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sindacoAmantea ha votato e ha liberamente scelto. Il nuovo Sindaco che governerà la cittadina a noi tanto cara è il dott. Vincenzo Pellegrino. La sua lista “Nea Polis” ha ottenuto la maggioranza dei voti. Lo sfidante dott. Luigi Socievole dato per vincente fino allo spoglio delle schede elettorali è stato sonoramente sconfitto. Ha ammesso la sconfitta e si è congratulato col vincitore. Adesso bisogna voltare davvero pagina e guardare avanti, dimenticando i due anni bui e duri di commissariamento dell’Amministrazione comunale per infiltrazione mafiosa. Il Sindaco vincente è un noto chirurgo. Si sono recati alle urne il 61,83% degli aventi diritto al voto che erano 14.081 elettori. Da oggi, secondo il Sindaco Pellegrino, si cambierà pagina. Si parlerà solo di diritti e di rispetto dei cittadini. Ma fra pochi giorni, dopo l’insediamento, dovrà affrontare la rognosa questione della scissione della popolosa Frazione di Campora San Giovanni, che in questa tornata elettorale ha fatto registrare un forte astensionismo.

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E’ una Amantea fortemente perplessa quella che stamattina ha accolto la notizia che la Cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento, emesso, i primi di agosto 2017, dal Tribunale della Libertà di Catanzaro, di scarcerazione di Franco La Rupa e Marcello Socievole che erano stati arrestati il 22 luglio del 2017.

Mancavano secondo il Tribunale della Libertà di Catanzaro i gravi indizi di colpevolezza e quindi la necessità delle esigenze cautelari.

Ed in particolare, secondo il collegio cautelare, ma anche secondo gran parte della comunità, Socievole, se fosse stato eletto, avrebbe potuto intervenire sulla decisione riguardante l’affidamento del servizio di gestione dell’asilo comunale ma non sulle determinazioni dell’aggiudicatario della gara.

Ed invece il ricorso del PM Pierpaolo Bruni ed il pronunciamento della Cassazione che ha imposto un nuovo pronunciamento da parte di diversa sezione del Tribunale della Libertà di Catanzaro.

La intera comunità si chiede, comunque, se davvero i due politici amanteani dovranno rientrare in carcere o se, anche, in caso di pronuncia a loro sfavorevole, non sia ritenibile più giusta una pena meno afflittiva.

Ecco cosa scrive Cosenza Channel:

“La procura di Paola ottiene l’annullamento (con rinvio) del provvedimento disposto dal Riesame di Catanzaro nei confronti di Marcello Socievole e Franco La Rupa, precedentemente arrestati dal gip di Paola e poi scarcerati per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, e quindi, delle esigenze cautelari circa l’inchiesta sul presunto voto di scambio e tentata estorsione ai danni del vice sindaco di Serra d’Aiello e della sua compagna di vita.

La Suprema Corte di Cassazione infatti ha accolto in toto il ricorso avanzato dall’ufficio inquirente, coordinato dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, evidenziandone in punta di diritto le motivazioni che hanno portato ad impugnare il provvedimento di scarcerazione del Tdl di Catanzaro.

PRIMA IL RIESAME. Il Tribunale di Catanzaro aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare, argomentando che i consigli e le sollecitazioni rivolte al vice sindaco di Serra d’Aiello da La Rupa, alla presenza e nell’interesse di Socievole, al fine di garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro della moglie era insuscettibile di integrare la minaccia costitutiva degli illeciti ascritti in quanto la cessazione o prosecuzione del rapporto non dipendeva né da La Rupa né da Socievole (assessore in pectore del ramo) poiché gli stessi non avevano il potere di interferire o condizionare le scelte della società incaricata della gestione.

In particolare, secondo il collegio cautelare, Socievole, se fosse stato eletto, avrebbe potuto intervenire sulla decisione riguardante l’affidamento del servizio di gestione dell’asilo comunale ma non sulle determinazioni dell’aggiudicatario della gara.

Inoltre, l’ordinanza cautelare aveva messo in dubbio che Fabio Innocenti potesse essersi sentito minacciato dai contenuti del colloquio intercorso con La Rupa e da Socievole sia in considerazione del suo ruolo di vicesindaco di un Comune vicino, in quanto tale consapevole che «“la situazione lavorativa della compagna.. non avrebbe potuto subire ripercussioni negative per effetto di decisioni politiche dell’amministrazione comunale di Amantea”», sia perché, ove effettivamente intimorito, Innocenti avrebbe dato immediata notizia del colloquio alle forze dell’ordine e non al candidato a sindaco del Comune di Amantea, Tommaso Signorelli. Di conseguenza il Tribunale escludeva la ravvisabilità degli estremi di cui all’art. 87 L. 86/1960, ipotizzando la più lieve fattispecie di cui all’art. 86 e disponendo l’annullamento dell’ordinanza».

IL RICORSO DI BRUNI. La procura di Paola, invece, deduceva la violazione di legge e l’illogicità e contraddittorietà della motivazione in quanto il Tribunale del Riesame ha ritenuto che i condizionamenti, i consigli e le sollecitazioni rivolte dagli indagati a Fabio Innocenti non assurgerebbero a minacce idonee ad integrare i delitti ascritti in via provvisoria, trascurando di considerare che – secondo i principi fissati dalla giurisprudenza di legittimità – l’idoneità della minaccia deve essere valutata con giudizio ex ante, considerando le circostanze di tempo e di luogo nonché le condizioni e situazioni personali dei destinatari sicché è del tutto incongruo ritenere che la minaccia della perdita del posto di lavoro non possa costituire in un contesto particolarmente disagiato un incisivo strumento di coartazione dell’autodeterminazione della vittima, tenuto conto – nella specie – delle dichiarazioni in tal senso rese sia da Innocenti che dalla moglie.

Secondo la procura di Paola era, inoltre, contraddittorio ed illogico il richiamo dell’ordinanza impugnata alla mancata tempestiva denuncia dell’accaduto da parte di Innocenti giacché questo elemento rafforza la tesi dell’esatta percezione dell’intimidazione dal momento che proprio per timore di ritorsioni il vice sindaco di Serra d’Aiello non segnalò immediatamente l’accaduto alle forze dell’ordine. Infine, la procura di Paola aveva osservato che anche se rispondesse al vero che l’indagato una volta eletto non avrebbe avuto potere d’incidere sulla prosecuzione del rapporto di lavoro della persona offesa, la difforme prospettazione operata nel corso del colloquio registrato e riversato in atti integrerebbe comunque la fattispecie ex art. 87 Dpr 570/60 poiché la disposizione sanziona anche colui che con notizie false, artifizi o raggiri ovvero con qualunque mezzo illecito atto a diminuire la libertà degli elettori esercita pressioni nei loro confronti.

LA CASSAZIONE. Il ricorso merita di essere accolto perché «la minaccia non costituisce l’unica modalità strumentale attraverso la quale può realizzarsi la coartazione degli elettori e rientrava nei poteri del giudice del riesame l’eventuale riqualificazione del fatto sub a), declinato dalla pubblica accusa nel senso dell’uso di minacce onde costringere la Damiano e i familiari a votare in favore di Socievole e della lista elettorale d’appartenenza del medesimo. Infatti, come rilevato dalla procura di Paola, il contestato art. 87 sanziona chiunque usa violenza o minaccia ad un elettore, od alla sua famiglia, per costringerlo a firmare una dichiarazione di presentazione di candidatura o a votare in favore di determinate candidature, o ad astenersi dalla firma o dal voto, o con notizie da lui riconosciute false, o con raggiri o artifizi, ovvero con qualunque mezzo illecito, atto a diminuire la libertà degli elettori, esercita pressioni per costringerli a firmare una dichiarazione di presentazione di candidatura o a votare in favore di determinate candidature, o ad astenersi dalla firma o dal voto».

Per gli ermellini la motivazione del Riesame risulta illogica e contraddittoria, in quanto «esclusa l’idoneità delle minacce – opta in maniera ipotetica per la residuale configurabilità del reato di corruzione elettorale, pur avendo riconosciuto che “non vi è (e non potrebbe esservi) incertezza alcuna, alla luce delle chiare e non suscettibili di diversa interpretazione, dichiarazioni che La Rupa ha rivolto ad Innocenti sul futuro lavorativo della convivente, in punto di interferenza e condizionamento del voto amministrativo che erano chiamati ad esprimere la stessa moglie e i suoi genitori nella competizione elettorale del giugno 2017..”».

Tra le frasi contestate vi è quella in cui marito e moglie si sentono dire che «“è un peccato che tu per votare l’amico, voglio dire fai compromettere il posto di lavoro alla futura moglie tua”… “e tu invece devi fare cinque e uno perché Marcello gli ha dato il posto…. quando siamo in amicizia divido quando per esempio Marcello Socievole deve andare un’altra volta a rinnovare il contratto alla futura moglie tua che dividiamo (…)?”».

In conclusione, analizzando la posizione dell’ex consigliere regionale, la Cassazione evidenzia che «l’affermazione che La Rupa, sponsor della Lista Azzurra, e il coindagato Socievole, candidato destinato in caso di elezione al ruolo di assessore con competenza sui servizi pubblici, non avrebbero avuto in ogni caso potere decisionale in ordine alle sorti del rapporto di lavoro della Damiano è ampiamente contrastata dai contenuti della conversazione registrata e poggia su dati meramente formali che trascurano le massime d’esperienza in relazione alla permeabilità degli appalti di servizi a logiche di potere, soprattutto in ristretti contesti ambientali ad alto tasso di disoccupazione».

Dunque ora un nuovo Riesame per La Rupa, difeso dall’avvocato Gregorio Barba, e Socievole, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli. (Antonio Alizzi)

Posted Antonio Alizzi by Redazione Cosenza Channel venerdì, 23 novembre, 2018

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La giunta con delibera n 6 del 10/1/2108 provvide a modificare l’assetto organizzativo degli uffici e dei servizi comunali.

Nemmeno un mese dopo nuovo cambio dell’assetto organizzativo degli uffici e dei servizi comunali

Questi i principali cambiamenti.

Il geometra Clemente con delibera n 16 del 1.2.2018 passa dalla categoria C alla categoria D.

Sempre il geometra Clemente diventa responsabile dell’Urbanistica, Manutenzione, Demanio, sicurezza sul lavoro, edilizia pubblica e privata, cooperative sociali, ERP e rapporti con l’ATERP.

IL Comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso diventa responsabile degli affari legali e perde la carica di vicesegretario.

La carca di Vicesegretario passa a Mario Aloe che perde il commercio e gli affari produttivi.

Il commercio e gli affari produttivi passano a Giancarlo Socievole.

Queste le voci raccolte stamattina in comune.

Ora aspettiamo la pubblicazione degli atti.

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mario pizzino amantea sindacoIl sindaco Mario Pizzino ha preso atto delle dimissioni dalla carica di consigliere comunale da parte di Marcello Socievole, che sono state protocollate a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo email del comune di Amantea.

«Una decisione – ha detto il primo cittadino – certamente sofferta, che rispetto accettandone in toto il contenuto. L’amico Marcello Socievole, saprà difendersi nelle sedi opportune, facendo valere le sue ragioni nel nome della giustizia, con le mani libere, senza nessun tipo di impedimento che la carica di consigliere comunale comporta».

Il primo cittadino, in ottemperanza alle norme in vigore, ha già provveduto, di concerto con il presidente Caterina Ciccia, a convocare per giovedì 3 agosto alle ore 15.30, l’assemblea consiliare che prenderà atto delle dimissioni di Socievole e procederà alla ratifica della relativa surroga con Giuseppe Maria Vairo, risultato primo dei noi eletti.

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Si è svolta ieri martedì 26 maggio nella zona di mare compresa tra i Comuni di Tropea e Nicotera un’esercitazione marittima complessa denominata “AIRSUBSAREX 2015” durante la quale sono state simulate le operazioni di soccorso in caso di ammaraggio di un aereo di linea partito da Malta e diretto a Roma con 50 persone a bordo.

 

Le attività di ricerca e soccorso sono state dirette dalla Sala Operativa del 5°M.R.S.C. della Direzione marittima - Guardia Costiera di Reggio Calabria, Autorità preposta al coordinamento degli interventi in caso di aereo incidentato in mare, con l’attivazione dell’unità di crisi in assetto ottimale presso la sede di Reggio Calabria, nonché delle sale operative – sedi di Unità Costiere di Guardia - in prima fase di soccorso dei Comandi delle Capitanerie di Porto di Vibo Valentia Marina e Gioia Tauro, nonchè dell’Ufficio Locale Marittimo di Tropea.

L’esercitazione ha visto impiegati, per la ricerca aerea, sette aeromobili appartenenti alla Guardia Costiera, all’Esercito Italiano, all’Aeronautica Militare, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, al Corpo Forestale dello Stato, mentre per le ricerche navali, sono state utilizzate dieci Unità navali appartenenti alla Guardia Costiera (ove per l’occasione sono state imbarcate anche due unità cinofile della Scuola Italiana Cani da Salvataggio), ai Carabinieri, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza e ai Vigili del Fuoco.

I ventiquattro naufraghi recuperati, tra cui dodici feriti, sono stati tratti in salvo nel punto di crash aereo, individuato a circa quindici km da Capo Vaticano, dalle varie motovedette impiegate e sbarcati nel porto di Tropea, sotto il coordinamento della Motovedetta CP 2096 della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, ove è stato imbarcato un Ufficiale in qualità di coordinatore delle unità navali.

Nel porto di Tropea hanno operato i militari della locale Guardia Costiera e pattuglie della Capitaneria di Vibo, le altre forze di polizia del posto, mentre la Protezione civile, il SUEM 118 e la Croce Rossa Italiana hanno allestito due posti medici avanzati, sotto la supervisione e il coordinamento della Prefettura di Vibo.

I naufraghi sono stati simulati dai figuranti della Protezione Civile e dalla SICS e truccati dalla Croce Rossa Italiana.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tra gli altri Socievole, Di Puglia e Casaburi della protezione civile di Amantea che hanno interpretato i naufraghi peraltro operando sotto la pioggia.

Un altro ringraziamento ad un altro amanteano Il comandante Ragadale che ha coordinato la intera operazione di soccorso

I mezzi aerei partecipanti sono stati rischierati per opportunità pratica, dal giorno 25 maggio presso l’aviosuperficie in uso al Comando SIRIO dell’aviazione dell’esercito Italiano di Lamezia Terme, per lo svolgimento di briefing operativi relativi alle attività tattiche di ricerca e soccorso in mare, tenuti dal personale specialistico della Guardia Costiera.

Durante le fasi di sbarco dei naufraghi presenti nel porto di Tropea il Prefetto Dott. Giovanni Bruno, il Direttore Marittimo della Calabria e della Basilicata Tirrenica – C.V. (CP) Andrea AGOSTINELLI e il Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia – C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE.

Gli stessi a bordo della Motovedetta CP 808 hanno seguito alcune situazioni operative nella zona di mare interessata all’esercitazione

Non è che si abbia sempre il tempo ( e la testa) di avere o fare riflessioni su quanto ascoltiamo o vediamo .

Spesso, ci aiutano le fotografie, quelle che vediamo il giorno dopo od ancora più tardi, magari senza la cogitazione e la emozione del momento.

Ed è allora che noti quello che prima non avevi nemmeno visto.

Nell’ordine Marcello Socievole, Gianfranco Suriano, Sante Mazzei, Mario Pirillo, Tullio Lupi.

Ed a sinistra di Socievole c’era anche Giovanni Morelli che al momento dello scatto della foto stava salutando il pubblico.

Praticamente un parterre politico amanteano oggi frammentato e diviso, ma che è unito dalla musica. Forse od apparentemente.

Ed allora è venuta la riflessione .

Si può essere politicamente conflittuali, addirittura alternativi, almeno apparentemente, e poi uniti dalla musica o dalla Banda Mario Aloe?

Forse si, forse no!

O c’è qualcos’altro?

Forse il fatto che a Natale si è più buoni ( e morbidi) come i Panettoni?

O la sacralità del luogo che invita alla comunione di intenti?

O magari la origine politica di tutti i presenti( non vi fate deviare dalle posizioni attuali, pensate invece alle loro origini politiche. Praticamente …ex DC e comunque di Centro destra)?.

Ed allora la domanda cruciale.

Ma Amantea ne trarrebbe benefici se tutta la politica locale fosse tesa agli interessi veri di tutti gli amanteani e non delle sue parti?

Una domanda destinata a restare senza risposta.

A tutti comunque buon anno 2014.

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa “molto tosto” da Antonio Carratelli che senza peli sulla lingua e senza ipocrisia attacca di petto uomini e pseudo posizioni. Ecco le sue voci:

Il futuro politico: «In queste settimane ho avuto modo di confrontarmi con molti cittadini che mi hanno confidato dubbi e perplessità sull’operato dell’esecutivo che da quello che vedo si trascinerà stancamente fino alla prossima consultazione elettorale. Mi rendo conto che i tempi non sono del tutto maturi per un cambiamento politico. Da parte mia ho cercato sempre di servire la città non solo con la testa, ma adoperandomi in prima persona per facilitare il decorso delle cose. Proseguirò su questa strada, cercando compagni di viaggio che si rivolgono alla politica con il mio stesso approccio. Sarà la gente eventualmente a premiare o meno questo mio percorso».

La mia dignità vale molto più di una poltrona:«Quello che dico trova riscontro anche nella querelle che ha messo di fronte Mario Pizzino e Marcello Socievole. La loro solidarietà mi è sembrata indirizzata a mantenere le proprie posizioni e ad ambire a qualcosa di meglio, piuttosto che per dimostrare una maggiore coesione nel gruppo consiliare che fino ad ora abbiamo mantenuto nel civico consesso. Peraltro la loro solidarietà è la stessa che ho ricevuto dalla minoranza. Probabilmente questo gruppo consiliare non è mai esistito. Non si è trovato neanche un accordo sul contenuto di una nota di stampa contro la mia rimozione dall’incarico. Ad entrambi vorrei dire che la mia dignità vale molto di più di una poltrona, tanto che nei mesi scorsi avevo già rinunciato al ruolo di assessore, presentando una lettera di dimissioni all’indirizzo dell’attuale sindaco facente funzioni Michele Vadacchino. Ed allo stesso tempo vorrei ricordare che di quei mille voti paventati da Pizzino, nell’ambito della rappresentanza consiliare all’interno della giunta, oltre 400 sono i miei. Così giusto per ricordarlo.

Carneade chi era costui? Infine una precisazione a “Carneade” Vincenzo Lazzaroli. Non credo di dovergli fornire spiegazioni sul mio impegno politico, considerato che “Carneade Pdl” in passato ha sempre criticato il mio operato da assessore, mentre oggi mi cerca per coinvolgermi in un presunto progetto politico. Non sono a conoscenza del suo incarico quale responsabile del Pdl ad Amantea, ma voglio ricordare a me stesso che un segretario, un referente o un dirigente di partito, da quel che ne so io va designato dalla base e dai tesserati della sezione locale. Posso tranquillamente affermare che negli ultimi due anni, e comunque dalla campagna per le elezioni regionali, qui ad Amantea non c’è stata alcuna riunione degli iscritti in merito». Antonio CARRATELLI

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La “questione” Carratelli può diventare esplosivamente “politica”

I commercianti di Via Margherita, “feriti” da tasse, quantomeno, stabili se non in crescita e da incassi sempre meno remunerativi dei loro investimenti e dei loro alti costi gestionali , hanno dato al problema sollevato e portato avanti da Tonino Carratelli, una valenza certamente ultronea a quella che obiettivamente ha. Non è ,infatti, “la soluzione”

E per quanto non si veda chi sia davvero in grado di trasformare le loro ragioni in ragioni generali e come intenda fare, né ancora meno, si veda una trasformabilità di un malumore in orientamento politico tale da sviluppare candidature di posizione, la vicenda potrebbe avere qualche sia pur minimale risvolto elettoralistico.

Intorno il silenzio dell’amministrazione comunale che non difende la sua posizione come oggettiva e di interesse sociale.

Ma la “questione” Carratelli sembra orientarsi verso un posizionamento fortemente politico.

Si dice che intanto ricorderà a Marcello Socievole ed a Mario Pizzino, soprattutto, nella sua qualità di presidente di una commissione consiliare, l’appartenenza ad un medesimo “gruppo” che avrebbe dovuto comportare la loro presa di posizione quantomeno individuale se non di gruppo.

Se davvero Carratelli dovesse entrare in questo circuito si potrebbero anche avere reazioni politiche.

Si dice poi che Carratelli voglia parlare alla città e dire la “sua verità” sulla vicenda del suo esautoramento , che sarebbe figlio non della difesa da parte sua delle ragioni dei commercianti della principale via amanteana, ma di ben altro

Le voci che circolano parlano di un regista occulto di cui sarebbe espresso il nome ed il cognome.

Le voci che circolano porterebbero ad uno specifico reato di “lesa maestà”.

Le voci che circolano offrirebbero il quadro di un Carratelli ,unico assessore capace di pretendere cambiamenti radicali ed indispensabili per garantire lo sviluppo della città e di come queste pretese corrette e necessarie siano la possibile ragione del suo esautoramento

E questo nel silenzio della restante politica, opposizione compresa, e di come si sia colpito Carratelli per inibire altri possibili conati di libertà!

Qualcuno addirittura è convinto che nella foga Carratelli possa raccontare alla città anche altro, tanto altro!.

Vedremo.

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E’ vero che la partita non si è giocata per l’assenza dell’altra “squadra” ma il calcio è così; se la seconda squadra non si presenta la vittoria va a chi c’era.

E ieri sera Lazzaroli c’era; sul palco a ricevere i ringraziamenti di Simona Loizzo e quelli di Giacomo Mancini.

E’ ufficiale ormai: “Lazzaroli è un valido dirigente provinciale del PDL cosentino” ed è “il capo della sezione locale del PDL amanteano”. Dichiarazioni proprio di Loizzo e di Mancini.

Non solo ma c’erano anche Bruno e Romano e con loro anche Filice e l’ingegnere Ianni, oltre ad un folto gruppo di camporesi .

Peraltro l’altra squadra non solo non era in campo, ma nemmeno sugli spalti.

Può anche sembrare strano ma mancava Marcello Socievole, per ragioni non partecipate.

E mancava anche Tullio Lupi, probabilmente in animo di collocarsi nella nuova Destra aennina.

Mancava anche Paolo le Rose che pur aveva sposato l’idea di partecipare alla competizione elettorale sotto le insegne di “Lazzaroli for sindaco” e si dice( non sappiamo se crederci) di una lista arricchita dalla presenza di “tosti della politica” come Pizzino( presente) ed Arone( presente).

Forse dimentichiamo qualcuno ma ci sembra che del vecchio partito del Popolo della Libertà che aveva avuto l’ardire di voler concorrere alle scorse elezioni( ricordate il commissariamento dell’avvocato Osvaldo Vadacchino con vice commissario Biagio Miraglia?) non sia rimasto più nessuno

Ovviamente la grande assenza dei big nazionali, regionali, provinciali, non è sfuggita ad alcuno.

Mancava Tonino Gentile, mancava la Santelli, mancava Pino Gentile, mancava Gianpaolo Chiappetta, mancava Giovanni Dima, mancavano GB Morelli e Mario Russo, e quindi mancavano anche i loro amici del BTC e di Amantea.

Insomma Scopelliti viaggia in solitudine. Almeno ci sembra

Ora si tratta di fare scommesse ed io le ho fatte. Una scommessa se il PDL sarà presente alle prossime elezioni comunali ad Amantea e peraltro con Lazzaroli capolista, l’altra se supererà gli ottocento voti.

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Aveva ragione chi pensava che la vicenda del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco fosse in realtà un falso problema e che dietro ci potesse essere altro?. Non è dato sapere, ma forse, come diceva la buonanima, a pensar male spesso ci si indovina.

E prima di tutto lo aveva capito la “penna”, Paolo Orofino il cui intuito giornalistico ha avuto una seppur non necessaria conferma proprio stasera.

Ed, infatti, stasera, puntuale agli appuntamenti importanti, ( intuito?) si aggirava come una “faina” intorno al municipio. Auspice, forse, quel “foriero”, che, al tempo, più che una considerazione, era una forte sensazione.

Un caso, questa presenza? Certamente ,no! Non è da lui. Mestiere, professionalità, istinto, invece. Ed è così che lui è diventato inconsapevole valvola di sfogo di Marcello Socievole e di Sante Mazzei piombati giù dalla sala consiliare dove si svolgeva una importantissima riunione politica sul PSC( il Piano Strutturale Comprensoriale) e che erano fortemente arrabbiati( il termine esatto è un altro, che non è opportuno ripetere) contro l’assessore Cappelli.

Ma di questo leggerete domattina su Il Quotidiano.

Intanto cogliamo che Socievole è andato via dopo aver proferito considerazioni che, ci dicono, siano difficilmente ripetibili verso l’assessore Cappelli.

Mazzei, invece, che non sembra sia stato da meno, è rimasto in piazza davanti al Bar a parlare con Paolo Orofino e Antonio Rubino.

Già perché il tutto è avvenuto presente Salvatore Pirillo mentre fuori dal municipio stazionava come d’abitudine Rubino

Può anche darsi che tutto si risolva in un nulla di fatto, con scuse dell’uno o dell’altro se non reciproche, ma può anche darsi che la vicenda non riesca ad essere ricomposta dal “risanatore” per antonomasia che è Tonnara, nel qual caso ci saranno epiloghi politici. Una storia, anche questa, foriera di novità.

Quali difficile dire.

Ma, al contrario, forse ha ragione chi pensa che questa vicenda troverà soluzione appena si risolverà il problema del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco; od almeno di uno dei due.

A domani quindi. Dopo la lettura de Il Quotidiano altre riflessioni.

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