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Le strade uniscono. In tutto il mondo. E’ risaputo!

Ma mai come ad Amantea.

Amantea, lo sappiamo bene , è un città divisa.

Campora è divisa da Amantea.

Un tempo erano divisi i pescatori dai contadini.

E che dire dei nobili e dei popolani, anche se poi ognuno di loro aveva un sindaco.

A ” chiazza” era divisa dalla” Taverna”.

Fino al compromesso storico erano divisi il PCI dalla DC.

Anche oggi prima delle elezioni gli amanteani sono divisi su chi votare.

Una cosa, però, li unisce e li fa fortemente simili : le strade.

O meglio lo stato disastrato delle strade

Strade dove spacchi i semiasse, dove crepi le gomme, dove rompi gli ammortizzatori.

Buche, buche, buche dappertutto .

Ed ove non bastassero anche dossi se non inutili, almeno pericolosi.

Ovviamente nessuno resta escluso da questa gravissima condizione

“Chiazza, Catocastro, San Bernardino, compresi relativi vicoli, sono pieni di pietre malmesse che talvolta vengono “sparate” verso i passanti e le auto.

Ma tante strade del capoluogo e della frazione Camnpora sono nelle medesime condizioni

Per non parlare delle strade interpoderali.

E non è una condizione recente. Affatto.

Anzi è una condizione che risale al passato e che peggiora giorno dopo giorno.

Una cosa terribile se si pensa che invece di fare manutenzione qualcuno ha pensato e pensa ai ponti.

Auguri agli automobilisti ed ai motociclisti.

Auguri ai ciclisti.

Auguri ai pedoni.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Oggi 19 luglio il personale del comune di Amantea si sta accingendo a tappare la gran parte delle tante buche che ornano le nostre strade.

 

Di buon mattino, quando il traffico è più limitato.

La tecnica è la stessa di sempre.

Un po’ di ghiaietta bituminosa viene posta sul camion ancora calda.

 

Il mezzo passa per le strade cittadine e dove si trova una buca di medie dimensioni( vedi foto) si getta con le pale.

 

E si passa alla prossima.

 

Le ruote delle auto in transito presseranno il bitume consolidandolo nella buca.

E’una buona cosa.

 

Se non dovessero vedere le buche della vostra strada segnalatelo al comune.

Buon lavoro.

Pubblicato in Amantea Futura

urbanisticoIl comune di Lago, guidato dal sindaco Vittorio Cupelli, lavora alacremente al varo del Piano strutturale che sostituisce di fatto l’antico piano regolatore. Nello scorso mese di dicembre è stata approvata a Palazzo Campanella la legge 40/2015 che ha apportato alcune modifiche alla normativa urbanistica regionale numero 19/2002.

 

Adesso sussiste, per gli enti locali, l’obbligo di adottare il Piano strutturale comunale entro dodici mesi; in alcuni casi c’è anche la possibilità, per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, di dare seguito al solo regolamento operativo

Sulla base di queste importanti modifiche, presso la casa comunale di Lago, si è tenuto un importante riunione. Nello specifico, oltre al primo cittadino, vi hanno preso parte l’assessore all’urbanistica Angelo De Simone, i consiglieri comunali, il responsabile del procedimento Roberto Benedetto e tutti i tecnici incaricati alla redazione del piano. L’obiettivo è chiaro e diretto: giungere all’approvazione entro fine anno e discutere ed approfondire le modifiche apportate dalla Regione Calabria.

 

«Allo stato attuale – spiega l’assessore De Simone – l’ente ha già redatto il quadro conoscitivo ed il documento preliminare che, prima dell’approvazione da parte della giunta, saranno discussi insieme alla minoranza. Il nuovo Piano strutturale comunale delinea e coordina le scelte strategiche di assetto e sviluppo per il governo del territorio, in funzione della tutela, dell’identità fisica, ambientale, culturale e paesaggistica della comunità, in coerenza con la legge regionale 19/2002, modificata dalla legge numero 40 del 2015, in ossequio alle linee guida urbanistiche emanate dalla Regione Calabria e agli strumenti di pianificazione territoriali, nonché con l’indirizzo e le politiche espresse dalle comunità locali».

 

«Il nuovo Piano – spiega Cupelli – mira ad una approfondita conoscenza delle principali componenti strutturali del territorio attraverso l’elaborazione di un adeguato quadro conoscitivo, esso si rivolge in maniera prioritaria al contenimento dell’uso del suolo, al governo e alla tutela del comprensorio. Le finalità che si intendono perseguire sono le seguenti: indirizzare le scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata; salvaguardare le specificità ambientali e culturali; prevenire e ridurre i rischi connessi al dissesto idrogeologico; attuare uno studio approfondito nelle zone più a rischio, quella classificate come R3. Ci auguriamo che questo strumento, strategicamente prioritario per la città, sia equo e partecipato dalla società civile».

Pubblicato in Basso Tirreno

imDare seguito ad un progetto che sia il più condiviso possibile, nella consapevolezza che la storia di un territorio non ha alcun colore politico.

 

Il vice sindaco del comune di Lago, Enzo Scanga, ha le idee chiare e per il varo del nuovo piano toponomastico cittadino ha inteso coinvolgere le forze di minoranza.

«La conservazione storica della città – evidenzia lo stesso Scanga – passa necessariamente attraverso la conoscenza di coloro che hanno contribuito a rendere Lago quella che è oggi: una comunità accogliente ed ospitale, rivolta al prossimo e attenta alle tradizioni.

 

Ecco perché è giunto il momento di cancellare i nomi generici di alcune vie cittadine per intitolarle al ricordo dei personaggi illustri del passato nati e cresciuti all’ombra delle nostre colline. Per fare ciò abbiamo bisogno del supporto di tutti. Un passaggio così importante va inteso come espressione dell’intero consiglio comunale e di conseguenza di tutta la collettività.

Sulla base di questo presupposto ho inviato una comunicazione agli esponenti della minoranza, invitandoli a partecipare ad una riunione per discutere sulle modalità da seguire per strutturare una commissione che possa determinare non solo i criteri di attribuzione delle vie, ma anche i personaggi più idonei e meritevoli per ricevere tale onore».

«L’incontro in questione – conclude Scanga – si terrà sabato 23 gennaio alle ore 16.30 presso la sala consiliare, con il dichiarato scopo di costruire, anche dal punto di vista viario, la Lago del futuro. Chiaramente tutte le ipotesi prospettate saranno oggetto di profonda valutazione ed analisi.

Opereremo nel massimo della trasparenza e soprattutto nel pieno rispetto delle idee di tutti, dando il significato più giusto al concetto di democrazia partecipata».

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