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bonsai-901Prendersi cura del bonsai richiede tempo, dedizione e anche tanta pazienza, ma se si seguono alcuni semplici consigli tutto diventa facile e si può ottenere una pianta bellissima, perfetta per arredare. Per far crescere sana la pianta è necessario, prima di tutto, piantarla in una cassetta che permette alle radici di svilupparsi senza fatica: questo dettaglio aumenta il vigore dell'albero.

Quando la pianta si sarà rinforzata si passa nel vaso, provvisto di buchi per permettere all'acqua di drenare. Il terreno ideale è composto da sabbia grossa o ghiaia, palline di argilla espansa e torba o corteccia, da arricchire con fertilizzanti preferibilmente organici.

La pianta deve essere esposta diverse ore al sole per crescere rigogliosa e necessita anche di alcune opere di manutenzione come potatura e innaffiatura, la prima da eseguire in un determinato periodo dell’anno, la seconda regolarmente e in base alla stagione.

Molto importanti sono gli innesti, grazie ad essi è possibile ottenere sei bonsai magnifici.

Se curato bene, il bonsai diventerà sicuramente magnifico.

Quando potare        

La potatura del bonsai serve per non far perdere alle le foglie nel periodo autunnale perché viene reciso. Il periodo migliore per potare il bonsai è tra settembre e ottobre, quando la pianta, dopo essersi rinvigorita grazie alla luce e all’aria della stagione estiva, può affrontare la potatura.

In genere il periodo migliore cade proprio tra fine settembre e inizio ottobre, quindi l’intervento viene effettuato una volta all’anno, anche se i pennacchi fuori forma e i succhioni possono essere tolti sempre. La potatura può essere fatta secondo diversi stili, ma di solito la scelta migliore è quella di mantenere la forma che ha la chioma al momento dell’acquisto. Per eseguire la potatura basta munirsi di forbici disinfettate.

Quando annaffiare

L’annaffiatura è la parte più importante nella cura dei bonsai. Per capire se la pianta ha bisogno di acqua è necessario toccare il terreno con un dito: se è secco annaffiare il bonsai prestando attenzione a lasciare fuoriuscire l’acqua in eccesso dal foro di drenaggio del vaso. Per non far marcire le radici aver cura di non bagnare eccessivamente il fondo.

Il bonsai necessita di essere innaffiato maggiormente in estate, periodo in cui il terreno non deve mai essere completamente asciutto: per questo è opportuno irrigare la pianta tutti i giorni. In inverno, invece, visto che la temperatura è più bassa e c’è maggiore umidità, va innaffiato con minore frequenza, circa ogni tre giorni. Ricordare però di mantenere il terreno umido in ogni stagione.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

frantoioAppuntamenti nei consorzi DOP per valorizzare questo prodotto di eccellenza

Un mese dedicato all’olio extra vergine e alla sua promozione. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lancia la campagna di comunicazione “Olio Extra Vergine. La Sua Ricchezza. La Nostra Fortuna”, per incontrare i ristoratori e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta, per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto.

L’appuntamento è nell’Azienda Costantino, in Località Donnantonio, a Maida, in provincia di Catanzaro dalle 10.30.

Il programma prevede, dopo la presentazione del progetto, e il saluto dei padroni di casa del Consorzio Lametia DOP, l’intervento dell’esperto che parlerà di abbinamenti, proprietà organolettiche, e utilizzo. Momento centrale sarà quello della presentazione di piatti e ricette con l’olio extra vergine.

Ruolo fondamentale è quello dei Consorzi DOP che illustreranno le caratteristiche dei territori e le caratteristiche della produzione locale. Saranno quindi coinvolti i ristoratori locali che riceveranno un taste Kit: un cofanetto contenente, una bottiglia di olio extravergine d’oliva personalizzata con il logo della campagna,  un bicchiere da degustazione, la cartolina di promozione del concorso e una vetrofania indicante l’adesione al “Circuito Extra vergine” da esporre nel proprio locale.

La promozione del circuito. La partecipazione al circuito permetterà a tutti i ristoratori di vedere il logo della loro attività all’interno del sito  www.extraverginidoliva.it.

L’adesione gratuita al circuito offrirà ai ristoratori la possibilità di usufruire della visibilità del piano di comunicazione previsti durante il mese dell’olio e la possibilità di partecipare al concorso “La migliore carta degli extra vergini”.

Momento finale del concorso sarà quello che si vivrà in occasione del Vinitaly di Verona che l’anno passato ha ospitato il lancio della campagna dedicata ai consumatori che sono stati coinvolti in un tour svoltosi nei centri commerciali di tutta Italia, durante il quale, oltre ai momenti di degustazione, è stato somministrato un test per valutare la conoscenza della proprietà dell’extra vergine, un comparto che vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana.

Dal 15 al 18 aprile 2018 si chiuderà quindi con la premiazione dei vincitori del concorso questa parte della campagna di comunicazione.

Gli spot. Tre testimonial d’eccezione per la campagna dell’olio extra vergine: gli chef Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e la food blogger Chiara Maci hanno prestato il volto a questa attività di promozione.

Per informazioni

Ufficio Stampa

333 2146503

349 6940150

Pubblicato in Italia

Da non crederci!

Sembra che il mondo intero ce l’abbia con Amantea.

La politica normalmente fa molto poco, spesso niente o fa esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare.

Ma ora sembra che pure la natura sia nemica della nostra città!

Ma ecco di cosa parliamo: pensate che diversi anni fa un fico selvatico è nato in un buco di un muro del centro storico

Nessuno ci ha fatto caso.

In verità nessuno fa caso alle tante piante che nascono e crescono nei muri del centro storico e che li indeboliscono e spaccano.

E nessuno nemmeno sa se la competenza al taglio sia del comune o del proprietario del terreno su cui insiste il muro.

Di fatto questo piccolo fico è diventato enorme ed il tronco ha spaccato il muro.

Lo si vede dalle foto.

Non solo si è spaccato il muro ma si è anche sollevato anche il marciapiede della strada soprastante.

Una strada sulla quale passa mezza Amantea !

E nessuno sembra aver mai visto niente!

Già! E perché mai si dovrebbe vedere?

Ad Amantea non si vede mai niente.

Nessuno e mai.

Amantea è il paese dove ognuno di noi si fa i c…i propri, anzi è quel paese dove non devi parlare male del potere , e soprattutto dell’Amministrazione.

Noi non vogliamo parlare male dell’amministrazione, non sapremmo nemmeno a chi ascrivere la responsabilità di questo fatto.

Cioè quando sia nato questo fico.

Ora denunciamo il problema perché si provveda a far redigere un progetto generale di eliminazione delle piante che nascono e crescono sui muri del centro storico per evitare danni

E soprattutto che si disponga la approvazione di un regolamento che imponga tale manutenzione.

GIARDINAGGIOAlzi la mano chi non ha mai sognato di avere una casa indipendente con un giardino, perfettamente curato, che la circondi tutta. Ed alzi la mano chi non trova modo di rilassarsi facendo giardinaggio. Un giardino ben curato è il sogno di tutti, e lo è perché è un posto dove ricevere gli amici nei periodi più miti dell’anno per sorseggiare una bevanda fresca, un posto dove fare feste per i più piccoli, un posto nel quale fare il barbecue, installare una piscina o giocare con il proprio cane. Sia la progettazione sia la manutenzione del giardino non sono, però, uno scherzo. C’è bisogno, infatti, o di avvalersi dell’ausilio di personale specializzato o, in alternativa, di fare tutto da sé ma utilizzando una serie di attrezzi e macchine per il giardinaggio, e che siano contemporaneamente sicure ed efficienti. In quest’ultimo caso l’e-commerce mondoirrigazione fa al caso vostro. Se volete un bel giardino curarto tutto l’anno questo sito internet vi sarà davvero utile per trovare tutto l’occorrente. Per quasi ogni articolo troverete l’attrezzatura hobbistica e quella professionale. Se state cercando un tosasiepi, ad esempio, troverete più versioni elettriche per ciascuna marca e altrettante versioni di tosasiepi con motore a scoppio. Il sito che si occupa di attrezzature per il giardinaggio vi aiuta nella scelta dell’articolo che dovete acquistare descrivendo le caratteristiche dei prodotti e spiegandone l’uso e la funzionalità, se l’oggetto è destinato a durare nel tempo, se il suo utilizzo può stancare i muscoli, a chi rivolgersi per l’assistenza. Per ognuno degli articoli sono presenti schede tecniche, le differenti marche, le caratteristiche dei singoli prodotti, e la possibilità di ordinarli per prezzo, per numero di vendite, per marca.

Mondoirrigazione fa molto di più, offre assistenza online: basta inviare una mail con le richieste tecniche e lo staff risponderà. Per quanto riguarda il giardinaggio il sito mondoirrigazione offre i marchi di migliore qualità: Echo, Shindaiwa, Worx e Castellari, ed offre Il miglior rapporto qualità prezzo presente online, un’ottima assistenza post vendita, un buon supporto pre-vendita e la consulenza. Sull’e-commerce troverete di tutto: dal nuovissimo robot rasaerba, ai più tradizionali rasaerba, dai decespugliatori ai tosasiepi, dai soffiatori alle pompe irroratrici e alle seminatrici spandiconcime e sale, fino ai singoli attrezzi come le forbici telescopiche e i seghetti. Ed ancora dalle motoseghe ai trattorini passando per ogni tipo di ricambio necessario.

Gli acquisti possono essere fatti utilizzando Paypal, o il pos virtuale che accetta tutti i circuiti: american express, mastercard, maestro, visa e discover. È possibile effettuare un bonifico, una ricarica postepay o utilizzare il contrassegno.

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paolaRiceviamo e pubblichiamo

Domani alle ore 19.00, presso l’antico complesso monastico della Badia di Paola, si svolgerà un pubblico incontro con Francesco Bevilacqua, avvocato civilista ed amministrativista di professione, scrittore e giornalista per passione, che ama definirsi “cercatore di luoghi perduti” e “sciamano culturale" per il profondo interesse che nutre per il trekking e la sua terra.

L’evento promosso dagli Escursionisti Appennino Paolano, il circolo Auser di Paola e la Rete dei Beni Comuni, in collaborazione con l’Accademia Nuove Armonie e l’Antico Borgo di Badia, nasce da un’idea degli organizzatori, maturata prima dell’estate, di coniugare la passione per la natura e i paesaggi incontaminati della Calabria col potere evocativo della scrittura di “intrappolare” nelle pagine dei libri la meraviglia e lo stupore per la bellezza dei nostri luoghi. Ciò che affascina è l’immensità del patrimonio naturalistico calabrese, una ricchezza da preservare e custodire in quanto bene comune per rilanciare il futuro della nostra regione.

Attraverso la proiezione di filmati lo scrittore presenterà due delle sue opere: “Sulle tracce di Norman Douglas. Avventure fra le montagne della Vecchia Calabria” e  “Lettere meridiane, cento libri per conoscere la Calabria”.

Il primo libro ripercorre le labili tracce di un eccentrico e colto viaggiatore britannico dei primi del Novecento, Norman Douglas, che attraverso un’entusiasmante viaggio tre le nostre terre solca antichi sentieri di montagna. Un viaggio che lo stesso autore decide di rivivere per ritrovare lo spirito del vecchio viaggiatore e il genio dei luoghi attraverso le impervie e solitarie montagne del Pollino, della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte. Osservandole con gli stessi occhi incantati e contemplando la bellezza della sua patria. Con il secondo libro, invece, l’autore affronta quella che ben può definirsi “questione calabrese”, ovvero il riscatto di una comunità attraverso la cultura e la consapevolezza del proprio potenziale. Ma anche terra di assistenzialismo, sprechi, arretratezza, sottosviluppo, malgoverno, omertà, indolenza, ignavia. Con quest’opera vengono passate al vaglio dall’autore due scuole di pensiero: da un lato “chi considera la Calabria una terra irredimibile, in cui tutto è 'ndrangheta, malaffare, malapolitica e quant'altro”; dall'altro “chi considera la Calabria vittima di secoli di malgoverno e propugna, per reazione, una falsa retorica identitaria, rivendicando un autonomismo uguale e contrario a quello leghista”. Insomma, un’originale interpretazione della Calabria e dei Calabresi attraverso un catalogo ragionato di cento libri, tra narrativa, storia, geografia, scienze sociali, da leggere o consultare, per cercare di capire davvero perché Calabria e Calabresi sono come sono, al di là di ogni stereotipo, di ogni luogo comune, di ogni (auto)rappresentazione mediatica.

Pubblicato in Paola

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Previsto per il prossimo primo di giugno, l'evento messo in piedi da "Al Mantiah Ballet" dal titolo "l’Odore del mare"  è ormai alle porte, per questo abbiamo voluto che ci realizzassero una breve autointervista per spiegare a tutti coloro che sono curiosi di partecipare all'evento cosa rappresenta per loro il Mare e cosa vogliono trasmetterci con questo balletto.

 

Ricordiamo che "L'Odore del Mare" andrà in scena al Campus Temesa di Amantea, con la speranza di vedervi in tanti alla prima, e l'augurio che i giovani ballerini de "Al Mantiah Ballet" possano regalarvi emozioni e sensazioni come solo il Mare, il nostro mare riesce a trasmettervi.

 

Vi lasciamo alle parole di protagonisti:

Elvira Tonnara: "quando sono davanti a questa immensità mi sento piccola, quando sento il suo odore mi sento a casa, quando sento il suo rumore il mio cuore è in pace."

Assunta Feroleto: "La natura è qualcosa di straordinario, ma il mare in particolare trasmette quel senso di libertà e tranquillità interiore che nessuno potrebbe trovare altrove.. Il mare è vita".

Marianna Santelli: "Chiamiamo 'casa' quel posto che ci fa sentire al sicuro,  al riparo da tutto; quel posto che ci fa sentire liberi, forti, noi stessi! Ecco, per me il mare è casa."

Noemi Malito: quando sono di fronte al mare l'osservo, l'ascolto e viaggio con il pensiero perdendomi nella sua immensità, trovando la pace e la forza di andare avanti e realizzare il sogno che ho vissuto di fronte ad esso! Per me il mare è la visione della mia vita!

Edda Molinaro: "Il mare mi aiuta. Di giorno, a ritrovare i miei ricordi migliori, ad ascoltare i miei pensieri più autentici, ad avvertire il profumo delle mie speranze. Di notte, a svuotare la mente, a lasciarmi cullare e a capire che, per prima cosa, il mare mi aiuta a respirare."

Gessica Pierri: "Il mare spesso può essere il riflesso di ciò che siamo e ciò che sentiamo. Siamo li ad osservare le sue onde in attesa di risposte e in attesa che esso possa liberare le nostre anime. Il mare è amico!"

Sara Malito: "Il mare è sorgente vitale di sogni. Li trovo e perdo anche i miei, e avanti a tanta pace e ira, continuo a cercarli."

Aurora Falsetti: "Ogni qual volta che mi siedo sulla calda spiaggia a contemplare il mare, mi appare infinito, in realtà è come la vita.

La vita è già prevista e finita, con l'immaginazione e il vago non posso raggiungere nulla di concreto, però è proprio qui che le nostre anime s'incontrano e vogliono rimanere insieme per sempre, perdersi nell'infinito. Osservando il cielo e il mare vedo il blu, l'azzurro, il giallo, l'arancione e il rosso, questi sono i colori che rappresentano al meglio i sentimenti della nostra vita; dal colore più freddo, l'indifferenza, al colore più caldo e passionale, l'Amore. "

Carlo Russo:” Il mare è come lo SPECCHIO DELL’ANIMA.. rispecchia noi stessi ..è come un AMICO speciale.. al quale possiamo raccontare le nostre cose più care, i nostri sentimenti, le nostre ansie, le nostre paure, le nostre speranze.. è come un PROTETTORE.. ci protegge e ci difende quando ne abbiam bisogno.. è UNICO.. non cambia mai.. e il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero”


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colonnaSud paese quasi incolpevole che altrove cercai. Tu, autentica terra della fantasia dove il poeta è compreso e l’anfitrione viene accolto come al tempo d’Ulisse.

 

La prima tappa del viaggio di Enea è la Tracia, dove appare un terribile prodigio: i rami di mirto, che l’eroe strappa per ricoprire di fronde l’altare degli dèi, sanguinano.

Questi sono i rami gemmati dalle frecce che hanno trafitto Polidoro, il giovane figlio di Priamo ucciso e depredato dal suo infido ospite, il re Polimestore.

I Troiani lasciano allora la Tracia e si recano a Delo, dove consultano l’oracolo di Apollo.

 

L’oracolo indica loro di cercare “l’antica madre”.

Essi allora si recano a Creta, la terra natia del loro progenitore Teucro. Giunti nell’isola, iniziano a costruire la nuova città, ma un cattivo presagio (una pestilenza) e gli dei Penati apparsi in sogno ad Enea rivelano che non è Creta l’antica madre, ma l’Italia, la terra d’origine del loro capostipite Dardano.  

 

Nell'antica colonia achea di Kroton insieme al culto di Eracle, fondatore mitologico della città, e di Apollo, ispiratore della fondazione stessa, era molto sentito il culto di Hera Lacinia. Pochi chilometri più a sud della città, sul promontorio Lacinio, sorgeva il grande santuario dedicato ad Hera Lacinia, tra le più grandi aree sacre di tutto il mondo ellenico. Moglie e sorella di Zeus e regina tra gli dei, Hera veniva venerata come dea protettrice dei pascoli anzitutto, delle donne, della fertilità femminile, della famiglia e del matrimonio.
Nel VI secolo a.C. venne eretto un maestoso tempio dorico a 48 colonne, facente parte del monumentale Santuario di Hera Lacinia, che già prima era esistente e venerato in tutto il mondo greco. Nello stesso periodo il leggendario Milone, eroe olimpionico ritenuto figlio di Eracle, fu nominato sacerdote del tempio di Hera Lacinia in segno dell'assoluta devozione che la città di Kroton aveva nei confronti del santuario e della dea venerata. Il santuario, uno dei più grandi e certamente più famosi di tutta la Magna Grecia, divenne subito il principale luogo di culto del versante ionico, meta di viandanti e navigatori provenienti da ogni dove pronti a pagare pegni votivi pur di ingraziarsi la potente dea.

“Siamo sul suolo della Magna Grecia. Non ti dirò : ‘Scopriti ed inchinati’. Fa come vuoi; poiché anche qui, come su ogni posto del mondo sul quale sia passato l’uomo, è sparso odio, orgoglio, invidia, rivalità, spirito di distruzione. …Ma, se vuoi, fermati qui, su queste rovine e sosta in silenzio…..Poiché questo fu un mondo in cui gli Dei non avevano vergogna di essere uomini ed i filosofi, gli artisti, gli atleti di essere Dei.”

Gigino A Pellegrini & G el Tarik    

grotta 02AMANTEA (Cs) – Domenica 3 aprile alle ore 11.30 il Parco della Grotta riaprirà ufficialmente al pubblico e nella stessa occasione verrà posizionata la nuova toponomastica realizzata dagli organizzatori della Grotta dei desideri e offerta simbolicamente alla città.

 

Si tratta di un momento quanto mai atteso. La villa comunale, infatti, era chiusa dallo scorso mese di settembre a causa del distacco di una piastra posta alla base delle infiltrazioni di cemento armato realizzate oltre venti anni addietro per garantire la stabilità strutturale di una delle aree più suggestive non solo della città, ma dell’intera regione.

Uno spaccato unico che non finisce mai di emozionare.

«In tempi ragionevolmente brevi – ha evidenziato il sindaco Monica Sabatino – siamo riusciti ad effettuare gli interventi necessari per rendere fruibile il parco alle famiglie e soprattutto ai bambini.

Abbiamo dato una risposta chiara e determinata anche a coloro che, in quello che l’ex primo cittadino Franco Tonnara aveva definito “il salotto buono della città”, programmano iniziative di valore che supportano la crescita culturale e turistica dell’intero comprensorio. I più piccoli hanno di nuovo uno spazio per incontrarsi e giocare insieme, scoprendo e rafforzando il piacere di stare all’aria aperta, confrontandosi con persone di età diverse».

«Non possiamo – ha rimarcato il direttore artistico della Grotta dei desideri, Ernesto Pastore – che esprimere la nostra più viva soddisfazione per la riapertura di ciò che abbiamo etichettato come la “casa” di tutti gli amanteani.

In questo luogo mito e storia si intrecciano tra loro, creando una dimensione unica che permette di lasciarsi alle spalle il senso di pesantezza della vita quotidiana e riscoprire la vera essenza insita in ognuno di noi.

Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver accolto la nostra richiesta: il posizionamento della nuova tabella posizionata all’ingresso del Parco della Grotta vuole essere un piccolo ma significativo gesto di impegno: facciamo in modo che la positività emerga sempre su quelli che sono gli aspetti negativi, mettendo in evidenza il sorriso. È quello che cerchiamo di fare organizzando da dodici anni la Grotta dei desideri».

 

La nuova tabella, realizzata dalla studentessa nepetina Laura Viola attualmente iscritta preso il corso di grafica e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, intende rievocare ciò che la memoria d’uomo non può ricordare: il fragrare del mare, perché anticamente erano le onde ad infrangersi sulle rocce che sorreggevano il centro storico.

«Il Parco della Grotta – ha poi concluso il sindaco – riprende così il proprio percorso, offrendo l’immagine di una comunità tesa a valorizzare le proprie risorse naturali ed il proprio passato. Un compito certo non facile che portiamo avanti nel puro spirito di servizio alla collettività che caratterizza da sempre il nostro agire politico».

Direzione artistica Grotta dei Desideri – Ufficio stampa

dott. Ernesto Pastore

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Info: 3893425668

grotta 02AMANTEA (Cs) – La Grotta dei desideri ha sempre cercato di declinare il concetto di responsabilità sociale d’impresa, nella convinzione che il territorio debba essere destinatario di attenzioni particolari.

Partendo da questo presupposto gli organizzatori dell’evento hanno voluto farsi carico dei costi di realizzazione della tabella recante la toponomastica del Parco della Grotta, luogo in cui l’iniziativa ha sempre avuto luogo.

«I lavori di manutenzione avviati nei giorni scorsi dall’ente comunale – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – non sono di certo passati inosservati. Da qui a breve il Parco della Grotta sarà riaperto al pubblico, tornando così all’antico splendore. In questo frangente non abbiamo potuto non notare lo stato di degrado della vecchia tabella con l’indicazione del luogo e così abbiamo chiesto al sindaco Monica Sabatino, al vice Giovanni Battista Morelli ed al delegato alla comunicazione Giusi Osso se potevamo realizzare a nostre spese un nuovo cartellone. Il primo cittadino ha sposato l’iniziativa senza esitazione alcuna e in poco tempo, grazie al lavoro svolto dal grafico Laura Viola, abbiamo creato una nuova tabella che rievoca il passato dei luoghi. La componente più importante della nuova cartellonistica, che misura centimetri 120x90, è rappresentata dalla stilizzazione del mare, a ricordare come un tempo erano le onde ad infrangersi sulle rocce che sorreggevano il centro storico. Nel nostro piccolo continuiamo dunque a servire il territorio al nostro meglio: lo scorso anno abbiamo contribuito all’iscrizione della locale compagine calcistica al campionato di calcio, quest’anno invece è come se avessimo comprato un tappetino con su scritto “welcome” da posizionare davanti a quella che idealmente consideriamo la casa di tutti gli amanteani».

«Quanto prima – conclude la delegata alla comunicazione Giusi Osso – i cancelli del Parco della Grotta verranno finalmente riaperti. In pochissimi mesi, grazie al prezioso lavoro svolto dall’assessore ai lavori pubblici Sergio Tempo, abbiamo posto rimedio ad una situazione inattesa ed inaspettata, per la gioia dei bambini che potranno giocare felici e spensierati».

«Non possiamo che essere contenti – evidenziano all’unisono il sindaco Monica Sabatino e l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – per l’amore mostrato dagli organizzatori della Grotta dei desideri nei confronti della città. Un sentimento che in questi anni non è mai venuto meno. Questa azione ha dimostrato che compiendo piccoli ma significativi gesti è possibile cambiare il volto della città, rendendola migliore di quello che è. Basta veicolare l’energia positiva che è insita in ognuno di noi, abbandonando la strada delle recriminazioni e delle polemiche. Il cammino della Grotta dei desideri è illuminato dalle stelle. Quella del prossimo mese di agosto sarà la dodicesima edizione e ancora una volta Amantea mostrerà il suo lato più bello».

Ancora pochi giorni a disposizione degli stilisti per presentare la propria domanda di iscrizione al fashion contest. La scadenza è fissata per il prossimo 21 marzo. Al primo classificato andrà un assegno di 1.500 euro, mentre per chi raggiungerà la piazza d’onore la borsa di studio è di 700 euro. A queste somme si aggiungono altre due borse di studio da 300 euro cadauno messe a disposizione dalle aziende al solo scopo di valorizzare il talento. La commissione esaminatrice, delegata dalla direzione artistica, è presieduta dal maestro Graziano Amadori che diramerà l’elenco degli ammessi entro il prossimo 22 aprile. Per essere sempre informati basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale.

Direzione artistica Grotta dei Desideri – Ufficio stampa

dott. Ernesto Pastore

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Info: 3893425668

gigino nuova“Quel che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: ‘è naturale’ in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanita’, cosi che nulla valga come cosa immutabile”. Bertolt brecht.

Nell’attuale regime capitalistico e militaristico non esiste ancora l’uomo libero ma lo schiavo salariato. Non si può pretendere che lo schiavo divenga uomo per virtù di mistiche elucubrazioni. In questo periodo convulso e di nuove tecnologie l’uomo dovrà fare un solo passo - un passo grandioso e fecondo: trasformarsi in ribelle. In parecchie epoche storiche, l'uomo si è dibattuto contro le catene che lo imprigionavano. E spesso si è avviato fiducioso verso le promesse di nuove e grandi ideali. Ma il lavoratore, l'ultimo e più grande dei ribelli, avrà il compito di riscattare tutte le delusioni del passato, perché non dipenderà più da un altro Messia ma dalla propria forza e la propria coscienza. La libertà presente è concessa, dunque negata e questo ne preclude una sua realizzazione futura. Infatti, una libertà non conquistata è in realtà una ulteriore espressione repressiva del regime liberal democratico. È spaventoso il modo in cui si permette al sistema di potere di distruggere la pace ovunque vi sia ancora pace e silenzio, di essere immondo e rendere laide le cose, di lordare l’intimità, di offendere l’umanità. È spaventoso perché rivela lo sforzo legittimo e persino organizzato di conculcare l’Altro nel suo proprio diritto, di prevenire l’autonomia anche in una piccola, riservata sfera dell’esistenza. Nei paesi altamente sviluppati, una parte sempre più ampia della popolazione è diventata una immensa platea di prigionieri, catturati non da un regime totalitario ma dalle “libertà” dei concittadini i cui media di divertimento e di elevazione costringono l’Altro a condividere ciò che essi sentono, vedono e odorano. Il vecchio detto americano "sediamoci a ragionare" è irrimediabilmente diventato una battuta. Ma è possibile ragionare con il Pentagono di qualcosa che non sia l’efficienza relativa delle macchine per uccidere e il loro prezzo? Il ministro degli Interni può ragionare con i suoi consiglieri, e tutti insieme con i membri del consiglio delle grandi industrie. Ma è un ragionare incestuoso, perché sono tutti d’accordo sul punto fondamentale: il rafforzamento della struttura del potere costituito. Pensare di modificare questa Struttura dal di dentro è ingenuo. Oggi sembra un crimine il solo parlare di cambiamenti, mentre la società si sta trasformando in un’istituzione di violenza. Il semplice potere di questa brutalità non è forse invulnerabile alle parole, pronunciate o scritte, che lo mettono sotto accusa? Il sistema ha in sé il meccanismo dell’escalation e non si intravvede ancora come renderlo innocuo. Il 1968 fu l'anno della contestazione in tutto il mondo occidentale e al riguardo un importante ruolo fu svolto dagli studenti. La ribellione giovanile che ebbe origine negli USA per poi dilagare nell'Europa occidentale e in alcuni paesi dell'est europeo fu l'effetto di una crisi che si era andata preparando negli anni precedenti. L'intervento dell'URSS in Cecoslovacchia con il crollo del mito dell'Unione Sovietica, guida del socialismo reale, l'aspro conflitto tra l'URSS e Cina, la guerra USA nel Vietnam, le dubbie prospettive di uno sviluppo indefinito anche delle economie più ricche, i movimenti di liberazione dell'Africa nera, le lotte contro i regimi dittatoriali dell'America latina furono altrettanti detonatori della protesta, e nella particolare situazione italiana, la disoccupazione giovanile, la burocratizzazione del sistema universitario, l'affermazione di un potere studentesco. In Italia e all'estero l'irrequietezza degli studenti, il rigetto dell'ordine costituito, lo smarrimento intellettuale assunsero una carica che può essere definita di carattere rivoluzionario e la loro contestazione, attraverso vari stadi, diventò globale. Dalla scuola la contestazione si era estesa all'intera società, una società da cui tutto discendeva, non solo la scuola stessa, vecchia, corrotta, inutile, ma tutto quanto di male esisteva nel mondo, secondo la mentalità di ogni rivoluzionario che attribuisce all'ordinamento vigente ogni ingiustizia dell'Universo. Si voleva, quindi, trasformare il mondo del futuro, cambiare il sistema nel suo insieme. Comprendere a fondo la portata di una rivoluzione, in qualunque sfera essa occorra, proprio mentre essa è in pieno svolgimento, è impresa ardua, se non impossibile. E quante volte ciò che sembrava una rivoluzione al momento, si è poi rivelata una semplice correzione di rotta, o una superficiale agitazione? E tuttavia in nessun momento previsioni, attese, speranze, certezze si manifestano come nel corso di una rivoluzione. La globalizzazione delle economie pone oggi, come in passato, una serie di quesiti. Polarizza ancor più il pianeta tra Paesi ricchi e Paesi poveri o ne favorisce invece il ravvicinamento? Siamo di fronte a fenomeni nuovi o a forme nuove di problemi antichi e reversibili nel tempo, come avvenne dopo la grande crisi del 1929? La distinzione, la netta separazione tra chi domina e usa internet, i computer e i media digitali, tra chi è inserito nella nuova economia della rete e chi non può per ragioni di reddito, di infrastrutture, di livello di sviluppo o di limiti fisici costituisce il cosiddetto “ digital divide ”, la frattura tra chi è agganciato al futuro e alle sue opportunità e chi ne è, o rischia di esserne, escluso per sempre. È questa la situazione in cui l’umanità si trova oggi: la rivoluzione digitale promette, attraverso i suoi sostenitori e i suoi protagonisti, di cambiare radicalmente e in meglio sia il funzionamento globale della società sia la vita degli individui. E naturalmente genera simmetriche paure tra quanti temono invece che tali cambiamenti si possano rivelare involuzioni e regressioni. Le tensioni ideologiche sono tanto più acute in quanto alla base del cambiamento si pone una pervasiva diffusione della tecnologia nella vita sociale. Le conquiste della tecnica hanno in questi anni rivoluzionato il modo di pensare e la convivenza umana. E' in atto una rivoluzione epocale, se è vero che le grandi tappe della storia sono segnate dal passaggio dal nomadismo alla stanzialità, quando le tribù nomadi di pastori si sono convertiti all'agricoltura; dall'affermarsi della macchina a vapore che ha sostituito la fatica muscolare umana; dalla comunicazione di massa e ora dall'informatizzazione interattiva, resa possibile dalla combinazione informativa elettronica e telematica, la quale ha aumentato a dismisura l'informazione, modificata la stessa logica razionale e resa possibile la fruizione di mondi virtuali. L’emergere delle nanotecnologie è stata accompagnata fin dai suoi esordi da discorsi divulgativi e promozionali improntati a evidenziare il carattere “rivoluzionario” di questo nuovo campo di ricerca scientifica, tecnologica, produttiva e industriale. Il suo arrivo, i possibili impatti o problemi derivanti dalle applicazioni prospettate sono stati anticipati molto prima delle realizzazioni come “minaccia”, di un cambiamento radicale delle condizioni e degli stili di vita è un motivo ricorrente delle visioni che si proiettano in un mondo che procede alla cieca. Alcuni entusiasti della rivoluzione digitale sostengono che l’umanità è in procinto di sviluppare un nuovo modello di rapporto tra cittadini e istituzioni, un nuovo modello di “democrazia”. In realtà si stanno preparando a gestirla. Ma non sono in pochi a far notare i rischi impliciti in diversi aspetti di questo cambiamento, soprattutto se esso è governato in modo autoritario. Le premesse ci sono tutte. E tali rischi si concentrano soprattutto sul timore di una società iper-controllata, in cui un prevedibile potere centrale, grazie alle possibilità delle nuove tecnologie, potrebbe divenire assai simile a quel Grande Fratello immaginato da George Orwell. Non certo quello di Canile 5.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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