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Ovviamente si tratta di un sogno!

Ricordate la storia di Cenerentola la bellissima ragazza con due sorellastre invidiose ed una brutta matrigna che la maltrattava affidandole i lavori di casa più pesanti e lasciandola sempre vestita di stracci.

 

 

Cenerentola, la giovane quando la sera poteva finalmente riposarsi, si sedeva in un angolo del camino, dove aveva scoperto una tana di topolini che diventarono i suoi migliori amici.

Poi un giorno dal castello arrivò un paggio che lesse il proclama : "Il figlio del re, il principe erede al trono, annuncia che fra tre giorni si terrà un gran ballo cui sono invitate tutte le ragazze in età da marito!.

E la matrigna: "Il principe cerca moglie! Chi, se non una delle mie dolci figlie è più degna di diventare una principessa?"

Anche a Cenerentola sarebbe piaciuto partecipare ma con quegli stracci addosso… come poteva fare?

Poi la sera del ballo, come nelle più belle favole, dal nulla comparve una fatina piccola e grassottella con un sorriso allegro, tutta vestita di rosa, che le disse: "Su, non piangere adesso sistemo tutto io. Dimmi un po', vorresti andare anche tu al ballo?".

“Si, ma…”.

Poi, la zucca che diventa carrozza, la talpa un perfetto cocchiere, i topolini meravigliosi cavalli bianchi.

Ma la malasorte ci mette sempre lo zampino.

Ed infatti mentre stava ballando con il principe e lo stava incantando, ecco che arriva la notizia che una vigilessa le stava facendo la contravvenzione.

Un grosso problema per lei.

Come faccio poi a pagarla si è immediatamente chiesto la nostra eroina?.

E così ha deciso scendere di corsa giù dalle scale per vedere di evitare la contravvenzione.

E così ha perso la scarpina di cristallo.

Questa è la verità!.

Ma la brava vigilessa ricordò la favola e non fece la contravvenzione( non ne ebbe nemmeno il tempo, in verità).

La talpa, infatti, partì a razzo e la vigilessa non riuscì nemmeno a rilevare la targa.

Né vedendola così bella potè mai pensare che fosse Cenerentola.

Tantomeno dopo aver trovato la scarpina di cristallo pensò a Cenerentola.

E quando chiese informazioni al principe lui non gliele diede, trattenne a sé la scarpina ma solo per ritrovarla.

Insomma il resto della favola di Cenerentola è tutto vero ma lei deve solo alla vigilessa se poi divenne principessa.

Pubblicato in Amantea Futura

Riceviamo e pubblichiamo la vera storia relativa alla vicenda delle vigilesse, scritta dal Presidente Bartolomeo( Davide) Marano:

“A seguito degli eventi delle ultime ore, relativi al coinvolgimento  nella stipula di un contratto di sponsorizzazione con il Comune di Amantea da parte  dell'Associazione Commercianti, di cui mi pregio essere il Presidente, tengo a fare alcune precisazioni per meglio chiarire come si sono realmente svolti i fatti, in nome di quella verità che anima il mio agire quotidiano e che da  sempre mi è stata a cuore .

In data 24 dicembre u.s., Vigilia di Natale, alcune Signore, tutte Madri di famiglia, si sono recate   da me, presso il negozio della mia famiglia, al fine di chiedermi se per le festività natalizie fossero stati organizzati eventi pubblici da parte dell'Associazione Commercianti, ed in tal caso, se nella mia qualità di Presidente, avessi potuto richiedere un contratto di sponsorizzazione con il Comune, al fine di garantire un servizio aggiuntivo di vigilanza per gli eventi in calendario.

La richiesta del predetto servizio avrebbe garantito non solo un migliore svolgimento degli eventi in programma ma, a dire delle signore, la stabilizzazione di ben sei posti di lavoro con l'assunzione di sei unità.

Mi sembrava un'opera solidale davvero eccezionale: non ho esitato a firmare la richiesta!

Quella sera davanti a me, alle porte del Natale, c'erano Madri e mogli con  la loro legittima e sacrosanta richiesta di lavoro, richiesta che ho immediatamente accolto pensando e agendo con il cuore, con l'istinto di chi quotidianamente affronta il difficile mondo del lavoro e con l'umanità che ho dentro di me.

È abbastanza evidente quindi che nel mio agire   non erano sottesi interessi personali .

Chi mi conosce sa che sono una persona rispettosa delle regole e della legalità, per la quale valori come la serietà e l' onestà sono regole di vita da osservare sia nel lavoro che nell'azione associativa .

Così in data 27 dicembre, ho protocollato la richiesta al Comune, senza consultarmi con nessun membro del Direttivo dell'Associazione e senza informare nessuno degli associati.

Contestualmente alla richiesta, ho effettuato il versamento necessario al contratto di sponsorizzazione senza, tra l'altro, attingere alle casse dell'associazione, non ho sentito il tesoriere e nessun altro, di conseguenza, pagando  di tasca mia la cifra necessaria.

La decisione è stata solo ed esclusivamente mia e mi sembrava quindi giusto e normale che pagassi io a titolo personale.

Allo stesso modo,  mi è sembrato giusto, dopo due giorni , dopo aver annullato gli eventi in programma, causa maltempo, con profondo disagio ed a malincuore, annullare la stessa richiesta. Gli eventi dell'Associazione erano saltati, non si sarebbero svolti e non sarebbe quindi stato regolare e, sicuramente, legale, chiedere un servizio aggiuntivo di vigilanza per nulla, per eventi inesistenti.

Tra l'altro, un evento, il Capodanno in Piazza, organizzato dall'Amministrazione Comunale, si sarebbe comunque svolto, ed ero certo che il Comune non  avrebbe esitato ad assumere le unità necessarie per ragioni di sicurezza al fine di assicurare il regolare svolgimento della festa di capodanno ad Amantea.

Il prosieguo di questa vicenda è a voi ben noto, vedremo cosa il futuro riserverà alle signore che hanno visto svanire un'opportunità di lavoro, di autonomia e di libertà a causa di responsabilità sicuramente non ascrivibili al sottoscritto.

Buon anno a tutti.

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