BANNER-ALTO2
A+ A A-

Calabria. Ecco l’ultimo maschicidio in ordine di tempo

Ci voleva una donna per parlare dei maschicidi, cioè delle mogli che uccidono i mariti.

A parlarne Barbara Benedettelli nel suo pamphlet, Il maschicidio silenzioso. Perché l’amore violento è reciproco e le donne non sono solo vittime: «Non de-costruire il lavoro fatto dal movimento femminista e da quegli uomini illuminati che lo hanno accompagnato, ma introdurre altri frammenti in uno spazio che dobbiamo riconoscere multidimensionale. Se la parola femminicidio è entrata ormai a far parte del lessico comune per descrivere un fenomeno che riguarda le donne, dobbiamo, per onestà intellettuale e senso della realtà, coniare anche un termine simile per descrivere il fenomeno contrario, ma speculare e interconnesso, che riguarda gli uomini. La visione unilaterale e unidimensionale di un insieme non è mai risolutiva. Può anzi, anche a causa di un’estensione smisurata di un lato soltanto, deformare l’intera realtà. Aggravandola […] Barbara Benedettelli sposta la lente di ingrandimento, l’angolo di visione, sul lato oscuro e tabù dell’amore malato e violento, ovvero quello delle donne che odiano gli uomini. Un inquietante inchiesta tra decine di casi, omicidi, ricatti sulla pelle dei figli, gelosie, senso di possesso. Perché le donne saranno pure statisticamente più spesso vittime, ma quando oltrepassano il limite agiscono esattamente come il peggiore bruto femminicida. Alla faccia del politically correct. Serie Fuori dal Coro» (“Il

E ieri una moglie ha  ucciso il marito mentre dormiva.

L'omicidio è stato messo a segno con un colpo di roncola alla testa

Una tragedia familiare avvenuta ad Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria.

L'omicidio è accaduto nella frazione Castellace di Oppido Mamertina.

La donna arrestata è Maria Giuseppina Barca, di 63 anni.

La vittima era Rocco Cutrì ed aveva 71 anni.

Ad arrestare la donna sono stati i carabinieri della Compagnia di Palmi e della caserma di Castellace, insieme a quelli del Nucleo investigativo del Gruppo di Gioia Tauro sotto le direttive del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Palmi Ignazio Vallario.

Tra Maria Giuseppina Barca e il marito c'erano da tempo rancori e dissapori provocati dalla morte del figlio della coppia, Domenico, ucciso nel 2008 al culmine di una lite.

Rocco Cutrì, tra l’altro, sarebbe stato vicino alla cosca "Alvaro-Violi-Macrì" della 'ndrangheta ed era il suocero di Carmine Alvaro, presunto esponente di spicco del gruppo criminale.

La roncola utilizzata per compiere l’omicidio è stata trovata nel giardino di una casa vicina disabitata.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Cutrì avrebbe trascorso la mattinata a casa con la moglie e poi nel primo pomeriggio, dopo avere pranzato, si sarebbe steso sul letto prendendo subito sonno.

Maria Giuseppina Barca, quando si è accorta che il marito si era addormentato, ha preso la roncola e lo ha colpito con violenza alla testa, provocandone la morte istantanea.

L’altro figlio della coppia che era in casa con i genitori ha chiamato il 118, ma ogni tentativo di prestare soccorso all’uomo si è rivelato inutile.

Dalle indagini dei carabinieri è emersa ben presto la responsabilità nell’omicidio della moglie della vittima, che è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario aggravato e portata nel carcere di Reggio Calabria”. 

Pubblicato in Reggio Calabria

Oppido Mamertina. Arrestato un 39enne del posto trovato a coltivare una piantagione di 300 metri quadrati con 975 piante di canapa indiana del tipo "cannabis indica", con un'altezza media di 50 centimetri, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi, in una zona impervia del territorio pre-aspromontano.

 

La marijuana era stata impiantata su terreno demaniale in località “Gambarella” di Castellace di Oppido Mamertina

E così’ Martino Caruso il produttore agricolo di marijuana con precedenti in materia di sostanze stupefacenti è stato arrestato dai carabinieri di Castellace di Oppido Mamertina, nel Reggino, in flagranza di reato con la accusa di produzione, coltivazione e traffico di ingente quantità di sostanza stupefacente.

 

Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e l’arrestato al termine delle formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi.

Sequestrato anche il materiale vario per l’irrigazione delle piante.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione locale, agli ordini del maresciallo Armando Ventura, con l’aiuto degli specialisti del Squadrone Cacciatori “Calabria”.

 

Il ritrovamento di questa ennesima piantagione è stato possibile grazie ai continui servizi di contrasto agli stupefacenti messi in campo dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.

Dall’inizio dell’anno i militari hanno infatti sequestrato numerose coltivazioni, quasi tutte nelle zone più impervie del territorio pre-aspromontano che ricade, in particolare, nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Palmi, diretta dal capitano Antonino Spinnato.

Pubblicato in Reggio Calabria

Ancora una volta ci dobbiamo occupare di due gravi episodi che hanno sconvolto la coscienza dei calabresi e non solo.

In una scuola di Oppido Mamertina due insegnanti elementari sono state sospese dall’ insegnamento perché ritenute colpevoli di minacce e schiaffi agli alunni.

Le indagini sono state avviate dai Carabinieri nel mese di novembre dello scorso anno a seguito di diverse segnalazioni pervenute da parte dei genitori degli alunni di una quinta elementare.

I ragazzi e le ragazze quando rientravano a casa mostravano diverse lesioni sul corpo.

Molti di loro si rifiutavano addirittura di ritornare nella propria classe.

I militari dell’Arma hanno installato delle telecamere nascoste nell’aula scolastica dove le insegnanti svolgevano la loro attività di insegnamento e hanno monitorato i maltrattamenti perpetrati ai danni degli alunni.

In diverse occasioni le due maestre sono state filmate mentre percuotevano al volto gli alunni con violenti schiaffi, li maltrattavano, li spintonavano, si rivolgevano loro in modo brusco, li spingevano fuori dall’aula scolastica per essere poi costretti a rientrare in fila indiana.

Il provvedimento di sospensione dell’attività di insegnamento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Palmi.

Le due maestre coinvolte in questa triste vicenda hanno rispettivamente 49 anni.

E’ mai possibile che nelle nostre scuole si verifichino episodi del genere e che ci siano insegnanti non all’altezza del grave compito che le famiglie e lo Stato hanno loro affidato?

Il guaio vero e serio è che da tantissimi anni non si svolgono più i famosi concorsi magistrali dove davvero avvenivano le selezioni.

L’altro episodio si è verificato sempre in Calabria a Soverato.

Un ragazzo di appena 13 anni è stato travolto da un treno in corsa mentre faceva un selfie con altri due compagni.

E’ morto all’istante. Si chiamava Leandro Celia( vedi foto)

Ha davvero dell’incredibile quello che è successo ieri in questa località calabrese conosciuta in tutta Italia. Il ragazzo è morto perché voleva mettere sullo sfondo un treno in corsa.

Gli altri due amici si sono salvati per miracolo e quando hanno visto il loro amico travolto dal treno si sono dati alla fuga.

Sono stati successivamente rintracciati dai Carabinieri ai quali hanno raccontato per filo e per segno quello che avevano combinato.

Guardate cosa hanno combinato questi ragazzi.

Morire per un selfie.

E’ una cosa assurda, è incredibile, è da pazzi.

E poi per un gioco perché non avevano altro da fare.

Possibile che a tredici anni non abbiano null’altro da fare?

Non sapevano giocare come facevamo noi nelle giornate di sole alla “mazza e allo striglio”?

Non sapevano tirare “lo struommulo” nelle vie e nelle piazze polverose?

Non sapevano tirare quattro calci ad un pallone di pezza come facevamo noi tanti anni fa?

Non sapevano far volare in alto “la cometa” costruita con carta velina come facevamo noi specialmente nei giorni un po’ ventosi?

Purtroppo questi passatempi, questi semplici giochi di una volta sono andati irrimediabilmente perduti.

Ai ragazzi di oggi è rimasto solo la noia, sono rimaste le playstation, i telefonini, le slot machines.

Pubblicato in Calabria

Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo. 

Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.

Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.

Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.

Amantea quindi chiude!!

Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza

Acri,

Campana, 1936 abitanti

Cariati,

Cassano allo Ionio,

Corigliano,

Lungro,

Montalto,

Oriolo, 2318 abitanti

San Sosti, 2105 abitanti

Spezzano Albanese,

Trebisacce, 8.756 abitanti

Rogliano, 5718 abitanti

San Giovanni in Fiore,

San Marco Argentano,

Spezzano della Sila, 4679 abitanti

Belvedere Marittimo

Scalea”.

E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria

Badolato

Borgia

Chiaravalle centrale

Squillace

Cirò

Petilia Policastro

Nicotera

Serra San bruno

Caulonia

Stilo

Cinquefrondi

Laureana di Borello

Oppido mamertina

Sinopoli

Taurianova

Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?

Chi dobbiamo ringraziare?

Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .

Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!

“Prima presi a colpi di pala poi, ancora vivi, dati in pasto ai maiali. C'è tutta la ferocia della 'ndrangheta dietro il duplice omicidio di Francesco Raccosta e del cognato Carmine Putrino. Una sequenza agghiacciante. Compiuta con estrema freddezza. Fino a diventare un vanto, un piacere. Simone Pepe racconta tutto con dovizia di particolari: “...Appena ha preso le prime tre quattro botte di pala…è stata una sensazione no bella, di più…”. IlQuotidiano.

Ecco gli arrestati:

Ecco tutti gli arrestati dell'operazione "Erinni"

1. PEPE Simone, nato a Roma il 17.08.1989, residente ad Oppido Mamertina;

2. MAZZAGATTI Rocco, nato ad Oppido Mamertina il 24.08.1973, residente a Oppido Mamertina;

3. MAZZAGATTI Giuseppe nato a Cinquefrondi il 20.09.1984, residente ad Oppido Mamertina;

4. DE PASQUALE Antonino, nato ad Oppido Mamertina il 30.08.1985, residente a Oppido Mamertina;

5. RUSTICO Leone, nato a Taurianova il 03.11.1981, residente ad Oppido Mamertina;

6. RUSTICO Giuseppe, nato ad Oppido Mamertina il 18.06.1980, residente a Catanzaro;

7. RUSTICO Pasquale, nato a Taurianova il 21.02.1985, residente ad Oppido Mamertina;

8. BONINA Rocco, nato ad Oppido Mamertina il 08.10.1978, residente a Oppido Mamertina;

9. SCARFONE Domenico, nato ad Oppido Mamertina il 03.07.1957, residente a Genzano di Roma;

10. POLIMENI Cosmo, nato ad Oppido Mamertina il 25.08.1987, residente a Oppido Mamertina;

11. POLIMENI Paolo, nato ad Oppido Mamertina il 27.05.1981, residente a Oppido Mamertina;

12. RUFFA Rocco Alessandro, nato ad Oppido Mamertina il 05.08.1991, residente a Borgia (Cz);

13. MAZZAGATTI Francesco, nato ad Oppido Mamertina il 26.8.1991, residente a Oppido Mamertina;

14. ZAPPIA Diego, nato ad Oppido Mamertina il 14.06.1985, residente a Oppido Mamertina;

15. MURDICA Carmine, nato ad Oppido Mamertina il 05.02.1993, residente a Oppido Mamertina;

16. LENTINI Domenico, nato ad Oppido Mamertina il 22.05.1994, residente a Oppido Mamertina;

17. FERRARO Giuseppe, nato ad Oppido Mamertina il 06.12.1968;

18. PEPE Valerio, nato a Roma il 27.07.1991, residente a Oppido Mamertina;

19. PEPE Leandro, nato a Roma il 12.08.1974, residente a Roma;

20. SCARPONI Matteo, nato a Roma il 11.04.1992, residente a Roma;

Tra gli arresti anche un minorenne su mandato emesso dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria. 

Uno dei 20 maggiorenni è irreperibile perché residente da tempo all’estero ed un altro è latitante da molti anni.

L’operazione denominata Erinni è stata condotta oggi dai Carabinieri ad Oppido Mamertina.

Le accuse formulate dalla DDA sono associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, intestazione fittizia di beni e investimenti di denaro di provenienza illecita nel mercato immobiliare della Capitale.

Il gruppo criminale sgominato con l'operazione ruotava attorno alla figura dl boss Rocco Mazzagatti, di 50 anni, capo dell'omonima cosca, che è stato arrestato.

Mazzagatti, attraverso una serie di prestanome, avrebbe gestito un vasto giro di attività imprenditoriali a Roma ed in Calabria, tra cui attività di commercio di automobili e distributori di carburante.

Tra Roma e la Calabria, sono stati sequestrati anche 88 immobili per un valore di 70 milioni.

Eseguite fruttuose perquisizioni. Trovato materiale molto interessante e 170mila euro nascosti in intercapedini dei muri delle abitazioni.

Pubblicato in Reggio Calabria
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy