E’ noto a tutti che molte delle case ad ovest di Corso Umberto Primo rischiano di crollare.
Basta guardare le loro mura per scoprire profonde fenditure.
Si tratta di un grave problema di instabilità dei terreni sui quali poggiano le relative fondamenta, come emerso dalle indagini geologiche condotte anche recentemente.
Un problema ,invero, nato da tempo, che perdura e si aggrava sempre più.
Dopo sei anni dalla data di approvazione del progetto di consolidamento approvato con delibera n 6 del 15.1.2014 ecco finalmente la richiesta di finanziamento di 500 mila euro a valere sulla finanziaria del 2018.
La regione non ha mai risposto alle richieste analoghe avanzate dal comune.
L’amministrazione comunale, ora, intende approfittare delle disposizioni di cui al Decreto 2 agosto 2019 in base al quale i comuni da 5.000 a 25.000 abitanti possono chiedere contributi di importo non superiore ad euro 2.500.000 per opere pubbliche di messa in sicurezza di edifici e del territorio.
Quale opportunità migliore per intervenire per un problema che incide drammaticamente sulla stabilità delle abitazioni di Corso Umberto Primo e per la sicurezza dei loro abitanti?.
E, quindi, ecco la richiesta di finanziamento del progetto di consolidamento dei terreni ad ovest di Corso Umberto primo.
Tornano a sperare così gli abitanti ed i proprietari di dette abitazioni.
La speranza di una sicurezza che manca loro da troppo tempo.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Eccovi due esempi di intelligente autodifesa
Uno a pochi metri dall’altro
Ambedue su corso Umberto Primo
Il primo, fortemente sagace, reca due segnali di divieto di sosta davanti al garage
Si tratta di una addizione al segnale ordinario apposto sul garage stesso e difficilmente avvertibile per la presenza di due alberelli.
Per quanto a destra la sosta sia vietata evidentemente il proprietario trova spesso difficoltà ad entrare nel garage.
Ed allora……!.
L’altro esempio presenta un aspetto ben più importante e rilevante.
Una vera e propria denuncia.
Evidentemente finora o non presentata od inutilmente presentata.
Da qui la apposizione di un tabellone nel quale si legge: “In questo tombino c’è acqua potabile che scorre da oltre un anno”!.
Caspita!.
Qualcuno si è chiesto se sia una sorgente.
O se, piuttosto, non ci sia una qualche perdita nelle reti del comune.
Possibile che una situazione siffatta sia stata sottovalutata?.
Eppure siamo in una zona franosa .
Una zona le cui case mostrano segni evidenti della frana.
Ed è evidente che il tabellone sia stato apposto, come elemento induttivo della maggiore attenzione della PA verso questo problema, da qualcuno a cui può crollare la casa o dalla stessa essere sfrattato.
Una voce molto attendibile sembra abbia indotto tale autodifesa.
La voce che il fenomeno franoso non si sia affatto fermato.
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Cronaca
In data 20.12.2016 si è tenuta presso la Cittadella Regionale, nella Sala Blu, la riunione operativa relativa all’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Calabria per l’attuazione del Accordo di Programma del 17.11.2010 per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Calabria.
La riunione ha avuto ad oggetto gli interventi previsti nel suddetto Accordo di Programma e definanziati alla data del 30.06.2015.
Su proposta del Commissario Straordinario Delegato, On.le Gerardo Mario Oliverio, e grazie all’azione sinergica del Gruppo Tecnico di Attuazione di cui all’art. 10 della L.116 del 11.08.2014, visti i risultati ottenuti alla data odierna e relativi al numero di interventi già in cantiere ed a quelli già ultimati, nella riunione del Comitato Tecnico dell’A.P.Q. del 17.11.2016 svoltasi a Roma, presso il MATTM è stato possibile sbloccare fondi per un totale di € 37.200.00,00 per un numero complessivo di 34 interventi finanziati sul territorio regionale ripartiti tra le varie province calabresi secondo l’elenco di seguito riportato.
Comune Descrizione Importo del finanziamento
COSENZA Interventi di mitigazione del rischio nella frazione Donnici e in loc. Cozzo San Lorenzo; completamento degli interventi di messa in sicurezza di loc. Mussano € 2,000,000.00
BISIGNANOInterventi di mitigazione del rischio nelle contrade Cretarossa e Fria€ 500,000.00
GRISOLIA Interventi integrativi di mitigazione del rischio di frana nel centro storico€ 800,000.00
SAN MARTINO DI FINITA Mitigazione del rischio di frana nel centro abitato e connessi interventi di sistemazione idraulica del torrente Finita e corsi d´acqua minori € 1,500,000.00
SAN VINCENZO LA COSTA Mitigazione del rischio di frana nel centro abitato € 1,500,000.00
VERBICARO Interventi di mitigazione del rischio di frana e di messa in sicurezza del centro urbano e delle infrastrutture strategiche € 1,500,000.00
TRENTA Interventi di messa in sicurezza della sede municipale e di altri insediamenti urbani in altre località € 500,000.00
PAPASIDERO Interventi di mitigazione del rischio frana e di messa in sicurezza del centro abitato e di Borgo Avena€ 1,000,000.00
SAN DONATO DI NINEAInterventi di mitigazione del rischio frana e di messa in sicurezza del centro abitato € 1,500,000.00
MORANO CALABRO Mitigazione del rischio di frana nel centro abitato da fenomeni di crollo e colata rapida di detrito € 600,000.00
LONGOBARDI Interventi di consolidamento nel centro storico € 500,000.00
CARDETO Interventi di sistemazione idraulica della Fiumara Sant´Agata € 400,000.00
CINQUEFRONDI Interventi di consolidamento nel centro abitato € 400,000.00
ANTONIMINA Completamento degli interventi di messa in sicurezza della località Tre Arie € 1,000,000.00
LOCRI Interventi di sistemazione idraulica lungo il Vallone Fondo e Torrente Santo Stefano € 600,000.00
MAMMOLA Messa in sicurezza dell´area Quinti-Rena a ridosso del centro abitato € 1,000,000.00
SAN LUCA Interventi di consolidamento nel centro abitato € 800,000.00
CARAFFA DEL BIANCO Interventi di mitigazione del rischio frana e di messa in sicurezza nel centro urbano, Rione Pizzo, Chiesa Vecchia€ 1,000,000.00
SIDERNO Interventi di consolidamento in loc. Gurna € 800,000.00
VIBO VALENTIA Ripristino della officiosità idraulica del Torrente S. Anna a monte della SS 522 € 1,500,000.00
VIBO VALENTIA Ripristino della officiosità idraulica a monte della Variante alla SS 522 (Antonucci e affluente) € 1,900,000.00
VIBO VALENTIA Ripristino della officiosità idraulica del Torrente Trainiti a monte della SP n° 11 (Torrente Candrilli) € 1,000,000.00
VIBO VALENTIA Ripristino della officiosità idraulica del Fosso Tomarchiello o Libanio € 1,900,000.00
VIBO VALENTIA Interventi di ripristino delle sezioni di deflusso e della funzionalità delle opere idrauliche nei corsi d´acqua minori nella Provincia di Vibo Valentia € 2,000,000.00
DINAMI Interventi di consolidamento nel centro urbano (Viale del Re) e nella frazione Melicuccà € 400,000.00
DRAPIA Interventi di mitigazione del rischio frana e di messa in sicurezza zona accesso centro abitato Drapia e pendio lungo SP 17 bivio Gasponi - Tropea € 700,000.00
VIBO VALENTIA Ripristino dell´officiosità idraulica del Fosso Cutura (La Badessa)€ 2,000,000.00
VIBO VALENTIA Interventi di sistemazione idraulica lungo la Fiumara Trainiti (in comune di Vibo Valentia e Briatico) € 1,500,000.00
LAMEZIA TERME Interventi di mitigazione del rischio di frana e di messa in sicurezza degli insediamenti urbani € 800,000.00
CARDINALE Interventi di sistemazione delle pendici sovrastanti il centro storico € 1,500,000.00
CATANZARO Interventi di ripristino delle sezioni di deflusso e della funzionalità delle opere idrauliche nei corsi d´acqua minori nella Provincia di Catanzaro € 2,000,000.00
GUARDAVALLE Interventi di sistemazione idraulica lungo il Torrente Patella € 800,000.00
LAMEZIA TERME Interventi di sistemazione idraulica lungo il Torrente S. Ippolito € 600,000.00
CROPANI Interventi di sistemazione idraulica lungo il Torrente Scilotraco (in comune di Cropani e Sellia Marina) € 700,000.00
A questi 34 interventi già facenti parte dell’A.P.Q. è stato possibile aggiungere un’area programmatica di nuovi interventi aventi la caratteristica di urgenza e di indifferibilità sulla base dei criteri stabiliti dallo stesso Ministero attraverso la banca dati Rendis.
Tale indirizzo del Ministero, in merito all’utilizzo delle economie certificate, permetterà la realizzazione di ulteriori interventi urgenti ed indifferibile che potranno trovare copertura finanziaria man mano che verranno ultimati gli interventi già in esecuzione presso l’Ufficio del Commissario Straordinario.
Ed Amantea?
E Corso Umberto Primo?
Ed il centro Storico?
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Questo il titolo del comunicato emanato dall’ente comune. Un comunicato che annuncia il cambiamento della segnaletica del centro Storico. Un comunicato, in verità, di difficile comprensione per cui si impone di attendere l’ordinanza per essere meglio compreso.
Ad oggi, però, l’ordinanza non è stata ancora emanata.
Si comprende che Corso Umberto primo è percorribile soltanto in direzione Catocastro e che sul lato monte dello stesso non sarà possibile parcheggiare.
Un divieto già esistente e che finora non è stato rispettato nemmeno dalle auto delle Forze dell’ordine stante la carenza di parcheggi e la occupazione dei pochi esistenti e senza alcun limite orario ( e se si mettesse un disco orario?). Un divieto di sosta inutile se Corso Umberto primo sarà senso unico.
Eccovi comunque il comunicato integrale:“ Come annunciato, a seguito della riunione avvenuta nelle scorse settimane con gli imprenditori che operano nel centro storico, l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha avviato un periodo di sperimentazione per migliorare la viabilità nel borgo antico.
Lungo tutto corso Umberto I non sarà più possibile posteggiare sul lato destro ( ? ) della carreggiata, ma soprattutto il transito sarà consentito soltanto sulla direttrice che conduce verso Catocastro.
L’adozione di questa misura dovrebbe facilitare il defluire della circolazione, evitando gli ingorghi derivanti dall’incrocio di due vetture provenienti da due opposti sensi di marcia (??????????).
«Il centro storico di Amantea – spiega il delegato Elena Arone – dal punto di vista urbanistico si è sviluppato lungo un’arteria principale che da largo Croce arriva fino al ponte in ferro sul Catocastro.
Non è dunque possibile interdire al traffico questa strada, perché ciò comporterebbe disagi alle persone che risiedono abitualmente nella città vecchia.
È dunque necessario individuare una soluzione condivisa che possa consentire un giusto bilanciamento tra coloro che scelgono di abitare nel centro storico e chi invece decide di sviluppare la propria attività lavorativa tra le strette che sorreggono idealmente il castello.
A partire da lunedì prossimo questa modifica al piano viario diventerà pienamente esecutiva e sarà compito della Polizia Municipale far rispettare le nuove regole».
«Di concerto con l’assessore Antonio Rubino – conclude la Arone – abbiamo dato seguito all’attuazione di questo progetto i cui effetti saranno sottoposti a valutazione, consentendo così l’introduzione di eventuali correttivi».
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