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Al presidente del consiglio regionale della Calabria Nicola Irto

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale della Calabria, Gerardo Mario Oliverio

Premesso che:

  • da quando si è insediato, il presidente Oliverio ha continuato a emanare ordinanze contingibili e urgenti in deroga alle norme vigenti per evitare l’insorgere di emergenze ambientali.
  • Siamo alla quattordicesima ordinanza contingibile e urgenza ed emergono ancora oggi tutte le criticità che si registrano nel settore rifiuti.  Il governatore è da oltre 4 anni che continua a emanare ordinanze a dimostrazione che, nonostante il commissariamento per i rifiuti sia formalmente cessato, l’emergenza in realtà non si è mai arrestata. Il commissariamento, con questo stratagemma, è come se fosse ancora in atto;
  • nell’ultima ordinanza contingibile e urgente per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani sulla discarica di Castrovillari a pagina 5 viene specificato che: “La volumetria autorizzata di circa 20.000 mc non è mai entrata in esercizio a seguito di alcuni esposti giudiziari che denunciavano il supposto mancato rispetto, in fase realizzativa, della documentazione progettuale sottoposta a VIA ed AIA. La verifica del pieno rispetto tra quanto realizzato e le previsioni progettuali approvate in AIA, potrebbe consentire di procedere con la celere individuazione del gestore e quindi con l’utilizzo dei volumi autorizzati. Nonostante la Regione abbia richiesto da tempo la trasmissione della documentazione progettuale di raffronto tra eseguito ed autorizzato, il comune non ha ancora adempiuto. Nasce pertanto l’urgenza di ottenere tali elaborati grafici, al fine di assumere le determinazioni conseguenti”;
  • sempre nell’ultima ordinanza, a pagina 13, “ordina che il Comune di Castrovillari, ai fini dell’utilizzo della discarica in località Campolescia, autorizzata all’esercizio con AIA vigente rilasciata con DDG n. 11591 dell’8-8-2013, presenti all’autorità competente, in via d’urgenza e comunque entro venti giorni dalla notificazione della presente ordinanza, la documentazione tecnica riportante lo stato attuale della discarica con il raffronto rispetto alla progettazione approvata con il predetto Decreto n. 11591 e, in particolare: 1)Relazione tecnico-illustrativa; 2)Planimetrie; 3)Sezioni; 4)Particolari;
  • da una consulenza tecnica, chiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, relativa alla regolarità dell’esecuzione dei lavori nel rispetto del progetto esecutivo e delle prescrizioni progettuali per l’appalto di opere riguardanti la “messa a norma, adeguamento ed aumento della capacità di abbanco della discarica comunale nel comune di Castrovillari”, emergono una serie di anomalie ed è attualmente in corso un procedimento penale riguardante tale sito di discarica;
  • nella consulenza tecnica viene specificato che dalla documentazione fotografica allegata (stato dei luoghi antecedente all’inizio dei lavori) appare più che evidente che l’area contenuta all’interno del perimetro della discarica abbia una quota molto prossima al terreno circostante e che quindi la capacità di abbanco residua si possa considerare pari a zero in virtù del raccordo geomorfologico delle linee naturali dei terreni circostanti compreso il terreno di copertura giornaliero pari a 2,5 ml. Un ulteriore abbanco, perciò, determinerebbe un innalzamento assai cospicuo, rispetto al piano campagna, dell’area circoscritta dal perimetro della discarica, provocando, tra l’altro, il mutamento delle condizioni di erosione superficiale il cui studio non è stato condotto.

Non vi sono volumi residuali per l’abbanco di ulteriori rifiuti. Gli interventi da realizzarsi devono essere limitati alla sola messa a norma ed adeguamento della discarica, vale a dire regimazione delle acque piovane, impermeabilizzazione della superficie circoscritta dal perimetro della discarica, adeguamento dei camini, messa a norma del sistema di raccolta del percolato residuo, ecc.;

  • lo svolgimento della relazione tecnica è stato finalizzato a dare risposta ai quesiti posti dal pubblico ministero. Al quesito del pm che chiede se “la realizzazione degli argini a un livello superiore rispetto all’attuale piano di campagna sia compatibile con quanto previsto sia nel progetto definitivo sia nei pareri del nucleo VIA-VAS-IPPC relativamente all’allineamento tra lo stato superficiale a chiusura finale della discarica e le aree circostanti”, nella consulenza tecnica viene specificato: “gli argini (già realizzati secondo le previsioni del medesimo progetto esecutivo) non consentiranno il raccordo del profilo della discarica (comprendente lo spessore dovuto al pacchetto di chiusura) con il piano di campagna per come prescritto al punto 1 dell’allegato l al DDG 11591 (condizioni generali e specifiche per l’esercizio dell’impianto) né tantomeno la realizzazione della profilatura finale per come previsto alla tavola 13B in accordo con quanto già messo a verbale da parte dell’Arpacal a seguito di sopralluogo effettuato in data 2/12/2015;
  • nella relazione tecnica viene posto un altro quesito: “Se per l’approvvigionamento di terreno vegetale necessario per le lavorazioni siano state adottate le idonee cautele, concordando le modalità operative con la Sovraintendenza ai Beni archeologici, atte a scongiurare sia il pericolo di erosione superficiale del versante, sia il rischio archeologico per la zona limitrofa alla discarica in oggetto, interessate da una fitta dispersione di materiali antichi e caratterizzate da ampio e importante insediamento abitativo rustico di età ellenistica e romana”. A questa domanda si afferma con certezza e cognizione di causa che “non sono state adottate le idonee cautele, atte a scongiurare sia il pericolo di erosione superficiale del versante (mancanza di studio specifico a seguito del mutamento della morfologia del territorio per effetto dell’alterazione dello stato dei luoghi), sia il rischio archeologico per la zona limitrofa alla discarica in oggetto per l’approvvigionamento di terreno vegetale necessario per le lavorazioni”. Inoltre sono state disattese le “prescrizioni del nucleo VIA-VAS-IPPC e nello specifico il punto 34 che recita testualmente: “Qualora siano previsti scavi all’esterno del perimetro della discarica si dovranno concordare le modalità con la Soprintendenza ai beni archeologici”;
  • nella relazione tecnica viene inoltre specificato che “non risultano ad oggi agli atti le verifiche di stabilità eseguite in tutte le fasi ante e post opera a partire dalla realizzazione dell’adeguamento e fino alla chiusura della discarica”. Poi, “non risultano ad oggi agli atti: i calcoli di capacità portante, i cedimenti e le verifiche di stabilità dei pendii in condizione dinamiche; la tenuta e la stabilità della barriera di confinamento sul fondo e sui fianchi della discarica; la resistenza allo schiacciamento del sistema di raccolta e di drenaggio del percolato a fondo vasca; la resistenza allo schiacciamento del sistema di captazione del biogas – tenendo conto del peso esercitato dai nuovi volumi previsti in abbanco e alla luce del D.M. Infrastrutture e trasporti 14/01/08 e C.M. n. 619/09 del C.S. LLPP”;
  • gli enti preposti al rilascio delle competenti autorizzazioni si sono espressi in maniera favorevole, ma con prescrizioni, all’esecuzione delle opere, sulla base del Progetto Definitivo portato all’attenzione della Conferenza dei servizi. Il Progetto Esecutivo è variato rispetto al Definitivo e non è stato mai sottoposto all’attenzione dei rispettivi Enti;
  • Non risultano ad oggi agli atti le verifiche di stabilità eseguite in tutte le fasi ante e post opera a partire dalla realizzazione dell’adeguamento e fino a chiusura della discarica.

Si interroga la S.V. per sapere:

  • come mai all’interno dell’ultima ordinanza contingibile e urgente per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani, laddove si fa riferimento alla discarica di Castrovillari, non si faccia cenno al procedimento penale in corso che grava su tale discarica, atteso che gli Uffici regionali ne sono stati debitamente e tempestivamente informati. Com’è possibile, a tal proposito, che nel sistema di smaltimento dei RSU degli ATO venga inserita una discarica, per altro già colma, che si vorrebbe addirittura utilizzare nel breve termine, sottoposta ad un procedimento penale in corso, l’oggetto del quale concerne proprio le possibilità di ulteriore abbanco, la cui volumetria viene esplicitamente definita PARI A ZERO dal Consulente Tecnico d’Ufficio della Procura (con conseguente procedimento penale a carico del Direttore dei Lavori). Come è possibile anche solo ipotizzare un intervento che, con ogni evidenza, da un lato andrebbe ad alterare il corso della giustizia, attraverso l’inevitabile modifica dello stato dei luoghi, e dall’altro a ledere potenzialmente i diritti e gli interessi delle Parti Lese identificate dalla Magistratura inquirente, con conseguenti profili anche di possibile danno erariale. Come è possibile, inoltre, poter pensare che vincoli e prescrizioni imposti dagli Uffici regionali (Nucleo VIA-VAS-IPPC), pietra angolare del provvedimento di autorizzazione ai lavori cui la discarica è stata sottoposta, possano essere disattesi, oltre che dal Direttore dei Lavori (per come si legge nella Perizia del CTU della Procura), proprio dalla stessa Regione Calabria che li ha emanati e che di tali vincoli e prescrizioni dovrebbe essere custode e garante. Quali siano le iniziative, invece, che la Regione Calabria intende adottare per ripristinare il principio di legalità, sanando le tante storture tecniche denunciate alla Magistratura da Associazioni e Comitati nazionali e locali -che in tale vicenda si sono lodevolmente impegnati e che hanno trovato puntuale riscontro nella citata perizia del CTU della Magistratura-, e rivalendosi, anche economicamente, su chi tali storture ha realizzato, agendo in assoluta difformità dal Progetto Definitivo approvato dagli Uffici Regionali (per come pure si legge nella perizia del CTU) e realizzando un’opera dalle caratteristiche tecniche per molti versi assolutamente inaffidabili, atteso che, come riportato dal CTU, “Non risultano ad oggi agli atti le verifiche di stabilità eseguite in tutte le fasi ante e post opera a partire dalla realizzazione dell’adeguamento e fino a chiusura della discarica”. Tra l’altro parliamo di una discarica già colma, ristrutturata con un finanziamento regionale di ben un milione di euro, il cui adeguamento era finalizzato alla sua definitiva tombatura, che sorge in un contesto territoriale di elevato pregio archeologico (pur esso assai malamente gestito, come riportato nella già citata perizia del CTU) e di alta importanza economica per la presenza di importanti coltivazioni esitanti dal Distretto Agro-alimentare di Qualità (DAQ) di Sibari.

Cosenza, 19 settembre 2019

Carlo Guccione

Pubblicato in Calabria

Sembra che Amantea non sia più sola ed abbandonata a stessa visto se un consigliere regionale ne prende le difese.

Non uno dei tanti che hanno pescato a piene mani nel portafoglio di voti donati dagli amanteani, e che la hanno abbandonata a se stessa, ma uno che proviene dalla lontana Longobucco, seppur primo ed unico eletto nella lista della Casa della Libertà

nella circoscrizione di Cosenza.

Ed ecco la nota stampa di oggi 6 febbraio Giuseppe Graziano:

“Inserire il Porto di Amantea nel masterplan della portualità regionale, per risolvere e superare le criticità che insistono, ormai da anni, su una delle strutture più importanti e strategiche del medio-alto tirreno calabrese.

Prevedere, per la zona su cui insiste lo scalo portuale, una serie di misure a protezione del litorale contro l’erosione costiera, privilegiando anche la collaborazione con il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica.

Pianificare un’azione d’intervento immediata e urgente che limiti i disagi agli utenti e soprattutto che dia speranza all’economia ittica e itti-turistica della zona, oggi compromessa a causa dell’insabbiamento del canale d’accesso.

Sono, queste, le misure urgenti suggerite al Governatore Oliverio dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, per affrontare e risolvere la grave condizione strutturale in cui versa la struttura portuale di località Principessa, nel comune di Amantea.

Al centro, tra l’altro, di un’interrogazione a risposta immediata presentata stamani (lunedì 6) dallo stesso componente dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea calabrese a seguito di un lungo e proficuo confronto con il comitato spontaneo dei cittadini guidato da Vincenzo Lazzaroli.

Le denunce, i report video e fotografici sulle condizioni in cui versa il porto turistico di Amantea che di recente – dichiara Graziano – stanno spopolando sui social e sulle cronache giornalistiche locali, impongono una presa d’atto ed un intervento urgente da parte degli organi preposti.

Su tutti, della Regione Calabria che ha mezzi e risorse idonei per superare l’imbarazzante stato di abbandono strutturale in cui versa una delle aree portuali più strategiche del medio-alto tirreno calabrese. Nonostante si tratti di una darsena nuova e moderna, realizzata appena 15 anni fa, a seguito di ogni mareggiata bisogna intervenire per dragare il canale d’accesso.

E questo con enorme dispendio di risorse pubbliche, perlopiù a carico del Comune di Amantea, e con evidenti difficoltà causate ai tanti diportisti.

Soprattutto agli operatori della piccola pesca che sono impossibilitati ad uscire in mare con le proprie imbarcazioni, registrando evidenti perdite economiche.

È necessario, pertanto – precisa il Segretario questore dell’emiciclo di Palazzo Campanella – che la Regione Calabria assuma provvedimenti urgenti per evitare il protrarsi di disagi e, quindi, il concretizzarsi di un danno commerciale che metterebbe a rischio l’economia turistica e ittica dell’intero comprensorio.

Dal momento in cui – ricorda ancora Graziano – quanti ormeggiano i propri natanti all’interno del porto pagano annualmente e puntualmente la tassa di stazionamento.

Facendomi promotore di un’interrogazione al Presidente Oliverio – aggiunge Graziano – ho chiesto un intervento urgente alla Regione suggerendo anche l’adozione di alcuni provvedimenti che potrebbero essere risolutivi delle problematiche che interessano il porto di Amantea.

Innanzitutto l’inserimento della struttura all’interno del masterplan della portualità calabrese che offrirebbe l’opportunità di interventi mirati al miglioramento e al completamento organico del porto.

Una soluzione incisiva che – conclude - potrebbe trovare una congrua copertura finanziaria nella misura 7.2.2 del POR FESR-FSE 2014/2020.

Sergio Ruggiero Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera” ha inviato stamattina, con protocollo 13259, una interrogazione al sindaco Monica Sabatino ed a tutti i consiglieri comunali.

 

Eccola:

“Al Sindaco del Comune di Amantea prof.ssa Monica Sabatino

Epc a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Amantea

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta. Integrazione alla richiesta prot. 13173 del 19.09.2016.

 

Lo scrivente Consigliere comunale integra la precedente interrogazione con un altro punto di domanda, sempre riferito alla questione della depurazione fognaria.

Nel corso del medesimo Convegno organizzato dalla CGIL sulla depurazione, il Sindaco di Nocera Gigliotti ha dichiarato che il comune di Amantea avrebbe accumulato un debito di 3.156.000 euro, a fronte di versamenti effettuati per “sole” 896.000 euro.

 

Inoltre, sempre secondo il Sindaco Gigliotti, Amantea dovrebbe e Nocera la somma di 444.000 Euro per via delle spese di funzionamento degli impianti di sollevamento delle stazioni n 12, 13, 14 e 15, per il quadriennio 2009-2014”.

Conclude, poi, il consigliere Sergio Ruggiero manifestando la sua viva preoccupazione sulla situazione debitoria del comune e scrivendo :

“Lo Scrivente chiede nel merito una risposta che chiarisca questa importante situazione debitoria la quale, se confermata, mette in discussione tutta l’impalcatura contabile dei bilanci approvati da Codesta Maggioranza e minaccia di fatto la sostenibilità finanziaria dell’Ente.

Amantea 27.09.2016                                    Cordialmente Sergio Ruggiero”

Pubblicato in Primo Piano

Tutta Aman tea parla della vicen da TARI e di chi l’ ha po sta in esse re. La politi ca amantea na, invece, con la sola eccezione di Andrea Ian ni Palarchio, Francesca Menichino e Sergio Ruggiero,

 

sono in rigido silenzio, quasi che non parlando del fatto esso sparisca.

A questo gioco al silenzio non intende partecipare la consigliera Concetta Veltri che ha presentato oggi 22 giugno una “intensissima” interrogazione “multipla” alla quale , riteniamo, sia ben difficile rispondere. Eccola.( nella foto la spazzatura sulla strada per Lago)

Signor Sindaco

Signor assessore ai Tributi

Signora Segretaria

Signor ragioniere

Signor responsabile dei Tributi

Signor revisore dei Conti

Alla Corte dei Conti di Catanzaro

Al MEF di Roma

Interrogazione a risposta scritta

La vicenda della tari 2015 è incredibile.

Ma ancora più incredibile è il comportamento tenuto dalla amministrazione comunale.

Perché i consiglieri comunali di minoranza non sono stati informati del fatto che il Ministero delle Finanze in data 10 novembre 2015 si è costituito contro il comune di Amantea presso il TAR di Catanzaro?

Figurarsi i cittadini?

E perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri di minoranza del fatto che in data 17.12.2015 si è svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza per il giudizio cautelare con rinvio al merito?.

Ed ancora, perché il comune non ha informato nemmeno i consiglieri comunali del fatto che in data 31.05.2016 si era svolta presso il Tar di Catanzaro la udienza di merito che ha accolto il ricorso del MEF?.

Se non fosse stata per la attenzione avuta dal mancato consigliere comunale Andrea Ianni Palarchio che ha reso pubblica la notizia quando l’amministrazione comunale avrebbe reso pubblica la sentenza ?

Chi ha tenuto riservata la notizia?

E la notizia era stata comunque partecipata ai consiglieri di maggioranza o nemmeno a loro?

E se i consiglieri di maggioranza non hanno avuto questa notizia, che ci stanno a fare nel consiglio?

O forse sapevano ed anche loro sono complici di questo vergognoso comportamento?

La notizie era stata partecipata al revisore dei Conti?

E’ forse questa la trasparenza, la democrazia partecipata?

E’ questo il rispetto che la Giunta Sabatino porta ai suoi stessi elettori?

Con quale faccia la intera giunta nasconde la verità sui fatti del comune stesso che interessano la città?

Quali altri fatti ci nasconde?

Ma andiamo avanti.

Perché la Giunta non ha difeso l’ente contro il ricorso presentato dal MEF costituendosi al TAR?

Sapeva che avrebbe perso comunque?

E chi ha preso la decisione di non costituirsi?

Con quale parere tecnico e di legittimità?

Ed ancora.

Chi pur sapendo che era pendente il ricorso al TAR, che esso sarebbe stato perso, che la delibera consiliare n 37 del 123 agosto 2015 sarebbe stata dichiarata illegittima, ha comunque fatto stampare le bollette , le ha fatte inviare ed ha chiesto un pagamento illegittimo e non dovuto?

Si tratta di un tentativo di incassare somme non dovute?

Che cosa ha fatto il revisore dei conti di fronte al tentativo riuscito di nascondere la illegittimità della esazione di un tributo non dovuto?

Ha informato la Corte dei Conti?

Ha informato il Ministro delle Finanze?

Ed ora?

Ora come intende comportarsi la Giunta Sabatino?

In uno scatto di dignità l’intera giunta si dimetterà?

O faranno dimettere solo l’assessore Tempo che diventerà il capro espiatorio della intera vicenda?

La segreteria ha iniziato un procedimento disciplinare per i danni derivati all’ente dalla applicazione di una delibera che ben si sapeva sarebbe stata dichiarata illegittima?

Il responsabile dell’Ufficio tributi ed il ragioniere hanno restituito al sindaco il proprio incarico?

Ed infine.

La Giunta ha dato disposizioni di restituire immediatamente ai contribuenti le somme della TARI 2015 non dovute?

Quale TARI ora richiederà ai cittadini?

Applicando quali tariffe?

Quelle del 2014 anche esse illegittime?

Amantea 21 giugno 2016.                             La Consigliera Comunale Concetta Veltri

Pubblicato in Primo Piano

Questo il comunicato

«Nell'aula della Camera la deputata M5s Dalila Nesci ha sollecitato risposta alla recente interroga zione contro la chiusura della tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea (Cosenza), su cui il Movimento 5 stelle è già intervenuto con il proprio consigliere comunale, Francesca Menichino, che ha chiesto l'assegnazione ai finanzieri di un bene confiscato.

«La 'ndrangheta – ha detto la deputata M5s a Montecitorio – va contrastata in modo efficace e sinergico, anche perché sa colonizzare i palazzi del potere politico.

Ho chiesto al ministro dell'Interno urgenti iniziative per evitare ad Amantea la chiusura della tenenza della Guardia di Finanza, dovuta a una cieca spending review, con un risparmio di 20 mila euro all'anno, di fatto ridicolo.

Ad Amantea ci sono immobili confiscati alla 'ndrangheta, in cui, come già osservato, si potrebbe sistemare la Guardia di Finanza; indispensabile, stando al metodo investigativo del grande Giovanni Falcone».

«Il ministro dell'Interno – ha concluso Nesci – voglia fornire la relativa documentazione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Si attivi, di concerto con il Comune di Amantea, come suggerito dalla consigliera Menichino, per la pronta assegnazione di un immobile alle fiamme gialle».

Pubblicato in Cronaca

L’Arch. Ser gio Ruggiero, Consigliere comunale gruppo “La Nuova Prima vera”, ha presentato interroga zio ne al sindaco dott.ssa Monica Sabatino ma diretta a tutti i Consiglieri Comunali avente ad oggetto il rischio di chiusura della Tenenza Guardia di Finanza.

Questo il testo:

COMUNE DI AMANTEA

Al sig. Sindaco dott.ssa Monica Sabatino

A tutti i Consiglieri Comunali

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta su Chiusura Tenenza Guardia di Finanza

Con riferimento alle notizie apparse su alcuni siti web della nostra città relative alla possibile chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea, si chiede quanto segue:

Se Ella è a conoscenza della decisione del Comando Generale della Guardia di Finanza di chiudere la Tenenza dello stesso Corpo, da anni presente in Amantea;

Se Ella ha posto in essere qualche iniziativa per appurare la veridicità della notizia relativa alla chiusura di che trattasi;

In caso di conferma della decisione assunta dal Comando Generale della Guardia di Finanza circa la chiusura della Tenenza in questione, se Ella intenda adoperarsi per scongiurare tale evenienza;

Se non ritiene che su questo fondamentale argomento, riguardante la sicurezza dei cittadini e il mantenimento dell’Ordine pubblico e della Legalità, Ella debba intervenire pubblicamente.

Lo scrivente Consigliere comunale, interpretando un sentimento di diffusa preoccupazione circa la possibile ulteriore smobilitazione istituzionale riguardante il nostro territorio, richiede alla S.V. una sollecita risposta.

Cordialmente Il Consigliere Sergio Ruggiero Gruppo La Nuova Primavera

Pubblicato in Politica

Questo il testo della interrogazione a risposta scritta inviata stamattina al Sindaco del Comune di Amantea e relativa all‘ ”Appalto per la concessione del servizio parcheggi pubblici a pagamento” ed all’ ”Art. 11 del capitolato speciale d’appalto (salvaguardia occupazionale)”:

 

“I sottoscritti Consiglieri Comunali Sergio Ruggiero, Sante Mazzei, Miriam Bruno e Concetta Veltri, con riferimento all’avviso “selezione ausiliari del traffico”, pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Amantea il 18/11/2015 al n. 791, attraverso la presente chiedono alla S.V. quanto segue.

 

-           se si ritiene il suddetto avviso di selezione, a firma dell’Amministratore Unico della “Beta Professional Consulting”, rispondente pienamente a quanto previsto nel capitolato speciale d’appalto in materia di mantenimento dei livelli occupazionali e di salvaguardia dei lavoratori già impiegati sul servizio;

 

-           se non ritiene quanto meno irrituale e/o inopportuno che una Società privata svolga attività di selezione/reclutamento di risorse umane utilizzando la sede Municipale, in questo caso quella del nostro Comune, e non della sede propria di cui la ditta deve dotarsi ad Amantea ai sensi del citato capitolato.

 

-           se non ritiene l’avviso di selezione in questione, peraltro pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito web istituzionale del Comune, complessivamente lacunoso rispetto ai principi di trasparenza, correttezza, pubblicità e imparzialità, doverosi in tutti i casi di reclutamento di personale, specie se nell’avviso di selezione, come nel caso che ci occupa, vengono citate Istituzioni pubbliche;  

 

-           se non ritiene che, considerata l’assoluta assenza, nell’avviso di selezione, di criteri oggettivi prestabiliti (ad esempio, requisiti adeguati di partecipazione e sistema di corretta valutazione dei candidati) infici all’origine la possibilità da parte Sua di procedere correttamente al conferimento delle “funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta…”, per come previsto dall’art. 11, comma 5 del capitolato speciale d’appalto e dalle norme di Legge in materia.    

 

Si rammenta che, in difesa del posto di lavoro degli ausiliari del traffico precedentemente in servizio, gli scriventi, con nota 4204 del 04.03.2015, avevano sottolineato la necessità di confermare la clausola di salvaguardia contenuta nel precedente bando, soprattutto alla luce dell’esperienza già positivamente maturata dai medesimi soggetti.

Considerata la fondamentale importanza delle argomentazioni esposte, rimaniamo in attesa di un Suo urgentissimo riscontro, anche al fine di non esporre il Comune al rischio di contenziosi giudiziari, oltre che a danni d’immagine.

 

Amantea, 25 novembre 2015

Cordialmente. I Consiglieri Comunali Sergio RuggieroSante Mazzei Bruno Miriam Concetta Veltri

E’, in sintesi, il testo della nota del gruppo di “Cambia Paola”.

“Cambia Paola” scrive che : - “E' passato più di un mese da quando Cambia Paola ha rivolto all'amministra zione le dieci domande su acqua, depurazione e trasparenza. Non abbiamo avuto nessuna risposta.

 

Evidentemente i nostri amministratori pensavano che col tempo la cosa sarebbe passata nel dimenticatoio, anche con la complicità della cosiddetta opposizione consiliare, Pd e Psi prima di tutto, rimasti in complice silenzio”.

 

Poi “Cambia Paola” prosegue: “In realtà la cosa non ci stupisce: proprio Pd e Psi durante l'amministrazione Perrotta, hanno creato questo sistema di gestione privata dell'acqua e della depurazione, che ha prodotto enormi costi per i cittadini e per le casse comunali, nonché acqua non potabile e mare putrido.

 

Vorrà dire che ora i nostri amministratori dovranno dare a Carabinieri e Guardia di Finanza le risposte che non hanno voluto dare a noi”

Pubblicato in Paola

Il PD scrive al sindaco, alla Giunta, al Prefetto, al procuratore della Corte dei Conti ed alla Procura della repubblica:

 

“Vista la sentenza del tribunale di Lamezia Terme che ha condannato il Comune di Nocera Terinese al pagamento in favore della Siger srl della somma di € 169.578,59 oltre interessi di mora calcolati secondo le previsioni di decorrenza PER UN TOTALE DI € 243.170,46 DI CUI € 73.992,17 interessi da aggiornare fino alla data del soddisfatto visto che il comune non ha prodotto opposizione.

 

Visto che l’Amministrazione non ha ancora provveduto all’adempimento integrale dell’obbligo di assicurare “effettività” alla pretesa creditoria della parte ricorrente non avendo posto in essere compiutamente tutti gli interventi all’uopo doverosi;

Visto Che il T.A.R. Calabria ha affermato, pertanto, la persistenza dell’obbligo dell’Amministrazione intimata ad ottemperare integralmente al giudicato nascente dal provvedimento giurisdizionale di cui sopra;

Visto che lo stesso T.A.R. ha conseguentemente affermato, in accoglimento del ricorso in esame, l’obbligo dell’Amministrazione di ottemperare integralmente al giudicato nascente dalla decisione innanzi richiamata, con specifico riguardo agli importi indicati nel ricordato decreto, detratto quanto già pagato a qualsiasi titolo;

Che il giudice amministrativo ha ritenuto opportuno, in considerazione della rilevante entità delle somme, assegnare, al riguardo, per l’integrale esecuzione del credito, al Comune di Nocera Terinese, in persona del Sindaco pro-tempore, il termine di 180 (centottanta) giorni decorrenti dalla comunicazione o della notifica (se anteriore) della sentenza n.994/l 3 del 10 ottobre 2013;

Che lo stesso T.A.R. Calabria ha statuito, in caso d’inerzia dell’Amministrazione oltre il predetto termine assegnato, la nomina di Commissario ad Acta nella persona di un funzionario in servizio presso l’Ufficio di Ragioneria della Prefettura di Catanzaro, indicato nominativamente con provvedimento formale del Prefetto di Catanzaro, col compito di provvedere a dare integrale esecuzione al giudicato de quo entro l’ulteriore termine di 180 (centottanta) giorni, decorrente dalla scadenza del termine assegnato all’Amministrazione;

Che il Comune di Nocera Terinese non ha dato riscontro all’atto de qua e che la stessa sentenza

nr. 994/13 del 10 ottobre 2013 è rimasta tuttavia priva di attuazione;

che il Prefetto di Catanzaro, a seguito dell’attività posta in essere anche con sollecitazioni, non è addivenuto alla definitiva conclusione della controversia, e che pertanto con proprio provvedimento n. 101374 del 27 novembre 2014, ha designato un Commissario ad Acta per l’espletamento degli adempimenti ed adozione dei provvedimenti amministrativi

Che il Commissario ad Acta , al fine dell’ottemperanza della sentenza n,994/l3 del 10/10/2013 ed in considerazione delle problematiche di bilancio della stessa Amministrazione debitrice, che presenta scarsa liquidità, ha depositato presso il TAR Calabria di Catanzaro- Sezione 2”- apposita richiesta di proroga termine prot.n. l/U.C./994/l3 datata 28/11/2014;

Che il Giudice Amministrativo, con Ordinanza collegiale n.284/l 5 Reg.Prov.Coll.n.00287/20 13 Reg.Ric. del 15/01/2015 trasmessa a mezzo nota del 16/02/2015, ha disposto la proroga di giorni 180 (centottanta) del termine per provvedere assegnato al Commissario ad Acta;

Tutto ciò premesso Si chiede

Documentazione con cui si evince la vicenda che ha determinato il debito per il comune, nonché una ricognizione dell’Ufficio di Ragioneria e copia delle fatture con relativa descrizione che hanno generato il debito inoltre chiede le disponibilità economiche dell’ente con indicazione dei relativi capitoli di spesa e sulla capacità di indebitamento dell’Ente;

Elenco fatture : Lavori straordinari Fatt.n.254/08, Fatt.n.166/08, Fatt.n. 31/08,Fatt.n.171/08,Fatt.n.238/09, Fatt.n.345/09, Fatt.n.127/10

SICURI DI AVERE RISPOSTE ESAURIENTI IN MERITO PORGIAMO DISTINTI SALUTI

NOCERA TERINESE LI 26/05/2015 GRUPPO CONSIGLIARE PD DI NOCERA TERINESE

Pubblicato in Lamezia Terme

Sante Mazzei, Concetta Veltri, Miriam Bruno e Sergio Ruggiero scrivono al sindaco Sabatino. Ecco il testo della “Interrogazione a risposta scritta”

“I sottoscritti Consiglieri Comunali, dopo una attenta valutazione delle condizioni in cui versa il Corpo di Polizia Municipale del nostro Comune, anche in considerazione dell’accadimento intimidatorio cui è stata vittima l’Agente Anna Montemagno, con la presente rivolge alla S.V. le seguenti domande:

-se, oltre alla convocazione del Consiglio Comunale del 23/02/2015 con il quale si è giustamente inteso manifestare la solidarietà della Città all’Agente Montemagno, sono state intraprese da parte dell’Amministrazione comunale concrete iniziative per migliorare le condizioni complessive in cui opera il Corpo di Polizia Municipale;

-se è a conoscenza del fatto che l’organico del nostro Corpo di Polizia Municipale è sottodimensionato rispetto ai carichi di lavoro e rispetto alle previsioni di Legge, anche in considerazione del fatto che altre due Unità lasceranno il Comando.

-se non ritiene che la sede fissa di lavoro attualmente utilizzata dal Corpo di Polizia Municipale risulti inadeguata e addirittura pregiudizievole rispetto all’espletamento della Funzione svolta;

-se non ritiene di dover dare velocemente corso al Concorso per la stabilizzazione degli Agenti di Polizia Municipale precari, per la copertura di n. 7 posti di Agenti di P.M. a metà tempo, per come previsto dalle relative delibere di Giunta Municipale tuttora vigenti;

-se non ritiene di porre in essere ogni iniziativa utile e risolutiva affinché le azioni legali poste in essere dai suddetti Agenti precari non determinino un grave danno economico per il nostro Ente, rispetto al quale i componenti della Giunta Comunale, probabilmente, rischierebbero di assumere la responsabilità personale per un eventuale danno erariale.

Considerata l’importanza dell’argomento, gli scriventi rimangono in attesa di un Suo cortese riscontro.”

Si tratta di una interrogazione che non resterà certamente priva di effetti politici e giuridici

Intanto per la provocatoria domanda se la sede del Comando di Polizia non sia da ritenersi “ inadeguata e addirittura pregiudizievole per l’espletamento della Funzione; sicuramente la maggioranza ricorderà che la domanda è quantomeno intempestiva visto che il comando è allocato in via degli Stadi ormai da tanti anni e tale scelta si appartiene alle amministrazioni precedenti;

Poi mentre la Giunta autorizza la assegnazione di due vigili ad altri comuni sostenendo che tale assegnazione “ non determina disfunzioni od inefficienze al servizio di polizia urbana” la interrogazione ex adverso ritiene “l’organico del Corpo di Polizia Municipale sottodimensionato rispetto ai carichi di lavoro e rispetto alle previsioni di Legge, anche in considerazione del fatto che altre due Unità lasceranno il Comando”.

E ci fermiamo qui....

Ma sembra , comunque, che si parli di due diverse città!

Pubblicato in Politica
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