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PULIZIA 2020Tra gli elementi che impattano in modo significativo sulla qualità della vita e delle persone c'è senza dubbio la pulizia del luogo in cui si vive che, come sappiamo, gioca un ruolo fondamentale ed irrinunciabile per assicurare la salubrità dei nostri ambienti di vita quotidiana.

Questa è la città che ci piace e questa è la cittadinanza attiva che ci invidiano.

Una manciata di volontari e commercianti che hanno spontaneamente ripulito la piazzetta degli emigranti su via Margherita e la discesa di "pantalia" in pieno centro storico cittadino, un modo per farci sentire più vicini alla nostra città che ha bisogno delle cure e delle attenzioni dei suoi abitanti.

Nessuna iniziativa accompagnata da gonfaloni o scatti di selfie posti su Facebook, le persone coinvolte sono state fotografate dai passanti incuriositi da quelle persone con scarpe di ginnastica e ciabatte intente nella pulizia di quelle arie, inaugurando così una buona pratica che si spera possa allargarsi a macchia d'olio su tutta la città interessando così altre aree del territorio, pensiamo alla spiaggia, e soprattutto sperando in una moltiplicazione alla partecipazione della cittadinanza.

E' stata una bella giornata di cittadinanza attiva, giornante come queste però testimoniano che la coscienza ambientale sta crescendo e che c'è voglia di attenzione e di rispetto per il nostro ambiente e per la nostra città.

“L’inciviltà si combatte con la civiltà.

Questi gesti sull’ambiente, genereranno o hanno generato comportamenti attivi e positivi in grado di combattere il degrado urbano, purtroppo l'Ente Comune si sá è in grande difficoltà.

Sensibilizzare la comunità tutta alla cura e alla tutela dell’ambiente comune è una delle più difficili missioni, ma non dobbiamo mai mollare.

Potremmo continuare l'articolo menzionando le persone che si sono prodigate alla pulizia delle due arie, ma riteniamo che questo gesto non abbia bisogno di nomi e cognomi, possiamo solo affermare che coloro che hanno attivamente ripulito questi luoghi hanno la stima e rispetto di tutta la città.

Nei controlli antiprostituzione sorpresi pensionati, commercianti e impiegati pubblici

La Polizia di Stato ha effettuato controlli antiprostituzione in località Colamaio a Pizzo.

Gli agenti della Questura di Vibo Valentia, in collaborazione con la Polizia locale, hanno sottoposto a identificazione e sanzionato alcune giovani donne, in abiti succinti, perlopiù di nazionalità bulgara, e i loro clienti.

 

 

Sia le donne, risultate prive di permesso di soggiorno, sia i loro clienti, tra cui pensionati, commercianti e impiegati pubblici, sorpresi dai poliziotti in borghese a bordo delle loro automobili, sono stati sottoposti a sanzioni in base all’ordinanza emessa dal sindaco contro il degrado urbano.

Per i dipendenti pubblici identificati sono stati anche avviati accertamenti mirati a verificare se la loro presenza in zona sia avvenuta durante l’orario di lavoro.

ndr Ci si chiede come mai invece non si opera l’immediata espulsione delle prostitute che sono in Italia senza permesso di soggiorno.

Che forse dopo lo ius soli, lo ius culturae, si aspetti la approvazione dello Ius prostitutae?

Pubblicato in Vibo Valentia

Non scherzavano, allora, i commercianti e gli albergatori di Amantea ( ed altri, invero, ma non il comune) quando ci hanno informati di essere andati al PM Pierpaolo Bruni per esporre le loro reazioni contro la situazione grave delle code chilometriche sulla SS18 indotte dal semaforo in località Principessa

E la dimostrazione è nella notizia che ieri l’esposto è stato presentato e che dallo stesso partiranno le indagini della procura per accertare la legittimità del semaforo medesimo e delle ragioni che lo hanno indotto.

Non scherzavano quando hanno detto “Ora basta!”.

Segnaliamo per la storia di Amantea e del suo sistema economico, la unicità di questa scelta che trova , ci sembra, un solo trascorso similare nella reazione del sistema commerciale di Via Vittorio Emanuele sotto il sindaco Tonnara.

Allora fu un solo ambito territoriale-economico a reagire contro le istituzioni, oggi è una cosa ben diversa.

Oggi reagisce unitariamente il sistema economico amanteano.

Una reazione che mira a difendere non già e solo il commercio ed il turismo alberghiero , ma la intera città, il cui sviluppo e la cui sopravvivenza sono bloccate da un semaforo!

Chi pensava, allora che i semafori fossero deputati solo a bloccare le auto si sbagliava

Oggi bloccano addirittura il futuro.

E noi che abbiamo fatto una battaglia contro i photored bancomat possiamo prenderci il lusso di ricordare che “ Chi di semaforo ferisce, di semaforo perisce”

Vero è che quasi automaticamente è stato annunciato il finanziamento dei lavori di completamente degli interventi a difesa della SS18, mas evidentemente non basta.

L’esposto, allora, assume il significato di far capire che con Amantea non si scherza e che ora nel silenzio “altro” la città reagisce e si autodifende .

Bene!

Qui non si tratta di armarsi tra le parti della città( Campora vs Amantea, parti vs parti), ma di essere uniti contro chi oltraggia la città, ne disconosce i forti bisogni, la oltraggia con scelte improduttive se non anche imbecilli.

E sembra che finalmente Amantea abbia compreso la lezione che la storia della politica( ad ogni livello) sta scrivendo, ormai da tempo.

Basta anche ai film onirici, ai selfie propagandistici delle persone che dimenticano la città e la sua gente!

E’ tempo di agire! . E commercianti ed albergatori stanno indicando la via del futuro.

Ma il dr Bruni deve aiutare Amantea!

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa delle associazioni datoriali di Amantea:

 

 

 

 

 

 

 

“Le associazioni dei commercianti e degli artigiani del comprensorio di Amantea, il Consorzio Turistico Isca Hotels del basso tirreno cosentino, gli imprenditori del settore turistico e dell’indotto, sono fortemente preoccupati per la situazione di stallo venutasi a creare dopo le recenti mareggiate che si sono abbattute lungo la costa tirrenica cosentina, ed in particolare nel tratto di strada della SS 18 in località Principessa di Campora San Giovanni, dove l’Anas è stata costretta ad installare nuovamente e, si spera, momentaneamente, il senso unico alternato, regolato da impianto semaforico.

Questa situazione, purtroppo, crea nuovamente lunghissime code nei giorni festivi e prefestivi, considerato che Amantea e tutto il comprensorio, sono meta di un turismo certamente indigeno, proveniente da ogni parte della Calabria, sia per fare acquisti negli esercizi commerciali che sono aperti anche di domenica, e sia come ospiti nel sistema ricettivo e ristorativo del comprensorio.

Per questo motivo, stanchi e al limite della pazienza, hanno scritto, congiuntamente, una lettera aperta ai Prefetti di Cosenza e Catanzaro, al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al dirigente del settore della Regione Calabria, al Presidente della Provincia di Cosenza (con il quale hanno avuto anche un incontro), al Presidente della Provincia di Catanzaro, Al Capo Compartimento Anas della Calabria, al Sindaco di Amantea.

E’ stato chiesto un intervento, nell’immediato, che possa ripristinare il doppio senso di circolazione, togliendo contestualmente il semaforo.

Ma è stato ribadita anche la necessità di un intervento risolutivo, considerato che i lavori di protezione con la costruzione delle barriere in acqua, terminati da circa 9 mesi, non hanno prodotto, almeno nella parte a sud adiacente al torrente Torbido, gli effetti sperati.

“Forse occorre – scrivono le associazioni di categoria – un ultimo intervento in mare, proprio nel punto in cui le onde sono a ridosso della carreggiata, considerato che laddove sono state costruite le barriere di protezione, sostanzialmente la situazione sembra tenere.

Il trasporto della sabbia da nord verso sud, può essere una soluzione tampone, ma non risolutiva”.

“Non siamo tecnici – continuano gli esercenti – ma pretendiamo una risoluzione immediata, e chiediamo di essere convocati ed informati sulla situazione, perché dobbiamo programmare una stagione che ormai è alle porte, ed i disagi si vedono già nelle prime prove di esodo che ci sono state in occasione della Pasqua.

Il Problema – tengono a precisare – non riguarda solo il tessuto economico del comprensorio, ma anche e soprattutto tutti i cittadini che sono costretti a percorrere l’unica e sola arteria che collega il nord con il sud dell’Italia, oltre all’autostrada del Mediterraneo, che, peraltro, è in condizioni precarie, riguarda anche i mezzi di soccorso – scrivono – che per trasportare un codice rosso in ambulanza da questa zona, sono costretti a tornare a Paola, salire lungo la 107 fino a Cosenza e poi andare a Catanzaro o Lamezia Terme!

Per un territorio a vocazione turistica e commerciale, dove sono presenti oltre 1.000 attività che creano oltre 10.000 posti di lavoro, tra diretto ed indotto, ci auspica una pronta risposta ed un inizio immediato dei lavori necessari!

Firmato:

  • Luca Guzzo – Presidente Associazione Commercianti ed Artigiani di Campora San Giovanni
  • Davide Marano – Presidente Associazione Commercianti di Amantea
  • Vincenzo Alfano – Presidente Consorzio Albergatori Basso Tirreno Cosentino Isca Hotels
  • Demetrio Metallo – Presidente Sezione Turismo Confindustria Cosenza”
Pubblicato in Campora San Giovanni

Lo scrive la Associazione commercianti di Amantea. Ecco il testo

“Da commercianti, artigiani, imprenditori quali noi siamo, abbiamo la convinzione che il Comune di Amantea sia l’azienda principale del nostro comprensorio, la più importante in assoluto,

 

e come tale, deve essere gestita da amministratori che abbiano nozioni, competenze ed esperienze soprattutto in questo campo, in quello aziendale e del commercio, campo fatto di programmazioni e di strategie, di obiettivi, di capacità gestionali e amministrative.

Lo diciamo con convinzione poiché da sempre, le scelte politiche di soggetti non strettamente legati all’imprenditoria e al commercio, non hanno mai favorito e tutelato la nostra categoria.

Anzi, da anni, stiamo purtroppo subendo decisioni che ledono il nostro lavoro e mai abbiamo visto una programmazione seria legata allo sviluppo turistico-commerciale della nostra città.

Ci troviamo di fronte una città ferma, incapace di attrarre, che piano piano sta perdendo le sue peculiarità culturali e turistiche.

Amantea è sporca, degradata, con strade buie e piene di buche, con una scarsa viabilità e con vari abusi e illegalità facilmente riscontrabili in giro per il paese.

Ogni evento degno di nota, iniziativa culturale e artistica, attrazione per i visitatori, è organizzata in questo paese solo dai commercianti e dagli operatori turistici, e dalle associazioni più volenterose, sponsorizzate comunque sempre dalla stessa categoria dei commercianti o degli albergatori.

Per il resto vediamo poche azioni, davvero troppo poche.

Qualora manchino quelle capacità imprenditoriali di cui sopra, è opportuno che ogni amministrazione comunale faccia riferimento alle associazioni di categoria, interpellando o ascoltando il parere di coloro che da sempre in questa città investono i propri guadagni e le proprie risorse, formando dei tavoli di lavoro con la nostra associazione commercianti e con le altre interessate al futuro e allo sviluppo di Amantea.

E’ necessario un cambio radicale dei programmi e dei metodi, e in questo senso i confronti seri e paritari sono fondamentali per evitare ulteriori danni al tessuto sociale ed economico della nostra città e creare situazioni e possibilità di sviluppo e di crescita.

Sappiamo bene che l’amministrazione Pizzino si è insediata da pochi mesi, capiamo anche le difficoltà gestionali riscontrate per la presenza del dissesto finanziario.

Ciò che non capiamo e che ci ha molto deluso, è stato l’atteggiamento avuto nei confronti della nostra associazione, poco coinvolta e per niente ascoltata.

Più volte in questi mesi abbiamo presentato proposte ed idee per migliorare i servizi di questa città.

Capendo la situazione finanziaria delle casse comunali, ci siamo addirittura proposti di realizzare alcuni servizi a nostre spese.

Il sindaco e gli assessori tutti hanno respinto quest’ultima nostra proposta, garantendoci di realizzare quanto da noi chiesto.

Purtroppo però non abbiamo visto la realizzazione dei servizi che avevamo proposto.

Per noi questo è inconcepibile.

La politica deve essere al servizio della comunità, e se un’associazione di categoria come la nostra, sicuramente la più importante del territorio, chiede la realizzazione di alcuni servizi basilari, non può accettare nessuna forma di approssimazione.

Un si deve essere un si, un impegno preso va portato a termine, perché i commercianti di Amantea, come i cittadini tutti, vanno rispettati.

Anche per quanto riguarda la tradizionale Fiera di Amantea prevista a novembre, siamo stati contattati, a parole, per essere coinvolti nell'organizzazione della stessa, ma nei fatti non abbiamo poi ricevuto nessuna convocazione per nessun tavolo di lavoro.

Il risultato è un prolungamento dei giorni di Fiera che non ci trova assolutamente d'accordo.

La Fiera è un evento che, se organizzato in modo diverso, potrebbe risultare una migliore risorsa sia per i commercianti ambulanti sia per quelli a posto fisso rappresentati dalla nostra Associazione.

Speriamo solo che verranno rispettate le norme sulla sicurezza e sulle distanze tra i banchi e che vengano garantiti gli accessi alle attività a posto fisso e le norme igienico-sanitarie.

Oggi i commercianti hanno una nuova visione delle cose.

Il nostro progetto mira a creare un’unione tra attività commerciali che detti le linee guida del futuro sviluppo del territorio e del commercio, creando un unico centro commerciale all’aperto, individuando strategie di marketing che possano portare nuovi indotti economici e commerciali nella nostra cittadina, tenendo conto anche dei centri commerciali limitrofi, inserendosi in un percorso ed itinerario commerciale da offrire ai clienti con iniziative legate ai vari periodi dell’anno.

Vogliamo migliorare l’immagine urbanistica della città, riprendere la storia e la cultura del paese e inserire lo sviluppo commerciale in questi contesti.

Un’associazione a cui l’amministrazione faccia riferimento per ogni iniziativa, allo scopo di salvaguardare il già precario equilibrio degli attuali commercianti.

Il messaggio non è stato recepito dalla nuova Amministrazione che a parole si è resa disponibile al progetto , ma nei fatti gli impegni presi non sono stati portati a termine.

Le nostre visioni, idee, programmi e progetti saranno comunque portate avanti dalla nostra associazione.

Ci auspichiamo però per il futuro un supporto da parte degli amministratori comunali ed un maggiore coinvolgimento.

Bisogna lavorare uniti e con le stesse finalità, ovvero il bene di tutta Amantea, prima che si esaurisca quel poco di ossigeno rimasto.”

NdR. Ci permettiamo di evidenziare che la nota merita una risposta, pubblica, urgente ed esaustiva.

Pubblicato in Primo Piano

Grande successo e soddisfazione per l’appena conclusa campagna d’inverno in favore della ricerca per Telethon a Soveria Mannelli.

telethon-ricerca

La Pro Loco cittadina aderendo alla proposta del Coordinatore Telethon Raffaele Marasco di Torretta di Crucoli, unendosi al coro nazionale, ha rinnovato l’impegno di sensibilizzare la popolazione alla donazione per incentivare la ricerca sulle malattie genetiche e la loro risoluzione.

Come ogni anno la popolazione del Reventino ha risposto con generosità all’invito di donare per la ricerca scientifica.

“La nostra Associazione”, ha voluto sottolineare il componente del Consiglio Direttivo Bruno Villella, “credendo nei valori sociali di Telethon, ha versato in data 9 gennaio 2017 la somma di € 1.044,00, importo rilevante per una piccola cittadina di circa 3.000 abitanti, riuscendo ad esaurire tutti i prodotti solidali consegnati”.

Il lavoro di promozione della Città di Soveria Mannelli che la Pro Loco mette in campo (anche grazie a queste iniziative di carattere solidale e sociale), nonostante la mancanza di fondi che vede l’Associazione sprovvista di aiuti economici da parte degli Enti preposti dal 2012, è importante ed encomiabile.

I soci hanno messo a disposizione il loro tempo durante le domeniche e le feste per portare avanti un obiettivo ben più alto di quello che si può vedere.

Da sottolineare la collaborazione con i commercianti della Città, che hanno messo a disposizione i propri spazi, accogliendo i prodotti Telethon e raccogliendo le offerte, dando così un concreto aiuto ai soci. Niente di meglio che unire le forze.

Il Presidente Antonio Ferrante ha espresso, a proprio nome e del gruppo affiatato di soci volontari che hanno collaborato all’iniziativa, Andrea Astorino, Bruno Villella, Antonio Abbruzzese, Mario Velino, Angela Bianco, Emanuel Giovanni Cardamone, Raffaelina Pane, Santina Colosimo, Robertino Sirianni, AnnaMaria D’Orazio, Patrizia Marasco e Domenico Colosimo, un “GRAZIE DI CUORE” per aver acquistato i prodotti Telethon. Una catena di solidarietà fantastica!

Anche quest’anno si è creata una importante rete con la Pro Loco di Santo Stefano di Rogliano, rafforzando il legame fra paesi e province. I Volontari di Soveria sono stati presenti, insieme agli organizzatori, la famiglia Pucci e gli atleti del D.P.S “Calabrici”, al “III Memorial Giuseppe Pucci”, gara di pesca alla trota in lago svolta nella splendida cornice del laghetto “Calabrici” di Santo Stefano di Rogliano.

I banchetti sono stati allestiti anche sia durante il convegno “Alcolismo: possibilità di recupero. Il C.A.T. a Soveria Mannelli”, organizzato dalla Pro Loco insieme all’A.R.C.A.T. Calabria, che prima dell’incontro con Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale di Milano, evento promosso dall’Amministrazione Comunale di Soveria Mannelli.

Altro impegno importante per i Volontari di Soveria Mannelli, nel quale si è potuto evidenziare le peculiarità e la generosità della cittadina del Reventino, è stata la partecipazione all’incontro con i volontari delle province di Catanzaro e Vibo, tenutosi a Vena di Maida nei giorni scorsi.

“Una bellissima serata”, ha commentato Antonio Abbruzzese, che ha rappresentato la Pro Loco di Soveria Mannelli, “nella quale ci si è potuti conoscere e condividere le esperienze maturate in questi anni. Ovviamente tutto grazie all’organizzazione dell’instancabile e brillante Coordinatore Raffaele Marasco, persona capace, cortese e dinamica, che costantemente ci segue nelle nostre manifestazioni, fornendo supporto, aiuto, idee e vicinanza.”

“Prossimamente”, continua Abbruzzese “ci sarà una visita a Soveria del nostro Coordinatore, dove oltre a fargli conoscere la nostra splendida realtà, pianificheremo una grossa manifestazione Telethon che coinvolgerà le Scuole del territorio, l’Amministrazione Comunale e le Associazioni”

A breve i Soci della Pro Loco di Soveria Mannelli saranno impegnati anche con la nuova Campagna di Primavera Telethon.

Pro Loco Soveria Mannelli

ufficio stampa

Pubblicato in Italia

Non possiamo non lodare la sensibilità mostrata da padre Francesco Celestino che per il giorno 27 marzo, con inizio alle ore 19.00, nella Chiesa di San Bernardino, ha fissato una Celebrazione eucaristica con i commercianti e gli artigiani.

 

Non ha mancato il nostro amato pastore di far rientrare la Santa Messa nel Cammino della Quaresima 2017 “Dall’incontro con Gesù all’incontro con i fratelli”.

Ma noi vogliamo cogliere anche la coincidenza con la festa di San Giuseppe lavoratore.

 

Ci sembra di poter intravedere anche una stretta relazione con l’attuale momento in cui crisi, disoccupazione, incertezza sul futuro, perdita di speranza e talvolta di valori sembrano aver preso il sopravvento su tutto.

 

Una crisi che ha finito per acuire disagi, malessere, insicurezza, soprattutto in relazione al tema del lavoro.

In questo clima di sfiducia non mancano però i segnali di una riscossa .

Dopo l’incontro voluto dalla commissaria prefettizia Emanuele Greco i commercianti amanteani si sono incontrati per riflettere sulle cause di tale e tanta crisi e a cercare di individuare gli strumenti “tecnici” per come uscirne

Insieme alla strada del confronto, della condivisione, della democrazia e della riflessione non dispiace affatto che padre Celestino abbia mostrato la sua attenzione e sensibilità verso gli artigiani ed i commercianti.

Dispiace che non ci sia anche il sindaco.

Sarà per un’altra volta.

Il commissario tenta di rieducare la città alla democrazia ed alla partecipazione.

 

E lo fa con un incontro con i commercianti ed i titolari di esercizi pubblici fissato nella sala consiliare del comune per mercoledì 8 febbraio ore 15.00.

Non sono stati i commercianti a chiedere un incontro al commissario, bensì il contrario.

Certo se Amantea avesse avuto, come in passato, una “vera” associazione dei commercianti sarebbe stato più facile, ma l’ultima “vera” associazione è scomparsa da anni, come sono scomparsi i partiti quali strumenti di partecipazione e di democrazia.

Ed è questo che sembra intravvedersi in questa proposta di incontro.

 

Partecipazione e democrazia.

Ma sapranno i commercianti raccontare le proprie doglianze, esprimere i propri pensieri, formulare le proposte perché la città riprenda il suo antico ruolo di attrazione verso il territorio provinciale regionale?.

Sapranno i commercianti superare le visioni individuali ed unilaterali per proporre “ iniziative” che, come scrive il commissario “possano consolidare il ruolo centrale che ha sempre avuto Amantea nella realtà provinciale ed in genere in quella regionale”?

 

La speranza che le qualità da tempo dimostrate dal sistema commerciale amanteano e dai commercianti riescano a riemergere ed a determinare una visione positiva per il commercio di Amantea esiste, ma forse si è persa la voglia di fare sintesi.

Comunque vedremo.

E soprattutto ascolteremo .

Sicuramente ( speriamo) si parlerà dei negozi che chiudono uno dopo l’altro, degli esercizi pubblici che chiudono uno dopo l’altro

E speriamo si parli di come riattrarre ad Amantea i “forestieri”, quelli che hanno fatto la fortuna del sistema commerciale e non solo.

Qualcuno addosserà la responsabilità ai photored, qualcuno alla mancanza di parcheggi, qualcuno alle strisce blu ed alle sanzioni speedystiche, qualcuno alla mancanza di un piano viario che favorisca l’ ingresso nell’area commerciale.

 

Ma saranno tutte mezze verità.

Forse l’analisi deve tentare di capire non solo il crollo del commercio, ma, soprattutto, quello turistico e di immagine, quella immagine di cui nessuno si cura, verso cui non si ha più attenzione.

Ci auguriamo che qualcuno parli del mare indifeso, del centro storico cadente ed abbandonato, del castello inaccessibile, dei valori archeologici non sfruttati, della biblioteca chiusa da dieci anni, della mediateca chiusa da dieci anni, della totale carenza di attrazioni culturali, sei servizi carenti , eccetera.

Pubblicato in Politica

E’ già successo in passato e potrebbe succedere ancora.

 

Ieri sono passati per essere “quattro ciota rielli!”, oggi potrebbero essere l’avanguardia di una forte protesta capace di giungere a forti risultati anche politici.

Se ne è accorta l’amministrazione che ha immediatamente inviato un emissario nella persona dell’assessore Antonio Rubino che ha assunto impegno a studiare ogni possibile soluzione a quanto esposto dal gruppo di commercianti di Via Vittorio Emanuele.

 

Cominciando dall’orario di inizio dell’isola pedonale.

In realtà dietro queste fibrillazioni ci sono aspetti economici.

Il primo è quello generale di una città che sta sopravvivendo, non vivendo, forse perché incapace di cambiare per stare al passo con i tempi

Non cresce Amantea. Affatto.

Non esercita più la antica attrazione turistica e commerciale.

Sarà per i photored come grida l’associazione di Luigi Rubino?

O sarà per la attrazione esercitata dai grandi centri commerciali dove tutto è gratis , anche gli spettacoli ?

Ma i commercianti di Via Vittorio Emanuele sostengono che è anche per una viabilità che li esclude e penalizza.

Ma come si sul dire “ Se Atene piange, Sparta non ride” .

 

Intendo dire che anche molti commercianti di via Margherita stanno spesso davanti ai propri negozi nella speranza dell’arrivo di qualche cliente.

E manca qualsivoglia analisi sulle ragioni.

Qualcuno sostiene che la città manca di parcheggi.

Qualcuno che Amantea ha perso la immagine di città bella, colta, viva che aveva conquistato nel tempo ed adesso ne paghi lo scotto..

Qualcuno che si tratta di una fase congiunturale addirittura europea.

Altri che manchi di una strategia di sviluppo.

Altri ancora che Amantea non sa sfruttare le sue potenzialità e non si promuove.

 

Altri, infine, che manchi attenzione ai fenomeni economici di una città che da sempre, sin dai tempi di Omero, ha vissuto di rapporti economici, di incontri di culture, eccetera.

E come escludere che la gente non venga ad Amantea perché il parco della grotta è chiuso o perché il lungomare è in stato di abbandono ed il porto insabbiato e le strade piene di buche –ci sussurra un commerciante colto-?

Non vorremmo che anche questo tentativo di rabbonire i commercianti arrabbiati diventi un fatto negativo se non si tenteranno analisi di ben maggiore portata e rilevanza.

Mettere la mano sulla bocca per non far parlare non è certamente la soluzione.

Inizia così questo 2013, con le strade sporche ed il forte senso di responsabilità dei cittadini che li induce a sostituirsi ai netturbini.
D’altro canto non è più vero che all’inizio dell’anno arrivano i soldi freschi per riassumere nuovo ( o vecchio ) personale.
Non perché come si dice il personale sia troppo e si superino i limiti che potrebbero portare al dissesto, ma perché poi non ci sarebbero i soldi per pagarli.
E poi, si sa, quando si è costretti a lesinare perfino sulla illuminazione natalizia, sui fitti per le associazioni che sono indispensabili per la società amanteana, per il carnevale amanteano, è chiaro che ci si trova dinnanzi ad una situazione economica difficile.
E ci sta pure che non si riesca a pulire la strada principale del paese, come avviene per tutte le altre strade non principali.
E se esiste spirito civico ci sta pure che i commercianti armati di buona volontà si sostituiscano ad un municipio inadempiente e pulisca la strada dinanzi al proprio negozio.
Il rischio è che in questo modo si avrà una strada pulita a macchia di leopardo ( sempre che n on ci sia vento)
E poi c’è anche il rischio che se si sparge la notizia si sparge si scoprirà, quali sono i commercianti che collaborano con la città e quali non lo siano.
Allora i complimenti agli amici commercianti sperando che non debbano farlo per l’intero anno.

Pubblicato in Primo Piano
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