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Il Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera” Sergio Ruggiero ha chiesto al comune la urgente convocazione del Consiglio Comunale per trattare della grave situazione economica e finanziaria dell’Ente.

 

Questo il testo:

“Il buon senso pretende che venga fatta subito chiarezza in merito alla situazione economica e finanziaria del nostro Comune.

 

Lo chiedono i cittadini in difficoltà che attendono risposte, lo chiedono i dipendenti comunali che hanno bisogno di certezze circa la corresponsione degli stipendi, lo chiedono tutti i Soggetti che vantano spettanze nei confronti del Comune.

 

Lo chiedono, infine, tutti i cittadini attenti alle sorti dell’Ente, preoccupati a causa delle voci che si rincorrono e dagli articoli di stampa usciti in questi giorni.

Come gruppo di Minoranza avevamo già contestato la politica dell’Amministrazione in carica, secondo noi inadeguata a mettere al riparo l’Ente dall’instabilità economica, rilevando scarso rigore nel rapporto tra entrate e uscite, la “leggerezza” di una politica solerte nell’accensione di nuovi mutui e nella dilazione dei vecchi, la discutibile convinzione espressa in più circostanze secondo la quale i conti dell’Ente giustificherebbero ulteriore capacità di indebitamento.

 

Abbiamo anche sollevato dubbi circa l’adeguatezza delle relazioni del Revisore dei conti allegate agli esercizi contabili, tendenti, a nostro parere, a “sottovalutare” un andamento indirizzato al dissesto finanziario.

Ed ora, la Cassa Depositi e Prestiti oppone un rifiuto all’accensione di mutui per l’esecuzione di opere pubbliche, a testimonianza del fatto che esiste un gravissimo problema di bilancio, come peraltro gli indicatori contabili denotano con evidenza.

Riteniamo che l'Amministrazione debba assumersi la responsabilità, morale prima che politica e civile, di esprimersi con chiarezza circa la reale situazione.

Deve cioè rendere noto alla comunità se è vero che Amantea rischia il fallimento e se, come da più parti paventato, esiste l’eventualità che dopo la prossima approvazione del bilancio, l'Amministrazione possa dichiarare il dissesto finanziario, aprendo una fase di gravissimi disagi per tutti i cittadini.

 

E’ questa la ragione per la quale il Nostro gruppo Consiliare, con prot. 4853 del 30 marzo, ha rivolto al Sindaco una formale richiesta in copia del diniego di concessione mutui pervenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Lo scrivente, a nome del proprio gruppo consiliare, chiede pertanto al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione urgente di un Consiglio aperto con questo argomento all’ordine del giorno. Cordialmente   Amantea, 01 aprile 2016 Il Consigliere Sergio Ruggiero



Pubblicato in Politica

Sergio Ruggiero risponde a Giusy Osso.

“Nella Minoranza incriminata ci sono anch’io, avendo abbandonato l’ultimo Consiglio per protesta proprio a causa, tra l’altro, della mancata convocazione delle Commissioni.

Pertanto mi sento interessato dai rilievi mossi dalla Consigliera Osso, precisando che a me le Commissioni non servivano “per non andare a lavorare” dato che svolgo l’attività di architetto libero professionista.

Io volevo semplicemente dare un contributo alla soluzione di tanti problemi di gestione della città e del territorio, sui quali, a mio parere, l’Amministrazione sorvola con leggerezza preoccupante.

E’ proprio questo il punto, altrochè.

E il dramma nel dramma, aldilà di qualche segno di buon senso e ragionevolezza che pure riconosco, è che la Maggioranza ha nominato alla presidenza delle Commissioni tutti propri componenti, neutralizzando di fatto, non so dire quanto intenzionalmente, l’unico strumento operativo di cui può disporre un consigliere d’Opposizione che voglia interessarsi a cose serie.

A questo punto non resterebbe che la rissa politica, territorio che personalmente non gradisco e neppure mi interessa praticare.

Ciò che scrive la Consigliera Osso è un evidente tentativo di mistificare la realtà, bollando come “inconcludente e demagogica” una protesta atta invece a scardinare una pratica politica deteriore, imprigionata in uno schema obsoleto che in nessun modo può rappresentare la tanto agognata svolta, ne la può rappresentare qualche giovane rampante ebbra di un effimero protagonismo, convinta che l’età e l’appartenenza al genere femminile da sole realizzino qualità e garanzia di rinnovamento.

Qualcuno le ha nominate “summastre”, ma non vorrei dare spunto a Caterina Ciccia di accusarmi, come ha fatto l’8 marzo in un pubblico intervento, per una presunta discriminazione di genere all’indirizzo dell’amica Linda Morelli che, ricordo, ho epitetato “zerbino della Maggioranza”.

A Linda ho chiesto scusa per la caduta di stile, ma io avevo fatto un ragionamento politico, e ne avevo chiesto le dimissioni in quanto Presidente del Consiglio, indipendentemente dal genere femminile al quale appartiene degnamente, snocciolando alcune tonnellate di ragioni.

Rilievi gravissimi che, invece di stimolare qualche sana riflessione, hanno scatenato una specie di delirio dell’infallibilità, e così la novella suffragetta Caterina Ciccia, con solidaristica empatia, l’ha sparata grossa citando “parolacce” di cui sarebbero vittime le Consigliere, ohibò! o “una cosa veramente bruttissima da parte di un Consigliere” che sarei io, finendo per confondere vittime e carnefici, l’inettitudine politica con il “sacrificio di santa Maria Goretti”.

Ma mi faccia il piacere!

La critica politica non ha proprio niente di discriminatorio.

Per dire, in quello stesso Consiglio io e Rubino ce le siamo cantate alla grande, ma né io né lui abbiano notificato alcunchè alla Corte suprema dei diritti umani.

E va bene, Caterì: un applauso non si nega a nessuno.

Ho richiesto formalmente la pubblicazione sul Sito comunale di tutte le interrogazioni rimaste senza risposta, gli Atti e le richieste di Commissioni consiliari rimaste puntualmente senza seguito, invitando le altre Minoranze a fare altrettanto, così vediamo se la mia protesta era demagogica o era tesa a mettere in discussione questa mortifera politica del nulla, arrogante, appariscente, raffazzonata e inconcludente, ergo dannosa per sé stessa e per una Comunità che sta andando in frantumi, della quale l’attuale Maggioranza, l’unica a fingere di non essersene accorta, può fornire un discreto campionario d’interpreti perfette. Sergio Ruggiero

 

Pubblicato in Politica

Sergio avverte, forte, la necessità si spiegare e di spiegarsi; una condi zione inusuale nella politica amanteana , da sempre fatta da uomini che esprimevano ed esprimono le loro decisioni senza possibi lità di assoggettarle a riflessioni, spiegazioni e tantomeno a possibili critiche o che stavano o stanno in un profondo ed inaccettabile silenzio.

E Sergio Ruggiero, nel denunciare la sua sofferenza in questo contesto umano oltre che politico, non vuole che restino dubbi e spiega le sue ragioni. Eccole.

“Avverto il bisogno di spiegare, così come ho fatto ad apertura dell’Assise, le ragioni per le quali ho deciso di abbandonare l’Aula. Sia chiaro, le mie considerazioni hanno carattere politico, ferma restando l’amicizia personale con tutti i membri del Consiglio Comunale. Si tratta di una forma di protesta contro l’inutilità della funzione di Consigliere di Minoranza, completamente svuotata, a mio parere, della dignità istituzionale e del significato costruttivo che invece immaginavo dovesse rivestire. Così com’è, non può funzionare, e non serve a niente, se non vuole limitarsi ad assistere a quel che la Maggioranza decide di fare, dato che è largamente maggioritaria avendo legittimamente vinto le elezioni. La gente vota, e liberamente sceglie da chi farsi rappresentare.

Commissioni Consiliari:

Sin dall’inizio della Consiliatura, ho chiesto alle Presidenti di Commissione l’indizione di riunioni tecniche per affrontare i più svariati temi: Centro storico e case sciullate (ripetutamente); Vigili urbani (ripetutamente); Riordino scarichi fognari (le colate notturne a Santa Maria e Cristaudo fanno impressione); Gruppo d’Azione Costiera; Sgravi tributari per investimenti privati nel centro storico e promozione del comparto; Sgravi tributari per rimozione amianto; Disciplina delle acque superficiali ai fini della sicurezza idrogeologica dei versanti. Ho citato solo quelle di cui ho memoria, ognuna delle quali profila una “visione”, ma sono molte di più, e altre ne avevo in mente, e per ciascuna sarei stato pronto a formulare ipotesi di lavoro, rilevare ostacoli, cercare e proporre soluzioni. E mi domando: Perché la Maggioranza ignora queste disponibilità? Per una ragione, credo, che io ho nominato “leggerezza dell’arroganza”, tendente a derubricarle come “inutili complicazioni”, e ad asservire spesso la politica a logiche diverse da quelle veramente costruttive.

Preciso che i punti all’Odg di sabato, e l’ho detto, erano condivisibili (non ho mai disconosciuto, se del caso, la ragionevolezza di certe iniziative della Maggioranza), anche se, francamente, la richiesta delle altre Minoranze di spostare di qualche giorno la data del Consiglio, a mio parere poteva e doveva essere accolta.

Interrogazioni a risposta scritta:

In quanto rappresentante del Gruppo “La Nuova Primavera”, in numerose circostanze, e anche di recente, ho inoltrato interrogazioni al Sindaco a risposta scritta, senza mai, dico mai, ottenere uno straccio di risposta.

Infine, ho rammentato che all’indomani degli eventi delittuosi culminati con lo scoppio di un ordigno che ha distrutto un’automobile ad Acquicella, ho invitato la Presidente del Consiglio a rendersi promotrice di una iniziativa consiliare di condanna dell’accaduto e di sostegno alle forze dell’Ordine. Poiché “l’Anticristo a volte si avvale del silenzio della brava gente”, ritengo che la “brava gente” debba farsi sentire, e che l’esteriorità di un messaggio in certi casi assuma i “crismi della sostanza”. Ma chi lo deve lanciare il messaggio? La Politica innanzi tutto, le Istituzioni e la Cultura, che di fronte a certi fatti non possono mostrarsi pavide o distratte, ma devono mostrare la propria schiena dritta se pretendono di rivestire un Ruolo eticamente positivo in un percorso di emancipazione della società. Ma dalla Presidente non è pervenuto nessun colpo, e nessun colpo, mi pare, sia giunto dalla Maggioranza, consegnando i fatti ad un colpevole silenzio.

Per tutte queste ragioni ho proposto le dimissioni della Presidente Linda Morelli, alla quale ho chiesto scusa per averla epitetata “zerbino della Maggioranza”. Rinnovo alla Signora le scuse e l’amicizia, precisando di voler significare “acriticamente piegata agli intendimenti della Giunta”.

E’ seguito un battibecco con Rubino sulla questione GAC. Ho chiesto scusa anche per questo, ma la commissione che avevo proposto nel merito e mai convocata, avrebbe facilmente evitato anche lo spiacevole episodio.

Ho ascoltato le garbate parole, ma a mio parere poco convincenti, di GB Morelli, ho augurato buon lavoro a tutti quanti e me ne sono andato. Avevo deciso di farlo al primo Consiglio utile, mi è consentito di farlo e l’ho fatto.

I meno distratti ricorderanno che in passato più volte avevo protestato, e che una volta per le medesime ragioni avevo abbandonato una Seduta di commissione.

Ed oggi, ancora mi domando lì dentro che cosa ci sto a fare.

Amantea 29.02.2016              Sergio Ruggiero Gruppo “La Nuova Primavera”

Pubblicato in Cronaca

Su iniziativa dell’Associazione culturale Longotherapy, e con il patrocinio del Comune di Longobardi, domenica sera è stato presentato il romanzo di Sergio Ruggiero “Alle soglie dell’ultimo giorno”, edito da Franco Mannarino, già premiato al Concorso nazionale di Rovigo quale “Miglior romanzo storico”.

 

La sera precedente si era svolto un “Incontro con l’autore” organizzato dai Lions di Amantea presso la sala biblioteca di san Bernardino, nel corso della quale, unitamente al romanzo, è stato presentato un apprezzatissimo approfondimento storico e filologico sulla legenda del tesoro di Alarico, realizzato da “Lo Scaffale” di Amantea.

A Longobardi, nel grazioso “Teatrino comunale”, la partecipazione del pubblico è stata notevole nonostante i rigori della sera, “come raramente si vedeva”, ha commentato soddisfatto il sindaco del paesino tirrenico Giacinto Mannarino.

Merito di Longotherapy, che si è spesa per avere l’autore amanteano a Longobardi e tributargli una degna accoglienza, dimostrando di ben rappresentare lo spirito vincente della “cultura inclusiva capace di coinvolgere la gente e guardare in tutte le direzioni dell’espressione umana”, ha detto l’organizzatore Antonio Martire.

 

Il pubblico ha posto domande sul romanzo e sulla storia del territorio, manifestando vivo interesse e un coinvolgimento davvero incoraggiante.

Alla fine della serata, che è stata dedicata al Maestro Umberto Eco venuto a mancare in questi giorni, il sindaco Giacinto Mannarino e Antonio Martire hanno premiato Sergio Ruggiero con una targa di “riconoscenza per avere dato lustro al paese di Longobardi nel suo romanzo storico”.

 

Un vero successo per i giovani di Longotherapy, rappresentati nella circostanza da Antonio Martire, Costanza De Lio, Renato Pagnotta e Ilaria.

Pellegrini, che hanno incassato la disponibilità de’ “Lo Scaffale di Amantea” al patrocinio scientifico di una iniziativa culturale di celebrazione della figura del sacerdote-storico don Silvio Celaschi.

Due splendide serate di cultura, ad Amantea e a Longobardi, nel ricordo del grande Umberto Eco.

Pubblicato in Longobardi

Si è spento Umberto Eco. Per chi lo conosce è l’autore che ha scritto numerosi saggi di estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo. Tra questi "Il nome della Rosa", un bestseller internazionale tradotto in oltre cento lingue, con una memorabile trasposizione cinematografica.

Un intellettuale vero, che alla cultura attribuiva un assoluto significato etico, fino ad assumere posizioni scomode e pericolose. Ricordo il suo coinvolgimento nel caso Pinelli – l’anarchico morto precipitando da una finestra della questura di Milano nel 1969 – autodenunciandosi e accusando la polizia. Ricordo le sue posizioni fortemente antiberlusconiane, frutto di una mente assolutamente libera che lo indusse ad essere tra i fondatori del movimento di intellettuali Libertà e Giustizia.

Eco, che aveva una visione universalistica della cultura, non esitava ad esprimersi su ogni ambito della conoscenza e dell’espressione umana, dalle canzoni alla semiotica, dalla politica alla religione, dalla televisione al fumetto, dalla filosofia medievale alla letteratura contemporanea.

Ma chi era per me Umberto Eco? A questo punto voglio riportare un verso de’ “Il nome della Rosa”, per bocca di Adso da Melk: … mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che verranno (se l’Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione.

Una folgorazione. Per me Eco è il maestro, e un punto di riferimento per gli scrittori di romanzi storici. In particolare per quelli che, come me (molto modestamente), amano intarsiare la narrazione con significati, cifre, scienze e segni funzionali alla rivelazione o all’esaltazione di un mistero.

Egli mi ha fatto conoscere Tommaso d’Aquino, Gioacchino da Fiore, Dolcino da Novara, Obertino da Casale. Li ho visti, con loro mi sono intrattenuto, ho posto domande ed ho ottenuto risposte. Mi ha stimolato ad indagare un universo, e mi ha consegnato un regalo immenso, il piacere irrinunciabile, forse bramoso, alla lettura e all’approfondimento. Ed è merito Suo (o colpa sua), se ad un certo punto della vita ho deciso di consegnare all’impietoso vaglio dei lettori le tracce delle mie iperboliche pulsioni intellettuali.

Grazie Maestro, di te conserverò un ricordo eterno.

Amantea 20 febbraio 2016

Sergio Ruggiero

Pubblicato in Italia

La presentazione avverrà giorno 20 febbraio con inizio alle ore 18.30 nella sala biblioteca di San Bernardino.

 

Ogni sera, quando vado a letto, scorgo sul comodino la copia di “Alle soglie dell’ultimo giorno” , l’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero. Un capolavoro.

Mi capita, talvolta, di sognare le storie che Sergio racconta, di incontrare i personaggi che si conoscono quando si sfogliano le pagine del suo libro, di calpestare, anche io, i luoghi che sono il palcoscenico dei fatti raccontati, di essere osservatore silente ed estraneo delle scene e dei momenti raccontati ed, infine, di restare avviluppato nelle vicissitudine umane e storiche che costituiscono l’ordito del libro.

 

Ma per quanto lo abbia letto due volte c’è ancora, almeno, una domanda alla quale non sono riuscito a dare una risposta univoca.

“Alle soglie dell’ultimo giorno”è un romanzo d’amore od un romanzo storico?

Più o meno la stessa domanda che ci siamo posti dopo aver letto gli altri romanzi “ruggeriani”

Potrebbe essere un romanzo storico nel quale l’autore nel raccontare fatti d’arme e di guerre aggiunge le note vive e liete di uomini e donne e dei loro amori.

 

Ma forse è un romanzo d’amore la cui vicenda viene calata nel contesto storico e sociale del tempo in cui vivono i protagonisti della stessa. Difficile dare precedenza o prevalenza ad uno dei due elementi.

L’unica certezza è che il colore delle storie d’amore è il fiore che abbellisce il giardino grigio delle tragedie delle umane società alla ricerca di serenità, di giustizia, di sicurezza, di libertà.

E forse è per questo che ne cogliamo ed apprezziamo lo splendore mistico e dolce delle storie d’amore di ogni tempo, la similitudine dell’essere umano di fronte al sentimento dell’amore in ogni dove ed in ogni tempo.

Le armi e le guerre sono diverse, così come le loro ragioni, mentre il cuore, avvertito durante i momenti di amore, è sempre lo stesso.

Ed è per questo che alcune parti del romanzo diventano poesia ed incanto.

Pubblicato in Cronaca

Ecco cosa scrive il Consigliere comunale gruppo della “Nuova Primavera”, Sergio Ruggiero con una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio Ermelinda Morelli e per conoscenza a tutti i Consiglieri Comunali.

 

Richiesta COMUNICATO Urgente da parte del Consiglio Comunale sui recenti fatti criminosi.

Le violenze che sono state di recente perpetrate nel nostro territorio, l’incendio di una pizzeria e un’esplosione che ha distrutto un’automobile, non possono non destare preoccupazione e il motivato timore di un rigurgito delinquenziale che, con preoccupante regolarità, torna purtroppo a fare capolino.

Si tratta, in sintesi, di eventi che hanno un effetto devastante sulla pubblica opinione, e in quanto tali sono da considerarsi lesivi della libertà e della dignità collettiva, prim’ancora che minaccia alle libertà individuali.

 

Ciò che è avvenuto, oltre ad aver distrutto beni materiali, ha messo gravemente a repentaglio la sicurezza delle persone, e ha insinuato, nella nostra Comunità, un senso di allarme e di strisciante insicurezza.

Tutto questo richiede una forte reazione generale, in primo luogo da parte delle Istituzioni che rappresentano la Comunità delle persone per bene, la stragrande maggioranza degli amanteani che si sforza di operare nel diritto e nelle regole della normale convivenza, nonostante le difficoltà quotidiane.

 

Per tale ragione, mi preme esortarLa, in quanto Presidente del Consiglio Comunale e in Sua rappresentanza, a proporre un documento di condanna di quanto accaduto, e di sostegno agli Organi inquirenti, affinchè sulla drammatica successione di eventi venga fatta piena luce.

Presidente, Ella sarà certamente d’accordo con me nel ritenere che il Consiglio Comunale di Amantea non possa e non debba mostrarsi né pavido nè indifferente di fronte a fatti gravissimi che, se da una parte tendono ad instillare tra la gente il sentimento della paura e della rassegnazione, dall’altra decretano la mortificazione dell’emancipazione civile e della democrazia ad opera delle oscurantiste logiche della violenza.

 

Amantea 27.01.2016             

Cordialmente

Sergio Ruggiero

In un recente “grido di dolore” comparso su facebook, un’ausiliaria del traffico non riconfermata dalla Ditta che si è aggiudicata l’appalto delle strisce blù, si domanda perché “la NOSTRA AMMINISTRAZIONE (si, anche mia in quanto rispettosa cittadina), NON sia in nessun modo INTERVENUTA nonostante essa sia TENUTA a VIGILARE affinché la Legge Speciale del BANDO da LEI STESSA EMANATO venga rispettato. Datemi una spiegazione ve ne prego se ne avete una sensata!”.

 

L’ex ausiliaria in questione, con sobrietà, e devo dire anche con stile, ha comprensibilmente lamentato la disperazione per il proprio futuro e quello di persone che si trovano o dovessero in futuro ritrovarsi nelle medesime condizioni, cioè di lavoratori sacrificati da una politica che trita tutto, anche un principio, quello della salvaguardia occupazionale, ispirato alla giustizia sociale e alla solidarietà, sulla base di logiche che utilizzano e trattano cinicamente i bisogni primari della gente.

Certo, adesso c’è qualcun altro che lavora al posto degli ausiliari non riconfermati, magari qualcuno che aveva bisogno, brave persone, per carità, ma disattendere un criterio che tutela l’occupazione sulla quale poggia il progetto di vita di persone, di gente che si è ben comportata in quel lavoro, con famiglia a carico e magari debiti contratti, non è una bella cosa.

 

E’ piuttosto, a mio parere, la plastica dimostrazione di una politica mediocre, tetra, una politica che tende a distruggere le cose buone, interviene dove le conviene e ignora ciò che vuole, aggirando con gelida disinvoltura finanche princìpi condivisi e accettati, almeno fino a qualche mese fa.

Si poteva fare in modo che gli ausiliari fossero riconfermati? Veramente crediamo che non si potesse fare nulla? Io dico che si poteva e si doveva fare.

I ricorsi preannunciati dagli ausiliari per la violazione della salvaguardia apriranno un altro fronte giudiziario, come quello aperto in relazione alla stabilizzazione dei vigili precari, questioni dall’incerto esito ma destinato, probabilmente, a determinare ulteriori spese pubbliche.

Oltre a manifestare la personale solidarietà alla neo disoccupata con famiglia a carico, e a quanti abbiano subito il medesimo triste trattamento, ancora una volta protesto la mia contrarietà ad una scelta e ad un sistema che non si fa scrupolo di mortificare la dignità delle persone, pur sapendo che la mia protesta non serve a niente, se non a significare che in fondo anch’io, come Consigliere comunale, probabilmente valgo niente.

Sergio Ruggiero

L’amico Sergio Ruggiero è sicura mente, oggi, l’amante ano più famoso, l’amante ano che meglio rappre senta quella Amantea invocata, in primis, da quelli di noi che la amano, senza usarla e, tantomeno, senza sfruttarla o sfruttarne , a proprio uso e consumo e per i propri interessi e la propria vanagloria, le sue parti e la sua gente.

Una fama non cercata, non pagata, una fama costituita da apprezzamenti sinceri che riceve in ogni dove e che gli viene riconosciuta dai suoi lettori.

Una fama che nasce dalla qualità indiscussa dei suoi romanzi e che viene via, via confermata dalle sue qualità umane che si apprezzano quando lo si conosce.

E non siamo certamente profetici se insistiamo nel ricordare quanto da noi detto sin dalla sua prima opera e cioè che Sergio è destinato ad ancora maggiori successi.

Una fama che come stelle nel firmamento viene espressa in vari luoghi dell’Italia , dal premio per il

“Miglior romanzo storico”, in quel di Rovigo, al recentissimo incontro in Morano Calabro e Lappano.

Incontri che seguiranno nel 2016 in Amantea grazie ai Lyons di Amantea, promosso da Michele Scialis e da Anna Maria Mannarino, in Longobardi, Girifalco, Cosenza, Rende e Reggio Calabria.

Questo il comunicato dal titolo “La Calabria protagonista nella storia”

“Continua il tour calabrese dell’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero dal titolo “Alle soglie dell’ultimo giorno” (Editore Franco Mannarino). Sostenuto dal successo letterario di Rovigo, dove è stato premiato quale “Miglior romanzo storico”, il romanzo raccoglie ovunque notevoli consensi e

numerosissime partecipazioni imponendosi come nascente fenomeno letterario.

Le immagini che seguono riguardano la premiazione di Rovigo, e le presentazioni di Morano Calabro, promossa dall’Assessore alla cultura Emilia Sìcari, e di Lappano, su iniziativa dell’Assessore alla cultura Lorella Veltri, dove l’autore è stato premiato dalle rispettive Amministrazioni comunali.

Un segno: entrambe le Assessore avevano già letto e apprezzato il romanzo, che si ambienta nel

Bruttium del IX secolo.

In precedenza, il libro è stato presentato con successo a Buonvicino, e a san Demetrio Corone presso la Libreria Fusaro, su iniziativa dell’ing. Demetrio De Martino, appassionato lettore dei romanzi di Ruggiero.

A Lappano (la protagonista femminile del romanzo è Tilesia di Lappianus), Palmiro Medaglia, di colà originario, ha presentato le belle attività dell’Associazione di volontariato “Stefano Medaglia”, suggellando, alla presenza del Sindaco Maurizio Biasi e dell’Assessore Lorella Veltri, il felice matrimonio tra cultura e solidarietà.

Oltre ad un appuntamento Lyons di Amantea, promosso da Michele Scialis e da Anna Maria Mannarino, a partire da gennaio 2016 sono previste presentazioni del romanzo a Longobardi, Girifalco, Cosenza, Rende e Reggio Calabria”.

Ad maiora, Sergio.

propaganda rai treAncora un premio per il “nostro” scrittore amanteano Sergio Ruggiero.

 

Non uno di quelli omaggio della accondi scendenza paesana.

No, la fama del nostro Sergio è arrivata lontano.

 

Domenica 22 novembre sarà premiato in quel di Rovigo per la sua ultima fatica “ Alle soglie dell’ultimo giorno”.

 

Sergio ha conquistato la sezione “Narrativa storica” del concorso letterario nazionale “ L’Unicorno” di Rovigo 2015, patrocinato da Confindustria Verona, area metropolitana VE.RO. Cultura.

 

 

La premiazione sarà tenuta nel “Teatro sociale” di Rovigo.

 

A Sergio Ruggiero le congratulazioni della redazione di TirrenoNews.it

 

 

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