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Ieri Domenica 16 luglio 2017, Fernanda Gigliotti sindaco di Nocera terinese ha postato la seguente nota:

“Al solito, del mare sporco ce ne ricordiamo solo d’estate

Come Sindaco di questo Comune ho fatto tutto quello che potevo per rendere il nostro impianto sicuro e funzionante. Temo però che i nostri sforzi economici, e non solo, saranno vanificati da coloro che si accorgono della depurazione sono d’estate.

Il depuratore consortile di Nocera Terinese funziona perfettamente grazie ai lavori di efficientamento che abbiamo eseguito con l'assistenza tecnica della task force della Regione Calabria, all'impegno finanziario dei comuni aderenti per lo smaltimento straordinario di 1000 tonnellate di fanghi e al sostegno economico di un finanziamento regionale di circa 250.000,00 per l'esecuzione di una manutenzione straordinaria dell'impianto.

La giunta Oliverio ha dato supporto tecnico ed economico a tutti i sindaci che, come la sottoscritta, hanno la sciagura di ospitare nel proprio territorio un mega impianto costruito a fine anni novanta, per una folle decisione del sub-commissario per l'emergenza ambientale.

Il mare sporco degli ultimi giorni in tutta la fascia Tirrenica calabrese, quindi, non è colpa del singolo sindaco né del Presidente della Giunta Regionale, ma è la conseguenza di quello che alcuni, definiscono la "risalita", a causa del mare mosso , dei "sedimenti" accumulati in venti anni di anni cattiva gestione.

Ma anche a causa, io affermo, di alcuni sversamenti ben localizzati e ben localizzabili e di cui la magistratura dovrà farsi carico se i comuni costieri in cui esistono ancora condotte sottomarine, territori non collegati alla rete, strutture industriali e/o turistiche che scaricano in notturna nei fiumi e a mare, stazioni di sollevamento in perenne avaria, continuano a far finta di non vedere e di non sapere.

Noi sindaci abbiano il compito di fare funzionare i nostri impianti e di controllare il territorio, individuando e combattendo gli scarichi abusivi.

I cittadini hanno il dovere di verificare il buon funzionamento degli impianti e di denunciare tutti gli scarichi e le situazioni di inquinamento a mare e nei fiumi, perché il mare pulito dipende non solo dal buon funzionamento del depuratore di Nocera, ma anche dal comportamento di ogni singolo cittadino e di quello dei comuni interni.

Sarebbe meglio, quindi, se ogni sindaco si preoccupasse per tempo, e non solo a luglio ed agosto, della difesa del nostro mare, del buon funzionamento dei propri depuratori, dell'esistenza di scarichi fognari a mare e nei fiumi.

Come Sindaco di Nocera Terinese in un solo anno ho smaltito oltre duemila tonnellate di fanghi ed impedito per ben due volte il collasso dell'impianto, facendo tutto il possibile per la difesa dell'ambiente.

E i cittadini di Nocera, malgrado il dissesto finanziario, hanno provveduto a pagare anche per il 2016 e il 2017, i costi elettrici di depurazione per il comune di Belmonte e di Amantea.

Ed è solo grazie al sostegno del Presidente Oliverio, se siamo riusciti ad eseguire lavori di straordinaria manutenzione che rendono il nostro impianto uno dei più efficienti della Calabria. Resta, ovviamente, aperta l'antica questione dell'enormità dei costi di gestione e dell'assenza di responsabilità economica e gestionale del comune di Amantea che solo grazie alla gestione commissariale ha sottoscritto una convenzione e un patto di responsabilità, la cui esecuzione sarà affidata al nuovo sindaco di Amantea dott. Mario Pizzino con il quale ci incontreremo martedì pomeriggio per definire tempi e modalità di attuazione della convenzione.”

Prendiamo atto:

  1. Che gli abitanti di Nocera hanno pagato i costi elettrici di depurazione per il comune di Amantea e di Belmonte.
  2. Della denunciata assenza di responsabilità economica e gestionale del comune di Amantea.
  3. Del prossimo affidamento al nuovo sindaco di Amantea dott. Mario Pizzino della attuazione della convenzione ex art 30 TUEL.

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Pubblicato in Politica

«Come primo cittadino è dallo scorso 3 luglio che combatto e rincorro i vertici della Lamezia Multiservizi per fare in modo che il servizio di raccolta differenziata possa essere potenziato attraverso alcuni accorgimenti: dallo spostamento della rampa nell'isola ecologica, a spese dell'ente, all’ottenimento di apposita autorizzazione per lo sversamento di ulteriori 25 tonnellate giornaliere di spazzatura presso la discarica di Lamezia Terme, oltre alle 10 già autorizzate presso la discarica di Rende.

 

Ritengo, inoltre, sia auspicabile la possibilità di far utilizzare al personale comunale gli automezzi della ditta, creando i presupposti per un aumento dell’organico dedito alla raccolta.

 

Nonostante la richiesta più volte sollecitata dell’apertura di un tavolo tecnico e di confronto non vedo passi significativi in tal senso.

La collettività è impegnata nelle operazioni di classificazione e di riciclo dell’immondizia, ma il servizio offerto rimane fortemente scadente, con danni rilevanti all'immagine di una città che si prefigura come realtà turistica e commerciale».

 

«La stessa battaglia la giochiamo sul fronte della fornitura idrica.

Alla Sorical, la società che per conto della Regione Calabria cura l’erogazione dell’acqua potabile, abbiamo prontamente inoltrato una richiesta per l'aumento del flusso, ribadendo l’impegno dell’ente nella lotta al furto del prezioso liquido tramite l’impiego di personale operaio esperto e dei vigili urbani.

Il risultato, come alcuni utenti hanno potuto monitorare nel corso delle ultime settimane, rimane piuttosto scarso.

Siamo dunque pronti a valutare ogni possibile alternativa, prendendo in considerazione anche un’eventuale rescissione in danno».

Pubblicato in Cronaca

pizzino 2La proclamazione del sindaco ed il successivo insediamento della giunta non rappresenta soltanto l’inizio della nuova consiliatura, ma è un atto dall’elevato valore democratico che vuole in qualche modo superare le eventuali contrapposizioni che si sono manifestate durante la campagna elettorale. Un sindaco non è il referente della maggioranza che lo sostiene, ma è un punto di riferimento per l’intera popolazione, senza divisioni e senza preclusioni. Lo è nella quotidianità, ma lo è ancora di più nell’adempimento delle proprie funzioni, nella consapevolezza che la stessa comunità è un insieme di uomini e donne che affrontano la vita nel luogo in cui amano di più e in cui hanno deciso di restare.

Possono sembrare concetti noti e conosciuti, ma mi accorgo in questa primissima fase di gestione della cosa pubblica, come in alcuni soggetti questo passaggio non sia stato del tutto metabolizzato. Mi sfugge, nonostante abbia una carriera amministrativa di consigliere e assessore, quali possano essere i motivi per mantenere acceso uno scontro dialettico che non entra nel merito delle cose, ma si limita a colpire l’individuo nella sua essenza e nella sua umanità. Per chi come me ha vissuto l’alta moralità di un sacerdote come don Giulio Spada è una premessa inaccettabile che testimonia come la crisi della società sia dovuta soprattutto ad una crisi di valori. È uno scenario che come uomo, padre di famiglia e amministratore ho l’obbligo di combattere e demolire. Il bene comune non è uno slogan da recitare a seconda dei casi, ma uno stile di direzione e di leadership che, in piena autonomia, si presta alla mediazione, alla concertazione e alla cooperazione. Al solo scopo, citando un caro amico, di risanare l’ente e di lasciarlo, così come sono entrato, con le “tasche vuote”.

La città di Amantea, il capoluogo, così come le frazioni e le periferie, devono ora affrontare la sfida più dura: ripianare le casse dell’ente municipale per fare in modo di riprogrammare il futuro e di offrire alle nuove generazioni una speranza di crescita e di sviluppo. La situazione, nella sua drammaticità, è ben nota: da un lato una massa debitoria passiva certamente copiosa, dall’altro il mancato introito di imposte e tributi che la collettività è tenuta a garantire mentre, nel contempo, chiede il mantenimento di servizi ed opportunità. E tra questi opposti che l’azione di governo dovrà concretizzarsi, ascoltando con attenzione le voci della città. Nessuno non sarà considerato. In questi mesi ho parlato con molte persone, cercando di creare un filo diretto con ognuno di loro, tralasciando il supporto fornito o meno durante la competizione elettorale. I rapporti di amicizia e di conoscenza non possono interrompersi per un sostegno non dato o per una croce non apposta su una scheda nella discrezione di una cabina. La vita reale è ben altro. Ho cercato di anteporre questa semplice constatazione in ogni decisione profusa fino ad oggi, nella consapevolezza che questo delicato momento storico va superato insieme, ognuno nel rispetto dei ruoli e delle funzioni che esercita. Ma nonostante questa disponibilità mi accorgo che si preferisce urlare, contrapporre, criticare, dire no a prescindere, dimenticando forse quanto possa essere costruttivo il dialogo.

La Politica, quella vera, deve dunque ritrovare, a mio modesto avviso, la capacità di affrontare le questioni più autentiche, consentendo alla sostanza di avere il predominio sulla forma. Il mio essere sindaco coincide con l’ascoltare, con il discutere, con il difendere le proprie posizioni e soprattutto con il coinvolgere: nella certezza che l’uomo viene prima dell’amministratore. Forse qualcun altro non ha ben chiaro questa differenza.

Pubblicato in Primo Piano

Mario Pizzino«Come presidente sono personalmente convinto che nell’ambito della Conferenza dei sindaci per l’attuazione del Piano sociale di zona ogni primo cittadino sarà portatore di consigli utili e di prospettive di crescita.

 

Ascoltare le esigenze delle fasce di popolazione che più necessitano di assistenza non è solo un dovere civico, ma un atto morale da compiere con la dovuta attenzione. Sulla base di questo scenario ci sarà terreno fertile per costruire insieme, senza contrapposizioni e senza divisioni».

 

Il sindaco Mario Pizzino, in qualità di presidente della consulta che annovera i comuni un tempo afferenti al distretto sanitario di Amantea, traccia le linee del proprio mandato, invitando le delegazioni di Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, San Pietro in Amantea, Lago, Serra d’Aiello, Cleto e Aiello Calabro alla riunione che avrà luogo il prossimo 6 luglio, confermando sin d’ora la più ampia disponibilità possibile per il miglioramento dell’operatività di qualunque progetto riguardante i servizi sociali, partendo dall'implementazione delle unità di personale da destinare alle attività amministrative dello sportello da individuare presso gli altri centri dell'ambito di gestione.

 

In questo senso il primo cittadino nepetino porge la mano a tutti gli altri attori coinvolti nell’attuazione del piano, soprattutto per quel che riguarda il progetto denominato “Home care premium” che, dal 2015 ad oggi, ha registrato un incremento costante delle prestazioni assistenziali erogate.

«In attuazione dei principi di legalità e di trasparenza, ritengo si renda necessario un confronto con i responsabili dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, ente titolare di “Home care premium”, volto a chiarirne gli aspetti principali e operativi, iniziando dal personale interno ai comuni e dai criteri per l'individuazione dei soggetti da utilizzare per le prestazioni integrative. Credo, inoltre, che la Conferenza dei sindaci debba agire in maniera non discrezionale, eventualmente dotandosi di un apposito regolamento che possa disciplinare la gestione dei progetti senza subire interferenze o ostacoli da parte dei dipendenti comunali degli enti locali stessi. Al centro deve sempre esserci la cura del bisogno e delle persone che soffrono in silenzio, oltre che delle relative famiglie».

«In questo contesto si è proceduto agli adempimenti in scadenza, al fine di scongiurare ogni genere di disservizio. E giova rimarcare che le scelte intraprese dal commissario prefettizio hanno garantito la prosecuzione del piano tramite l'accreditamento presso l'Inps di ulteriori unità di personale del comune di Amantea, in sostituzione di altro dimissionario. Resta naturalmente impregiudicata una maggiore efficienza organizzativa derivante da un'integrazione o rimodulazione delle risorse umane impiegate nei progetti. Da parte mia ho scelto di seguire la stessa strada, pubblicando un avviso pubblico per istituire un registro dei fornitori per l'erogazione delle prestazioni integrative nell'ambito del progetto “Home care premium 2017”, per l'ambito territoriale 3, assicurando la dovuta informazione a tutti i soggetti giuridici interessati.

Da questo punto di vista occorre evidenziare anche l'alta professionalità profusa dai dipendenti comunali di Amantea che garantiscono, da tre anni a questa parte, i risultati dell'assistenza a circa duecento soggetti aventi diritto. Un traguardo entusiasmante che colloca il distretto con Amantea comune capofila al primo posto nella provincia di Cosenza ed al secondo in Calabria».

Scrivo al Sindaco dott. Mario Pizzino ed ai pochi del Consiglio comunale che, in qualche modo, conosco Enzo Giacco, Rocco Giusta, Caterina Ciccia, Robert Aloisio, Francesca Sicoli.

Io ho casa a Catocastro (era di mia nonna), ci vengo da quando sono nato e amo questa cittadina.

Vorrei parlare dello stato di totale abbandono nel quale questa importante parte del centro storico versa.

Dobbiamo riuscire a fare qualcosa per far ritornare a vivere questo patrimonio di Amantea. La gente ci viene sempre meno ed è difficile dare loro torto.

Vediamo, in ordine sparso, alcune cose che non vanno corredate da suggerimenti (non so quanto validi, sono ragioniere ).

1) La spiaggia non c’è più. Completamente erosa. Se non mettere delle barriere più o meno sommerse si potrebbe intanto togliere un po’ di massi alla foce del fiume per permettere al pietrisco, che le acque trasportano a valle, di scendere a mare.

2) La strada sotto la chiesetta di San Giuseppe è chiusa ed è sede perenne di discarica abusiva (c’è pure da una decina d’anni un vecchio camion “morto ammazzato”). Questa sarebbe un’importante via di fuga da Amantea verso Nord in caso di bisogno. E’ veramente grave non metterci qualche rete di protezione da eventuali cadute massi e non dare una mano di bitume a ‘sti 500 metri di strada per renderla riutilizzabile.

3) Parecchie case sono diroccate ed i giardini tenuti in maniera indegna (per carità di patria taccio dell’ex collegio dei Gesuiti “intubato” in maniera indecorosa da anni). Credo che si possa ordinare ai proprietari di case e giardini di porci (con la o stretta) rimedio. La stessa cosa vale per le case iniziate e mai terminate in tutta Amantea.

4) Là dove c’era un vecchio mulino c’è da tantissimi anni un capannone. Leviamolo per cortesia. Quello potrebbe essere un capiente e bel parcheggio dato che di posti auto nel centro storico ce n’è bisogno. A proposito di vecchio mulino, proprio lì accanto stiamo spendendo soldi per fare un muro di contenimento di cui nessuno sentiva la mancanza dato che un muro già c’era.

5) Per farlo tornare a vivere ‘sto centro storico incentiviamo anche l’apertura di attività cultural/goderecce. Magnifico che ci siano Le Clarisse. Meno accettabile che non ci si accordi con i proprietari per dotare questa stupenda lochescion (mi piace scritto così) di una navetta per il trasporto dei clienti i quali parcheggiano nel quartiere “a membro di segugio”, principalmente in occasione dei matrimoni, arrecando non pochi disagi ai disperati residenti. Ri-proviamo poi a fare un grande parcheggio sotto gli orti di fronte alla villa facendo un accordo civile e serio col proprietario.

6) La strada che attraversa la “Chiazza” e Catocastro. Nota dolente. Una macedonia di pietre, catrame, lastroni e cemento. Che dire? Almeno, in attesa di avere qualche soldino per metterci mano seriamente, facciamo un minimo di manutenzione quando saltano le pietre e, una volta alla settimana (prima o dopo i pasti va bene ugualmente), facciamolo passare un vigile urbano.

Mi fermo qui. Ho già messo troppa carne al fuoco. Fiumefreddo, Belmonte, ecc. hanno capito il significato del “centro storico”, capiamolo anche noi. Le faccio il mio “in bocca al lupo” per il suo improbo lavoro, ne ha veramente bisogno. Faccia anche pagare i tributi locali a chi non li paga (così magari la prossima volta non mi arrivano 552 euro di acqua; scherzo, lo so che Lei non c’entra nulla).

Tante belle cose, Alfonso Frangione


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Pubblicato in Cronaca

Il fuoco di un incendio fa paura.

Forse anche ai Vigili del Fuoco che pur lo affrontano con coraggio, con perizia e con mezzi tecnici adeguati.

Ovviamente quando sono disponibili.

Il problema è quando non lo sono perché impegnati in altri luoghi ed in altri incendi.

E’ il problema che ha dovuto affrontare ieri sera il consigliere comunale di San Pietro in Amantea Valentino Socievole.

Ha telefonato al 115 ma i Vigili del fuoco erano impegnati altrove e non potevano muoversi.

Che fare allora?

Poi il pensiero è andato alla vicina Amantea il cui comune è dotato di una autobotte da utilizzare in questi casi .

Ma il consigliere non si è perso d’animo.

E così Valentino ha telefonato al sindaco Mario Pizzino segnalando la gravità del problema e la impossibilità dell’intervento dei pompieri.

Con alto senso di responsabilità il neo sindaco ha fatto quello che ha potuto.

Siccome l’autobotte è da tempo “in attesa di riparazione” ha inviato l’autospurgo con alla guida il buon Fabrizio Cima che non si è certo rifiutato (vedi foto)

“Impossibile -dice Socievole- non ringraziare il sindaco di Amantea che nello spirito di collaborazione indispensabile tra paesi vicini ( il fuoco peraltro non si ferma ai confini dei comuni) e con grande senso di responsabilità, ci ha aiutato. Diversamente non sapevamo come fare”.

E poi di seguito”Questa occasione mi permette di richiamare l’attenzione di tutti i sindaci della nostra zona sulla necessità di riprendere la antica collaborazione che un tempo univa in consorzio il basso tirreno cosentino.

Ringrazio anche il bravo Fabrizio Cima per la sua disponibilità.

Devo poi segnalare che in questi momenti mi sono trovato vicino in tutto l’ assessore Danilo Caruso”.

Noi, invece, vogliamo segnalare il pregevole intervento del “mini pompiere” Alessio Socievole che non “ha mollato il papà e l’incendio” fino a quando non è stato spento.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Pubblicato in Basso Tirreno

Questa è la nota stampa inviataci dal comune di Amantea:

“Il primo cittadino di Amantea, Mario Pizzino, è stato eletto all’unanimità presidente della Conferenza dei sindaci.

Nelle scorse ore ha avuto luogo l’assemblea che accoglie i comuni un tempo afferenti al distretto sanitario di Amantea, che include oltre chiaramente alla stessa Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, San Pietro in Amantea, Lago, Cleto, Serra d’Aiello, Aiello Calabro e che si è pronunciata in tal senso.

«L’incontro – spiega Pizzino – voluto da tutti i componenti dell’organo di consultazione, non solo ha permesso di sistemare le cose dal punto di vista gestionale, rinominando i vertici, ma ha consentito di restituire alla città di Amantea quel ruolo guida che la densità demografica, il tessuto urbano ed economico le attribuisce di diritto.

Nel corso della campagna elettorale era stato più volte affrontato il tema relativo al varo di politiche comprensoriali che avrebbero dovuto contribuire ad uno sviluppo organico non solo di Amantea, ma capaci di guardare anche a ciò che accade nei comuni limitrofi.

Un’esigenza dettata anche dalla necessità di fare rete e di attivare percorsi sinergici così come richiesto non solo dal governo nazionale, ma anche dall’Unione Europea che premia quelle municipalità che operano di comune accordo nella realizzazione di opere e infrastrutture».

«Il coordinamento affidato ad Amantea – aggiunge il sindaco – riveste particolare importanza nell’ambito dell’applicazione della legge 328/2000 che definisce il cosiddetto “Piano di zona” come uno “strumento strategico per la gestione delle politiche sociali territoriali”.

Il Piano è l’organo attraverso il quale i comuni, con il supporto di tutti i soggetti che a diverso titolo operano sul territorio, ridisegnano il sistema integrato dei servizi sociali di cui l’ambito è dotato, soprattutto in riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti da impiegare e alle risorse da attivare per la sua implementazione.

Un sistema che rompe gli schemi rispetto al passato, ma che necessita di mediazione, controllo, lungimiranza e confronto.

L’esecutivo che mi pregio di guidare si attiverà per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, in accordo con gli altri comuni nella consapevolezza di quanto sia fondamentale la concertazione in questo particolarissimo settore».

Pubblicato in Politica

informazioneCon la “Lettera aperta alle cittadine ed ai cittadini” di ieri abbiamo voluto inaugurare il progetto “Newsletter: informazioni ai cittadini”: uno strumento di cui si dota l’Amministrazione comunale per informare i cittadini rispetto all’attività svolta, riguardo ai problemi ed alle criticità e per comunicare sui temi oggetto di discussione pubblica.

Riteniamo molto importante diffondere consapevolezza e coscienza sulle questioni che riguardano la vita della nostra comunità, perché pensiamo che questo sia il modo migliore per attivare processi di sana collaborazione al fine di migliorare le condizioni di vita delle nostre cittadine e dei nostri cittadini. Ed è proprio per tale ragione che intendiamo valorizzare gli strumenti di comunicazione.

Il nostro intento è quello di accorciare le distanze presenti tra i cittadini e le istituzioni perché riteniamo che questo rappresenti un passaggio fondamentale per alimentare positivi sentimenti collettivi e favorire il dibattito nella nostra comunità.

La comunicazione, in tal senso, dovrà essere lo strumento per abbattere muri e per migliorare la qualità della nostra democrazia.

Una società informata è una società più consapevole; è una società in cui tutti i cittadini possono compiere scelte più libere. Una società informata è la miglior tutela per la nostra democrazia

Di ciò siamo consapevoli. E per questa ragione tale prospettiva rappresenterà una vocazione per l’Amministrazione Pizzino.

Amantea, 28 giugno 2017

Il Sindaco Mario Pizzino

Il Portavoce dell’Amministrazione Enzo Giacco

MarioPizzino-Zippa29Le elezioni amministrative di Amantea, sono concluse da pochi giorni ed la comunità ha deciso di mettersi nelle mani di Mario Pizzino e della sua squadra di governo.

 

Una situazione non proprio facile da gestire, quella che il nuovo primo cittadino amanteano troverà a fronteggiare, dopo lo stato di dissesto ufficializzato dal commissario nei mesi precedenti.

 

Una strada difficile e per niente scontata che Mario Pizzino e la sua Giunta Consiliare ed Amministrativa dovrà sin da subito affrontare e gestire.

 

Come promesso in chiusura di Campagna Elettorale in salsa cittadina, la webradio locale, nata da pochi mesi, ha mantenuto la promessa ed ha intervistato a pochi giorni dalla proclamazione il neo eletto Sindaco, Mario Pizzino.

 

Una intervista ad ampio respiro, nella quale Mario Pizzino ha toccato numerosi aspetti della macchina amministrative nonché problematiche presenti nella nostra città di Amantea, non per nulla la prima vicenda di interesse è stata la raccolta rifiuti e l’incontro con la Multiservizi (che anch’essa vanta un credito nei confronti del Comune di Amantea).

 

Il Video dell’Intervista di Zippa 29 al nuovo Sindaco Mario Pizzino

Pubblicato in Primo Piano

Sulle locandine della stampa “scritta” di oggi 20 giugno leggiamo di difficoltà incontrate per la formalizzazione delle deleghe agli assessori ed in particolare delle sub deleghe ai consiglieri, che, poi, sarebbero quelle “inventate” dall’ex sindaco Tonnara per conservare la “tenuta” della sua amministrazione e poi confermate dall’ex sindaco Sabatino per la stessa ragione politica.

In presenza del tombale silenzio della amministrazione, un silenzio che è sicuramente peggiore di quello della amministrazione precedente che sia pure spesso pinocchiescamente raccontava di quanto succedeva tra le mura del comune, in parte svelato dagli informatori celati dei giornalisti locali, abbiamo dovuto chiedere delucidazioni.

Abbiamo così scoperto che sono state denunciate illegittimità di sub deleghe alla futura presidente del consiglio Ciccia Caterina che in presenza di tali deleghe non avrebbe più avuto il carattere di terzietà nello svolgimento delle funzioni di governo del consiglio.

Impossibile non farsi una grossa risata!

Terzietà?

Ma non fateci ridere!

Ma possibile che nessuno abbia ricordato ai “soloni” del nuovo consiglio comunale il testo del comma 3 dell’art 39 del TUEL “Presidenza dei consigli comunali e provinciali” il quale stabilisce che “3. Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti il consiglio è presieduto dal sindaco che provvede anche alla convocazione del consiglio salvo differente previsione statutaria”.

Ma come?

Il sindaco può presiedere il consiglio ed essere “terzo” pur avendo amplissimi poteri ed un consigliere nominato dal consiglio non può essere “terzo”?

Possibile che si giunga a tal punto di insofferenza tra consiglieri da affermare simili per contenere “i poteri” di Ciccia?

Non ci pare un buon inizio.

E con questo non intendiamo difendere la consigliera Caterina Ciccia. Affatto!

Intendiamo, semmai, denotare la solitudine del neo sindaco Mario Pizzino che non ha il conforto di un sia pur modesto apparato amministrativo che riduca le sciocchezze della politica prima che escano fuori!

Intendiamo sollecitare i “delatori” ad essere più discreti (meglio stare zitti) con la stampa ignara di diritto amministrativo.

E non finisce qui!

Ma ne riparleremo.

Pubblicato in Politica
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