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roulette32021DALLE PIRAMIDI ALL’A.I. COME UN TAGLIO DI MONTAGGIO ALLA KUBRICK

Non abbiamo una data certa che certifica quando di fatto l’uomo ha scoperto e introdotto il gioco nella sua quotidianità, sappiamo però che in diversi tempi e in diverse culture, molto remote, il gioco ricopriva già un ruolo collante tra le persone. Sarebbe come dire che lo svago abbia una data precisa ma non lo possiamo affermare. Possiamo invece dire con certezza, grazie agli studi di storici, antropologi e a ritrovamenti archeologici, che sin dai tempi egizi il gioco era contemplato come attività sociale. Anche i gladiatori della Roma antica erano amanti dello svago.

Ma arriviamo a una storia più recente se si tratta di parlare di carte e il merito è tutto dei francesi.

Certo sono innumerevoli le tipologie di gioco che negli anni sono andate evolvendosi e modificandosi. Ci sembra però che quello delle carte sia tra i più emblematici, iconici sicuramente, e che ancora oggi racchiude un fascino tutto particolare come testimoniano del resto le numerose pellicole hollywoodiane e non solo.

Per non parlare del portatosimbolico delle stesse che nella nostra cultura verbale, più esattamente gergale, viene spesso richiamato.

Anche l’elemento grafico e artistico legato ad esse è un aspetto di non poco conto: vi sono innumerevoli versioni e tipologie di carte, molte delle quali vere e proprie opere d’arte.

Ma tornando all’evoluzione del gioco, se siamo partiti dagli antichi egizi, in un ipotetico stacco cinematografico alla Kubrick, potemmo riassumere il passaggio dalle piramidi agli algoritmi come un solo taglio di montaggio.

Algoritmi, software evoluti, intelligenza artificiale, interattività e streaming, sono solo alcuni degli aspetti tecnologici che caratterizzano gli attuali giochi di carte offerti online agli utenti. Impossibile non citare i casinò che oggi popolano il web di proposte come Blackjack, Baccarat oppure, Slot e Roulette live, attraverso cui gli utenti si misurano in abilità e fortuna, sempre che quest’ultima abbia un’unità che ne consente la misura.

Pensando alla velocità con la quale si stanno evolvendo la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale viene da chiedersi che tipo di proposte legate al gioco potremmo un giorno, magari non troppo lontano, vederci offerte. Ma questa al momento è un tipo di speculazione più prossimo a un film di fantascienza.

 
Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

dadi-770x470Sempre nell'orbita di questa ristrutturazione del gioco e dei casino online migliori che si sente nell'aria, anche il comparto del puro intrattenimento senza vincita in danaro deve fare la sua parte ed attivarsi per “rendersi migliore” e più accattivante in modo da conquistare magari qualche fetta in più di mercato, quello dei più giovani, poiché sembra che solo loro sappiano divertirsi senza “azzardare” e senza “rischiare” anche di essere coinvolti in qualche problematica, Così è anche per un'azienda che da anni opera nel settore del puro intrattenimento, che si vuole attivare per migliorare la propria struttura, magari curiosando tra i regolamenti del gioco in essere in altri paesi all'avanguardia e con norme già testate.

 

Ecco, quindi, che si guarda una sorta di bozza di revisione della legge su tutti i giochi pubblici inglesi, elaborata dal Ministero dello Sport e del Patrimonio Turistico Culturale, Questa nuova stesura “inglese” si confronta con la legge precedente del 2005 ed è stata richiesta dall'associazione degli operatori inglesi, preoccupata dalla presenza e dalla pericolosità in ascesa della diffusione dei Fobt, apparecchiature che si possono tranquillamente paragonare alle nostre Vlt. Questi apparecchi sembra stiano creando problematiche conpulsive nei giocatori, creando dei veri e propri dipendenti dal gioco a causa anche della possibilità di poter scommettere sino a 100 sterline alla volta, per una vincita di sole 500 sterline.

 

La richiesta delle associazioni è quella di limitare la loro diffusione, anche se il numero di apparecchi, non all'interno dei casino online affidabili aams, che possono essere inseriti nelle sale scommesse è ora solo di quattro, ridurre la scommessa con un massimo di due sterline e fare in modo che gli appaarecchi siano giocabili solo con banconote con un taglio massimo di 50 sterline. Niente di diverso.

Successivamente, che si provveda anche alla restrizione della pubblicità dei giochi tramite i vari media, per la protezione particolarmente dei minori e da una regolamentazione dei giochi nei pub, anche se in quel comparto esiste già la restrizione di due semplici Awp in per ogni locale.

Tutte queste acquisizioni di notizie sulla regolamentazione del mercato inglese fanno riflettere sul fatto che il mondo del gioco in Italia non dovrebbe essere trattato più dal Ministero delle finanze, e tanto meno dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma dovrebbe andare sotto la responsabilità del Ministero dell'Industria, in collaborazione con quello del Turismo e dello Spettacolo soprattutto per quel che riguarda il comparto dell'amusement che è proprio ed esclusivamente puro divertimento, Ma tante idee si potrebbero prendere ed acquisire da altre realtà, solo che non ci si intestardisse a pensare che ciò che è “nostro” sia la cosa più giusta in assoluto, E di fatto non è per nulla così, almeno visti i recenti risultati su tutto il fronte del settore ludico.

E bisognerebbe anche aggiungere che il puro divertimento dovrebbe viaggiare in eguale misura fra tutti gli abitanti dell'Europa Unita senza che vi siano regole che ne limitino la circolazione: tanto peggio, non bisognerebbe permettere che in Italia vi sia libero ingresso solo “per alcuni giochi scelti da poche persone”. Certo che, molto probabilmente, in Italia non si arriverà mai al livello della Gran Bretagna, dove per i giochi da intrattenimento non sono mai esistite omologhe o limitazioni né altro. Il solo limite esistente è il costo partita di 10 pence.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

giocoNon si vuole lanciare un grido di allarme per la sparizione delle slot machine dagli esercizi generalisti e dai migliori casino online in italia, né relativamente alla ridistribuzione del prodotto gioco sul territorio della nostra bella Penisola, ma riflessioni su quale gioco ci si attende di vedere attorno ai nostri giovani... questo assolutamente sì. Cominciano a muoversi “le grandi menti” che si occupano di studi e ricerche relativamente agli indirizzi che la gioventù prenderà in considerazione dei cambiamenti che il territorio, volente o nolente, effettuerà dopo i risultati della Conferenza Unificata.

Dopo le ordinanze restrittive sugli orari, dopo i distanziometri, dopo le aperture delle gaming hall il “campo di azione” del gioco d'azzardo sarà costretto a cambiare, a “mutare pelle”: non si sa se questa nuova pelle sarà bene accettata dai giocatori oppure se gli stessi convoglieranno la loro attenzione su altre fonti di gioco, per esempio quelle virtuali che fanno parte senz'altro dell'avvenire del mondo del gioco.

 

Senza parlare poi della lotta alla ludopatia, al gioco problematico, la tutela dei minori: che fine farà tutto questo in un mondo del gioco che cambierà completamente faccia e quando ci si troverà di fronte ad un processo evolutivo che vede il nostro Paese al centro di una politica di abolizionismo nei confronti degli apparecchi da intrattenimento? Ci si troverà di fronte ad un mercato eccezionale composto da altre forme di azzardo più aggressivo ed insidioso dal punto di vista della dipendenza, ma meno penalizzato fiscalmente relativamente alle Awp.

 

E, quindi, l'industria del gioco vi si sta indirizzando di gran carriera, visto che questa è la tendenza che ci si prospetta e le aziende “non vogliono certamente rimanere ferme al palo” ad aspettare che anche questo “indirizzo” venga bruciato dalle istituzioni in qualche modo. Chi, invece, vuole rimanere legato al vecchio gioco d'azzardo non ha che una speranza od un obbiettivo: rallentare la rapidità di diffusione di questi nuovi format virtuali attraverso serie limitazioni alla pubblicità che è sempre quel motore trainante che porta avanti qualsiasi novità.

Introdurre, quindi, una doppia riflessione tecnica sul rapporto restrizione metrico-oraria e spesa media oraria del singolo prodotto di gioco: esempio, più è alto il dato della spesa media oraria generabile dal prodotto, più devono essere inserite limitazioni e restrizioni. Riflessioni anche sul rapporto restrizioni metrico-orarie e multi-canalità del prodotto di gioco: più alta è la facilità di proseguire su altri canali la partita iniziata ed interrotta sul terrestre, più dovranno essere “strette” le limitazioni sugli altri canali.

 

Insomma, se il resto della nostra Penisola non vuole finire come la provincia di Bolzano, casino online esclusi, dove devono essere “contenti” che l'estensione epidemiologica del gioco problematico, in seguito al proibizionismo accanito nei confronti del gioco pubblico, ha raggiunto il 4,1% della popolazione, forse valutare che le Awp, a bassa spesa media oraria di gioco nei bar, rappresenta uno dei pochi ostacoli alla fidelizzazione di un mercato verso i nuovi format virtuali dell'azzardo che raggiungono milioni di utenti al giorno tramite la pubblicità. Certo, era una riflessione forse da fare prima delle ordinanze restrittive, dei distanziometri e di “tutte le altre diavolerie” che sono state messe “sul piatto del gioco”... ma forse ormai è troppo tardi per tornare indietro!

Pubblicato in Economia e Finanza

casinoSino a quando la Conferenza Unificata, che ha trattato anche l'argomento dei casino online affidabili, non “partorirà il suo accordo” tra Stato, Regioni ed Enti Locali si è certi che tutte le norme in essere, norme restrittive per le attività ludiche, continueranno a far parlare di sé e della loro opportunità nel continuare ad essere usate come deterrente o come prevenzione per il gioco problematico. Da ogni parte si sentono eccezioni e “lamentele” relative alle ordinanze dei vari Comuni che continuano ad accamparsi il diritto di fare “il bello ed il cattivo tempo” sul mondo del gioco, così come ritengono meglio per i loro territori. E questo diritto è stato acquisito dalla latitanza dello Stato nell'emettere normative nazionali che avrebbero messo “ogni cosa al proprio posto”.

Quindi, nulla di strano da eccepire quando le associazioni di categoria “alzano la loro voce nel difendere le attività degli operatori del gioco, cercando di evidenziare in tutti i modi che gli orari di accensione e spegnimento delle attrezzature da divertimento, i luoghi sensibili, le distanze, la diminuzione delle slot machine, la nuova futuribile distribuzione del prodotto sul territorio sta portando inevitabilmente alla “crescita esponenziale” di altri giochi: da ricordare sempre che chi vuole giocare trova posto, modo e forma per giocare indipendentemente che un individuo sia problematico oppure solo grande giocatore.

I risultati sono questi e chi “li mette in gioco” è As.Tro, associazione più che attiva e propositiva nel settore ludico, che fa sentire la sua voce che così si vuole riferire, sunteggiando: sino a qualche anno fa i giochi che “uscivano” dalle apparecchiature di gioco erano marginali “segmenti residuali”, quindi, letteralmente trainati dai congegni Awp e Vlt. Oggi, a causa di tutte le varie vicende che afferiscono le”famigerate macchinette”, i numeri sono assai cambiati ma sopratutto quello che sta cambiando (ed ancora non si sa se sia un bene oppure no), è la strategia industriale. Strategia che oggi scommette sicuramente sul deterioramento della raccolta terrestre di gioco e sullo sviluppo, invece, di altri prodotti quasi immuni dalle limitazioni degli Enti Locali e che vengono “spinti” con la pubblicità.

È notizia recente che “alcuni prodotti sopratutto quelli a target giovanile” abbiano un trend di crescita che può raggiungere, in determinati contesti, anche l'800%. Questi dati fanno modo che il rapporto slot-resto dei giochi si capovolga e che l'aspettativa di dover fronteggiare ordinanze comunali non spaventa ma, invece, diventa un vero motore trainante della promozione sulle novità in tema di gioco.

Insomma, lo spauracchio delle slot e del www.casinoonlinemania.com giocare nei casino online, attenua il “focus mediatico” sul tema della pubblicità e lascia ampio spazio ad altre innovazioni tecnologiche. Gli effetti di questo nuovo corso innovativo è, comunque, associato alla nota questione territoriale ma sono altrettanto scontati: aumento della spesa di gioco, abbassamento dell'età di ingresso al gioco d'azzardo attraverso iniziative propedeutiche alla brand-fidelity, affermazione di logiche da “multinazionale” con il massimo dei profitti attraverso la leva finanziaria a discapito del lavoro, ricercando la meccanizzazione dei processi distributivi in luogo delle filiere commerciali.

Questa tesi che porta avanti As.Tro è giustificabile da una valutazione da parte dei vari analisti sulla effettiva “transazione in corso” dalle slot verso il gioco virtuale: solo da questa valutazione potranno trarre beneficio quelle società che possiedono asset di gioco a base tecnologica che stanno alla finestra a guardare dove si andrà a finire con il gioco e, sopratutto, che gioco sarà.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero
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