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sanitàÈ da ieri che ricevo telefonate da parte di operatori e cittadini/utenti allarmati da alcuni articoli apparsi sulla stampa che titolano una presunta chiusura del Poliambulatorio. Tesi che troverebbe le sue ragioni nel supposto trasferimento di uno dei medici/chirurghi: un provvedimento, però, mai preso dall’azienda (inutile aggiungere che prima di sparare a zero bisognerebbe quantomeno verificare le fonti)!

Non è più accettabile che - per beghe politiche e per l’affannosa ricerca di un like - si debba assistere alla meschina modificazione della realtà per scopi che non oso neppure immaginare.

Il Poliambulatorio non chiude. Anzi. La dialisi dal 1 settembre effettuerà le turnazioni ordinariamente anche il martedì e giovedì pomeriggio, nonché tutta la giornata di sabato (per un totale di 24 ore aggiuntive). Nel mese di settembre sarà aperto l’ambulatorio per la terapia del dolore. La programmazione che riguarda la struttura è in essere. Chi afferma il contrario non solo dice il falso, ma genera paure e timori ingiustificati e irresponsabili nel territorio d’utenza! Un atteggiamento che definisco vergognoso!

Sono sempre disponibile verso tutti per raccogliere istanze, ascoltare ragioni e dare informazioni e spiegazioni. Ma se questa campagna, ingiustificata, atta a screditare il Poliambulatorio dovesse continuare - a tutela dell’azienda e del cittadino/utente - mi vedrò costretta ad adire le vie legali.

Angela Riccetti

Direttrice Distretto Sanitario Tirreno

Pubblicato in Primo Piano

PoliambulatorioAlla luce dell’articolo apparso il 25 settembre sulla pagina locale del Quotidiano del Sud, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni.
Vengono, infatti, riportate alcune dichiarazioni attribuite a R.M. che lascerebbero presagire problematiche riguardo alla presenza dello pneumologo, nonché alla radiologia.
Come ampiamente riportato dalla stampa, in merito all'abbattimento dei tempi dei refertaggi è già stata avanzata al Direttore del Dipartimento di Radiologia la richiesta di un medico radiologo per almeno 5 giorni alla settimana.
Bisogna, invece, rassicurare tutti rispetto alla pneumologia che offre le prestazioni di propria competenza regolarmente.
È bene, infine, ribadire l’importanza di riavere il nutrizionista – che agiva sulla base di una formale autorizzazione del precedente DG, firmata prima del decreto di giugno - soprattutto per coloro i quali necessitano di nutrizione perenterale. A tal riguardo, è giusto informare che è già stata avanzata la richiesta di revoca della disposizione che ne sospende le prestazioni.
Il Poliambulatorio di Amantea, ed a questo stiamo lavorando, ha bisogno di crescere. Ed a tal riguardo è stato anche riformulato il fabbisogno orario delle specialistiche. Non corretto, invece, che venga dipinto per ciò che non è per fini che abbiamo difficoltà a comprendere! Non ha bisogno certo di essere screditato senza alcun motivo.
Alla giornalista avanziamo la preghiera di meglio verificare le sue fonti.

Angela Riccetti
Direttore Distretto sanitario

Enzo Giacco
Delegato al Poliambulatorio

Pubblicato in Politica

L’amarezza di sapere di tante donne che muoiono di tumore al seno e la visione delle stesse che perdono i capelli quale effetto della chemio, ci impongono i dubbi che esponiamo.

Questa domanda, allora, la rivolgiamo a chi avrebbe l’obbligo di tenere il registro dei tumori

e dirci quante donne del nostro territorio sono state colpite da tumore al seno e se la percentuale sia in linea con i dati regionali ed italiani.

Noi sappiamo che il tumore al seno è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne.

Sappiamo che il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell'arco della vita.

Sappiamo che è la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica del sesso femminile.

Sappiamo che più del 75% dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni.

Sappiamo che la maggior parte dei tumori del seno non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia.

Nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l'aiuto anche dell'ecografia.

Ma come possono difendersi le donne?

Facendo esercizio fisico e alimentandosi con pochi grassi e molti vegetali (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori).

Sappiamo che occorre fare prevenzione. Prevenzione. Prevenzione.

Ma sappiamo anche che nel mitico poliambulatorio di Amantea non c’è il mammografo

Proprio per questo abbiamo scritto alla nuova direttrice Angela Riccetti la seguente lettera dal titolo Il Cancro al seno e la prevenzione:

Gentilissima dottoressa Riccetti, leggiamo che il camper della prevenzione del tumore al seno continua a girare per la provincia di Cosenza.

L’unità mobile ed il personale medico e paramedico che effettuerà per le donne dai 40 anni in su gli esami nelle giornate del 13, 14 e 15 maggio saranno a Spezzano Sila.

La consigliera spezzanese Guido Maria Cristina, con delega alle pari opportunità, ideatrice dell’iniziativa, ha dichiarato:“Le donne spezzanesi avranno la possibilità di effettuare, in maniera totalmente gratuita, uno screening che comprende mammografia, ecografia e visita senologica;

ed annuncia basterà semplicemente chiamare in comune e prenotarsi.

Uno sforzo importate da parte dell’amministrazione e per il quale ringrazio il sindaco e tutti i consiglieri e assessori, che hanno fortemente sostenuto l`idea.

Diffondere la cultura della prevenzione vuol dire innanzitutto salvare delle vite e allo stesso tempo ci consente di offrire un servizio soprattutto alle famiglie indigenti che difficilmente riuscirebbero a sostenere i costi degli esami che offriamo in maniera del tutto gratuita”.

Non solo, ma il sindaco Salvatore Monaco dichiara “L’incidenza dei tumori al seno nel nostro territorio purtroppo è in aumento e questo ci ha motivato e ci ha spinto a garantire alle nostre concittadine un servizio cosi importante e completo e siamo convinti che la strada della prevenzione sia quella giusta da perseguire. Il nostro impegno, in questo senso, continuerà anche dopo questa campagna”.

E nei giorni 19 e 20 maggio saranno a Camigliatello.

Si tratta di due paesi nei quali non esiste il mammografo e pertanto la presenza appare ben opportuna.

Lei ben sa che nemmeno Amantea ha più il mammografo e che le donne di questo territorio devono spostarsi verso nord, verso ambiti nemmeno serviti da mezzi ordinari di linea idonei a tali necessità.

Abbiamo preso atto che lei davvero intende porre fine a questa illogica carenza di un servizio vitale come il mammografo , l’ecografo e di un senologo.

Per tali ragioni siamo a chiederle:

-nelle more della attuazione del necessario servizio di mammografia nel poliambulatorio di Amantea, ritiene utile comunque garantire la presenza della citata unità mobile ad Amantea ( per Amantea e per tutti i comuni dell’hinterland) ?.

-le è stata sollecitata tale presenza dalle varie associazioni presenti ed operanti sul territorio del nostro hinterland?.

--le è stata sollecitata tale presenza dall’amministrazione comunale di Amantea e dei paesi del circondario( Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio Aiello calabro, eccetera)?

Resto in attesa di una sua cortese evasione.

Amantea 1.5.2018         Giuseppe Marchese

E lei sempre gentilmente ci ha rassicurato di aver chiesto ad Amantea la presenza del Camper, in attesa che venga installato il mammografo.

Uno strumento che non resterà certamente inattivo.

Uno strumento che salverà molte vite.

La notizia non è ancora ufficiale, ma..

Vogliamo dire che la nota emessa dalla direttrice del distretto sanitario del Tirreno cosentino non è stata ancora resa pubblica, per quanto sia di estrema importanza.

Se vera, quindi, intendiamo affidarla alle riflessioni della comunità che fa capo al Poliambulatorio di Amantea e di cui fanno parte oltre Amantea, anche Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, San Pietro in Amantea, Cleto, Serra d’Aiello ed Aiello calabro.

La nota dispone il rientro al laboratorio di analisi di Amantea di ”almeno” una delle unità “distratte” in passato e spostate verso nord .

Un rientro che agevolerà il difficile compito delle pochissime unità specialistiche rimaste e che sono fortemente oberate di lavoro.

Un rientro che inverte-finalmente- la storica abitudine ad utilizzare il poliambulatorio di Amantea come un pozzo a cui attingere per qualsiasi cosa.

E senza che nessuno reagisse

Certo non basta, ma è pur un inizio.

Certo non basta, mancano tantissimi specialisti un tempo presenti.

Certo non basta perché il Poliambulatorio di Amantea manca perfino di attrezzature un tempo esistenti ed operative( per esempio la MOC).

Ma è una bella notizia quella che la dottoressa Angela Riccetti voglia iniziare ad invertire il trend negativo, dando attenzione agli operatori di Amantea e rispetto agli oltre 30 mila abitanti che si rivolgono all’unica struttura sanitaria del territorio a sud del lunghissimo distretto del Tirreno cosentino.

A giorni anche un’altra notizia di una bella iniziativa della dottoressa Angela Riccetti.

Avanti così dottoressa…

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviataci dalla dottoressa Angela Ricetti.

Ecco cosa scrive:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


“Nei giorni scorsi il Quotidiano del Sud, sulla pagina dedicata al Tirreno, ha pubblicato alcuni articoli riguardanti il Poliambulatorio di Amantea.

Voglio premettere che - dal giorno in cui è iniziato il mio mandato - ho prestato un'attenzione privilegiata alla struttura di Amantea, rispetto alla quale l'Azienda Sanitaria e la Regione Calabria hanno già programmato importanti investimenti.

Resto esterrefatta nel leggere di un presunto (e solo tale) ridimensionamento del Centro di Emodialisi - denunciato dalla Cgil cittadina - che prefigurerebbe all'orizzonte lo spettro del trasferimento del personale ed un disservizio per i pazienti.

Voglio tranquillizzare gli utenti, il personale e la popolazione tutta in quanto - come già anticipato dal Consigliere delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco - nulla di tutto ciò corrisponde al vero.

Il centro di Emodialisi, eccellenza della struttura, svolge e continuerà a svolgere le proprie attività regolarmente. Anzi, sono già attive le prenotazioni per il "Progetto Dialisi Vacanza" al fine di programmare i turni durante il periodo estivo.

Notizie di questo tipo non ottengono altro risultato se non quello di destabilizzare gli operatoti, di spaventare i pazienti e di promuovere un'immagine negativa del Poliambulatorio.

Ovviamente senza motivo alcuno!

Un atteggiamento irresponsabile atto a disinformare ed a trasferire timori e paure tra chi già vive una condizione di fragilità!

A che pro, poi, è tutto da capire!

Spiace che tutto questo avvenga in seguito ad un positivo confronto con il coordinamento poliambulatoriale proprio della Cgil.

Il prossimo venerdì - d'intesa con l'Amministrazione comunale - abbiamo convocato un vertice per discutere dei prossimi passaggi propedeutici alla firma della Convenzione per la Casa della Salute di Amantea.

Ritengo sarà un'occasione utile anche per discutere della disinformazione che si cerca di fare nei confronti di una struttura di eccellenza, in crescita e che gode di grande attenzione da parte dell'Azienda e della Regione.

Angela Riccetti                      Direttrice distretto Tirreno

Tempestiva la risposta della dottoressa Angela Ricetti!.

Ma anche parziale, avendo omesso di rispondere a parte dei quesiti sulle responsabilità di un sistema che prima crea il problema e poi lo risolve( parzialmente).

 

Nessuna sorpresa, invece, sui taumaturghi finora ( un po’) distratti che hanno sollecitato la sua presenza ad Amantea ed suo il positivo interyento.

Però siamo felici di prendere atto che quando intervengono e se intervengono( tramite lei, ovviamente) riescono ad indurre a soluzione i gravi problemi del poliambulatorio di Amantea e soprattutto della sanità di Amantea.

In presenza di siffatto orientamento di “politica sanitaria” e vista la sua dichiarata disponibilità al dialogo con gli ammalati non ci resta che ringraziarla ed anticiparle -la prego non me ne voglia- che le chiederemo di dare attenzione ad altri problemi di questo territorio.

Ma ecco la risposta:

“Gentile Signor Marchese,

Rispondo volentieri alle sue sollecitazioni, anche perché ritengo sia mio compito fare chiarezza riguardo al presente ed al futuro del Poliambulatorio.

Innanzitutto, tengo a precisare che - ed è un aspetto importante- vi è una forte attenzione da parte delle istituzioni sulla struttura. Un impegno che coinvolge anche una parte rilevante della comunità locale.

Lo testimoniano, ad esempio, le azioni in favore del Poliambulatorio dei cittadini e delle associazioni che hanno saputo fare Rete.

E non è un caso che -per rispondere al quo quesito- grazie alle positive interlocuzioni tra l’Amministrazione Comunale, l’On. Bruno Bossio e la Direzione Distrettuale e Generale dell’ASP è stato celermente affrontato il tema delle turnazioni presso l’Emodialisi poliambulatoriale.

Ho tenuto ad iniziare il mio incarico con una visita ad Amantea proprio per rappresentare l’attenzione che abbiamo ed avremo verso una struttura importante che serve un territorio vasto.

Devo, tuttavia, rilevare -la prego non me ne voglia- la retoricità di alcuni suoi quesiti.

Va da se, infatti, che la mia zione sarà volta al miglioramento ed all’efficientamento del presente, in considerazione delle prospettive future già formalizzate.

Perché l’orizzonte che abbiamo di fronte è l’evoluzione del Poliambulatorio -già programmata nei documenti ufficiali dell’ASP- in Casa della Salute.

Anche in tale ottica abbiamo sin da subito avviato un positivo confronto con il Sindaco della Città, Pizzino e stiamo interloquendo quotidianamente con il suo delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco, per migliorare il presente ed accelerare l’iter di realizzazione della Casa della Salute.

La ringrazio per avermi offerto l’opportunità di fare chiarezza.

Cordialmente,                                                            Angela Riccetti

Pubblicato in Cronaca

Lei è stata chiamata a dirigere il Distretto sanitario, forse, più problematico, se non difficile, d’Italia, quale è quello del Tirreno cosentino.

Un serpente lungo oltre 100 km con 136.565 abitanti distribuiti in 33 comuni (Campora non è comune), 3 ospedali( se quello di Praia è ritornato ad essere pienamente ospedale) ed alcune cliniche private

Il distretto è poi ripartito in tre diversi ambiti territoriali:

Ambito territoriale Area nord

Aieta, , Belvedere Marittimo, Buonvicino, , Diamante, Grisolia Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, Verbicaro.

Ambito territoriale Area Centro

Acquappesa, , Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Paola, Sangineto, San Lucido,

Ambito territoriale Area Sud

Aiello Calabro, Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra D'Aiello.

Gli ospedali e le cliniche sono tutte concentrate nell’area nord e nell’area centro.

L’area sud, invece, per colpa politici per niente lungimiranti è senza ospedali o cliniche.

In siffatte condizioni si era correttamente e fortemente poggiato su un “potente” poliambulatorio che sarebbe dovuto, o meglio deve, diventare una Casa della Salute.

Un poliambulatorio che , come ho ripetutamente denunciato, è stato ed è indifeso, e pertanto viene costantemente spogliato.

Ripeto, anche in questo caso la colpa è di una politica poco o per niente lungimirante.

Dopo tanta spoliazione l’ultima, in ordine di tempo, è stata quella al servizio di dialisi, alla quale LEI sembra abbia posto fine.

LEI sembra, cioè, avere riportato giustizia.

La prova è nel comunicato del comune dove si legge :” Auspichiamo che tale notizia chiuda definitivamente i tentativi di speculazione politica attraverso la diffusione di informazioni non veritiere e di allarmismi che non hanno altro obiettivo se non quello di destabilizzare il personale e di intimorire i pazienti”.

Un comunicato che ignora la nota del dr Giovanni Amendola indirizzata al dr Pititto che annunciava dal 19 febbraio la compressione dei servizi e lo spostamento del personale a Cetraro.

Ed ancora non possiamo dimenticare la dura nota dell’Aned del 12 febbraio indirizzata al Prefetto

Ora preso atto del cambiamento di rotta siamo a chiederle quanto segue

  1. E’ LEI che ha preso il toro per le corna ed ha fatto il miracolo o le sono state date opportune indicazioni di porre fine al dileggio della sanità del territorio di Amantea ?
  2. Da chi ha ricevuto tali indicazioni? Dalla direzione dell’ASP,dalla politica od altro?
  3. Ha forse adottato od intende adottare provvedimenti nei confronti del dr Amendola che potrebbe essere ritenuto responsabile della proposta di chiusura dei turi pomeridiani del servizio di dialisi ? Od il dr Amendola stava eseguendo una disposizione dall’alto e quindi è incolpevole? Ed in tal caso di chi è la responsabilità di un errore da LEI corretto
  4. Possiamo attenderci altre correzioni di rotta per Amantea? Per esempio per la radiologia?
  5. Davvero Amantea avrà la casa della Salute od è una fake che durerà fino al 4 marzo?

Grazie per le risposte

Giuseppe Marchese, in nome e per conto dei malati di Amantea

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