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Il sindaco di Cetraro Angelo Aita, in relazione alla intimidazione subita da Mario Castiglia, presidente del movimento “Unità delle Contrade” di Cetraro, per il vile atto intimidatorio occorso all’indomani della sua denuncia pubblica di una certa recrudescenza criminale nel cetrarese , dichiara che il fatto è “spia rilevatrice di una mentalità mafiosa che rischia di far precipitare nuovamente la città nel buio degli anni ‘80”.

Questa vicenda diventa l’occasione per ricordare la inopinatezza della soppressione “tout court” del Posto Fisso di Polizia di Cetraro.

Da qui l’intervento del Siulp, che auspica l’inizio del procedimento di riapertura del soppresso Ufficio o della nuova istituzione di un Posto Fisso di Polizia.

Qualora, però, nei prossimi giorni dovesse persistere il disinteresse dei vertici della stessa Polizia di Stato verso tale ipotesi, il Siulp, ad esclusivo interesse del territorio cetrarese, formalizzerà e renderà pubblica una nota al Prefetto ed alle Autorità politiche calabresi, affinché si possa almeno potenziare l’organico della locale Caserma dei Carabinieri, per consentire ai militari dell’Arma di esplicare, su Cetraro, il servizio con maggior numero di pattuglie e rendere maggiormente visibili le attività di prevenzione sul territorio.

Cetraro non demorde e richiamando il bisogno di sicurezza del territorio insiste per potenziare la presenza di Forze dell’ordine, che siano poliziotti o carabinieri in fondo poco importa.

Amantea invece no!

Ad Amantea va tutto bene.

Amantea si accontenta della presenza saltuaria della Polizia di Stato compresi i 4 agenti delle Digos che sono venuti a garantire la sicurezza durante il concorso per la stabilizzazione dei vigili urbani.

Eppure tutti sanno che con un organico ridottissimo di Carabinieri ed insignificante di Polizia municipale non sarebbe disdicevole un posto fisso di Polizia nella vicina Campora SG od in alternativa come sollecita Cetraro un potenziamento della dotazione dell’organico della locale caserma dei carabinieri.

Pubblicato in Cetraro

Se dovessimo parlare del futuro di Amantea dovremmo attendercelo grigio, molto grigio.

 

La prova? Tante, una dopo l’altra, una più incisiva della precedente.

Ecco l’ultima

In questi giorni si parla della soppressione del posto di Polizia di Cetraro

Peraltro la ragione di fondo sembra da ascrivere alla inidoneità di locali nei quali ha sede il commissariato, come si legge nella proposta firmata dal capo della polizia

Tanti gli interventi a favore della conservazione.

Ora interviene anche il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno, deputato membro delle Commissione parlamentare antimafia e della Commissione giustizia della Camera, il quale ha scritto al viceministro all’Interno, Sen. Filippo Bubbico. «Le scrivo in merito alla questione della soppressione del posto fisso di Polizia del Comune di Cetraro con l’assegnazione delle relative risorse al commissariato di Paola, decisa con il decreto dello scorso 4 dicembre 2014 ed in attesa di essere attuata”.

E poi continua Magorno” Il posto fisso, alle dipendenze della Questura di Cosenza, era stato istituito con decreto datato 20 gennaio 1990 ed ubicato in un immobile privato sito in un’area classificata ad alto rischio di frana. In considerazione del fatto che sono successivamente risultati inutili gli interventi effettuati per mettere in totale sicurezza l’area, l’Amministrazione Comunale di Cetraro ha comunque, assicurando il massimo impegno nella risoluzione della questione, messo a disposizione gratuitamente alcuni locali che, sottoposti al vaglio dell’Ufficio tecnico della Polizia di Stato, sono stati considerati da quest'ultimo non idonei”.

Ma ecco le ragioni per le quali il segretario regionale del PD sollecita la conservazione dl posto di Polizia: “La paventata attuazione del decreto deve essere rivista e assolutamente scongiurata, perché prevista in un territorio importante del Tirreno Cosentino, storicamente crocevia di dinamiche mafiose tra Calabria e Campania , dove operano noti e pericolosi clan della ‘ndrangheta, come più volte confermato nelle innumerevoli inchieste della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, e dove si segnalano fenomeni criminali e delinquenziali che turbano il territorio e mirano a soffocare e condizionare le attività economiche. Una presenza opprimente alla quale si è sempre opposto, con determinazione e coraggio, il prevalente tessuto sano di una Città che ha comunque bisogno della presenza di presidi dello Stato che siano da riferimento quotidiano nel contrasto alla criminalità e nell'affermazione della legalità. Per tale motivo è assolutamente necessario che vi sia una revisione di tale decisione e di uno sforzo comune da parte di tutte le autorità interessate per rimuovere le cause che hanno portato al decreto”.

Infine Magorno conclude dicendo che :” L'attuazione della soppressione del Posto fisso di Polizia, che in questi giorni viene vissuta con grande apprensione dalla popolazione, e che ha registrato la netta opposizione, oltre che dell'Amministrazione Comunale, delle forze politiche e sociali, dell'associazionismo e dei cittadini, rappresenterebbe un segnale di cedimento vissuto come una sconfitta ed duro colpo alla volontà di riscatto che ha sempre animato i cittadini di Cetraro e di tutto il comprensorio. Le chiedo pertanto di intervenire, con urgenza, affinché non si giunga all'attuazione del suddetto decreto e che si pervenga ad una soluzione ragionevole, in considerazione del fatto che la sicurezza dei cittadini deve comunque prescindere ogni ragione economica o di altra natura, e perché in tal modo si mitigherebbero le ansie di una cittadinanza che attende che sia garantita dallo Stato la rassicurante permanenza di un fondamentale presidio di legalità che operi a tutela della civile convivenza e del pieno e compiuto sviluppo».

Nessun intervento, nemmeno di Magorno, a favore della attivazione di un Posto di Polizia ad Amantea, per carità, abbiamo scritto, non alternativo a quello di Cetraro.

Eppure Magorno era lì in prima fila sul palco del teatro del Campus insieme alla Lo Moro, alla Lanzetta, al Prefetto, a dare solidarietà agli amministratori vittime di ben 4 attentati.

Magorno ha già dimenticato od il problema di Amantea non esiste più?

E tutto il resto, onorevole Magorno?

Non si tratta di una guerra tra poveri. Né vogliamo essere i novelli Robin Hood che tolgono ai ricchi per dare ai poveri.

 

Ma invocare una maggiore sicurezza è un diritto per tutti, anche per gli amanteani e non solo per gli amici di Cetraro. E per certi aspetti anche un dovere!

Abbiamo seguito la vicenda del posto di Polizia di Cetraro, quello aperto, il 1990, durante un periodo difficile per la cittadina dell’alto tirreno cosentino.

Non è che a quel tempo la situazione di Amantea fosse molto diversa; come dire “Se Atene piange Sparta non ride”. La differenza era, ed è, nel tipo di pianto. Amantea ha sempre pianto sommessamente, quasi vergognandosi , altri hanno assunto le prefiche ( in dialetto chiangiamuorti) perché le loro lacrime giungessero fino al Parlamento ed ai poteri.

Ed il risultato sarà che probabilmente il PSI ( ovunque esso sia nascosto) interverrà per tutelare un presidio di Polizia di Cetraro che dista 20 km da quello di Paola, mentre NESSUNO interverrà per farlo aprire, magari a Campora San Giovanni ( per esempio usando la vecchia casa cantoniera che è proprio sul corso Italia della popolosa frazione al confine con la provincia di Catanzaro ?) che è a 35 km da Paola!

Ad Amantea nessuno che si lamenti della scarsa presenza di Forze dell’Ordine , quasi come se meno ce ne fossero più facilmente si potesse delinquere. E se fosse vero? E se davvero Amantea fosse quel “paese regno” dove non si vogliono “spie straniere” e nemmeno “osservatori ONU”?

E la cosa strana è che anche i recenti fatti occorsi, dalle intimidazioni ai politici, alle maxi risse, agli incendi plurimi, imporrebbero una maggiore attenzione, una “diversa” presenza delle Forze di Polizia, almeno fino a che sono diverse.

Tanto più se pensiamo che nel decreto del capo della Polizia Pansa si legge che “il posto di Polizia di Cetraro è ubicato in un immobile, di proprietà privata, sito in un’area classificata a “rischio molto elevato (R4) di Frana” e che esiste “la urgente necessità di rimuovere la situazione di pericolo per l’incolumità dei lavoratori”

Ed allora perchè non approfittare della disponibilità di case che Amantea può vantare, non esclusa la vecchia sede del Giudice di Pace che peraltro si trova proprio sulla SS18?

Come non ricordare inoltre che si devono proprio alla Digos le recenti indagini che hanno interessato fatti, aspetti e soggetti finora sostanzialmente al di sopra della legge?

Questo sempre che la operazione “Nepetia” non sia stata un bufala e che le collusioni tra politica e mafia non siano invenzione giornalistiche magari come i tonnetti dalla spina bifida.

Ma chi ha paura della Digos?

Non sembri una domanda sciocca. Ancora non abbiamo sentito una voce politica che spinge per la apertura di un Posto di Polizia quantomeno nella lontana Campora SG ed a servizio di località isolate e lontane come Aiello Calabro, Serra d’Aiello, Cleto. E questo è davvero strano!

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