BANNER-ALTO2
A+ A A-

L’amarezza di sapere di tante donne che muoiono di tumore al seno e la visione delle stesse che perdono i capelli quale effetto della chemio, ci impongono i dubbi che esponiamo.

Questa domanda, allora, la rivolgiamo a chi avrebbe l’obbligo di tenere il registro dei tumori

e dirci quante donne del nostro territorio sono state colpite da tumore al seno e se la percentuale sia in linea con i dati regionali ed italiani.

Noi sappiamo che il tumore al seno è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne.

Sappiamo che il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell'arco della vita.

Sappiamo che è la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica del sesso femminile.

Sappiamo che più del 75% dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni.

Sappiamo che la maggior parte dei tumori del seno non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia.

Nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l'aiuto anche dell'ecografia.

Ma come possono difendersi le donne?

Facendo esercizio fisico e alimentandosi con pochi grassi e molti vegetali (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori).

Sappiamo che occorre fare prevenzione. Prevenzione. Prevenzione.

Ma sappiamo anche che nel mitico poliambulatorio di Amantea non c’è il mammografo

Proprio per questo abbiamo scritto alla nuova direttrice Angela Riccetti la seguente lettera dal titolo Il Cancro al seno e la prevenzione:

Gentilissima dottoressa Riccetti, leggiamo che il camper della prevenzione del tumore al seno continua a girare per la provincia di Cosenza.

L’unità mobile ed il personale medico e paramedico che effettuerà per le donne dai 40 anni in su gli esami nelle giornate del 13, 14 e 15 maggio saranno a Spezzano Sila.

La consigliera spezzanese Guido Maria Cristina, con delega alle pari opportunità, ideatrice dell’iniziativa, ha dichiarato:“Le donne spezzanesi avranno la possibilità di effettuare, in maniera totalmente gratuita, uno screening che comprende mammografia, ecografia e visita senologica;

ed annuncia basterà semplicemente chiamare in comune e prenotarsi.

Uno sforzo importate da parte dell’amministrazione e per il quale ringrazio il sindaco e tutti i consiglieri e assessori, che hanno fortemente sostenuto l`idea.

Diffondere la cultura della prevenzione vuol dire innanzitutto salvare delle vite e allo stesso tempo ci consente di offrire un servizio soprattutto alle famiglie indigenti che difficilmente riuscirebbero a sostenere i costi degli esami che offriamo in maniera del tutto gratuita”.

Non solo, ma il sindaco Salvatore Monaco dichiara “L’incidenza dei tumori al seno nel nostro territorio purtroppo è in aumento e questo ci ha motivato e ci ha spinto a garantire alle nostre concittadine un servizio cosi importante e completo e siamo convinti che la strada della prevenzione sia quella giusta da perseguire. Il nostro impegno, in questo senso, continuerà anche dopo questa campagna”.

E nei giorni 19 e 20 maggio saranno a Camigliatello.

Si tratta di due paesi nei quali non esiste il mammografo e pertanto la presenza appare ben opportuna.

Lei ben sa che nemmeno Amantea ha più il mammografo e che le donne di questo territorio devono spostarsi verso nord, verso ambiti nemmeno serviti da mezzi ordinari di linea idonei a tali necessità.

Abbiamo preso atto che lei davvero intende porre fine a questa illogica carenza di un servizio vitale come il mammografo , l’ecografo e di un senologo.

Per tali ragioni siamo a chiederle:

-nelle more della attuazione del necessario servizio di mammografia nel poliambulatorio di Amantea, ritiene utile comunque garantire la presenza della citata unità mobile ad Amantea ( per Amantea e per tutti i comuni dell’hinterland) ?.

-le è stata sollecitata tale presenza dalle varie associazioni presenti ed operanti sul territorio del nostro hinterland?.

--le è stata sollecitata tale presenza dall’amministrazione comunale di Amantea e dei paesi del circondario( Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio Aiello calabro, eccetera)?

Resto in attesa di una sua cortese evasione.

Amantea 1.5.2018         Giuseppe Marchese

E lei sempre gentilmente ci ha rassicurato di aver chiesto ad Amantea la presenza del Camper, in attesa che venga installato il mammografo.

Uno strumento che non resterà certamente inattivo.

Uno strumento che salverà molte vite.

Martedì 2 dicembre dalle ore 14.00 a Cosenza, presso la Biblioteca dell’Ospedale Mariano Santo, si svolgerà un incontro nel quale le donne che convivono con la malattia potranno confrontarsi con specialisti oncologi e Associazioni pazienti.

 

Fa tappa in Calabria “Tutta la vita che c’è”, la campagna nazionale itinerante di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di accendere i riflettori sul tumore al seno avanzato e dare voce a migliaia di pazienti.

Cosenza, 1 dicembre 2014 - In Calabria si registrano ogni anno 1.200 nuovi casi di tumore mammario e sono attualmente circa 8.000-9.000 le donne che convivono con questa malattia. Anche in Calabria sono numerose le donne che combattono con la forma avanzata di tumore al seno e che oggi, grazie ai progressi delle terapie, convivono sempre più a lungo con la malattia e con una migliore qualità di vita.

A loro è dedicata “Tutta la vita che c’è”, una campagna nazionale itinerante d’informazione, realizzata con il contributo di Novartis e promossa dalle Associazioni pazienti Salute Donna onlus e A.N.D.O.S., Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, che ha l’obiettivo di dare finalmente voce e ascolto alle esigenze e alle speranze di migliaia di donne “invisibili” con tumore al seno avanzato.

Martedi 2 dicembre, a partire dalle ore 14.00, a Cosenza, presso la Biblioteca dell’Ospedale Mariano Santo, si terrà un incontro nel quale le pazienti potranno confrontarsi con gli specialisti locali su tutti gli aspetti della vita quotidiana coinvolti dalla malattia, parlare apertamente della loro condizione, portare le loro testimonianze e condividere le loro esperienze. Nell’ambito dell’incontro, si potrà aggiungere una foglia all’“Albero della vita” che correderà ogni tappa della campagna, scrivendo un pensiero per manifestare supporto alle donne che lottano.

«All’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza – PO Mariano Santo afferiscono pazienti da tutta la provincia, ma un 7-8% delle pazienti proviene dalle provincie limitrofe e da alcune regioni del Sud – afferma Serafino Conforti, Responsabile del Day Service Oncologico – nel primo semestre del 2014 abbiamo operato circa 85 pazienti, 200 sono in trattamento mentre 600 sono quelle che periodicamente ritornano per il follow up. La nostra struttura è nata attorno agli anni ’80 ma nell’ultimo ventennio è cresciuta ed è stata potenziata con una tutta serie di servizi. Attualmente disponiamo di 20 posti letto in degenza ordinaria, 6 poltrone in day hospital e di servizi di radioterapia, genetica, counselling biomolecolare e psiconconcologia. Il Centro inoltre è dotato di un ambulatorio della prevenzione e uno dedicato al follow up e dispone di un Percorso Diagnostico Terapeutico interamente dedicato alle donne con tumore del seno».

«Abbiamo aderito alla campagna “Tutta la vita che c’è” – sottolinea Conforti – perché si coniuga perfettamente con gli obiettivi della nostra Oncologia Medica che è da sempre concentrata, oltre che nell’assistenza e le cure più aggiornate e comprovate scientificamente, anche sulla qualità di vita delle pazienti».

“Tutta la vita che c’è” è anche il titolo del Manifesto della campagna, che le due Associazioni hanno messo a punto per richiamare l’attenzione delle Istituzioni, dei media e dell’opinione pubblica sui diritti e sulle esigenze di queste pazienti. «Le statistiche ci dicono che il numero delle donne che convivono a lungo con un tumore al seno in fase avanzata è destinato per fortuna a crescere nei prossimi anni – afferma Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus – le prospettive per le donne colpite da questa patologia stanno cambiando, ma è necessario che le pazienti vedano seriamente riconosciuti i loro bisogni e i loro diritti. Vorremmo che i media e l’opinione pubblica cominciassero a parlare di tumore al seno avanzato senza paura e che le donne affrontassero la propria condizione senza timore di subire emarginazione lavorativa e sociale».

Messaggi e obiettivi della campagna si ricollegano al progetto Her(e) and Now, un’iniziativa di awareness paneuropea promossa da Novartis Oncology per mettere in evidenza l’impatto socio-economico di questa patologia e migliorare in tutto il Continente i livelli di assistenza e supporto per queste pazienti.

Le prospettive per le donne colpite da questa patologia sono migliorate grazie a una più approfondita conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle diverse forme di tumore della mammella e all’avvento di terapie mirate che agiscono contro specifici bersagli molecolari.

Ma l’impatto della patologia, ad oggi, resta pesante, anche per le ricadute di tipo psicologico. Secondo i dati italiani di una ricerca europea condotta dall’Istituto di Ricerca Insight Research Group, nell’ambito della campagna Her(e) and Now, circa i due terzi (63%) delle donne spesso ritiene che nessuno capisca cosa stiano attraversando, il 58% delle pazienti lamenta un certo grado di sofferenza psicologica, con episodi di depressione, ansia e stress, e quasi una donna su due (47%) ritiene che la propria condizione venga percepita negativamente da parte della società. Molto rilevante anche una ricerca condotta su 80 pazienti dall’Istituto di Ricerca GFK Eurisko dalla quale emerge che le donne intervistate ritengono importante essere trattate come persone e non come pazienti nel 94% dei casi e nel 97% ritengono rilevante sentirsi integrate nella società.

Le esigenze delle donne con carcinoma mammario avanzato sono diverse rispetto a quelle delle pazienti con malattia in fase iniziale a causa dei sintomi della malattia, generalmente più gravi nei casi avanzati, delle cure e dei loro effetti collaterali, degli esami da eseguire periodicamente.

Il 64% delle donne intervistate ritiene importante avere accesso alle informazioni e poter interagire con il personale sanitario al di fuori delle visite ambulatoriali. La mancanza d’informazione e la carenza di programmi specifici a supporto delle donne, che si trovano in questa fase di malattia, lascia le pazienti sole e senza punti di riferimento e interlocutori: secondo la ricerca paneuropea, la maggioranza delle pazienti italiane vorrebbe ricevere maggiore supporto da Associazioni focalizzate sul tumore al seno avanzato. La campagna “Tutta la vita che c’è” nasce proprio per rispondere a questa esigenza e offre alle donne con tumore al seno avanzato ulteriori opportunità di incontro con gli specialisti e le Associazioni pazienti a cui poter rivolgere domande sulla loro condizione.

L’incontro di Cosenza si svolge sulla scia di progetti promossi dagli specialisti oncologi del PO Mariano Santo a supporto della qualità di vita delle donne. «Il nostro impegno è rivolto, oltre a dare a pazienti e famiglie una corretta informazione su ogni aspetto che riguarda sia la malattia che le terapie, anche nella realizzazione di iniziative a supporto della gestione quotidiana della malattia. Ad esempio lavoriamo molto con le Associazioni dei pazienti, i cui volontari sono presenti nei reparti, per offrire assistenza domiciliare e spazi dedicati alle cure estetiche e, in particolare, al problema della perdita dei capelli, particolarmente sentito nelle donne. Tra le nostre iniziative, anche un progetto dedicato alla buona alimentazione nell’ambito del quale forniamo consigli e consulenza di vario tipo grazie alla professionalità di dietologhe dedicate».

Pubblicato in Cosenza
BANNER-ALTO2

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy