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Il M5S di Amantea, dopo una breva pausa di riflessione, riprende la sua battaglia contro l'attuale amministrazione (e non solo)  ed in particolare contro le indennità erogate dal Ministero dell'Interno alla giunta Tonnara per riparare il danno di immagine da loro subito.

 

Ecco il comunicato di oggi:

"E' un grido quello che abbiamo lanciato in questi giorni attraverso la voce di un'attivista del MoVimento 5 Stelle di Amantea.

Il grido di un cittadino che rappresenta lo sdegno di tutti i cittadini di Amantea, di coloro che ancora scelgono di leggere, di guardare, di ascoltare, mentre tanti , nauseati, non vogliono più nemmeno sapere cosa succede nel Palazzo.

E così si consuma il processo di allontanamento dalla politica, da questa politica fatta di arrivismo, di avidità e di menzogne e di cura degli interessi personali, familiari e "tribali".

Questo è il Comune di Amantea e questa è la politica che lo conduce. Questa è la politica che ad Amantea o altrove noi disprezziamo e dalla quale - lo diciamo con forza- vogliamo rimanere molto lontani, pur continuando ad occupare quell'ultimo banco senza microfono, il più lontano dalla politica , il più vicino ai cittadini.

Con umiltà, con educazione, studiando e cercando di approfondire le questioni.

E con l'orgoglio di non prendere un euro per il lavoro svolto.

Con gioia ed entusiasmo,nonostante i soprusi e la mancanza di rispetto nei confronti delle persone e della legge.

Una legge che non è rispettata da chi dovrebbe garantirla dentro e oltre il Comune.  

Della sentenza che riconosce a questi politici "il danno all'immagine"avevamo parlato aprendo la campagna elettorale.

Con indignazione: a chi con  scelte politiche molto vantaggiose  ha determinato lo scioglimento del Consiglio (solo Elvira Suriano ebbe la dignità delle dimissioni), dichiarato poi illegittimo, il Ministero dell'Interno  ha liquidato milioni di euro.

Privilegi riconosciuti ai politici e pagati dai cittadini. Anche quelli di Amantea costretti a subire ancora, ancora e poi ancora: prima le scelte elettorali di politici affaristi, poi lo scioglimento del Consiglio, poi la terribile gestione commissariale, poi i milioni di euro di danno, e adesso le menzogne di questo sindaco incapace di essere il primo cittadino.

 

Il primo cittadino ha dignità, è esempio di giustizia e verità, ispira fiducia ed offre speranza e soprattutto guida la città verso il benessere dei cittadini.

Monica Sabatino, o chi per lei, invece straparla arrivando alla menzogna, tutti tranne Tempo la smentiscono sulla proposta di acquisto del castello, mentre Amantea muore di incapacità amministrativa, e di assenza di programmazione, non ha più nemmeno i responsabili nei settori nevralgici dei tributi e finanziario, ha una segretaria a 15 ore anche se molto "attiva",  un assessore rinviato a giudizio ed un dirigente plurindagato.

In questo contesto , a volte deprimente e seppure con tante difficoltà, continueremo a lavorare.

Per i tanti cittadini che , a volte disperati e ormai disillusi, ci chiedono comunque di esserci e di lottare. Perchè questo è il nostro dovere e lo faremo fino in fondo.

Alleghiamo videohttps://www.youtube.com/watch?v=Zel-L0nlGAY

Questa è la dichiarazione del sindaco di Amantea Monica Sabatino all’ex assessore Luciano Cappelli.

 

Il sindaco di Amantea Monica Sabatino, a seguito della dichiarazione rilasciata dall’ex assessore Luciano Cappelli, relativamente alla mancata acquisizione dell’area sui cui sorge il castello di Amantea con l’utilizzo dei fondi che il Ministero dell’interno ha destinato ai componenti della giunta Tonnara a titolo di risarcimento per l’ingiusto scioglimento del consiglio comunale avvenuto nel 2008, precisa quanto segue:

«Vorrei puntualizzare che sulla questione ho interpellato solo alcuni dei miei ex colleghi, anche se qualcuno oggi smentisce.

Ma non mi interessa polemizzare.

Il mio ringraziamento allo stesso Cappelli stava proprio nella possibilità che mi aveva fornito di palesare la mia idea anche agli altri.

Ora se i miei ex colleghi ritengono valida la mia proposta e vogliono concretizzare la cosa offro la mia piena disponibilità al dialogo e al confronto civile e democratico, affinché si possa fare qualcosa di concreto e simbolico per la nostra città.

Con questa nota chiudo la polemica che mi ha visto mio malgrado coinvolta e spero che da questa storia possa nascere qualcosa di buono».

Monica Sabatino – sindaco di Amantea

Ecco cosa scrive l’ex vicesindaco Luciano Cappelli con relazione a quanto già intercorso con il sindaco Sabatino:

“La domanda iniziale (perche' una scuola costata circa un milione di euro non viene utilizzata ?)non ha ancora trovato risposta e sono sicuro che passerà' molto tempo prima di averla !

Che la signora Sabatino preferisca eludere i problemi l'hanno capito tutti”.

Poi il vice sindaco non usa più il fioretto ma la mannaia e continua evidenziando :

“Ma andiamo con ordine:

  1. punto :per quanto riguarda il risarcimento, il sindaco ha incassato da tre mesi la somma che il giudice ha inteso assegnarle, calcolata sull'indennità di carica di presidente del consiglio (circa 250 euro al mese) ,somma che avrebbe già potuto spendere per l'acquisto di nuovi giochi per bambini, come da lei dichiarato in campagna elettorale e come ha confermato su questo giornale ieri. Sarei molto sorpreso,vista l' avidità dimostrata dal sindaco in questa circostanza ,

 se lo facesse in futuro ! La stessa mente quando dice che abbiamo concorso alle spese legali nella stessa misura perché erano commisurate alle differenti indennità di carica percepite dal sindaco e dagli assessori”.

Un sindaco “avido e bugiardo” non è una cosa facile da dire e per non restare nel patrimonio civico riteniamo debba essere smentita con la stessa forza. Aspettiamo note stampa pronti a dare alla smentita il giusto e doveroso rilievo.

Ma il vicesindaco continua :

“Ma andiamo con ordine:

2)punto : la signora Sabatino non smentisce la cifra extra di 70000 euro incassata dal padre ,dice che OGGI il padre non può firmare contratti perché di competenza del segretario comunale.

Oggi no, ma ieri?

In mancanza di segretario comunale chi ne faceva le veci?

Il dottore Sabatino.

E chi poteva avere interesse a tenere lontano, ad allontanare o  a ridurre la frequenza settimanale di presenza del segretario ?

Chi materialmente firmava contratti ,incassava diritti di segreteria, etc”.

Anche questa è una accusa calata con la stessa mannaia.

E non sembra avere timore alcuno il dr Cappelli al punto da sfidare tutto e tutti e precisare:

“Se si vuole FARE CHIAREZZA ,si rendano pubbliche le dichiarazioni dei redditi del dottore Sabatino da quando l'attuale sindaco siede in Consiglio Comunale( dal 2006).

Si vedrà che sono cresciute sensibilmente.

Dal latino pareo (apparire) ,con il prefisso trans-(al di là ,oltre): la trasparenza e' la proprietà di quegli oggetti che permettono di vedere oltre se stessi.

Una finestra, per esempio,consente a chi vi si affaccia di guardare al di là.

A patto che sia pulita.

Questo semplice accorgimento potrebbe giovare al sindaco :predicare trasparenza va bene,ma sarebbe il caso,nel mentre ,di fare anche un po' di pulizia”. 

La comunità, perplessa, resta a guardare e si pone una prima domanda :”Perché la opposizione alla attuale giunta viene fatta da Cappelli e Suriano e non anche dalla minoranza istituzionale?”

Già !

Una domanda ,come altre inespresse, destinata a restare senza risposta!

Pubblicato in Cronaca

Il nuovo contributo dell’ex Vicesindaco Luciano Cappelli inizia con una domanda.

 

E chiede a tutti noi”: Andreste ad abitare, dopo aver fissato la data del matrimonio ed aver celebrato le nozze, una casa senza mobili?”

Certamente no, risponderà chiunque di noi. Come si può abitare in una casa che non ha mobili.

La domanda equivalente è un’altra.

E’ possibile fare attività didattica in una scuola senza arredi?

Certamente ,no.

Ed infatti il dr Cappelli continua :” Invece di dare precisa risposta a questa legittima domanda (perche' una scuola costata circa un milione di euro non viene utilizzata)   la signora  Sabatino ( il sindaco Sabatino) preferisce parlar d' altro e rispondere con contumelie”

Poi reagisce si sostenendo che .” In ogni caso e' nota a tutti la mia assiduità e la mia puntualità alle riunioni di gruppo. E chi afferma il contrario mente spudoratamente!”

 

Poi attacca con forza, portando alla luce un fatto noto a pochi e che è stato anche oggetto di indagine da parte della magistratura, e grida forte:

“Chi e' abituato a quantizzare ogni cosa non sono io!

La scrivente ( il sindaco Sabatino) dimentica di aver chiesto più volte di dividere in parti diverse l'indennità di scioglimento perché il danno morale era stato uguale per tutti. La mia risposta fu che le sentenze dei giudici si rispettano e basta.”

E non si ferma , anzi , cappelli, ormai senza freni, continua :” Ricordo inoltre che il dottore SABATINO padre ( del sindaco) per il suo lavoro indefesso percepiva oltre allo stipendio un consistente introito per i contratti che firmava (fino a 70000 euro all'anno”.

Ed il dr Cappelli continua dicendo che “La domanda indiretta era dunque : nel suo nuovo ruolo a titolo gratuito e' prevista la firma di altri contratti ?”

Infine l’ex vicesindaco cala la scure dichiarando : “ Alla faccia della trasparenza strombazzata nei comizi, il sindaco preferisce dire : stiamo lavorando per voi (!). Per chi lo' dirò alla prossima occasione. Ha ragione Gigino Pellegrini a gridare : ORRORE.”

Un contrattacco, ci sembra, che non resterà senza risposta, stante la gravità delle accuse.

E siamo certi della forza della risposta .

Così come siamo certi che le dichiarazioni di Cappelli non siano destinate a fermarsi, in specie dietro quel “Per chi lo' dirò alla prossima occasione” che non sembra certamente una minaccia ma un avvertimento di non poco conto ed anzi forse un invito per chi sa a dire quanto sinora ha taciuto!

Delibera di Giunta n°139 del 7 Settembre indice il bando per la gestione del ristoro biennio 2014-2016

Un Bando per il punto di ristoro della scuola elementare di Santa Maria. Se c’era ancora la necessità di essere tranquillizzati circa la inesistenza di qualsivoglia problema nella scuola elementare di Santa Maria ecco la delibera di giunta n 139 del 7 settembre 2013. Una delibera con la quale la giunta, presenti Vadacchino, Cappelli e Mazzei, indice il bando per la gestione del punto ristoro relativo a 130 ragazzi e 20 docenti. Un bando per la durata di un biennio dal 2014 al 2016.

Un pastrocchio, comunque, (da quello che ci sembra), sotto il profilo tecnico visto che il bando mescola insieme somministrazione e manutenzione del verde scolastico; un pastrocchio (ci sembra) sotto il profilo della legittimità visto il riferimento improprio alla 241/90.
A proposito del verde delle scuola ancora si discute se la competenza si appartenga alla scuola( e quindi al personale ATA) o se invece sia del Comune per le scuole primarie e della provincia per quelle secondarie.
Se la strada seguita dal comune di Amantea fosse percorribile dappertutto perché non usarla per tutte le scuole primarie e secondarie. Non solo ci sarebbero utilità economiche ( per il comune ed per la provincia nel caso delle superiori) ma addirittura si avrebbe la gestione gratuita del verde, il che significherebbe la riduzione delle spese.
Se così non fosse, invece, ci troveremmo di fronte ad un uovo di colombo che stranamente viene utilizzato solo per la scuola di Santa Maria.
Comunque sia cogliamo almeno l’aspetto rassicurante della inesistenza di qualsivoglia elemento sanitario ed igienico ostativo alla fruizione del plesso sia per la frequenza da parte di alunni, docenti e personale di bidelle ria, che per la stessa somministrazione, come ci siamo sforzati di evidenziare, nel nostro piccolo e come sicuramente è, ben al di là delle pur comprensibili paure che appaiono malposte e pericolose, come tutte quelle che non cercano la verità.

Pubblicato in Primo Piano

Questa calda estate 2013 è rinfrescata da qualche notizia portatrice di vento. Parola di giornalista. Ed infatti la locandina di un noto quotidiano locale strombazza la notizia di una misteriosa lettera che l’assessore Carratelli avrebbe voluto consegnare all’ufficio protocollo( donde la sua ufficialità), ma che è stata intercettata prima di questa ufficiale operazione amministrativa, e chiusa in una altrettanto misteriosa busta che sarebbe stata trattenuta da un misterioso assessore.

Tutto per nascondere, si dice, le dimissioni dell’assessore Carratelli e soprattutto le ragioni delle sue dimissioni ( eventuali, ovviamente, visto che ancora non sono ufficiali e che forse non lo diverranno mai).

La notizia si è diffusa sollecitata dalla curiosità di un evento che avrebbe potuto anche portare alle elezioni visto che già pendono le irrisolte dimissioni di Cappelli e che altre fibrillazioni sono dietro l’angolo.

E così si attendeva, oggi, di leggere la conferma o la smentita di questa strombazzata notizia. Invece niente, assolutamente niente. Al punto che comunque la gente ha comprato il giornale nel caso il titolista non avesse colto la notizia o la avesse inteso già datata.

Niente, un silenzio totale che fa rima con la raccomandazione che gira tra le fila della maggioranza, di avere pazienza, di aspettare un attimo. Si invoca momento di pausa, di riflessione come per l’altro aspetto collegato alle dimissioni dell’ex assessore Cappelli le cui deleghe non sono state distribuite.

Una richiesta di silenzio che onestamente ci preoccupa!

Al punto che se vera fa diventare risibile tutto il resto.

Amantea, aveva ragione Orofino: Cappelli alla fine si è dimesso davvero

Si. Aveva ragione Paolo Orofino che ha anticipato la notizia a ben prima del giorno delle reali dimissioni.

Si legge su Miocomune che “Alla base dei dissidi, fra l'altro, il prolungamento in servizio di due impiegati vicini alla pensione”

Non solo, ma l’articolo continua sostenendo che “ Nella lettera si fa riferimento anche all'ultima discussione dai toni tutt'altro che pacati avuti con l’assessore Sante Mazzei. Si riferisce di un violento attacco verbale, con pesanti ingiurie pronunciate alla presenza del sindaco e dei dipendenti comunali. Un riferimento anche alla frase lanciata dall'assessore Mazzei: “O lui o me”.

Ed infine sempre Miocomune aggiunge che “Cappelli rivendica la paternità politica del project-financing sul porto. «Ritenevo – scrive Cappelli al sindaco Tonnara - dopo tanti anni di disinteressato impegno, di meritare ben altra considerazione da parte tua. In questo clima avvelenato dalla presenza di persone che vogliono solo distruggere e non costruire, non c’è più posto per me».

Proprio questa ultima riflessione offre l’occasione per ritenere che la questione delle dimissioni essendo sottesa da un clima di “distruttori e non di costruttori” potrebbe anche risolversi in positivo nella misura in cui il Sindaco Tonnara, paziente rifinitore di questioni “umane” riuscirà una volta ancora a ritrovare per la sua Giunta la serenità che si è avuta finora.

In sostanza un chiarimento ed una stretta di mano appaiono possibili e, per taluni versi, doverosi se come dice Cappelli questa giunta intende costruire.

Porsi sul crinale della distruzione non serve alla città!

Aveva ragione chi pensava che la vicenda del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco fosse in realtà un falso problema e che dietro ci potesse essere altro?. Non è dato sapere, ma forse, come diceva la buonanima, a pensar male spesso ci si indovina.

E prima di tutto lo aveva capito la “penna”, Paolo Orofino il cui intuito giornalistico ha avuto una seppur non necessaria conferma proprio stasera.

Ed, infatti, stasera, puntuale agli appuntamenti importanti, ( intuito?) si aggirava come una “faina” intorno al municipio. Auspice, forse, quel “foriero”, che, al tempo, più che una considerazione, era una forte sensazione.

Un caso, questa presenza? Certamente ,no! Non è da lui. Mestiere, professionalità, istinto, invece. Ed è così che lui è diventato inconsapevole valvola di sfogo di Marcello Socievole e di Sante Mazzei piombati giù dalla sala consiliare dove si svolgeva una importantissima riunione politica sul PSC( il Piano Strutturale Comprensoriale) e che erano fortemente arrabbiati( il termine esatto è un altro, che non è opportuno ripetere) contro l’assessore Cappelli.

Ma di questo leggerete domattina su Il Quotidiano.

Intanto cogliamo che Socievole è andato via dopo aver proferito considerazioni che, ci dicono, siano difficilmente ripetibili verso l’assessore Cappelli.

Mazzei, invece, che non sembra sia stato da meno, è rimasto in piazza davanti al Bar a parlare con Paolo Orofino e Antonio Rubino.

Già perché il tutto è avvenuto presente Salvatore Pirillo mentre fuori dal municipio stazionava come d’abitudine Rubino

Può anche darsi che tutto si risolva in un nulla di fatto, con scuse dell’uno o dell’altro se non reciproche, ma può anche darsi che la vicenda non riesca ad essere ricomposta dal “risanatore” per antonomasia che è Tonnara, nel qual caso ci saranno epiloghi politici. Una storia, anche questa, foriera di novità.

Quali difficile dire.

Ma, al contrario, forse ha ragione chi pensa che questa vicenda troverà soluzione appena si risolverà il problema del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco; od almeno di uno dei due.

A domani quindi. Dopo la lettura de Il Quotidiano altre riflessioni.

Pubblicato in Politica

Lo si era letto su “Il Quotidiano” che stasera ci sarebbe stata la riunione decisiva alla ricerca di una mediazione tra le parti in causa, perfettamente descritte dalla penna di Paolo Orofino, ritornato in campo, dopo una lunga assenza sui fatti di Amantea , con la “bomba” della querelle relativa alla proroga di Sabatino e Zucco.

E che la questione abbia un interesse vitale lo denota proprio la presenza stasera in Corso Umberto primo, giusto sotto la casa comunale, del giornalista in questione.

In attesa di che cosa? Un attento giornalista come lui davvero pensa ad una crisi della giunta Tonnara ? Sarebbe ben strano. Una giunta fortemente coesa ed inattaccabile è ben difficile che non trovi una soluzione ad una vicenda che almeno finora sarebbe stata facilissima da risolvere. Né esiste alcuna opposizione in grado di scuoterla!

In fondo la posizione di Cappelli, Carratelli e Tempo è giustificabilissima; basta usare per Zucco lo stesso metro che si usa per Sabatino, così da dimostrare che non si usano due pesi e due misure.

Né ha alcuna logica la giustificazione di gemellare il nuovo ragioniere ed il vecchio per trasferire abilità e conoscenze: se davvero questa fosse stata la logica si sarebbe dovuto almeno bandire il concorso. E proprio il fatto che non sia stato bandito è la palese dimostrazione della illogicità dell’assunto che concorre a far ritenere il futuro vincitore del concorso un inidoneo che senza il bastone del vecchio non è capace di fare il suo lavoro!

Ma forse la presenza del professionista del giornalismo amanteano ha una giustificazione diversa; sembra che questo tallonare vicenda e protagonisti voglia giungere prima degli altri e meglio degli altri ad un evento che potrebbe anche essere foriero.

A domani allora , per comprare di buon mattino Il Quotidiano

 

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