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Giunge a conclusione la vicenda dei vigili urbani di Amantea, una vicenda che offre il fianco a riflessioni importanti e serie.

La conclusione discende dalla determina del dr Mario Aloe nella qualità di responsabile del servizio Risorse Umane , recante il numero 1666 del 12 dicembre 2013.

Una determina tutta la leggere nella quale ad un certo punto si nota una frase di particolare valore quale quella che recita “ Rilevato che permane la volontà dell’Amministrazione comunale di procedere all’assunzione a mezzo stipula di un contratto individuale di lavoro nei confronti dei vincitori della prova selettiva volta alla copertura di n 6 posti di “Agente di polizia urbana” cat C a tempo indeterminato e part time”.

Che cosa significa la criptica affermazione “ permane la volontà”? Sarebbe potuta venire meno? O piuttosto ci si riferisce al ricorso prodotto dalla d.ssa Perna ed ancora da discutere presso il TAR Calabria? E come è stato accertato che tale volontà permane? Misteri ancora più complessi di quelli della fede . Misteri ai quali si impone di credere fideisticamente , anche se….

Ancora più rarefatta la percepibilità della frase “ Valutato altresì dover assegnare i futuri dipendenti all’Area Polizia Municipale”, frase che fa istintivamente nascere la domanda :” Perché dove si volevano assegnare?”

Gli assunti, comunque, sono:

Amendola Andreas

Donadio Marilena

Rizzo Francesco

Montemagno Anna

Mendicino Rosario

Amantea Antonella

I sei vigili prenderanno servizio il 27 dicembre proprio alla scadenza dei 15 giorni di pubblicazione all’Albo Pretorio.

….segue……

Pubblicato in Primo Piano

Perviene la nota stampa del Comune di Amantea che ha nelle sue intenzioni quella di chiarire quanto notiziato dalla stampa regionale e nazionale circa la SO.GE.FI.L.

 

Una nota fortemente criptica, difficilmente percepibile dalla cittadinanza. Per questo abbiamo provato ad interpretarla.

 

L’amministrazione comunale , in sostanza, sostiene che la affermazione resa dalla competente Procura e dalla GdF sarebbe destituita da ogni fondamento, atteso che i soldi incassati erano versati direttamente sui conti del comune che poi restituiva alla So.Ge.Fi.L quanto ad essa dovuto.

Sempre secondo l’amministrazione comunale l’importo di un milione e mezzo si riferirebbe alle somme che ancora il comune deve incassare dopo la fine del contratto con la So.Ge.Fi.L.

Anzi l’incasso di queste somme sar5ebbe stato affidato ad uno studio legale.

 

Comunque ecco il testo della nota stampa:

“Il Comune di Amantea non risulta tra quelli truffati dalla So.Ge.Fi.L

Ha suscitato grande stupore nell’amministrazione comunale e comprensibili preoccupazioni e rabbia tra i cittadini la notizia - riportata dalla stampa regionale e anche dai telegiornali nazionali - che la società So.Ge.Fi.L avrebbe indebitamente trattenuto, a danno del Comune di Amantea, circa un milione e mezzo di euro nell’ambito dell’attività di riscossione coattiva dei tributi e delle entrate comunali.

In realtà il nostro comune, come qualche mese addietro aveva prontamente chiarito alle autorità competenti il responsabile del Settore Tributi << non rientra nella casistica delle indagini a carico della Società in questione. Non sarebbe, infatti, stato possibile praticare il trattamento indebito delle somme introitate poiché gli incassi conseguiti per riscossione coattiva durante il contratto di gestione transitavano direttamente su conti dedicati a tale attività ed intestati allo stesso ente >>.

E’ assai probabile, perciò, che sia verificata una interpretazione distorta dei documenti contabili (rendiconto finale di gestione) laddove quel milione e mezzo circa di euro, restituito dalla So.Ge.Fi.L Riscossioni S.p.A all’Ente, è riferito alle somme non incassate per fine contratto e non, evidentemente, introitate e non versate ovvero trattenute indebitamente dalla stessa. Peraltro, tale importo è stato affidato successivamente ad uno studio legale per la riscossione in via stragiudiziale, tuttora in corso”

Pubblicato in Cronaca

Il Comitato Campora San Giovanni ed il dimensionamento scolastico

Mentre i forconi presidiano la Statale 18 per segnalare le proprie difficoltà ed il malessere che investe la nostra comunità, noi stamattina siamo state a leggere le delibere del dimensionamento scolastico.

Abbiamo cominciato dalla delibera del comune di Amantea , la n. 188 del 18 novembre 2013, avente ad oggetto” Dimensionamento scolastico. Proposta di riorganizzazione scolastica per istituto scolastico di Scuola dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado”, nella quale abbiamo potuto leggere che “ l’istituto comprensivo di Aiello calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello ha una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa”

Per poi leggere che l’amministrazione ha inteso:” Doversi approvare e proporre all’amministrazione provinciale di Cosenza il piano di dimensionamento per come di seguito:

1)Direzione didattica statale A.Manzoni

2) istituto comprensivo G. Mameli

3)Istituto comprensivo A. Longo, comprendente il detto istituto comprensivo e le scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Aiello Calabro, Cleto e Serra d’Aiello.

Poi abbiamo letto la delibera152 del28.11.2013 adottata dal comune di Cleto che ha fatto propria la proposta del comune di Amantea.

E poi abbiamo letto la delibera del comune di Aiello calabro n 113del 6 dicembre 2013 che, al contrario, conferma l’istituto comprensivo di Aiello Calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e che aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello pur avendo una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa, ma affermando “ la volontà dì questa Amministrazione Comunale dì mantenere l’organigramma scolastico presente sul territorio comunale” .

Non solo ma sulla stessa linea anche il comune di Serra d’Aiello con la propria delibera n 35 del 20.11.2013.

Difficile capire cosa stia succedendo.

Ma come, ci siamo chieste, il sindaco di Aiello Calabro e quello di Serra d’Aiello non erano già d’accordo con il comune di Amantea? I quattro comuni non avevano raggiunto un accordo preventivo? Possibile che il comune di Amantea abbia ipotizzato di assorbire l’istituto comprensivo di Aiello calabro senza nemmeno informare il sindaco Iacucci?

Peraltro la delibera del comune di Amantea non risulta essere stata inviata, come si doveva, ai comuni di Cleto, Aiello Calabro e Serra d’Aiello.

Cosa vuole dimostrare il sindaco Iacucci?

Meno comprensibile appare il deliberato di Serra d’Aiello che invia i propri studenti a Campora san Giovanni senza concorrere in alcun modo ai costi gravanti sul comune di Amantea e poi si arroga il diritto di restare con la istituzione scolastica di Aiello.

Ed allora ci siamo chieste : “Possibile che un sindaco accorto e navigato come quello di Aiello Calabro si sia prestato ad una “magra” figura se l’ente provincia non accoglie la sua proposta? O piuttosto ha pensato che finchè c’è vita c’è speranza ?”.

Che cosa accadrebbe se la provincia( per una qualsiasi ragione) accettasse la ipotesi di Iacucci e confermasse la sua istituzione scolastica? Potrebbe venire meno l’IC A Longo?

Che allora e comunque si sappia che non donne di Campora SG siamo pronte a ricominciare la nostra “Guerra santa”.

E questa volta non saremo certamente sole!

Pubblicato in Campora San Giovanni

Definire Amantea una città senza regole forse a qualcuno può apparire offensivo.

E proporsi per un mini corso di educazione al Codice della Strada può essere ritenuto presuntuoso.

In particolare a chi lo conosce ma non lo applica.

Ma noi, siccome siamo testardi, vogliamo segnalare quello che accade in questa città che sembra aver dimenticato i suoi nobili natali.

E vogliamo ricordare a tutti che offensivo e presuntuoso è vantarsi di essere cittadini educati e civili dimenticando ,poi, di esserlo e di dimostrarlo.

Insieme vogliamo ricordare ( e vi invitiamo a farlo insieme a noi) quello che vediamo spesso girando ipocritamente la testa e la coscienza

E’ domenica 15 dicembre e siamo a piazza Commercio: “ Ma dove sono i Vigili?”

Lo dicono in tanti davanti alla scena di un’auto parcheggiata provvisoriamente su Via Margherita proprio all’uscita di Via Nuova e che rende difficile, e per i mezzi più grossi impossibile, svoltare a destra.

Sul lato sinistro, in pieno divieto di sosta, altre due auto di cui una sugli spazi riservati ai ciclomotori ed un’altra sulle strisce pedonali

Le auto trovano molta difficoltà a svoltare e suonano il clacson .

Ma il proprietario dell’auto non arriva ; sta facendo la fila per il telefonino!

Infine arriva un pulmino che blocca tutto il traffico sia quello su via Margherita che quello su via Nuova.

Ne approfittano due amanteani per camminare tranquillamente in mezzo alla strada senza usare i marciapiedi anche se in parte liberi.

Altri marciapiedi invece sono occupati da sedie e prodotti commerciali

Insomma in pochissimi metri un qualsiasi vigile avrebbe potuto redigere non una ma almeno una decina di infrazioni al Codice della Strada, facendo incassare al comune molto più di quanto costa il suo stipendio giornaliero( se non settimanale!).

Già, ma in questo caso Amantea sarebbe apparsa una città civile e nella quale chi di dovere impone il rispetto delle regole .

Ahi visto mai che prima o dopo questo miracolo avvenga?

Il problema è quello di invocare il santo o la Santa giusti.

Che sia San’Emilio? Che sia San Michele? Che sia San Sergio? Che sia san Luciano? Che sia San Gianfranco?

Di certo , ormai, non saranno né San Sante , né Sant’Antonio , né San Francesco.

Pubblicato in Primo Piano

La Boldrini annuncia che “Dopo la Terra dei fuochi cominceremo a desecretare anche le navi dei veleni !” «Sulle "navi dei veleni" ho ricevuto pochi giorni fa una richiesta da parte di Greenpeace e dei Verdi e ho sottoposto immediatamente la questione all'ufficio di presidenza, dove è stato condiviso da tutti l'avvio di una procedura per togliere il segreto sul più alto numero possibile di documenti in materia».

Poi continua aggiungendo che :

“Non so cosa avesse impedito precedentemente di avviare un percorso di trasparenza. Quello che so è che oggi la questione è assolutamente decisiva per la credibilità delle istituzioni: se vogliamo provare a ripristinare un rapporto di fiducia coi cittadini, è indispensabile togliere il velo del segreto ogni volta che sia possibile e giusto».

Ed ancora evidenzia che:

“I documenti di cui parliamo sono essenzialmente atti che le Commissioni parlamentari di inchiesta hanno acquisito da altre autorità, che li hanno trasmessi con il vincolo di riservatezza o segretezza. Per togliere il segreto dunque dovremo interpellare loro affinché possano rimuovere o confermare il vincolo».

Per gli altri atti o documenti «prodotti dalle Commissioni stesse, e poi sottoposti al cosiddetto "segreto funzionale" si potrà procedere alla loro desecretazione una volta verificato che ciò non intralci l'attività di altri organi dello Stato, a esempio inchieste giudiziarie in corso”.

Concludendo l'intervista al Manifesto , la Boldrini assicura che:

“La presidenza farà tutto quello che si renderà necessario perché il cammino che si è intrapreso vada a buon fine, nel rispetto delle regole dettate dal nostro ordinamento e delle competenze degli altri soggetti istituzionali coinvolti”.

Ovviamente la presidente della Camera Laura Boldrini che ha già desecretato gli atti sulla Terra dei Fuochi chiude evidenziando che la desecretazione potrà avvenire anche in modo frazionato man mano che arriveranno le risposte richieste.

Potremo sapere così più di quanto sappiamo oggi: basterà andare a leggere, ma occorrerà andare a leggere!

Dopo l'arresto del luglio scorso dei 4 responsabili della società - Mario LO PO, Giovanna TROVATO, Leonardo TROVATO e Maria Grazia LO PO, accusati di associazione per delinquere e peculato , le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Reggio Calabria, hanno ora quantificato il plurimilionario danno causato ai Comuni e segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro 21 soggetti.

Tutte persone "legate" alla SO.GE.FI.L. Riscossione S.p.a. che, per il proprio comportamento partecipe o omissivo, dovranno ora risarcire allo Stato il danno cagionato, comprensivo degli interessi.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Cosenza.

I finanzieri hanno scoperto che i soldi dei cittadini, versati per l'IMU o per la TARES, venivano in realtà utilizzati per fare shopping su Internet, per il pagamento di fantomatiche consulenze, o per elargire lauti compensi agli amministratori della società di riscossione.

Trentatre milioni di euro di tributi sono stati infatti versati dai contribuenti di cinquanta comuni calabresi ma sono finiti nelle tasche dei responsabili della SO.GE.FI.L. RISCOSSIONE S.p.A., società cosentina operante nel settore della riscossione per conto di enti pubblici territoriali.

Tra i Comuni truffati - circa 50 che, nel periodo 2005-2012, hanno affidato il servizio di accertamento e riscossione alla SO.GE.FI.L.- quelli maggiormente danneggiati sono risultati Nicotera (VV) al quale sono stati fraudolentemente sottratti quasi 8,5 milioni di euro,

Cariati (CS) che ha subito un danno di 4,3 milioni di euro,

Nocera Terinese (CZ) di 2,2 milioni,

Parghelia (VV) di 1,8 milioni,

Amantea (CS) e Falconara Albanese (CS) per circa 1,5 milioni.

Tra tanti guai almeno una cosa buona:

Le indagini proseguono, anche con la collaborazione dei finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, per accertare eventuali responsabilità patrimoniali dei pubblici amministratori che con il loro comportamento hanno consentito alla SO.GE.FI.L. RISCOSSIONE S.p.A. ed ai suoi amministratori di provocare l'ingentissimo danno alle casse pubbliche.

Qualcuno trema? Bene!

Nessuno si dispiacerebbe se il nuovo anno 2014 ci facesse il regalo di farci scoprire chi c’era dietro alla Sogefil alla quale i comuni truffati hanno affidato la riscossione e se tra i pubblici amministratori ci fosse uno o più responsabili, magari solo patrimoniali.

Pubblicato in Politica

Sabato 14 e domenica 15 dicembre dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00 saranno in tanti davanti ai supermercati ed a piazza degli emigranti a raccogliere beni per chi ha bisogno.

Saranno armati del pensiero di Mahatma Gandhi: “ sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni”

Tra gli altri ci saranno:

La Croce rossa italiana

Il Rotary International

Il WWF

La Pro loco Campora

L’associazione Camminando Onlus

L’associazione Alice nel paese delle meraviglie

L’associazione Isca Hotel

L’associazione Il Tassello Onluss

L’associazione Nuovo Tirreno

L’associazione Stefano medaglia

Il circolo velico Amantea

L’associazione Il Coviello

L’Interact club

FSC Gruppo Campora

Il Centro diurno Nuovi orizzonti

Gli istituti comprensivi amanteani

Gli istituti superiori amanteani

Con queste premesse sarà un successo ed in tanti avranno un buon Natale!

Pubblicato in Cronaca

Natale De GraziaOggi Venerdi 13 Dicembre ore 20.30 - Ingresso GRATUITO -
Le  indagini del Capitano Natale De Grazia hanno riguardato anche la cittadina tirrenica tra misteri, veleni e tumori

Il capitano Natale De Grazia indagando sulle navi dei veleni si è imbattuto anche sull’imbarcazione che spiaggiò sulle coste di Amantea il 14 dicembre 1990.  Da allora la storia della cittadina è costellata di misteri, di rifiuti interrati negli alvei dei fiumi che, ufficialmente, non si sa da dove provengano e di terribili malattie che a sentir la gente locale sono troppo frequenti ma di cui non si può parlare perchè mancano studi e dati precisi, non se ne conosce le cause. E in Calabria il registro tumori non è mai stato istituito.

Intanto il parlamento ha deciso – o meglio per ora solo comunicato – che intende desecretare gli atti parlamentari sul traffico dei rifiuti e sul fenomeno delle navi a perdere così come fatto per le dichiarazioni del pentito napoletano Schiavone che ha fatto esplodere il caso della terra dei fuochi in Campania.

In questi giorni la Commissione sanità del consiglio regionale della Calabria intende fare luce sulla mancata istituzione dei registro tumori regionali e sta convocando i dirigenti del settore sanitario mettendoli a confronto con le associazioni che operano nei vari territori calabresi martoriati dalle malattie tumorali e da disastri ambientali.

Di questo ed altro si parlerà venerdì sera nella sala eventi del Campus Temesa di Amantea. Si inizierà alle 20.30 con la proiezione de “La Forestale dei veleni” la video inchiesta vincitrice della seconda edizione del Premio Morrione, la nuova sezione del Premio Ilaria Alpi.  Gli autori, i giovani giornalisti Silvia Sciorilli Borrelli, Davide Gangale e Andrea Tornago, ricostruiscono attraverso documenti inediti e la testimonianza diretta dei “sopravvissuti”, le indagini sulle navi a perdere che hanno visto protagonista il capitano De Grazia. Gli investigatori per anni hanno cercato di dare un volto e un nome ai trafficanti, nel tentativo di localizzare i relitti finché qualcosa o qualcuno non li ha fermati. Sarà motivo di riflessioni l’emozionante brano tratto dallo spettacolo teatrale “Occhi a perdere” che sarà interpretato durante la serata dagli artisti dell’associazione “La Buffa, agitatori culturali” di Amantea il cui spettacolo completo andrà in scena sempre nel Campus Temesa il prossimo 27 dicembre.

Pubblicato in Primo Piano

Ci segnalano scelte e decisioni dal sapore più o meno preelettorali

In particolare una delibera di manutenzione di una strada; una delibera di indirizzo al dirigente del settore manutentivo.

Probabilmente la nostra fonte è rimasta sorpresa dal fatto che non si è mai vista una delibera di indirizzo per un adempimento ordinario di manutenzione

Ne dovremmo trovare migliaia ogni mese e non è così

D’altro canto perché mai un dirigente dovrebbe pretendere un atto di indirizzo trasferendo in tal modo la responsabilità alla politica?

L’unica possibilità è che potrebbe trattarsi di opere manutentive non dovute come nel caso( è solo una mera ipotesi)che si tratti di una strada privata e non di una strada pubblica

Ma se fosse così saremmo nel campo di interesse della procura, quantomeno di quella contabile.

Il che francamente ci sembra incredibile

Peraltro la delibera afferma che si tratta di una stradella comunale.

Ma se è una strada comunale perché mail la delibera?

 

Adottata in data 11 dicembre dalla giunta la delibera n 228 di approvazione del progetto definitivo del campus Temesa

Un impegno diretto sul bilancio di 250 mila euro

80 mila euro serviranno per l’acquisto di attrezzatura tecnica audio video e scenica necessaria a migliorare l’utilizzazione da parte di enti ,associazioni e privati della struttura, per iniziative di diverso genere come rappresentazioni teatrali, manifestazioni musicali ed incontri per convegni ed assemblee

132 804 euro,invece, per completare l’impianto elettrico degli uffici nonché per i locali biblioteca e pinacoteca.

Adottata in data 11 dicembre dalla giunta la delibera n 228 di approvazione del progetto definitivo del campus Temesa

Un impegno diretto sul bilancio di 250 mila euro

80 mila euro serviranno per l’acquisto di attrezzatura tecnica audio video e scenica necessaria a migliorare l’utilizzazione da parte di enti ,associazioni e privati della struttura, per iniziative di diverso genere come rappresentazioni teatrali, manifestazioni musicali ed incontri per convegni ed assemblee

132 804 euro,invece, per completare l’impianto elettrico degli uffici nonché per i locali biblioteca e pinacoteca

 

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