molto grave – nel silenzio degli enti locali.

Grazie all’allarme lanciato da uno storico dell’arte, che inviò un’informativa al ministro Bray, e alla conseguente mobilitazione della Soprintendenza BAP di Cosenza, si riuscì a bloccare, nel porto di Gioia Tauro, il container contenente i pezzi della chiesetta, pronta per attraversare l’oceano alla volta degli Stati Uniti.

 

Oggi, sotto i riflettori è una chiesetta di Cleto, altro paesino in provincia di Cosenza.

Nel 2015, la piccola chiesa del Rosario, detta anticamente chiesa castellense di San Giovanni Battista, viene venduta dalla parrocchia di Santa Maria Assunta a un imprenditore olandese per 10.000 euro.

La chiesetta, dichiarata dalla Soprintendenza di interesse culturale (decreto 39/2014), sarebbe dovuta diventare, nelle intenzioni dell’acquirente, un centro d’arte internazionale.

Il comune, però, prima che fosse venduta, aveva ottenuto, già nel 2014, un finanziamento (fondi Por) di 300.000 euro, parte dei quali destinati a mettere in sicurezza l’edificio pericolante, i cui lavori furono appaltati nell’autunno di quell’anno.

In seguito, in aprile 2015, l’Amministrazione cletese decadde per effetto delle dimissioni dei consiglieri di minoranza e di alcuni di maggioranza.

Nel corso del successivo periodo di commissariamento del comune – che non si sa come mai non abbia esercitato il diritto di prelazione – si registrerà la compravendita tra la parrocchia di S. Maria Assunta e l’imprenditore olandese. Il progetto imprenditoriale di trasformazione del diruto edificio in centro d’arte, con la rielezione a giugno 2016 dell’attuale giunta, non avrà vita facile. Già a luglio dello scorso anno, il Consiglio comunale dichiarò di pubblica utilità l’edificio, una volta adibito a luogo di culto, e, con decreto successivo lo espropriò.

 

Ma il Tar Calabria, al quale si era rivolto l’imprenditore olandese, annullò tutto per difetti di notifica nell’ottobre successivo.

Si attende, ora, il pronunciamento del Consiglio di Stato per stabilire chi dovrà disporre della chiesetta e se un bene dichiarato di interesse culturale possa essere alienato ai sensi del Codice dei Beni Culturali vigente.

I due casi citati sono sintomatici della scarsa attenzione che la Soprintendenza calabrese riserva ai beni su cui dovrebbe vigilare (non si capisce, altrimenti, quale possa essere la sua funzione) e mettono in risalto la tendenza, sempre più diffusa, di ‘’fare’’ a pezzi il patrimonio storico-artistico italiano per svenderlo sul mercato internazionale dell’arte.

Maggiori controlli e sensibilità da parte anche dei cittadini sono da invocare per impedire che il nostro paese, da museo a cielo aperto, si ritrovi ad essere depredato e alienato a stranieri milionari.

18 Maggio 2017 Francesca Canino

Pubblicato in Campora San Giovanni
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