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Erano le 17 00 circa oggi 23 maggio quando l’aria si è riempita del suono delle sirene delle forze di soccorso

Tutte, non ne è mancata nessuna

Sono intervenuti tutti, la polizia stradale, i vigili urbani di Amantea, il 118, i vigili del Fuoco e l’anas.

Immediatamente prima del bivio di Campora San Giovanni un brutto scontro tra una Citroen C4 ed un autocarro

Le due donne a bordo della Citroen hanno avuto la peggio e dopo essere state soccorse dal personale della autoambulanza del 118 sono state trasportate nel più vicino nosocomio.

Nessun problema per il conducente del camion

Il personale della Polizia stradale ha provveduto alle rilevazioni dell’incidente.

Il personale della Polizia municipale ha coadiuvato la Polizia stradale nel garantire comunque un ordinato deflussi della circolazione auto veicolare.

I vigili del Fuoco hanno proceduto ad estrarre dalla Citroen le due passeggere

L’anas ha proceduto a ripulire la strada

Continuano così gli eventi stradali talvolta mortali, altre volte per fortuna sono con danni a persone ed ai mezzi, come in questo ultimo caso

Non sono note le ragioni dell’incidente

Distrazione, eccesso di caldo, imperizia.

 

Ecco il filmato girato nei primi minuti del grave incidente stradale.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Nel sentimento popolare degli Italiani è fortissima la fiducia verso Carabinieri e Vigili del Fuoco.

Da qui la nostra attenzione per il giuramento dei 397 allievi Vigili del fuoco del 79esimo corso.

 

 

Alla cerimonia alle Capannelle presenti Gentiloni e Minniti.

Hanno giurato alla Scuola centrale anticendio a Capannelle davanti al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, e al ministro dell'Interno, Marco Minniti, i 397 allievi Vigili del fuoco del 79esimo corso, dopo i sei mesi di formazione teorico-pratica che sono necessari per apprendere le conoscenze e le tecniche per poter operare al servizio del cittadino.

Gentiloni ha sottolineato che i Vigili del fuoco sono amati dalla popolazione perchè ispirano sentimenti di protezione e la loro attività dimostra che lo Stato è presente e che arriva in fretta sui luoghi del bisogno, facendo sentire più vicine le istituzioni alla nostra comunità e ai nostri concittadini.

Gli oltre 900mila interventi in un anno, ha proseguito il Presidente, danno l'idea dell'articolazione della vostra presenza.

Di questi, 190mila sono stati concentrati nelle quattro regioni colpite dal terremoto.

In particolare, la vicenda dell'hotel Rigopiano rappresenta un "punto d'onore" dei Vigili del fuoco che, giustamente, sono stati ricordati come "gli angeli del ghiaccio".

L'impegno dei Vigili del fuoco, ha sottolineato anche il capo del Corpo nazionale, Gioacchino Giomi, è testimoniato ogni giorno da 2000 interventi nei quali è in gioco la vita umana, in piccole e grandi calamità.

Presenti alla cerimonia, il viceministro Filippo Bubbico, il sottosegretario all'Interno, Gianpiero Bocci, il capo di Gabinetto, Mario Morcone, il capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Bruno Frattasi.

Pubblicato in Italia

Sono quasi le 22 di oggi 18 aprile.

Un forte rumore sollecita l’attenzione degli abitanti di Aquicella e ne sveglia anche qualcuno.

Purtroppo per loro sono abituati agli incidenti gli abitanti della ridente località a nord di Amantea.

Per la sorpresa di quanto visto ad uno di loro sul balcone a fumare cade perfino la sigaretta.

Immediatamente sono tutti in strada a vivere l’ ennesimo incidente che avviene davanti alle loro case.

Arriviamo con immediatezza e troviamo una pattuglia della polizia Stradale di Paola ed una dei Carabinieri di Amantea.

Sono presenti anche due autoambulanze di cui quella del 118 di Amantea e l’autoambulanza della Croce Blu.

Più tardi arriva la seconda ambulanza del 118.

Una Fiat parcheggiata tra la statale ed il rilevato ferroviario è semidistrutta .

E’ stata impattata dalla Ford guidata da Gianluca Veltri

Una ford che per un gioco incredibile delle forze in campo alla fine risulterà essersi posata sopra la Fiat ma ruote all’aria

La Ford come si rileva dalla foto è incastrata tra la Fiat ed il muro del rilevato ferroviario

Nessuno a bordo della Fiat.

Quattro ragazzi a bordo della Ford.

Venivano da Belmonte calabro dove avevano giocato una partitella di calcetto

Sconosciute le cause, ma sembra che la Ford condotta dal giovane Gianluca Veltri comincia a sbandare.

Inutilmente il fratello maggiore Antonio cerca di tenere in strada l’auto

La Ford sbanda verso destra, cioè verso il rilevato ferroviario, ed impatta contro il marciapiedi che alla fine presenta diversi metri di abrasione

Più avanti verso il luogo dove poi l’auto si è fermata si notano profonde abrasioni della carreggiata.

Si suppone trattarsi di incisioni provocate da un cerchione od altra parte dell’auto( vedi foto)

Poi per una strana ed incompresa dinamica la Ford si trova a testa in giù e ruote all’aria

Antonio Veltri ed una delle ragazze che si trovavano sui sedili posteriori riescono ad uscire dall’auto con facilità e senza danni evidenti.

Un’altra delle ragazze, invece, ha immediato bisogno del soccorso sanitario.

Gianluca è ancora dentro l’auto e devono arrivare i Vigili del Fuoco di Paola per estrarlo

E’ vigile e lucido.

Con mestiere ed abilità i pompieri estraggono Gianluca dall’auto e lo adagiano su una barella .

Viene immediatamente assistito dal personale del 118.

Poi le ambulanze partono alla volta dell’ospedale di Paola

Intanto arriva anche il mezzo dell’Anas.

Piano, piano la gente comincia ad andare via e sul posto restano la Polizia Stradale, i Carabinieri di Amantea ed i Vigili del Fuoco.

Provvedono alle necessarie rilevazioni indispensabili per la redazione dei verbali

…segue ulteriore aggiornamento…

 

Pubblicato in Cronaca

E’ il pomeriggio di una delle più belle domeniche di questo freddo marzo.

 

Il cielo azzurro che comincia rosseggiare per il tramonto si riempie di un denso ed acre fumo nero.

Una colonna altissima ed ascendente che si alza verso l’alto.

La notizia si sparge immediatamente e riempie facebook

“Brucia un’auto?” Si chiedono visto il fumo nero.

La notizia arriva anche a noi e ci rechiamo sul posto.

 

Troviamo già i vigili.

Non quelli del fuoco che arriveranno quasi alle 18.30 dalla lontana Paola, ma quelli della polizia urbana , prontamente allertati ed intervenuti sul posto.

Ovviamente solo per controllare cosa stesse bruciando, se sul posto ci fosse qualcuno a controllare e chi avesse acceso il fuoco .

Più tardi arrivano anche i Carabinieri ( vedi foto)

Dobbiamo andare sul posto per scoprire che si tratta di un grosso incendio “di campagna”.

 

Un vandalo ha dato fuoco ad una montagna di canne ed altro che erano state lasciate dopo la pulizia dei terreni posto tra la statale 18 ed il rilevato ferroviario , nel tratta dal negozio dei fratelli Delizia( a nord) e la vecchia falegnameria della famiglia Del Giudice(a sud).

Non sappiamo se a prendere fuoco siano state solo le canne od altro.

Né sappiamo se il fumo denso ed acre abbia portato con se altri inquinanti.

Sarà compito delle forze dell’ordine scoprire chi ha dato fuoco e cosa sia bruciato.

Intanto il vento spinge il fumo lontano dal luogo dell’evento.

Poi scende la sera ed il fumo scompare.

Restano le braci ad ardere fino allo spegnimento

Ma i vigili del fuoco hanno trovato difficoltà ad accedere sui luoghi dell’evento.

…segue….

Pubblicato in Primo Piano

Catanzaro, 16 febbraio 2017. Persone non identificate hanno dato alle fiamme, a Catanzaro, un'area del Parco della Biodiversità Mediterranea nei pressi delle giostrine.

 

 

Le fiamme hanno causato danni a tre baracche di cui due di legno parzialmente bruciate e una di lamiera contenente sei piccole vetture, che sono andate completamente distrutte.

L'incendio è stato spento dai vigili del fuoco.

Sul posto è stata trovata una tanica con tracce di liquido infiammabile. Sull'episodio ha avviato indagini la Polizia di Stato.

"A pochi giorni dal riposizionamento della Madonnina di Medjugorie, che era stata danneggiata - afferma il presidente della Provincia, Enzo Bruno - il Parco della Biodiversità viene ancora una volta colpito al cuore dalla violenza inaudita e vigliacca di ignoti che non hanno di meglio da fare che distruggere un bene collettivo tanto caro a Catanzaro e alla Calabria.

Atti vandalici che suscitano sdegno e rabbia. Non ci sono risorse per ricostruire il Parco: se viene distrutto, non potrà essere recuperato" (ANSA)

Pubblicato in Catanzaro

Sono passate da poco le 20.00 e scoppia un incendio sulla collina di Cannavina.

 

 

A monte della Strada Nova, quella che porta verso La Tonnara.

Proprio là dove sono state costruite la case dei Dott.ri Panza e Di Leo.

Uno strano incendio.

Già d’estate è impossibile credere alla autocombustione, figurarsi il 31 dicembre!.

Poi il fuoco cresce e le fiamme minacciano alcune abitazioni.

I Vigili del Fuoco sono lontani.

La Protezione civile amanteana da qualche tempo è stranamente assente.

 

Ed allora ecco che interviene un giovane Vigile del Fuoco provvisorio, il giovane amanteano Umberto Passarelli, nemmeno in servizio, ma che per senso civico raggiunge lo spazio tra le case ed il fuoco ed armato di un tubo comincia la delicata e difficile opera di spegnimento.

Ha tecnica e coraggio e riesce ad allontanare l’incendio dalla abitazioni mettendole in sicurezza.

Addirittura aiutato dal signor Pasquale Ruggiero che gli tiene la improvvisata giuntura con un altro tubo riesce a spegnere anche il fuoco che piano, piano saliva verso il serbatoio dell’acqua di Potame.

Il vento, intanto, spinge il fuoco anche verso gli alloggi popolari di Via Macello.

Ma ecco che per fortuna arrivano due automezzi dei vigili del fuoco dalla lontana Paola e che intervengono su questo nuovo fronte.

Passarelli raggiunge la squadra dei vigili di ruolo e spiega quanto fatto.

Poi raggiunge la sua famiglia.

Una buona e sana doccia e riprende il cenone.

Che dire se non bravo e complimenti per il forte senso di dovere civico.

Ma nel contempo non possiamo non chiederci dove sia finita la mitica protezione civile amanteana, quella, per capirci, che dieci anni fa circa aveva spento un incendio ben più imponente proprio nello stesso luogo.-

Una domanda alla quale nessuno darà risposta.

Auguri Amantea.

Un giovane di 26 anni, L.C., di San Fili, si è suicidato lanciandosi da un viadotto alto circa 30 metri vicino allo svincolo che porta a San Fili, sulla SS 107 Silana Crotonese.

 

Il dramma è successo stamattina.

La notizia è circolata da stamane sui Social.

In un primo momento si pensava a un incidente.

Sul posto sono giunti la Polizia stradale, personale dell’Anas e i Vigili del fuoco che hanno provveduto a recuperare il corpo del giovane.

 

Erano le 11.30 di stamattina.

I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla.

L.C era purtroppo già morto.

Il giovane era a bordo di una utilitaria con cui ha raggiunto il viadotto.

 

Abbandonato il mezzo in strada, con lo sguardo smarrito ha scavalcato il guardrail e si è lanciato nel vuoto.

A dare l’allarme alcuni automobilisti di transito che hanno assistito inermi alla tragedia.

 

Al momento non si conosce il motivo che hanno spinto il 26enne a farla finita.

Il Commissariato di Paola ha avviato le indagini sul caso collaborato dalla polizia stradale.

Pubblicato in Paola

Ma che succede ad Amantea?

Possibile che cada pioggia incendiaria?

E poi guarda caso questa pioggia incendiaria cade solo sul lungomare ed in particolare sulla pizzeria di Maurizio.

 

Il primo incendio subito, lo ricordiamo, avvenne a gennaio di quest’anno.

In quella occasione l’ esercizio pubblico era tutto letteralmente bruciato.(vedi foto in basso)

Era il 17 gennaio 2016.

Ma Maurizio non si arrese, e ricominciò con una forza d’animo rara.

E poi dopo mesi di lavoro continuo ed impegnativo Maurizio riaprì la sua pizzeria.

Nemmeno il tempo di riprendersi, di finire di pagare i tanti debiti fatti per riaprire la sua attività che ecco questo secondo incendio .

È successo stamattina 12 novembre2016 sul presto e l’incendio attinto in particolare le cucine poste sul lato nord della pizzeria distruggendole.

Allora, come oggi, tutto è avvenuto di notte, quando girano in pochi nel paese, soprattutto in una nottata di vento, pioggia e freddo.

Ancora uno strano incendio.

Un incendio spento dai Vigili del Fuoco che hanno apposto le strisce che inibiscono l’accesso nei luoghi dell’incendio.

Non si esclude infatti la possibilità che i luoghi dell’evento, sicuramente doloso, possano o debbano essere rivisitati alla ricerca di segni ed elementi probatori.

I Carabinieri della locale Caserma prontamente intervenuti hanno anche acquisito le immagini della telecamera alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Stamattina abbiamo visto ancora una volta un Maurizio triste e scosso , ma gli abbiamo letto negli occhi la voglia di ricominciare

Maurizio è stato e sicuramente sarà un uomo forte e capace di superare tutte le avversità della vita. Anche questa.

La città di Amantea è una città sorpresa ed addolorata come fu sorpresa ed addolorata quel lontano 17 gennaio 2016.

La notizia scivola lieve raggiungendo e sconvolgendo quasi tutti.

Danni rilevanti che rischiamo di riporre ancora una volta in ginocchio il buon Maurizio, e non solo finanziariamente.

Siamo andati a porgergli la nostra solidarietà personale, e non abbiamo ancora avuto il tempo di porgergli quella di tanti amici che ci hanno telefonato

Ora non resta che sperare che le indagini prendano una strada che finalmente dia la attesa risposta.

E’ tempo di dire basta.

Non vogliamo una Amantea come quella che sta subendo il buon Maurizio Scudiero, un grande lavoratore.

Pretendiamo anche che almeno questa volta la città e l’amministrazione in primis prenda una decisa posizione contro chi è dietro questi eventi che distruggono le aziende del nostro paese ma anche il futuro della città stessa.

Esterno pizzeria oggi 12 novembre

Foto vecchio incendio

 

La storia di Aman tea segna la ripetuti casi di le sioni an che gravi, se non addirit tura di crolli, in abitazioni e mura di sostegno

 

 

 

 

Sarà probabilmente questa la ragione sociale che ha indotto un amanteano abitante in Via Dogana nelle palazzine cosiddette “Dei Ferrovieri”, ad allarmarsi ed a chiamare i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti.

L’amanteano ci ha parlato di fenditure orizzontali da collasso strutturale, tipiche dei fenomeni di subsidenza naturali , del tipo indotto dall’abbassamento delle falde freatiche, o creato da scavi delle fondamenta.

La squadra dei Vigili del Fuoco guidata dal caposquadra Romito ha proceduto all’accesso al quale è seguito un accurato sopralluogo della zona nella quale sono state segnalate le lesioni.

Il responso finale è stato tranquillizzante, anche perchè si tratta di una palazzina a 2 piani.

Ovviamente anche in questo caso la precauzione non è mai troppo.

E proprio per questa ragione il proprietario della casa provvederà ad apporre una specifica apparecchiatura atta a segnalare ampliamenti anche minimali delle lesioni

Ovviamente sarà massimizzata la attenzioni degli abitanti la palazzine sulle ragioni di queste lesioni onde porvi fine e/o rimedio.

Pubblicato in Primo Piano

Non è ancora mezzogiorno quando un denso fumo nero si alza nel cielo cittadino.

 

Un fumo visto da tanti amanteani.

Gli abitanti della zona sud di via Dogana , invece, sussultano per le due esplosioni, una successiva all’altra.

 

Gli abitanti, infine, di via Latina scorgono le fiamme di un’auto che brucia.

Il proprietario dell’auto abita su quella via.

Arrivano i carabinieri della locale caserma che riescono a spegnere le fiamme che intanto hanno avvolto quasi per intero l’autovettura di cui si salva esclusivamente il motore

Le foto offrono una idea di quanto successo.

Poi arrivano i vigili del fuoco di Paola sotto la direzione del caposquadra Giuseppe Spizzirri che domano totalmente l’incendio ed attendono agli incombenti di rito.

 

Questa volta si può escludere qualsiasi attentato.

Sembra si tratti, cioè, di un incendio determinato dal primo vero caldo estivo.

Il termometro della nostra auto, al sole, segna 24 gradi centigradi.

E non si può escludere che la capote nera dell’auto abbia determinato al suo interno una temperatura ancora maggiore.

Difficile, per non dire impossibile, stabilire le cause dell’incendio ed il luogo esatto di innesco.

Di certo è il fatto che nella parte posteriore dell’auto si trovava una motosega a scoppio contenente ancora un po’ di benzina.

Della motosega è rimasta intatta solo la catena.

 

Non si esclude che la benzina in essa contenuta possa essersi sversata per effetto del calore e da qui possa essere partito l’ incendio che ha trovato alimento nella plastica della capote.

Scoppiata la gomma di scorta

La tempestività dell’intervento dei Carabinieri potrebbe essere la ragione del mancato scoppio del serbatoio .

Gli investigatori dell’arma comunque seguono ogni pista.

Il sopralluogo dei Vigile del Fuoco sull'Auto

 

l'auto completamente bruciata

 

La scena

 

Vigili del Fuoco e carabinieri vanno via

 

 

Il fumo nero

Pubblicato in Cronaca
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