BANNER-ALTO2
A+ A A-

La nota inviataci a nome del gruppo Sabatino e con la quale dopo un duro attacco:

-contro il Vicesindaco Ianni Palarchio, che viene definito incognita che “parla di riforme e potenziamento della delegazione di Campora,

 

continuando a prendere in giro i cittadini   , è sotto gli occhi di tutti, che gli uffici della delegazione ormai sono aperti qualche giorno a settimana e in quei giorni di solito non funzionano i computer”;.

-contro l’assessore al turismo Concetta Veltri , anche ella definita incognita e che sarebbe “ praticamente e completamente assente, ( di cui ) non si capisce quale sia la sua politica turistica e della quale ci si chiede cosa ci stia a fare!”

-contro il sindaco Mario Pizzino e la sua squadra di cui si dice che “con le inaugurazioni e le commemorazioni tentano di distrarre i cittadini dalla loro completa inadeguatezza a governare, Amantea va amministrata devono chiaramente dimostrarlo con i fatti, e non con i soliti annunci e selfie, se ne sono capaci, altrimenti se vogliono veramente bene a questo paese si facciano da parte”.

E con il quale viene elevato un vero e proprio invito alle dimissioni per il bene della città, sembra non avere incontrato la adesione di tutto l’ex gruppo politico.

Per esempio sicuramente non quello di Giovanni Battista Morelli il quale contesta questo modo generico di firmare senza apporre i nomi che hanno( od avrebbero) firmato il documento.

Non solo ma Morelli aggiunge che lui preferisce non solo criticare ( se proprio necessario) ma anche proporre.

Prova ne sia, conclude, la presenza a Zippa 29 di stasera del maestro Filippo Arlia , presenza con cui intende far capire a questa amministrazione il positivo indotto nel Campus di Amantea del conservatorio Tchaikovsky.

Non solo critiche, e tantomeno critiche fini a se stesse, ma anche proposte che concorrano a dare un volto positivo alla città e che siano espressione viva della cultura amanteana.

Ci stavamo chiedendo se tutto andasse “ben, madama la marchesa”, visto che nessuno attaccava la attuale maggioranza e dove fossero finiti gli oppositori della giunta Pizzino.

Aspettavamo che il M5s si destasse dal torpore nel quale da tempi vive ma ecco la sorpresa della nota del Gruppo Sabatino che scrive:

“È un po’ di tempo che rimaniamo in silenzio ma attenti osservatori di ciò che avviene nel palazzo di Corso Umberto I e a distanza ormai di un anno dalla prematura conclusione dell’amministrazione Sabatino è tempo di fare una seria valutazione di ciò che ha rappresentato quest’ultimo anno per la nostra città.

Una valutazione scevra da personalismi ma oggettiva dello stato penoso in cui si ritrova oggi il nostro Ente.

E’ come una nave abbandonata nella tempesta, non c’è una guida autorevole, l’apparato comunale è allo sbando e basta farsi un giro tra gli uffici comunali per percepire il totale disorientamento del personale causato da una radicale variazione della pianta organica e dei dirigenti che avevamo già in passato sottolineato.

L’amministrazione Pizzino non ne sta facendo una giusta nel silenzio complice delle opposizioni elette in consiglio comunale.

La constatazione più curiosa che ci viene fatta dai cittadini quasi quotidianamente è proprio lo stupore di come solo un anno fa ogni giorno c’era qualcuno pronto ad attaccarci per il nostro operato ed oggi che siamo nell’immobilismo totale tutti stanno zitti.

Un immobilismo che si tocca con mano, prova ne è la perdita di un finanziamento, in un settore nevralgico come quello della raccolta differenziata, per non aver risposto in tempo a delle integrazioni richieste; prova ne è il porto chiuso da cinque mesi per il quale il vicesindaco aveva promesso un immediato intervento ma ad oggi è più insabbiato che mai; prova ne è il fatto che oggi dopo più di dieci anni di lavoro il personale delle cooperative che operano per il comune di Amantea è rimasto a casa perché l’ente non ha fatto nè il bando per il nuovo affidamento né la proroga del servizio.

Riteniamo che questo sia senza dubbio l’atto più grave per due motivi, il primo è sociale, le cooperative rappresentano un modo per dare lavoro e sostegno a soggetti in condizioni di svantaggio, il secondo è il degrado che vedranno le nostre strade se non si risolve al più presto il problema.

E non si dica che il problema è il dissesto perché non è vero, il dissesto, che non c’era e che noi non avremmo mai fatto, è diventato un alibi per l’incapacità di affrontare e risolvere i problemi. Dal punto di vista amministrativo l’esecutivo Pizzino dovrebbe pensare a riscuotere i tributi correnti e a recepire più finanziamenti possibili ma da quello che ci risulta non riesce a fare né una cosa né l’altra.

Riteniamo che la situazione sia molto grave e necessiti di una presa di coscienza e di uno scatto di orgoglio di questo esecutivo affinchè modifichi il proprio modo di affrontare l’amministrazione di questa città bellissima e complicata.

Tornando indietro di un anno pensiamo, oggi più che mai, che chi ha complottato, organizzato e causato la caduta dell’amministrazione Sabatino abbia fatto un grande danno a questa comunità e in fondo al proprio cuore ne abbia maturato la consapevolezza.

Monica Sabatino

Linda Morelli

Gianluca Cannata

Adelmo Mannarino

Antonio Rubino

David Viola

Ndr: Il titolo “nota gennaio 2018” ci induce a credere che sia solo una “prima” nota e che ad essa ne seguiranno altre più puntuali e specifiche

Pubblicato in Cronaca

Ecco cosa scrive il gruppo Sabatino:

“Ciò che è avvenuto venerdì pomeriggio all’interno del Comune di Amantea è un fatto gravissimo che segnerà il futuro della nostra città. Entreremo nel dettaglio dei numeri quando saranno pubblicate la delibera e la relazione, ma è necessario fare chiarezza sulla storia di questo dissesto, perché di storia si tratta.

 

Nessuna persona intellettualmente onesta può attribuire esclusivamente all’ultimo esecutivo in carica la responsabilità del dissesto, anzi, come dimostreremo siamo stata l’amministrazione più consapevole dell’enorme difficoltà di riscossione dell’Ente tanto da prendere provvedimenti seri e concreti per tamponare il problema.

 

Un tempo il comune di Amantea, come tutti i comuni d’Italia, godeva di consistenti somme di contributi statali che consentivano alle amministrazioni di assicurare una soddisfacente qualità dei servizi e, a tanti, di fare politica con lo “strappo” delle bollette dei tributi comunali, gli stessi oggi rimpianti da molti.

 

Con il federalismo fiscale la musica è cambiata e i trasferimenti statali si sono ridotti a lumicino.
In altre parole lo Stato ha imposto ai comuni di sopravvivere con le proprie entrate.

Questo approccio in comuni che non avevano tralasciato l’efficienza del proprio ufficio tributi non ha creato grossi problemi, ad Amantea invece, dove l’ufficio tributi era completamente allo sbando, ha provocato un enorme danno.

 

Alla cronica difficoltà di riscossione dei tributi si è aggiunto un ulteriore dramma.

All’epoca della Commissione Straordinaria dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, i commissari attuarono l’articolo 145 bis del TUEL 267/2000 che ha consentito all’Ente il trasferimento di una grossa somma di denaro pari a circa 8 milioni di euro, che il comune avrebbe compensato di anno in anno attraverso un minore trasferimento delle somme che lo Stato annualmente dava ai comuni.

 

Essendo subentrato, intanto, il federalismo fiscale ed essendo venute meno tali somme il Ministero dell’Interno, attraverso l’Agenzia dell’Entrate, ha trattenuto i soldi anticipati dal gettito IMU del comune di Amantea.

Come abbiamo avuto modo di affermare in Consiglio Comunale, in tempi non sospetti, l’amministrazione d’allora, della quale faceva parte il nostro sindaco in qualità di Presidente del Consiglio, avrebbe dovuto impegnarsi con fermezza nella riorganizzazione e nel potenziamento dell’Ufficio Tributi, ma così non avvenne.

 

Questo è un assunto dal quale non si può prescindere se si vuole effettivamente comprendere.

Nella campagna elettorale del 2014 abbiamo preso l’impegno con i cittadini che avremmo riorganizzato il settore tributi del Comune di Amantea e così abbiamo fatto, tenendo fede al nostro impegno.

Oltre ad una riorganizzazione logistica che ha messo fine a quelle mortificanti code lungo le scale, abbiamo messo le migliori risorse dell’Ente a lavorarci. Hanno fatto un lavoro certosino di ricostruzione di una banca dati, inesistente, hanno lavorato tantissimo per cercare di mappare il territorio, le famiglie , le imprese e le attività commerciali in modo da poter finalmente effettuare una riscossione tributaria efficace ed efficiente.

Tutto questo lavoro ha richiesto del tempo, ma nonostante tutto siamo riusciti a far partire una serie di controlli da settembre 2016 sul sistema idrico che ha portato a raccapriccianti scoperte sulle abitudini discutibili di molti concittadini.

Infine, per maggiore chiarezza, bisogna sottolineare che il 2016 è stato amministrato con grandissima difficoltà perché il Ministero dell’Interno attraverso l’Agenzia dell’Entrate ha trattenuto ,a saldo degli 8 milioni di euro anticipati nel 2008, la parte restante pari a 3 milioni e mezzo di euro dal tributo comunale pagato con più regolarità dai cittadini: l’IMU.

Perché, cari concittadini, il problema è proprio questo: se gran parte dei cittadini non paga le tasse il comune non può pagare regolarmente i servizi e gli stipendi .

La strada del dissesto, a nostro parere, non risolve il problema ma al contrario mortifica ulteriormente i cittadini perbene che pagano le bollette tempestivamente.

Saranno loro a pagare il danno provocato da tutti quei cittadini che hanno sempre trattato i tributi comunali con superficialità, avallati magari dal politico di turno o dal funzionario compiacente.

Da questi cittadini escludiamo, naturalmente coloro i quali non sono riusciti ad onorare i tributi per oggettiva difficoltà economica, ma possiamo affermare che proporzionalmente sono una parte minimale.

La strada del risanamento doveva prevedere una maggiore e capillare lotta all’evasione, soprattutto verso quei saccenti che scrivono su facebook o sui blog e hanno tanti scheletri negli armadi, tanto che noi avevamo previsto un progetto obiettivo all’interno dell’ente che avrebbe ripreso, una volta per tutte, la disastrosa condizione nel quale versavano le casse comunali.

Naturalmente torneremo quando avremo i numeri ma, dal parere del nuovo revisore presente sul sito del comune, in pratica hanno tagliato dal bilancio comunale più di 24 milioni di residui attivi destinandoli ad un fondo di dubbia esigibilità: in pratica hanno preso più di 24 milioni che i cittadini di Amantea non hanno versato al comune nell’ultimo decennio circa e hanno certificato che questi soldi il comune probabilmente non li avrà mai.

Gli stessi soldi che noi, con tutta una serie di provvedimenti, stavamo cercando di recuperare, anche se con difficoltà, per fare quella giustizia sociale alla base del nostro programma elettorale nel 2014.

Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di concludere ciò che avevamo iniziato, sicuramente il dissesto sarebbe stata la più remota delle ipotesi da percorrere. Qualcuno ce l’ha impedito.

Monica Sabatino

Giovanni Battista Morelli

Antonio Rubino

Gianluca Cannata

Emma Pati

Caterina Ciccia

Ermelinda Morelli

Adelmo Mannarino

David Viola

Pubblicato in Primo Piano
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy