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Scrive la ex consigliera Giusi Osso che oscilla tra la posizione di traditrice o quella di eroina:

 

“Mi sorprendo ancora una volta del modus operandi di questa ormai ex amministrazione nel volersi nascondere dietro un dito.

Voglio ribadire a chiare lettere che nell’ultimo anno, durante le riunioni di maggioranza più volte ho esternato il mio malessere per le molteplici tegolate che piombavano e che si ritorcevano quindi negativamente sul nostro operato, principalmente con Monica Sabatino e poi con tutti i miei colleghi e della considerazione che i nostri concittadini avevano nei nostri confronti.

 

L’ex assessore Rubino invece di riportare sciocchi pettegolezzi sulla stampa( solo di questo si può parlare) che tra l’altro neanche mi appartengono, perché non dice la verità delle cose?.

 

Perché non conferma le reali volontà dell’ ex sindaco per il conferimento della delega al servizio manutentivo alla sottoscritta?

E pure lui era presente e abbastanza compiaciuto quando lo stesso sindaco mi comunicava la scelta meditata.

 

Non ho alcun ripensamento per la decisione che ho preso e vorrei sottolineare che è figlia di molti ragionamenti e riflessioni sulle conseguenze che scelte di governo avevano sulla mia città

Mi assumerò ogni sorta di responsabilità perché il sol pensiero di essere stata leale ed onesta intellettualmente verso i miei concittadini mi da serenità e forza di guardare avanti e a testa alta

Giusi Osso.

NdR. Giusi Osso conferma le vere ragioni della firma delle dimissioni contestuali alla minoranza che hanno dato luogo allo scioglimento del consiglio comunale di Amantea, individuate nella mancata assegnazione della delega al servizio manutentivo.

In sostanza smentisce il suo interesse per la carica di assessore e per quanto ad essa carica connesso( parliamo della indennità assessorile) e conferma la necessità per lei di arrivare alle prossime elezioni con una immagine forte di amministratore efficiente e positivo.

In questa ultima dichiarazione la Osso si riferisce evidentemente alla dichiarazione di Antonio Rubino, apparsa oggi su un quotidiano locale, nella quale dichiara “ E che dire di Giusi Osso? Il suo comportamento è stato incomprensibile. Solo alcuni giorni fa aveva attaccato duramente la Arone, definendola………”

E poi concludeva:”Non riesco proprio a trovare una spiegazione logica a questo cambiamento repentino. Nulla di più facile che si sia lasciata trascinare da qualche venditore di fumo.”

Chi sia questo venditore di fumo non è dato sapere.

Certo che la affermazione può avere offeso la consigliera Osso e da qui la reazione.

Ora aspettiamo anche la reazione di Elena Arone.

Pubblicato in Cronaca

sindaco«Non sono più il sindaco di Amantea. Le dimissioni della metà dei consiglieri eletti ha apposto la parola fine a questa esperienza.

 

Ringrazio tutti. In primis proprio gli eletti che hanno iniziato con me questo percorso amministrativo e che hanno preferito compiere altre scelte e seguire altre strade, come Giusi Osso che in questo suo agire mi ha dato una grandissima lezione di vita.

 

Ringrazio chi ha sostenuto la nascita e la formazione della lista Rosa arcobaleno che, per la prima volta, ha portato al vertice dell’esecutivo una donna e una mamma: una circostanza impensabile solo fino a pochi anni addietro, quando le stanze delle trattative politiche erano chiuse a chi aveva anteposto il senso della famiglia a tutto il resto.

 

Ringrazio chi non ha creduto in me e nella mia onestà, chi non è stato capace di percepire le mie intenzioni, chi non ha avuto il coraggio di mostrare chi fosse in realtà».

«Ringrazio gli amici veri che non mi hanno fatto mai mancare il proprio sostegno ed anche i consiglieri di maggioranza che sono rimasti fino all’ultimo in sella, senza esitazioni, condividendo un progetto che avrebbe fatto intravedere i suoi frutti nei prossimi anni.
Il nostro scopo principale era risanare l’ente comunale, convincendo la collettività a sentirlo proprio, a partecipare al suo funzionamento, rafforzando il ruolo dell’ufficio tributi. Ringrazio i cittadini di Amantea e Campora San Giovanni: abbiamo cercato di trasmettere l’idea di una città unica e unita, sposando le idee e le speranze delle anime che la compongono».

«Un ultimo ringraziamento lo rivolgo, infine, alla mia famiglia. Sono stati tanti i momenti di difficoltà e di sconforto che sono stati superati nella tranquillità di un abbraccio che un genitore rivolge alla propria figlia, nella consapevolezza che ogni azione compiuta e ogni gesto è fatto nel rispetto del prossimo e non di sé stessi. Auguro alla mia città solo il meglio, e a chi verrà dopo di me di agire con la stessa trasparenza e lo stesso amore».

Pubblicato in Politica

Nove consiglieri si dimettono ma la segretaria chiede la conferma delle firme.

 

Sono circa le nove di stamattina quando Giusi Osso e Sante Mazzei protocollano le dimissioni contestuale di 9 consiglieri comunali.

Siamo alle elezioni.

 

Non ancora dice la segretaria che vuole la conferma delle firme.

Alle 12 i 9 saranno al comune nella stanza della segretaria per le operazioni di conferma

Al momento nella stanza c’è la ex maggioranza .

 

Vi informeremo.

Sapete in politica nulla è certo nemmeno le paci e le guerre.

Pubblicato in Primo Piano

Dopo quelle di Sergio Tempo ecco anche la dura risposta di Elena Arone:

 

 

“E’ proprio INAUDITO: si prova sconcerto, amarezza, stupore nel leggere quanto ha scritto la sindaca di Amantea sul mio conto sulla stampa del 2 gennaio u.s. e si perviene alle seguenti conclusioni:

non ci si può manifestare il proprio dissenso democraticamente, non ci si può liberamente comunicare di non sentirsi più rappresentata nel gruppo di maggioranza di cui si fa parte, rassegnando le proprie dimissioni e passando nel costituendo gruppo di minoranza e si suscita il finimondo, si scatena una velenosa tempesta di insulti:

la sindaca mal sopporta l’accadimento, si ribella e pone in essere una vera e propria campagna denigratoria a mezzo della stampa locale nei confronti della sottoscritta: una acredine indicibile e prorompente traspare dalle sue parole ed inveisce anche sul piano prettamente personale nei confronti di chi è stata fino ad ora sua alleata di governo.

 

In un sistema democratico devono accettarsi le motivazioni che spingono un componente di una assembla a non seguire ulteriormente un indirizzo politico che pur fino ad una certa data lo ha sorretto. Ciò succede anche in seno ai partiti politici nazionali nel pieno rispetto delle regole democratiche.

Qui niente di tutto questo, anzi si riscontra il contrario nelle note pubblicate e così la sindaca conseguentemente si scaglia contro la sottoscritta che considera una ingiustificata dissenziente e non accetta il confronto democratico nella sede istituzionale naturale rappresentata dal Consiglio Comunale.

Ciò che è stato scritto e pubblicato nei confronti della sottoscritta si fonda su evidenti futili pretesti e non merita alcuna considerazione; è bene sottolineare, invece, che è stata la fondatezza delle mie perplessità a determinare la mia ferma volontà di discostarmi da una linea politica ormai deludente, non più accettabile, di cui ho esposto le ragioni nella seduta consiliare del 30 dicembre u.s..

Cara Sindaca non puoi parlare di rami secchi riferendoti ad un ex componente dell'amministrazione solo perché ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente gli errori e gli orrori di questa amministrazione, anche perché se si osserva bene l'albero si può notare che è tutto secco!

 

Fa comodo dire che la sottoscritta fino a questo momento non ha prodotto niente, forse perché la verità è sempre scomoda da ammettere.

Forse cara Sindaca ti servivo solo a fare numero nei consigli comunali importanti, dove per capricci o minacce di alcuni consiglieri, dovevi garantirti il numero ed il voto.

Ah, dimenticavo che siete tutti uniti e compatti, pronti a lottare per un solo ed unico obiettivo, tenervi stretta la poltrona.

Per quanto riguarda i propri interessi, forse la nostra Sindaca confonde la sua posizione, passata e presente, con la mia.

 

Infatti come da lei stessa dichiarato nella scorsa seduta consiliare, quando era presidente del consiglio, percepiva illegittimamente una parte dell'indennità degli assessori oltre la sua.

Ed infine Sindaca Non puoi permetterti di nominare la Famiglia, non puoi permetterti di entrare nella sfera personale e ancor di più nelle difficoltà economiche che si affrontano giorno dopo giorno, così dicendo non ferisci solo me, ma tutti i cittadini in difficoltà e tutte le mamme che hanno dato priorità ai loro figli.

Sindaca, scendi dal tuo piedistallo, esci dal tuo mondo incantato dove la situazione di Amantea e di Campora San Giovanni presto migliorerà, perché sono due anni e mezzo che i cittadini aspettano e sperano ma sinceramente la situazione sembra a dir poco drammatica e catastrofica.

Per concludere mi collego all'ultima frase del vostro comunicato stampa "Questo è ciò che con forza e coraggio facciamo", vi dico che il coraggio, la determinazione e la volontà sono le vele da issare per iniziare un nuovo cammino, tracciato dalle nostre decisioni, e sinceramente le vele di questa barca sono ancora abbassate perché la volontà, la determinazione ed il Coraggio non hanno mai fatto parte di questa amministrazione.

Elena Arone

Amantea lì 06-01-2017

Pubblicato in Cronaca

Ad Amantea impera il silenzio delle festività, come se politici e partiti fossero troppo impegnati a scambiarsi gli auguri per poter valutare il crollo verticale della città e della sua economia e come se fosse impossibile fermare questa mannaia che quotidianamente si alza e si abbassa spesso solo sui nemici ma, in questa folle corsa verticale, talvolta anche sugli amici. Come se fosse un destino obbligato dalla storia e non, come è, dagli uomini e dai oro comportamenti,anche omissivi.

 

Ma ecco che si alza una voce, pur composta e delicata, ma ferma, quella di Gianfranco Suriano.

 

Ecco cosa scrive:

“Un altro anno è appena trascorso anche per la nostra Amantea e purtroppo sembra lasciarsi dietro gravi problematiche irrisolte e crisi economica, istituzionale e della politica cittadina, anzi.  

In questo periodo di feste, le parole di conforto che l’Amministrazione comunale in carica avrebbe dovuto rivolgere ai concittadini hanno ceduto il passo alle invettive e alle polemiche tutte interne a questa maggioranza che ci governa oramai da oltre due anni e mezzo.

Eppure, in questo momento di grave difficoltà una parola per quella parte (non piccola) di Città che soffre andava spesa almeno per darle un segnale di speranza e di fiducia per il futuro.

Niente di niente, l’Amministrazione comunale ha preferito, invece, il regolamento dei conti all’interno della lista Rosa Arcobaleno con accapigliamenti degni del migliore far west, stilettate e accuse pesantissime che danno l’idea di Amministratori con il coltello tra i denti disposti a difendere sino all’ultimo la poltrona che occupano.

 

E poi ci domandiamo perché il cittadino non ha più fiducia nelle Istituzioni, ci domandiamo perché i giovani si allontanano dalla politica, ci domandiamo del perché alcune spinte populiste e “forcaiole” avanzano.

Recuperiamo allora, o almeno tentiamo di farlo, un filo logico che possa descrivere il quadro politico-istituzionale nella nostra Città.

Con il recente passaggio, dai banchi della maggioranza a quelli della minoranza, dell’Assessore Sergio Tempo e della Consigliera Elena Arone, e con l’analoga decisione presa a suo tempo dall’altro Consigliere Alessandro Salvatore, di fatto chi oggi ci amministra rappresenta in Consiglio comunale un’esigua fetta di elettorato (2.318 voti) non paragonabile minimamente a quella rappresentata nel complesso dai gruppi d’opposizione presenti nello stesso Consiglio (6.231 voti). Per carità, per tale motivo nessuna legge impone l’interruzione del mandato elettorale in capo al Sindaco Sabatino ma un grande problema politico e di rappresentanza si pone.

Dovrebbero sapere i componenti della lista Rosa Arcobaleno, rimasti tra le file della maggioranza, che ogni loro atto deliberativo oggi è preso in rappresentanza del 27% circa dei cittadini che si sono recati alle urna nel mese di maggio del 2014.

Se poi il dato si focalizza solo su Campora San Giovanni, il divario diventa enorme e forse anche per queste ragioni l’importante centro abitativo di Campora è adesso relegato al ruolo marginale di contrada.

Questo stato di cose dovrebbe indurre tutti i componenti dell’attuale maggioranza a un’analisi seria e attenta che presuppone però un minimo di capacità politica per trarre le dovute conseguenze. Questa capacità politica dovrebbe intanto far giungere questa maggioranza a una rinnovata e ulteriore assunzione di responsabilità che come minimo dovrebbe tramutarsi in un atteggiamento più dialogante con le opposizioni, evitando di sputare fango su chi ha legittimante deciso di non condividere più gli obiettivi e la gestione amministrativa del Sindaco Sabatino.

A tal proposito, per onestà intellettuale, devo riconoscere che l’ex Assessore al Bilancio e ai Tributi Sergio Tempo ha sempre fatto presente in più occasioni la criticità relativa alla rete idrica della nostra Città a tal punto da proporre l’installazione di un sistema di telelettura su tutta la rete cittadina.

Inoltre, tale anomalo quadro sulla rappresentatività in Consiglio comunale, dovrebbe consigliare alla risicatissima maggioranza in carica di attivare reali ed effettive forme di partecipazione democratica dei cittadini alle scelte amministrative, magari rivedendo fin da subito la decisione presa (in spregio alle 1.609 firme raccolte dal comitato cittadino presieduto da Antonio Perricone) di non procedere più alla ristrutturazione del lungomare di Amantea.

Se l’attuale maggioranza non intenderà porre rimedio a tale enorme problema di rappresentanza sarà allora chiaro l’intento con cui tali persone si sono candidate alle ultime elezioni comunali e che nulla ha a che vedere con il bene della collettività da loro tanto sbandierato sui palchi nel mese di maggio 2014.     

Lì, 2 gennaio 2017                                                   Gianfranco Suriano

Pubblicato in Politica

cElena Arone ha appena letto il documento con il quale ha comunicato la sua decisione irreversibile di passare alla opposizione ed accolta da un forte applauso si è accomodata nei banchi della minoranza, quando prende la parola la consigliera Concetta Veltri la quale dice:“Salutiamo con affetto Elena Arone che ha deciso di lasciare questa maggioranza per transitare nei banchi della opposizione.

Non è la prima e speriamo che non sia l’ultima.

Prima di lei è successo a Salvatore Alessandro che si era reso consapevole delle responsabilità della maggioranza che non meritava alcun rispetto da parte dei suoi consiglieri

Un comportamento indotto dal fatto che Salvatore Alessandro sapeva che non siamo noi minoranza ad essere migliori ma che è la maggioranza ad essere peggiore.

Dopo è successo, nientemeno che, all’assessore Sergio Tempo, un politico di lungo corso che ha gestito il governo del paese per molte legislature e che ora ha deciso per le ben note ragioni che questa maggioranza non lo meritava ed ha deciso che era meglio sedere nei banchi della opposizione.

Un assessore che doveva lasciare il suo scranno a Caterina Ciccia che era certa che sarebbe diventata assessore prima della fine dell’anno perché le era stato promesso dal sindaco. Mors tua , vita mea.

Nemmeno questo passaggio è stato capace di far cambiare i comportamenti del sindaco Sabatino , un sindaco quasi inconsapevole di quanto avveniva tra i suoi consiglieri, così come è inconsapevole di quello che sta succedendo nella città ed alla città.

E questa mancanza di consapevolezza, questa disparità di comportamenti che ha dato luogo a figli e figliastri ha fatto maturare la definitiva scelta di Elena Arone.

Eppure la consigliera Arone aveva in qualche modo anticipato questa sua attuale scelta. Anche lei ha deciso che la minoranza è meglio di questa maggioranza che non la rispetta e che non la tiene in alcun conto.

Ora siamo 8 a nove. Manca poco. Molto poco.

Andremo alle elezioni e tenteremo di salvare una città che sta morendo.

Ed è per questo che suggeriamo fortemente al sindaco di dimettersi, ben sapendo che non lo farà perchè non può perdere una posizione di potere che in fondo non ha mai meritato e che certamente non merita ora.

Ma, nel contempo, suggeriamo ai colleghi consiglieri di maggioranza di fare anche loro questo passo, necessario ad Amantea ed agli Amanteani, di abbandonare una giunta inetta ed incapace, prima che qualcun altro li costringa a farlo.

Sappiano i nostri colleghi di maggioranza che non saremo solo noi a giudicarli ed a condannarli.

Insieme con noi lo faranno gli amanteani liberi ed onesti.

E soprattutto lo farà la storia di questa antica città che come l’araba fenice è sempre stata capace di risorgere e lo farà anche adesso. E noi cominceremo a scrivere le pagine di questa storia

Ad maiora Elena, ad maiora Amantea”.

Un intervento apprezzato non solo dai manchi della minoranza ma anche dal pubblico presente che non ha mancato di tributarle un applauso.

Ovviamente non è mancato chi dai banchi ha sottolineato la capacità profetica della consigliera, capacità successivamente palesata anche dal vice sindaco GB Morelli, quando ha dichiarato “ Immaginavamo che prima o poi Elena sarebbe uscita dalla maggioranza….”.

Insomma anche se la nottata è lunga, prima o dopo il sole rinasce o, come dice la Veltri, Amantea è come l’Araba fenice, risorge sempre.

Pubblicato in Cronaca

Un forte applauso accoglie Elena Arone che passa con la opposizione.

I consiglieri sono appena entrati nella sala consiliare.

L’ultima ad entrare è la consigliera Elena Arone che siede nel banco della maggioranza.

Prima ancora che inizi la trattazione dei punti all’ordine del giorno la consigliera chiede di leggere un documento.

Lo fa con voce serena e con tono deciso.

Ecco che cosa ha letto:

“Sindaco, colleghi consiglieri, buongiorno

Oggi sento la necessità di intervenire nuovamente per ribadire che sono fortemente convinta che l'attività amministrativa fin'ora svolta non ha raggiunto i risultati promessi ai nostri elettori per come era stato programmato.

Dal momento che sono stata eletta ero guidata da una grande passione e, soprattutto, da una grande voglia di lavorare per il bene comune, stando a contatto con la gente.

Ricordo che ci siamo presentati agli elettori con un programma che lasciava intendere chiaramente un impegno, da parte di tutti noi, di responsabilità e anche di efficienza, di qualità, di solidarietà verso il nostro popolo ma soprattutto di competenza.

A tutt'oggi questo mi sembra non sia stato rispettato anzi mi sento che stiamo deludendo la gente che credeva in noi.

Sono consapevole che molti problemi che affliggono questa amministrazione, e di conseguenza di cittadini, sono stati causati dalla gestione delle precedenti amministrazioni, ma avevamo promesso, in modo solenne, che ci sarebbe stata una svolta che comportava scelte coraggiose che non sono state adottate e mi riferisco in particolare:

- Ad una gestione trasparente capace di abbattere la politica spicciola e clientelare.

- Il risultato finora ottenuto in termini di efficacia, efficienza ed economicità è 

mediocre.

- Nessuna attenzione è stata posta alla politica del lavoro, facendo aumentare ancora di più il problema disoccupazione, quando occorreva una politica di investimenti diretta alla valorizzazione del nostro territorio, della nostra tradizione marinara e della storia del nostro paese.

- nessuna attenzione è stata rivolta per rivitalizzare la nostra tradizione agricola al fine di dare supporto agli imprenditori agricoli.

- come ultimo punto vorrei dire un mio pensiero sul turismo, una grande fonte di ricchezza economica e culturale per il nostro territorio, ma che purtroppo viene ancora considerato come una semplice organizzazione di feste, sagre e manifestazioni concentrate in un unico periodo. Il vero Turismo dovrebbe essere per noi il nostro documento di riconoscimento, la nostra cartolina da spedire in tutto il mondo, il nostro libro da far leggere a tutti, in poche parole, la vera immagine di Amantea e Campora, la vera storia, i veri valori e le sue bellezze che ahimè anche noi abbiamo dimenticato. Bisogna dare importanza non alla festa che si ripete una volta all'anno ma quello che ci circonda ogni giorno, alle nostre meraviglie che ci fanno brillare gli occhi ogni volta che rivolgiamo ad esse il nostro sguardo. Al nostro mare, al nostro centro storico, al nostro clima, alla nostra cucina tipica, alla nostra accoglienza e soprattutto alla nostra arte attraverso i nostri monumenti storici ma anche attraverso i nostri pittori che grazie alle loro opere fanno innamorare tutti.

Oggi, purtroppo, dopo questa analisi devo dire che in tanti punti abbiamo fallito forse perché ancora non abbiamo capito come risolvere questi problemi, o ancor più grave, non siamo stati ancora in grado di individuarli.

Pertanto mi attiverò, anzi, ci attiveremo, perché da questo momento dichiaro di uscire dal gruppo di maggioranza per fare parte del costituendo gruppo di cui ne fanno parte il consigliere Sergio Tempo ed consigliere Alessandro Salvatore, a presentare un documento che riporta la voce dei cittadini stanchi di sopportare questa situazione di stallo. Grazie per avermi ascoltata Elena Arone”

La sorpresa nell’aula consiliare è evidente e palpabile.

Si, è vero, che dopo l’intervento svolto nell’ultimo consiglio il suo passaggio alla opposizione ci stava, ma nessuno poteva escludere che le sue sollecitazioni non avessero sortito una reazione positiva da parte della maggioranza

Ed invece, non è stato così. Evidentemente.

Elena aveva ed ha due obiettivi politici e sociali, il primo relativo al centro storico, ai suoi valori, alle sue potenzialità ancora inespresse per la intera città ed il turismo, il secondo relativo allo sviluppo della frazione Campora San Giovanni verso la quale questa maggioranza non ha avuto la necessaria attenzione.

E così ha deciso di dare uno scossone a chi appare, a suo giudizio, distratto e disattento.

Ora si vedrà se questo passaggio sveglierà la maggioranza.

Con questo riposizionamento la situazione diventa precaria, 9 nella maggioranza ed 8 nella minoranza, e tutto diventa possibile…...

Pubblicato in Politica

Questa è la nota letta in consiglio comunale dalla consigliera di maggioranza Elena Arone.

 

Una nota istintiva ma nella quale se si nota una lettura approssimativa e parziale di Amantea, degli Amanteani e dei loro problemi, si avverte anche una sostanziale contestazione del fallimento della attuale amministrazione comunale ed una sollecitazione al cambiamento reale da determinarsi “con una rotazione dei ruoli e con un cambiamento sostanziale”, diversamente (la Arone) si vedrà costretta a “determinarsi di volta in volta”.

 

Signor sindaco, signori consiglieri vorrei innanzitutto dirvi che sono entusiasta di appartenere al comune di Amantea ( parlando di comune intendo Amantea e Campora san Giovanni).

 

Per me questo comune ha tante risorse e doti, ve ne voglio sottolineare alcune:

1)ha tutte le bellezze per essere ammirata in tutto il mondo.

2)la Nostra ospitalità calda ed accogliente grazie alla generosità e semplicità.

3) il centro storico è magico, incanta anche attraverso le foto.

4) i nostri artigiani, commercianti, marinai sono sempre stati molto importanti per il nostro comune perché grazie al loro lavoro e costante impegno hanno contribuito allo sviluppo socio-culturale ed economico del nostro paese.

Però in questi ultimi tempi questa amministrazione si è dovuta fare carico di innumerevoli problemi che si stanno ripercuotendo sulla cittadinanza, con effetti a volte insostenibili, ma devo anche dare atto della straordinaria capacità e dell’enorme impegno del nostro sindaco che non si arrende di fronte a qualsiasi problema.

 

Sono consapevole che da un anno non ho potuto contribuire come desideravo.

Il motivo lo sapete, ho ricevuti il più bel dono che una donna possa ricevere, anzi io ne ho ricevuto due di doni perché sono diventata mamma di due meravigliosi bambini.

Detto ciò sono anche consapevole che il momento difficoltoso che sta attraversando questa amministrazione richiede un maggiore impegno, o per meglio dire, uno sforzo più mirato, mettendo da parte gli interessi personali e stando più vicino ai cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese per soddisfare le primarie necessità.

 

In questo momento così difficile non si possono dare risposte concrete ed immediate.

La gente che versa in questi gravi disagi economici possiede una grande dignità perché non chiede niente.

Qui occorre, per tutto quello che sinora non si è riuscito a raggiungere, una squadra forte che sappia creare sinergia al proprio interno, ma che al momento non c’è.

Non mi spingo a dire altro perché non voglio criticare o giudicare nessuno ma ribadisco che non esiste alternativa che non assicurare il proprio impegno e tempo a quelli che sono i veri problemi, altrimenti tutto diventa insostenibile.

 

Caro sindaco continuo a manifestare la mia più sincera stima nei tuoi confronti e ti invito a riconoscere lo stato di disagio che questo comune sta vivendo. In ultimo non posso non evidenziare le difficoltà che ci sono a Campora.

Mi dispiace dire che dopo due anni e mezzo ancora una volta non è rappresentata per come merita, mi dispiace dirlo specialmente dopo le tante promesse fatte, i tanti progetti mai realizzati e dopo tanti incontri avuti con i cittadini.

Chiedo scusa a tutti voi amici e conoscenti per la mia assenza perché non ho avuto la possibilità di agire lì dove c’era bisogno e di fare lì dove veniva richiesto.

Non possiamo uscire e camminare a testa alta per i successi che ogni tanto si raggiungono ma bensì per gli ostacoli che si riescono a superare con forza e tenacia.

 

C’è un pensiero di santa Teresa di Calcutta che mi ha sempre accompagnata in tutte le mie esperienze lavorative e non.

SE NON AVETE ESPERIENZA CHIEDETE

NON C’E’ NESSUNA VERGOGNA NEL CHIEDERE

MA NON PRETENDETE DI CONOSCERE CIO’ CHE NON CONOSCETE

Bisogna essere più umili in quello che facciamo, non possiamo dire di conoscere i nostri cittadini se non riusciamo a conoscere e vedere le vere difficoltà che stanno affrontando.

Concludo dicendo che non possiamo parlare di slancio con una sostituzione ed un aumento di deleghe, ma con una rotazione dei ruoli e con un cambiamento sostanziale.

Ti invito sindaco a tenere fede alla promessa fatta due anni e mezzo fa altrimenti sarò costretta mio malgrado a determinarmi di volta in volta

Grazie per avermi ascoltata                                       Elena Arone

Pubblicato in Campora San Giovanni

Le inattese dimissioni di Sergio Tempo hanno creato un grosso problema, non solo per la necessità di sostituirlo ma anche di affidare le sue tante deleghe.

Fuori Sergio Tempo, il problema che si è presentato è stato triplice.

 

 

Il primo è quello che ovviamente Sergio Tempo per coerenza deve passare alla opposizione e dai nuovi banchi sarà attaccato ma potrà anche attaccare denunciando quanto fino ad ora non riferito per l’impegno di rispetto della “deontologia partitica”.

Impegno che ora è venuto meno allorchè i suoi ex colleghi lo hanno di fatto espulso dalla maggioranza solo per aver detto quanto finora taciuto!

Quasi a confermare che la verità non paga.

Il secondo è quello che le sue competenze dovranno essere affidate o meglio trasferite ad una persona con la quale lui ha un buon rapporto così che possa essere indotto per rispetto dello stesso ad evitare forti critiche al suo futuro comportamento.

E comunque ad un tecnico cioè a Cannata. Almeno per quanto riguarda il bilancio ed i tributi.

Il terzo è quello che sintanto che le bocce erano ferme nessuno entrava in campo, ma ora che, giunti a metà della consiliatura, si propone il rispetto dell’impegno al cambio radicale degli assessori resta anche il problema di conservare la stessa giunta.

Il problema in sostanza è chi scegliere al posto di Sergio Tempo?

Uno qualsiasi, certo, qualificato se possibile, ma anche migliore, più impegnato sulla strada, a contatto con la gente.

E questo nuovo assessore è ormai certo sia Caterina Ciccia che non ha mai nascosto l’impegno del sindaco nei suoi confronti.

Ma ci staranno gli altri?

Non è solo Ciccia ad attendersi il posto di assessore.

E basta un altro passaggio verso la minoranza ed avremmo una maggioranza di 8 consiglieri più il sindaco ed una minoranza di 8 consiglieri

Una fragilità inaccettabile.

Per questo è necessario che vengano rispettati altri consiglieri che non si ritengono certamente inferiori agli attuali assessori.

E poi c’è il problema di Campora San Giovanni che non può più accettare di avere un solo assessore peraltro scarsamente espressivo.

Non dimentichiamo infatti che Alessandro Salvatore è già passato con la minoranza

Ora restano in quel di Campora SG Elena Arone ed Adelmo Mannarino.

Ambedue scalpitano ed in particolare la prima.

In questo modo gli assessori camporesi sarebbero 2 sui sei componenti della giunta. Cioè un terzo e non un sesto come sono ora.

In caso contrario non sarebbe impossibile una forte reazione politica.

Già. Ma chi deve uscire ?

Antonio Rubino od Emma Pati?

Bella domanda.

Chiunque venisse tolto sarebbe intesa come una inaccettabile punizione.

Domani , però, sembra che il sindaco scioglierà le riserve.

E comunque restano altre fibrillazioni.

Pubblicato in Primo Piano

centroObiettivo raggiunto. I consiglieri di maggioranza Giusi Osso ed Elena Arone guardano con soddisfazione a quella che è stata la due giorni di eventi che ha avuto luogo nel centro storico e che ha consentito non solo ai turisti ed ai vacanzieri, ma anche ai residenti, di conoscere le peculiarità artistiche e architettoniche del borgo antico.

 

Particolarmente apprezzate le visite guidate che da corso Umberto I hanno abbracciato le vie più nascoste della città vecchia, quelle che dai ruderi del castello scendono verso valle, mostrando il mare più vicino di quello che realmente è. In questo scenario d’incanto non potevano mancare le tipicità enogastronomiche che si sono perfettamente alternate alle mostre d’arte, alla musica e all’osservazione delle stelle.

 

«L’auspicio – spiegano le due esponenti della maggioranza guidata dal sindaco Monica Sabatino – è fare in modo che il quartiere alto di Amantea possa essere vissuto tutto l’anno. Abbiamo iniziato un cammino certamente non facile ripristinando la lapide che ricorda che le vittime del bombardamento alleato del 1943, partecipando al programma televisivo “Mezzogiorno in famiglia” in onda su Rai 2 nello scorso mese di marzo e aderendo al progetto “Invasioni digitali”. Così facendo abbiamo permesso a tanti giovani di visitare il centro storico, consentendo loro di apprezzarne i vari giacimenti culturali che offre. Entro breve tempo sarà possibile visitare la chiesa di San Francesco d’Assisi che consentirà di conoscere quelle che sono state le frequentazioni della zona. Compatibilmente con le esigenze di bilancio faremo di tutto per supportare la crescita del centro storico, che resta il nostro orgoglio».

«Partendo da questo presupposto – concludono la Arone e la Osso – ci sentiamo di ringraziare chi ha consentito la realizzazione di questi due giorni di eventi: il pub “One drop” di Pino Guido, l’osteria “Dintru u strittu” di Serena Maura Aiello e Pietro Fruscio, la “Bottega dei ricordi” di Franco e Rocco Suriano, il “Bar Sicoli” di Annunziato Lindia. Fondamentale è stato il lavoro di coloro che hanno popolato gli stand: il servizio di ristorazione “Magna Graecia” di Francesca Stella, Pino Dolce ed i suoi collaboratori, l’azienda agricola “Dolce Rossa” di Domenico Forte e Fiore Gagliardi. Ed ancora: il pittore Nicolay Stoyanov con la sua mostra “Porte aperte sul paesaggio 2015” che ha avuto luogo presso la “Galleria Amantea” situata all’interno di Palazzo De Martino, la musica folkloristica di Antonio Marano e Dario Aloe, l’artigianato di Fiorenzo Cuglietta e le preziose creazioni di Lidia Lampante. Particolare e suggestiva l’osservazione astronomica curata da Francesco Veltri al pari delle escursioni guidate egregiamente programmate da Giuseppe Sconzatesta. L’appuntamento è per il prossimo anno, con la consapevolezza di fare meglio».

Comunicato comune di Amantea.

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