Molti Alberghi di Amantea e del suo hinterland sarebbero pronti alla chiusura, nei mesi di bassa stagione così da evitare gli sprechi.
Se confermata, questa indiscrezione, sarebbe la prova dello stato di salute, non proprio ottimale, del Turismo in Calabria e ad Amantea
La voce corre lieve ma veloce e così arriva dappertutto.
Se vera, ci aspettiamo le valutazioni della associazione degli albergatori e soprattutto quelle dell’ente comune.
Alberghi per noi, e da tempo, significa turismo.
Non ci si pensa sempre (e tutti) ma alberghi significa anche lavoro.
Lavoro per le famiglie proprietarie , lavoro per centinaia di dipendenti che, in questa grave situazione disoccupazionale, nazionale e soprattutto regionale e locale ,ben difficilmente troveranno un’altra occupazione e si aggiungeranno ai tanti lavoratori disoccupati ed in cassa integrazione.
E’ vero che noi , e si sa, ad Amantea abbiamo un 41esimo degli alberghi calabresi .
E che forse sono troppi.
Eppure ci sono da decennio e mai hanno attraversato una crisi così profonda come adesso.
E non chiudono solo i piccoli alberghi.
NO! Sembra che a chiudere siano anche GRANDI alberghi.
Alberghi famosi, noti, dalla grande esperienza e professionalità.
Alberghi che anche in tempi difficili comunque facevano come le formiche .
Mettevano da parte in estate per sopravvivere, poi, in inverno.
Allora dobbiamo pensare che ormai le formiche d’estate non riescano a mettere provviste sufficienti a dar da mangiare all’intero formicaio per tutto il lungo inverno e forse nemmeno per pagare le spese di esercizio.
È vero che sono tempi difficili, ma è anche vero che Amantea non tira più come un tempo.
Si parla di almeno 6 degli alberghi di Isca Hotel. Sei, o forse più, alberghi che sospenderanno la propria attività per vari mesi, magari aprendo per i matrimoni o per le festività natalizie e di Capodanno.
Ne siamo dispiaciuti.
Amantea è stata famosa anche per la sua catena alberghiera, un vanto non da poco.
Probabilmente si impone qualche riflessione su come tentare di ridare alla città la capacità di attrarre utenza anche durante la bassa stagione.
Lo impone non solo il rispetto dovuto a chi ha investito la propria vita per realizzare e gestire una struttura alberghiera( di qualunque dimensione sia), ma anche per non lasciare in mezzo alla strada centinaia di persone che vivevano grazie alle attività alberghiere.
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Due mattine con un mare splendido, azzurro e trasparente.
Poi nel corso della mattinata il mare diventa giallo tendente al marrone, l’acqua perde la trasparenza e si riempie di schiuma.
Le foto sono di tutta evidenza e mostrano il fenomeno in tutta la sua verità e tutta la sua crudezza.
Molti bagnanti sono a mare a prendere il sole, ad abbronzarsi.
Qualcuno osa anche farsi il bagno.
Ma la domanda è d’obbligo: cosa è fogna?
Forse la fogna che viene da un impianto di depurazione a sud( Nocera terinese) o da un impianto di depurazione a nord( Fiumefreddo, San Lucido, Paola)?
O si tratta di un fenomeno locale magari da scarico di qualche pozzo nero che viene scaricato di nascosto prima che arrivino i prossimi turisti?
Sarebbero non solo delinquenti ma anche sciocchi ; perché mai farlo di giorno? Se avessero una qualche tubazione sotterranea perchè non farlo di notte quando nessuno vede?
Ed allora occorre chiamare il 1530
Risponde Roma
“No!” è la risposta ferma “ Non è fogna! Si tratta –secondo l’Arpacal - di una infiorescenza algale piuttosto importante, giustificata verosimilmente dal gran caldo e dalla bonaccia di questi giorni”.
I tecnici dell’Arpacal hanno comunque proceduto ad effettuare prelievi finalizzati a verificare la eventuale presenza di colibatteri e streptococchi al di sopra dei valori tollerati dalla legge.
Ma la preoccupazione la si avverte, e tende a salire fino a rischiare di diventare psicosi
Allora c’è necessità di chiarezza.
E la chiediamo al neo assessore all’ambiente, al neo assessore al turismo, al neo assessore all’igiene ed alla sanità.
Che pretendano dall’Arpacal e dalla Guardia Costiera risposte certe ed immediate da diffondere alla comunità.
Sappiamo che non basta e che c’è bisogno di altro ma almeno pretendiamo di sapere se ci dovremo bagnare in un mare sporco o “soltanto” inquinato!
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