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Al Teatro la Scala di Milano la sera del 7 dicembre è andata in scena, inaugurando come al solito la nuova stagione lirica, la Tosca di Giacomo Puccini.

Era presente nella tribuna d’onore il Capo dello Stato Mattarella accompagnato per l’occasione dalla figlia Signora Laura, e nelle tribune laterali circondato da gente altolocata, da uomini politici attualmente al Governo e da vari esponenti dei ceti dominanti.

E il popolino?

Quello che si alza presto la mattina per prendere il tram, quello che lavora otto ore al giorno?

Quello non c’era. Non ci poteva essere.

 

 

 

Non c’erano gli operai, i cassintegrati, i precari, i disoccupati, quelli in cerca di prima occupazione, quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza, le casalinghe, i portinai, i facchini, i netturbini, le cassiere.

Un operaio o un lavoratore precario non può prendersi il lusso di pagare il biglietto d’entrata al Teatro 3000 euro, cifra che corrisponde più o meno a tre stipendi di un lavoratore normale.

La prima è riservata a persone alto borghesi, agli industriali, agli uomini di Governo, ai vari Magistrati di grido, agli esponenti dei ceti dominanti, ai ricchi, a quelli che mangiano giornalmente ostriche e caviale, a quelli che indossano vestiti griffati.

Questi e solo questi hanno lungamente applaudito il Capo dello Stato.

Molti giornalisti hanno commentato positivamente la lunga ovazione ricevuta, oltre quattro minuti, pochi l’hanno commentata negativamente tra cui il filosofo che la sera vediamo spesso in televisione nei vari talk show Diego Fusaro e il giornalista Daniele Capezzone.

Macabro spettacolo, non vi era la sera del 7 dicembre alla Scala di Milano neppure un operaio, neppure un fattorino.

Spettacolo riservato solo ed esclusivamente a persone alto borghesi che vivono al centro delle grandi città, che si spostano con Ferrari e Lamborghini, che si cibano di ostriche e caviale, alla faccia della povera gente che non arriva neppure alla fine del mese e si deve accontentare della generosità dei volontari della Caritas e dei centri del Banco alimentare.

I lavoratori, quelli veri, erano fuori al freddo tenuti a bada dalle Forze dell’Ordine per evitare eventuali disordini e contestazioni, che non ci sono stati, perché non hanno nessun diritto di accedere allo spettacolo.

Niente parolacce, niente insulti, niente lancio di uova marce, niente carica della Polizia.

Quindi per Fusaro e Capezzone il nostro Presidente della Repubblica, uomo di grande levatura morale, è stato applaudito e celebrato soltanto da una minoranza di borghesi e di radical chic che non rappresentano la maggioranza del popolo italiano.

E quei lunghi applausi non sono rappresentativi del vero sentimento diffuso nel paese con le gravi crisi in atto dell’Alitalia e delle acciaierie di Taranto, con ponti che crollano, autostrade chiuse, fiumi che straripano, terremotati che ancora dopo tanti anni non sono rientrati nelle loro case gravemente danneggiate, alluvioni che danneggiano le colture, sardine che protestano nelle varie piazze italiane contro Salvini, il razzismo e il fascismo, tasse che aumentano, spazzatura che invade strade e marciapiedi, autobus urbani che bruciano, diplomati e laureati che abbandonano i loro cari e i loro affetti e migrano all’estero.

Geniale la vignetta postata dal social in cui si vede raffigurata una coppia molto ricca e ben vestita che, uscendo dal teatro, di fronte alla mano tesa di un mendicante, commenta con disprezzo:- Attenta cara, c’è un altro di quei fascio populisti-.

Ndr Grande Francesco. Uno dei pochi che ama la verità!

Pubblicato in Italia

Ancora la “gran cassa” della regione per i finanziamenti per il teatro.

Ne parla l’Assessore Corigliano.

Questi i finanziamenti per le “residenze artistiche”

Associazione. Culturale Scena Verticale euro 30 mila da parte della regione, euro 16.385,33 da parte del MIBACT;

DRA.C.MA Centro Sperimentale euro 30 mila da parte della regione, euro 16.385,33 da parte del MIBACT;

Compagnia Teatro del Carro euro 30 mila da parte della regione, euro 16.385,33 da parte del MIBACT.

Nessun finanziamento,invece per l’Associazione Culturale Teatrale Scena Nuda

Queste, invece, le produzioni teatrali ammesse a finanziamento:

Scena Verticale euro141.018

Centro RAT euro 100.500

CTM Centro Teatro Meridionale euro 300.000

Rossosimona euro 102.081

Scena Nuda euro 36.500

Teatro P euro 27.500

Teatro del Carro euro 31.020

Dracma euro 54.300

Manachuma euro 58.980

Non sono stati finanziati invece

Scenari Visibili

ConimieiOcchi

Pubblicato in Calabria

La nostra battaglia per la vita continua...

Grazie #vita, grazie #arte.

L'Albero ci guida e noi, appollaiati sui suoi rami, ci lasciamo trasportare dal vento.

Così vogliamo fare a tutti voi i nostri veri auguri di Buon Natale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo anno, noi della #compagniateatraleBA17 lo finiamo così... annunciandovi che rinascerà un bosco.

Perché ci abbiamo creduto forte!

E loro ci hanno guidato, i nostri amici vegetali... Siate felici!

La vita è bella!

#art#livesolutions#TeatroComunalediAielloCalabro#madreterra#trees#life

Pubblicato in Basso Tirreno

Perché parliamo di mistero dei migranti?

Semplice. Perché abbiamo letto la delibera di giunta n 135 del 30 novembre avente a titolo “Oggetto: Fondi di cui all’art 16 comma 4 del Dl 91/2017. Concorso dello Stato agli oneri di accoglienza straniera. Utilizzazione. Atto di indirizzo.

La prima curiosità è che nella proposta deliberativa si parla di “accoglienza stranieri”e non di accoglienza straniera.

La seconda è che siamo andati a leggere l’art 16 comma 4 del DL 16/2017 che parla di “concorso dello Stato agli oneri dei comuni per servizi ed attività funzionali all’accoglienza ed alla integrazione dei migranti”!!!

La terza è che siamo andati a leggere la relazione del Senato che dice i comuni realizzano “ interventi di accoglienza 'integrata', non limitati alla distribuzione di vitto e alloggio ma estesi a misure di formazione, assistenza e orientamento”

La quarta è che la delibera dice che “sul territorio di Amantea sono presenti due centri di accoglienza che ospitano 250 migranti circa”

Ora visto che la “ norma dispone una soglia massima di erogazione pari 500 euro per ogni migrante presente in altre strutture” il comune avrebbe dovuto ricevere “circa 125.000 euro.

Ed invece ne ha ricevuto 158.500 per il 2017 e 178.000 per il 2018 per un totale di 336500:

Ed allora i migranti presenti sono ben più di 250.

E cioè 317 del 2017 e 356 nel 2018.

Ma la principale sorpresa è come saranno usate.

Invece che alla formazione, assistenza ed orientamento sembra si disponga l’impiego:

-di 236.500 per esigenze degli immobili comunali e l’acquisto di beni mobili e/o attrezzature necessari per migliorare i servizi pubblici?

-di 100.000 per progetti di integrazione mediante collaborazione volontaria con i migranti ospiti nel territorio comunale, finalizzati alla loro inclusione sociale al fine di dare dignità e senso alla loro presenza e di renderli parte attiva della realtà sociale in cui son venuti a vivere creando le basi per una integrazione reale e concreta.

Queste somme saranno assegnate al settore servizi sociali il loro impiego negli ambiti dello sport, teatro, manifestazioni tradizionali del territorio, valutando, altresì,la loro attuazione attraverso le associazioni che operano sul territorio previa individuazione di criteri oggettivi di valutazione.????

Per quanto sopra sono assegnati 100 mila euro al settore tecnico manutentivo e 100 mila euro al settore lavori pubblici per predisporre appositi progetti di utilizzo secondo le esigenze degli immobili e dei servizi comunali. ????

Teatro? E noi che pensavamo che i fondi venissero usati per far lavorare i migranti sul territorio, magari nel centro storico, così da non essere sfruttati od addirittura schiavizzati.

Pubblicato in Politica

2e1Si è svolto Sabato mattina presso il “Campus Temesa – Francesco Tonnara” il primo convegno dal titolo “Perché essere donatori?

 

Informazione e formazione”, organizzato da Avis Amantea e rivolto agli studenti delle classi 5° dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Liceo - Ipsia -Itc -Iti”, e avente come fine la sensibilizzazione delle fasce più giovani all’importanza della donazione del sangue, della sua promozione e del volontariato.

 

A dare il benvenuto alla platea il neopresidente dell’associazione amanteana Alfio Franco, che dopo un breve excursus sull’AVIS Comunale e i suoi 11 anni di attività nel comprensorio, presenta i relatori del convegno e modera il dibattito. Il primo ad intervenire è il presidente di Avis Regionale Calabria dr. Rocco Chiriano, che concentra il suo intervento sull’importanza che ha a livello sociale il volontariato e la cittadinanza attiva, ricordando ai giovani, avendo lui stesso un bagaglio culturale e di esperienza multigenerazionale, quanto fosse difficile decenni fa l’approvvigionamento del sangue, molto spesso fondamentale per il prosieguo della vita di un nostro prossimo, con tutte le relative difficoltà a livello sanitario nel gestire anche il più semplice degli interventi. Il superamento di questo status sociale è dovuto per l’appunto all’impegno e alla dedizione degli innumerevoli volontari e delle associazioni che, con le proprie energie e senza nulla in cambio, hanno diffuso la cultura del dono e sono stati rimedio per chiunque volesse compiere questo importante gesto d’amore.

A seguire l’intervento del Dott. Michelangelo Iannone, responsabile dell’Udr dell’AVIS di Catanzaro nonché ricercatore del CNR, che ha esposto agli studenti in modo più tecnico e specifico quelle che sono le varie fasi della donazione durante la raccolta, con particolare attenzione a quelli che potrebbero essere i dubbi e le paure di chi si avvicina per la prima volta, perplessità per giunta immotivate, in quanto la donazione del sangue è il processo sanitario in assoluto più sicuro e più normato nella legislazione italiana, a tutela in primis del donatore e in secondo luogo del ricevente.

Il tutto avviene in locali sanitari a norma e costantemente controllati dagli enti preposti e gli operatori (medici e infermieri) sono professionisti con pluriennale esperienza, che si dedicano al donatore con dedizione e cura. A chiudere il convegno è il Prof. Francesco Zinno, neodirettore del Centro Trasfusionale di Cosenza, precedentemente professore presso l’Università di Roma Tor Vergata e dirigente medico presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, centro d’eccellenza in Europa. Il professore, che ha completato il quadro illustrando dettagliatamente quello che è il lavoro dei centri trasfusionali nei vari step della lavorazione delle sacche raccolte e i vari utilizzi degli emoderivati (da ogni sacca si estraggono 3 componenti che possono essere successivamente trasfusi a pazienti diversi in base alle loro esigenze cliniche), ha tenuto particolarmente a sottolineare l’importanza a livello sanitario e sociale, nonché fondamentale per la sopravvivenza, l’efficienza e la qualità dei nostri centri ospedalieri, dell’avere un costante e sufficiente rifornimento di sacche, necessarie oltre che per svolgere le prestazioni di routine, a contenere i costi di spesa sanitaria a carico della nostra regione. Bisognerebbe infatti sottolineare che la sanità in Calabria non versa nel migliore stato logistico-strutturale, ma se il primo impegno nel migliorare non parte dai cittadini, allora siamo destinati a perire lentamente sotto una pesante burocrazia a cui poco importa delle singole esigenze del territorio. Viviamo sotto la costante pressione della chiusura dei centri, e rifornire i nostri ospedali di sangue è uno di quei passaggi così sottovalutati ma tecnicamente fondamentali per permettere la sopravvivenza e anche l’ampliamento dei servizi ospedalieri: più sangue significa anche più possibilità di interventi chirurgici.

 

A dibattito terminato la mattinata è proseguita con la premiazione del concorso fotografico dal titolo: “Il Rosso non ha prezzo” al quale hanno partecipato vari studenti.

La foto vincitrice, scattata da Chiara Stella in rappresentanza della 5^ A Liceo Scientifico, rappresentava due rose rosse, una vigorosa e l’altra appassita: quest’ultima prendeva linfa vitale dalle goccioline di rugiada che scendevano da quella vigorosa, chiara metafora sull’importanza del dono.

La 2^ classificata è stata la foto scattata da Rosy Motta della 5^A - I.T.C. “Mortati”, mentre la 3^ classificata è stata scattata da Alfredo Petrungaro in rappresentanza della 5^ O - I.P.S.I.A.

A chiudere la giornata l’intervento del Prof. Francesco Calabria, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore sopra citato, il quale ha sottolineato l’importanza e la necessità di adeguamento della scuola italiana a giornate formative di questo tipo, in collaborazione con associazioni come l’Avis Amantea, che fanno dell’attivismo e del volontariato una ragione di vita, di crescita e di integrazione sociale.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa de “La Buffa agitatori culturali”:

 

“Fatti della stessa pasta di cui sono fatti i sogni.

 

Ha registrato il “tutto esaurito” il piccolo e bohemien TeatroCastro di Amantea per lo spettacolo “Tutto in un punto” andato in scena sabato scorso.

Tanti gli avventori rimasti senza posto e per tale ragione gli organizzatori hanno già previsto una replica nel prossimo mese di dicembre.

 

La compagnia teatrale “La Buffa” ha portato così in scena, anche nella propria città, lo spettacolo teatrale che ha fatto il suo debutto il 27 ottobre scorso al Teatro Acquario di Cosenza.

 

Nel buio della sala un colpo di pistola fa partire l'origine dell'universo.

I movimenti degli astri e le galassie si espandono come la farina di una massaia sul piano di lavoro.

Gli autori e attori Loredana Ponti e Virginio Gallo hanno abituato il loro pubblico da sempre alla sperimentazione, fatta di studi, sacrifici ma soprattutto di grande passione che traspare anche quando mimano di essere in bilico attorno a un buco nero.

 

Il nuovo lavoro è liberamente tratto dall'omonimo racconto de " Le Cosmicomiche" di Italo Calvino che immagina la creazione non divina dell'universo.

Scienza e politica però si fanno da parte quando la coppia oramai infarinata Gallo-Ponti regala la più grande nota di armonia nell'universo senza fine.

 

La Buffa agitatori culturali”

Aiello Calabro è quel paesino delle colline tirreniche cosentine dalla importante storia ma che sta perdendo anno dopo anno i suoi abitanti.

Aiello è passata dagli altri 5500 abitanti del 1951 ai poco più di 1800 di questi anni.

Ma gli aiellesi sono stati abituati a sopportare e violenti terremoti, momenti difficili , traversie, tra cui lunghi assedi risorgendo ogni volta.

Anche oggi Aiello calabro spera nella sua rinascita culturale ed economica e si affida al nuovo teatro comunale appena inaugurato proprio dal Presidente Mario Oliverio alla presenza di numerosi sindaci, autorità civili, militari e religiose, associazioni e cittadini.

Un’opera alla quale si affida lo sviluppo della cultura, del lavoro e perfino del rientro degli emigranti.

A certificarlo nientemeno che la presenza del Rettore dell'Università della Calabria, ed il direttore

Gino Mirocle Crisci e del mega direttore Anastasi.

Il sindaco Iacucci, infatti, ha dichiarato "L'apertura del teatro comunale rappresenta un sogno che si realizza, un traguardo importante per l'intera comunità di Aiello Calabro. Questa struttura, infatti, dovrà diventare un importante luogo di incontro e promozione culturale, sarà occasione di scambi tra culture e storie diverse, agevolerà i processi di aggregazione e socializzazione all'interno del nostro comune e darà prestigio all'intera comunità. Il nostro obiettivo è quello di farne un vero e proprio punto di riferimento per l'intera cittadinanza ma, soprattutto, per i nostri giovani che qui potranno accrescere ed approfondire le loro conoscenze e il loro bagaglio culturale attraverso varie iniziative: presentazioni di libri, rassegne teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri e dibattiti. Ci abbiamo creduto molto, abbiamo impiegato sforzi ed energie per raggiungere questo importante traguardo e alla fine ci siamo riusciti, grazie anche e soprattutto alla determinazione e alla volontà della Giunta regionale e del presidente Oliverio che, come noi, considerano la cultura un fattore centrale soprattutto per il rilancio di aree interne come la nostra, che costituiscono l'80% del nostro territorio regionale e che devono assolutamente essere aiutate e supportate a contrastare l'esodo, lo popolamento e l'abbandono che sta caratterizzando, soprattutto in questi ultimi anni, le nostre zone attraverso un pesante ritorno del fenomeno migratorio”.

Iacucci in sostanza è convinto che” Là dove ci sono biblioteche, scuole, cinema e teatri, là cresce l'economia, si migliora la competitività, nascono nuove idee e nuovi progetti. In questi e solo in questi luoghi nasce il domani e si consolida la certezza di un futuro migliore”.

Gli ha fatto eco il presidente della regione Mario Oliverio, il quale ha dichiarato «Oggi è una bellissima giornata per la vostra comunità e per l’intera regione perché non solo si pone un ulteriore tassello nella vita della vostra comunità e dell’intero comprensorio, ma si offre all’attenzione di tutti un ulteriore esempio di buon governo e dedizione alla propria comunità.

Investire in cultura è la condizione necessaria per investire sul futuro.

Lo è ancor di più quando tale investimento avviene in un’area interna che ha subito, nel tempo, pesanti processi di spopolamento e abbandono.

Contrastare l’esodo significa  creare opportunità di lavoro, valorizzare le identità e le risorse del territorio, ma soprattutto offrire ai giovani e alle comunità luoghi di incontro e di aggregazione in cui possano esprimere tutta la loro creatività e il loro desiderio di conoscenza e sapere”

E proprio per questa convinzione Oliverio ha aggiunto che:”Stiamo per approvare in giunta, per poi trasmetterla al consiglio regionale la nuova legge sui teatri. Uno strumento a cui annettiamo grande importanza e che stiamo elaborando con il concorso di tutte le compagnie teatrali calabresi”

Come dubitarne, visto che la regione eroga contributi a fondo perduto a favore delle amministrazioni e delle compagnie teatrali ?

Pubblicato in Campora San Giovanni

odore

 

Amantea è un po’ come Venere, emersa dalle acque del mare; un tutt’uno con
questo grande elemento della natura, da cui ha sempre tratto vita, futuro.
Le storia della nostra città e della stessa Calabria trova nel mare le sue
matrici.
Anche culturali
E ci sembra questa la sintesi dello spettacolo "L'Odore del Mare".
Uno spettacolo di arte che è nato dalla percezione diversa ed insieme unificante
del mare quel mare il cui odore impregna la nostra pelle, riempie le nostre
narici, apre il cuore e la mente e pensieri che vanno oltre come le sue acque e
che "l’Al Mantiah Ballet" ha saputo esprimere con grazie e forza.
Brave.

Guarda la galleria fotografica

al mantiahUn gruppo di danzatori non professionisti e i loro insegnanti mossi dall'amore per la danza e dall'amore per la propria terra : ecco come nasce Al Mantiah Ballet!

 

Nel 2014, presso la scuola Pentadance di Amantea, un gruppo di ballerini diplomati in danza moderna e danza classica, supportati dai loro insegnanti e dalla direttrice della scuola, Antonella Pellegrino, la quale inoltre offre i locali per le prove, decidono di parlare della propria terra attraverso il linguaggio universale della danza.

 

Autofinanziandosi studiano in modo più approfondito la tecnica classica con l'insegnante Valentina Mannarino e la tecnica moderna e le coreografie con l'insegnante Elvira Tonnara. 

A ottobre 2014 e ad ottobre 2015 si sono tenuti provini per estendere la partecipazione anche ad allievi di altre scuole, provini che, sono fortemente voluti dalla compagnia per la volontà di aprirsi a chiunque( dotato di diploma) voglia unirsi al progetto e che, per questo, ci saranno ogni anno.

Realizzano per la stagione 2015 il progetto dal titolo "Le origini" che parla della storia della Calabria partendo dal periodo preistorico fino ad arrivare ai primi del '900 e al triste fenomeno dell'emigrazione. Questo progetto viene presentato anche in diverse scuole medie del comprensorio coinvolgendo studenti e docenti e riscuotendo molti consensi. In special modo nel mese di agosto 2015 diverse sono state le repliche dello spettacolo ad Amantea, Longobardi, Fiumefreddo e Lago. 

 

Quest'anno Al Mantiah Ballet presenterà un progetto dal titolo "l'odore del mare". I danzatori , oltre ad interpretare i sentimenti di chi vive sul mare, racconta anche di chi il mare lo vive attraverso la pesca e di chi ne trae ispirazione per la propria arte! Insomma il mare raccontato da diversi punti di vista, ma con un comune denominatore: l'amore per il proprio territorio!

al mantiha 01

 

al matiha02

bandasabato 26 dicembre 2015 alle ore 19 la Banda Musicale Francesco Curcio è lieta di invitarvi al consueto Concerto di Natale che si terrà al Campus Temesa “Francesco Tonnara”.

Il concerto giunto alla 28esima edizione sarà interamente dedicato al nostro caro Maestro Alfonso Perri Altomare.

Il direttivo e tutti i componenti dell’associazione colgono l’occasione per augurarvi un sereno Natale.

L’ingresso è gratuito.

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