BANNER-ALTO2
A+ A A-

coronavirus202020Esultate gente, esultate! Orsù cornamuse, più gaie suonate, squillate, campane! Finalmente siamo liberi. Balle! Il 4 maggio inizia una nuova era, inizia la tanto attesa fase due, così ha detto il nostro Presidente del Consiglio. E’ finita la guerra? Macché! Il nemico è stato definitivamente sconfitto? Magari. Il maledetto virus risale in disordine e senza speranza le valli e le colline che aveva disceso con orgogliosa sicurezza? Tutti, ma proprio tutti lo speravamo. Il nemico non è stato purtroppo ancora definitivamente sconfitto. Ha perso la battaglia, questo sì. Ma la guerra continua. E’ dietro l’angolo o dietro la collina come canta Francesco De Gregorio. Generale, dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina. Però dal 4 maggio in poi qualcosa cambierà. Possiamo uscire dalle nostre case per andare a trovare mamma e papà perché il pericolo di contagio si è affievolito. Basta osservare alcune regole essenziali: Usare sempre la mascherina, tenere le dovute distanze, lavare spesso le mani, evitare gli assembramenti. E quanto ancora dobbiamo aspettare per riprendere almeno in parte la vita di prima? Mettiamoci il cuore in pace, nulla sarà più come prima. Io non credo più a nessuno perché tutti ci hanno mentito sin dal primo giorno, sin dall’inizio quando dalla Cina arrivavano le prime cattive notizie riguardante il numero dei contagiati e dei morti per causa del covid19. A rete unificate è apparso varie volte il Premier Conte sui nostri teleschermi e ci aveva garantito che tutto era sotto controllo, non c’era alcun problema, che il coronavirus era soltanto una influenza, che l’Italia era prontissima ad affrontare questa malattia. Non era vero niente. Tutti sappiamo come sono andate realmente le cose. Abbiamo constatato, purtroppo, che il virus si è espanso ovunque costringendo poi il Governo a chiudere scuole, bar, ristoranti, chiese, pizzerie, negozi, industrie piccole e grandi, cinema, musei, teatri,biblioteche, relegando la gente a stare chiusa in casa perché il nemico aveva valicato le Alpi e aveva invaso la nostra amata Italia. E tutti i giornali a carattere di scatola davano come prima notizia il numero dei morti, dei contagiati e di quelli ricoverati in terapia intensiva. E i titoli dei telegiornali e gli sproloqui degli esperti, dei virologi, degli epidemiologici che nei vari talk show e nei servizi speciali ogni giorno raccontavano balle e si contraddicevano a vicenda smentendo sfacciatamente quello che avevano affermato il giorno prima. Ne hanno detto di tutti i colori sul Covid19, ce ne fosse stato uno che ci avesse capito veramente qualcosa. Uccide tutti. No, solo gli uomini. Quasi sempre i più vecchi. Chi fuma non lo prende. I bambini sono immuni. Il virus muta, cambia, si trasforma. Non ci abbiamo capito nulla. E Borrelli che immancabilmente alle 5 della sera sciorinava il numero dei contagiati e dei morti. E i camion dell’Esercito Italiano pieni di bare che trasportavano da Bergamo i morti perché nel locale cimitero non c’era più posto. Ora pare che sia tutto quasi finito. Diminuiscono il numero dei ricoverati e quello dei morti. Il virus, però, specialmente al Nord, continua a circolare allegramente anche se la curva dei contagiati, ci dicono quelli della Tv, è in costante discesa. Ecco perché Confcommercio e Confindustria premono e vogliono riaprire negozi e industrie e tornare alla vita di sempre in tempi brevi come se niente fosse accaduto. E così finalmente noi potremo andare al mare a mostrare le chiappe chiare, “co’ li pesci in mezzo all’onne, noi s’annamo a divertì”. ma chiusi in gabbie di plexiglass o in cupole di bambù, con fucili, pinne, occhiali e mascherine. Saremo liberi di andare a trovare amici e parenti, vicini e lontani, ma con l’autodichiarazione, liberi anche di morire. Si potranno celebrare i funerali ma solo con i familiari stretti e non più di 15 persone. No alle Messe. La CEI protesta, sono violate tutte le libertà di culto. La chiesa non è il luogo dei contagi. Ecco cosa diceva San Padre Pio:- Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la Santa Messa-. Le piccole attività commerciali come i bar, i parrucchieri e i ristoranti non riapriranno almeno fino a giugno. Un modo garbato per dire: nel rispetto della legge e del virus potrete morire di fame. Perché si sa, come ha scritto qualcuno, la colpa è sempre di chi muore.

Pubblicato in Italia

drogaÈ una notizia di qualche giorno fa, i  Carabinieri della Compagnia di Paola – Nucleo Operativo e Radiomobile, proseguono l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, che si unisce al controllo del rispetto delle disposizioni governative per il contenimento del Covid-19, i militari nel corso delle attività di controllo straordinario del territorio, intensificate, sulla base di un’articolata pianificazione predisposta dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, hanno arrestato un ragazzo di Amantea, poco più che ventenne, già da diverso tempo tenuto sotto stretto controllo.

Il reato contestato è quello di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, lo stesso pare sia stato condotto, in un primo momento, nella casa circondariale di San Lucido.

Per lo stesso giovane scatteranno, pare, gli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida del provvedimento, collezionando anche una sanzione in merito al mancato rispetto degli obblighi previsti dal decreto legge per il contenimento del virus.

Vi terremo aggiornati nel caso ci fossero novità in merito.

frangioneApprendiamo dai social media sulla pagina personale del Dottore Antonio Frangione, che assieme al Dottore Egidio Viola, risultano essere i responsabili del  Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ad Amantea e del suo circondario, nonché responsabili, per il nostro territorio, per l'emergenza Covid 19, una buona notizia per Amantea e non solo. 

"Ritorna perfettamente guarita, l'unica amanteana ricoverata a Cosenza per il coronavirus covid-19, un importante segnale per la nostra città".

"Inoltre si informa che nei Paesi che fanno parte del nostro comprensorio, da Fiumefreddo Bruzio ad Aiello Calabro, anche oggi continuano a non registrarsi altri casi positivi".

Attendiamo, in merito al ritorno a casa della donna Amanteana, la comunicazione ufficiale, nel pomeriggio di oggi, da parte del Comune di Amantea, ma possiamo dare oramai per scontata la notizia della nostra concittadina che appunto fa ritorno nella sua abitazione.

E' quindi, risultata negativa al virus a due tamponi effettuati nel corso di questi giorni.

“Manda un grande saluto a tutta la nostra Comunità", consapevole che dovrà ancora trascorrere alcuni giorni di quarantena, prima di buttarsi questo brutto periodo dietro le spalle, difatti la nostra concittadina non ha solo avuto la difficoltà di superare il contagio da coronavirus, ma la stessa, ha dovuto affrontare ben due lutti nella propria famiglia, quello della madre dopo e quello del fratello prima.

 A lei il nostro più grande abbraccio e sostegno, con l’augurio di rivederla presto tra noi, non appena ciò sarà di nuovo consentito”.

Incomincia a farsi più robusto, quindi, l’altro conto dei casi, quello dei pazienti guariti che fanno ritorno a casa. Il virus si sta debellando con ogni sforzo comune.

Pubblicato in Cronaca

Falerna-lungomarePrimo caso positivo al Coronavirus a Falerna, in provincia di Catanzaro. Lo ha annunciato il sindaco Daniele Menniti.

Si tratta, come spiega Menniti, di un professionista che era già in quarantena volontaria da diverso tempo. I controlli si estenderanno alla famiglia ristretta, ma sono pochi coloro venuti in contatto con la persona contagiati e l’Asp di Catanzaro ha già attivato le procedure del caso. Il sindaco chiede alla cittadinanza di evitare inutili allarmismi e di proseguire nel rispetto delle norme governative.

Fonte notizia

dollari cinesiSembrerebbe che purtroppo la Cina abbia gravi responsabilità nella diffusione del Covid 19, per la ritardata comunicazione e trattamento dei primi casi di contagio. La Cina potrebbe avere infatti manipolato l’informazione relativa alla diffusione del virus, dichiarando un minor numero di vittime e di pazienti infetti e omettendo di fornire da subito informazioni adeguate sui contagi nonché sul reale evolversi della diffusione del virus.

In tutto il mondo, i vari Governi stanno manifestando rilevanti e molteplici dubbi sulla corretta gestione ed informazione fornite sul virus da parte del Governo Cinese:

 – La ministra degli esteri australiana Marise Payne durante un‘intervista ha espressamente richiesto di avviare un’indagine internazionale per indagare l’origine del virus e la diffusione: “.. penso sia importante e noi insisteremo assolutamente su questo”.

-Il Presidente francese Emmanuel Macron sempre relativamente alla gestione e diffusione del virus si è espresso sostenendo che “…sono successe cose che non sappiamo”.

-Il presidente americano Donald Trump recentemente ha dichiarato: “.. se la Cina si è resa intenzionalmente responsabile della diffusione del virus dovrebbe pagarne le conseguenze. “.

** ** **

Effettivamente la Cina avrebbe potuto gestire con un maggiore anticipo tutta la comunicazione e la trattazione della diffusione del virus.

Infatti, già nel periodo dal 5 al 17 gennaio, centinaia di pazienti cinesi hanno accusato sintomi compatibili con il contagio da CORONAVIRUS e si sono recati presso gli ospedali non solo di Wuhan ma di tutto il Paese.

Si evidenzia infatti che a Shenzhen, distante centinaia di chilometri da Wuhan il team del microbiologo Yuen Kwok-Yung ha potuto confermare che sei membri di una famiglia di sette persone avevano contratto il virus già il 12 gennaio 2020.

Tutta la vicenda “Coronavirus” sembrerebbe avere inizio persino il 31 dicembre 2019 quando le autorità sanitarie cinesi avrebbero dichiarato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan. Risulterebbe altresì che, in data 9 gennaio 2020, il China CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina) avesse già chiaramente individuato il nuovo coronavirus, chiamato poi Covid 19, come causa eziologica di tali patologie e nella circostanza veniva confermata la trasmissione inter-umana del virus.

In data 11 gennaio 2020 risulta confermata la prima vittima del coronavirus: trattasi di uomo di 61 anni, deceduto a causa della polmonite: la Cina a quella data dichiarava circa una quarantina di contagiati nel Paese.

Il 13 gennaio il coronavirus provoca il primo decesso fuori dalla Cina: in Thailandia muore una donna cinese che era appena tornata da Wuhan.

Il coronavirus arriva altresì in altri Paesi vicini: casi di contagio vengono registrati anche in Corea del Sud, Giappone e Australia, tutti i contagiati risultano collegamenti con la Cina. Il 21 gennaio viene registrato il primo caso negli Usa: si tratta di un trentenne ricoverato a Everett, nello Stato di Washington, anche tale contagiato era di ritorno da Wuhan.

In data 24 gennaio vengono accertati i primi casi in Europa: in Francia, a Bordeaux e Parigi, tre persone risultano contagiate dal coronavirus. Il 30 gennaio si rendono noti purtroppo i primi due casi accertati anche in Italia: si tratta di due turisti cinesi trattenuti, nella circostanza, in isolamento allo Spallanzani.

ln data 30 gennaio l’Oms dichiara che il coronavirus un'”emergenza sanitaria globale”.

A metà febbraio, la importante rivista ufficiale del partito comunista cinese rende pubbliche le dichiarazioni del Presidente Xi Jinping sull’emergenza: “Il 7 gennaio ho dato ordini sulla prevenzione del Coronavirus“. Eppure, il primo intervento ufficiale del Presidente cinese per parlare di “epidemia” risulterebbe effettuato ben 13 giorni più tardi, il 20 gennaio, quando con ufficiale comunicazione chiedeva ai comitati del Partito Comunista ed ai propri organi governativi di ” adottare misure adeguate per frenare la diffusione dell’epidemia“

Il ritardo di 13 giorni nel fornire alla popolazione mondiale una notizia tanto importante come quella della diffusione di un virus addirittura letale ha contribuito certamente a causare la diffusione della malattia insieme ad una ritardata conoscenza e consapevolezza in merito alla stessa malattia.

E le responsabilità di cui sopra senza neanche voler entrare nell’accertamento in corso, se il Covid 19 si sia veramente originato nel Mercato di Wuhan o invece sia sfuggito di controllo nel Wuhan Institute of Virology. Tale laboratorio è sotto osservazione dagli scienziati statunitensi già nel 2018 per carenze nella sicurezza, secondo quanto riportato dal Washington Post che cita due cablogrammi diplomatici. Lì da tempo si studiavano i coronavirus provenienti da pipistrelli e la loro potenziale trasmissione agli esseri umani. L’ipotesi è stata rilanciata di recente dai media americani, ma anche senza voler considerare questa eventualità, le responsabilità in questa vicenda delle autorità cinesi sono enormi.

** ** **

Il Codacons, insieme allo studio legale americano Kenneth B.Moll, leader nelle class action per il risarcimento dei danni alla salute e a tutela dei diritti dei cittadini danneggiati da inadempienze dello Stato, ha deciso di approfondire le eventuali responsabilità della Cina nella diffusione della pandemia di Covid19, e sta valutando l’avvio di un’azione di richiesta risarcimento danni di tutti i cittadini italiani danneggiati contro la Cina, in Italia o negli Stati Uniti.

Possono preaderire a questa azione del Codacons tre categorie:

1) Tutte le persone, esercizi commerciali e aziende bloccate dal lockdown, per rispettare la relativa normativa emessa dal Governo, in particolare il DPCM 9/2020 e successive normative e integrazioni, cliccando qui;

2) Tutte le persone contagiate dal Covid 19, cliccando qui;

3) Tutti i parenti delle persone decedute a causa del Covid 19, cliccando qui.

La preadesione non comporta alcuna spesa o impegno, e dà diritto ad essere informati sugli sviluppi dell’azione e ad essere contattati in seguito per poter partecipare alla stessa, alle condizioni e modalità che verranno successivamente indicate.

Fonte notizia

Pubblicato in Mondo

cov2Non si può in alcun modo allentare la tensione. La partita che si gioca contro il Covid-19 non è solo fisica, ma è anche nervosa. Il tempo che trascorre lento e simile a se stesso tende molte volte ad uniformare le cose, facendo venir meno il senso di pericolo che la malattia trasmette. Ad Amantea, pur nel rispetto del dolore per chi non c’è più, si era oramai pronti a tirare un sospiro di sollievo, ma il verificarsi del sesto caso ha nuovamente generato sfiducia e preoccupazione. I contagiati salgono dunque a sei: al bidello Enrico Ianni, deceduto dopo essere stata ricoverato in condizioni critiche al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, alla madre Maria Ida, morta al nosocomio di Cosenza, e a due familiari molto stretti dell’uomo venuto da Bergamo in quel tragico ponte dell’8 marzo che ha dato il via a tutto, si aggiunge ora la fidanzata del figlio dello stesso operatore scolastico. È la modalità di questo contagio che desta comunque attenzione: la donna, infatti, è risultata positiva al terzo tampone, dopo che i primi due avevano dato esito negativo. Anch’essa, così come tutti i soggetti a rischio già individuati, si trovava in stato di quarantena da circa 40 giorni: un lasso di tempo superiore, e di molto, al normale periodo di incubazione di due settimane fino ad oggi considerato. Completa il quadro il pensionato giunto dall’estero insieme alla moglie che si è immediatamente autodenunciato alle autorità competenti. Fortunatamente per lui nessun altro membro della cerchia familiare, almeno fino ad oggi, risulta contagiato.

L’espansione del virus si contiene dunque nel raggio d’azione di un unico gruppo familiare che ha già pagato un prezzo altissimo e che si trova a fronteggiare un nemico subdolo e invisibile. Ma è esattamente questo contenimento che potrebbe rappresentare la via di salvezza per un’intera comunità. Se le quarantene proseguiranno con un adeguato livello di attenzione la via della guarigione sarà presto alla portata di tutti.

Nel frattempo che ciò avvenga le storie più belle ed intense continuano a provenire dal mondo del volontariato. I tanti giovani aderenti alla “Piattaforma Emergenza Covid-19” continuano nel loro gravoso impegno con anima e cuore. Tra loro Martina Odorisio 37 anni, soprannominata “caterpillar”. Si alza alle 5.30 per accudire i suoi cani: alcuni di loro sono randagi abbandonati e bisognosi di cure sfuggiti alla morte solo per la caparbietà di questa donna. E poi via a darsi da fare per gli altri.cov01 Martina recupera abiti e coperte sporche e logore, li lava, li rigenera e le offre a coloro che ne hanno necessità. I suoi capelli sono sinonimo di dono: crescono per poi essere tagliati e donati a coloro che realizzano gratuitamente parrucche per i malati oncologici. Tanto impegnata da dimenticare anche di mangiare. Ed è qui che la solidarietà si trasforma in umanità, con le persone più anziane che nel momento in cui ricevono la spesa, le preparano una pietanza da consumare in giro. E lei ringrazia come può: aiutando, senza se e senza ma.

Pubblicato in Primo Piano

ESAMI COVSono attualmente 6 i cittadini di Amantea attualmente positivi al coronavirus. 

L'ultimo caso è stato registrato nelle scorse ore ed è stato registrato in ambito familiare, già circoscritto nelle scorse settimane. 

I casi scoperti dall'inizio dell'emergenza epidemiologica sono quindi 6, tra questi si registrano 2 decessi, 2 in isolamento ed in via di guarigione, 1 ricoverato ed infine 1 appena risultato positivo ed in quarantena preventiva già da diverse settimane.

Le condizioni di salute dei 4 positivi, 1 ricoverata e 3 in isolamento sono complessivamente buone: nessuno di loro si trova infatti in terapia intensiva, ne abbia sintomi gravi legati al coronavirus.

Lo screening epidemiologico sulla città, intanto, proseguirà nei prossimi giorni, stamattina è stato eseguito, in città, come in tutte le strutture sanitarie di degenza anziani, una serie di tamponi preventivi ed obbligatori, non solo ai ricoverati ma tutto il personale di servizio, nelle prossime 24-48 ore avremo i risultati.

"I dati nazionali indicano sicuramente un trend positivo ma non significa che ci si possa rilassare"- afferma il Presidente della Regione Calabria Jole Santelli-, "non dobbiamo abbassare la guardia, affrontiamo il tema con serenità ma dobbiamo tenere alta l'attenzione perché la situazione resta comunque complessa e non può essere sottovalutata. Non possiamo considerare il pericolo alle spalle e per questo invito tutti, ancora una volta, a restare a casa".

Pubblicato in Cronaca

SCUOLACoronavirus, il ministro Lucia Azzolina ha firmato ieri sera l’ordinanza attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione

Cambia la composizione della commissione dell’Esame di Stato del secondo ciclo. Il ministro Lucia Azzolina ha firmato ieri sera l’ordinanza, attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione, che, in ragione dell’emergenza coronavirus e dell’impatto che ha avuto sulla scuola, prevede, per quest’anno, una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno. “In questo modo – ha spiegato il ministro – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficolta’ affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”. I presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terra’ conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sara’ assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o piu’ commissari che insegnano le discipline di indirizzo.

Pubblicato in Italia

Pane-Coronavirus-686x420Amici, oggi vi voglio dare una notizia assurda che ha dell’incredibile e che fa venire i brividi. E’ vero, stiamo vivendo un periodo molto difficile a causa di questo nemico invisibile ed invincibile, così cattivo che non ci sta dando pace e tranquillità. Ci dicono di stare a casa e noi stiamo stando a casa pur soffrendo. Ci dicono di non uscire e noi non stiamo uscendo brontolando. Ci dicono di lavarci le mani spesso e noi lo stiamo facendo. Ci dicono di aiutare i vicini di casa se hanno bisogno e noi lo stiamo facendo. Quando andiamo a fare la spesa ci dicono di indossare guanti e mascherina e osservare almeno un metro di distanza e noi lo stiamo facendo. Ci dicono di aiutare chi soffre, chi ha perso il posto di lavoro, chi non ha più pane da dare ai propri figli, e noi in piccola parte lo stiamo facendo. Ci dicono di aiutare con qualche versamento anche piccolo la Protezione Civile e gli ospedali e noi lo stiamo facendo. Però, che cazzo, se fare anche beneficenza ora diventa pure un reato è il colmo, è il massimo dell’assurdo. E’ meglio restare tutti chiusi in casa e morire di fame. La storia che sto per raccontarvi accade a Termini Imerese e un panettiere, ragazzo molto generoso e timorato di Dio, stava impastando filoni e panini destinati alle famiglie bisognose. Non l’avesse mai fatto. E’ stato multato. La solidarietà, la beneficenza, oggi più che mai, possono salvare vite umane. Lo sapeva bene il panettiere, ma il suo gesto, purtroppo, non è stato capito. Forse non ha neppure frequentato le scuole superiori, ma certamente sa cosa vuol dire solidarietà: L’insieme dei legami affettivi e morali che uniscono gli uomini tra loro e li spingono all’aiuto reciproco. Ha aiutato il prossimo, ha commesso un reato. E’ stato multato e ha dovuto chiudere la sua attività per 5 giorni. Nell’anno del Signore 2020 fare del bene, fare beneficenza è un reato. Aiutare i poveri non si può. Il panettiere dal cuore d’oro aveva effettivamente violato le norme emanate dal Governo proprio in materia di Coronavirus. Però lo aveva fatto in fin di bene. Panificare per la Protezione Civile, per la Caritas, per le associazioni. La panetteria doveva stare chiusa. Ora resterà chiusa e lui sarà processato. Il panettiere non si è pentito di ciò che ha fatto e lo rifarebbe. Sapeva fare solamente il pane e pane faceva e lo dava alle Associazioni benefiche e a chi in questi giorni non ha più nulla. Un esempio non da condannare e sanzionare, ma da imitare. Ma purtroppo oggi i cuori della gente si sono induriti e hanno dimenticato il significato delle parole solidarietà e beneficenza.

santelliCambio di rotta del nostro Presidente della Regione, come vi avevamo preannunciato ieri, la Regione Calabria, seguendo l'esempio di altre regioni dà il via libera alla possibilità di accudimento degli orti e non solo nella ordinanza della Regione effettuata nella tarda serata di oggi il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato un’ordinanza che introduce alcune novità nelle misure fino a questo momento adottate per il contenimento del Covid-19.

La prima novità riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza o verso altri Comuni limitrofi per motivi legati allo svolgimento di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali. Un provvedimento condiviso dal presidente Santelli con l’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, resosi necessario alla luce del numero considerevole di agricoltori e allevatori amatoriali che compongono il tessuto produttivo della nostra regione.

Altra novità, introdotta dall’ordinanza e frutto del confronto dell’assessore al turismo Fausto Orsomarso con le realtà del settore, riguarda i parchi acquatici, gli stabilimenti balneari e le concessioni demaniali marittime. A partire da domani, previa richiesta al Prefetto, sarà possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere.

Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari che rientrano nelle attività industriali e non commerciali.

Pertanto le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto.

Pubblicato in Calabria
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy