Il “volto” del centro storico di Amantea è certamente rappresentato dalla rocca sulla quale esso insiste e da quanto su essa è stato costruito o realizzato.
Parliamo dei ruderi dell’antico castello, dei ruderi della Torre Normanno-Angioina, dei ruderi della chiesa di San Francesco d’Assisi, dei ruderi del collegio dei Gesuiti, della Chiesa matrice, delle antiche case e delle strade.
Ma sempre di straordinaria bellezza sono gli elementi arborei impiantati dall’uomo.
Parliamo degli aranceti , dei pochi fiori e soprattutto delle palme.
Ed in particolare della Palma dinanzi alla Chiesa Matrice, delle palme gemelle di Via Cavour e della palma sottostante la chiesa di San Francesco d’Assisi.
Ahimè il punteruolo rosso continuando la sua opera distruttrice del patrimonio naturalistico amanteano è riuscito a giungere fin sotto la chiesa trecentesca colpendo mortalmente la pianta.
Un’altra palma che lascia Amantea.
Una strage che continua . Infinita .
Il coleottero andrà via solo quando avrà finito di distruggere tutte le palme della città.
Tanto ad esso nessuno si oppone.