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Piccoli e grandi ponti . “Tutti una fracoma!”. Guardate un po’!

Beh! I ponti grandi come quelli di Genova possono cadere ed uccidere decine di persone.

Poi ci sono i ponti piccoli, come quello Azzurro sul Catocastro per il quale da tempo è stato limitato il peso dei mezzi in transito e da poco anche invocata la protezione di San Francesco di Paola.

Poi ci sono quali ancora più piccoli come quello di Coreca.

Da questo cadono calcinacci e pezzi di cemento.

Il ferro arrugginisce, si gonfia, spacca il cemento che crolla senza avvertire nessuno che magari stia per passare sotto il ponte medesimo.

E guai a ch vi si trovi sotto per caso.

Né può chiedersi a chi transita sotto il ponte di guardare verso l’alto per capire se stanno cadendo calcinacci.

E tantomeno di portarsi un lungo palo per muoverli prima di passare.

Sono due giorni che i calcinacci sono caduti e non sappiamo che abbiano danneggiato qualche autovettura .

Né sappiamo di un intervento dell’ANAS per la rimozione delle parti pericolanti.

Noi segnaliamo la cosa, chissà che avvenga il miracolo della prima manutenzione.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Riceviamo e pubblichiamo:

“Il documento, a cui si fa riferimento nell’articolo “L’Oltraggio” è stato ricevuto dal Comune di Amantea il 22/23 Marzo 2018 e viene precisato che, ‘per quanto attiene la natura giuridica, la perdita di demanialità pubblica’, dello spazio antistante l’hotel La Scogliera, ‘..debba essere decretata in forma espressa mediante uno specifico provvedimento di carattere costitutivo da parte dei competenti ministeri che evidenzi in maniera inequivocabile la volontà della pubblica Amministrazione di sottrarre un bene alla destinazione pubblica, previa apposita procedura di sdemanializzazione indetta ai sensi dell’art. 35 del C.d.N. dalla competente Amministrazione Marina’.

Il mancato intervento dell’Amministrazione nel tutelare i diritti di tutti i cittadini, permette ad alcuni privati di ritenersi legittimi proprietari di beni demaniali come risultano essere i circa 2000 metri quadri antistanti l’hotel ‘La Scogliera’.

Considerata la natura demaniale dell’area in argomento, il Comune di Amantea, a cui compete la gestione delle aree demaniali in questione, avrebbe dovuto attivare le procedure necessarie e dunque tutelare gli aspetti erariali e padronali ed evitare eventuali aspetti di danno tributario.

“ A tal fine, ove l'organo gestore non abbia già provveduto, si richiama la necessità di procedere alla riscossione delle entrate demaniali dovute a titolo di canone e/o indennizzo, previo le dovute verifiche finalizzate all'accertamento dell'effettivo utilizzo e dei relativi soggetti utilizzatori nonché l'attivazione delle azioni necessarie in ottemperanza all'art. 35 del DPR 300 del 2001 oltre all'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti di propria competenza”.

E’ dovuto sottolineare come, per quanto attiene la natura giuridica, la perdita di demanialità pubblica di un'area debba essere decretata in forma espressa mediante uno specifico provvedimento di carattere costitutivo da parte dei competenti ministeri che “evidenzi in maniera inequivocabile la volontà della pubblica Amministrazione di sottrarre un bene alla destinazione pubblica, previa apposita procedura di sdemanializzazione indetta ai sensi dell’art. 35 del C.d.N. dalla competente Amministrazione Marittima”.

Inoltre, val la pena ricordare che per sdemanializzazione “si intende il procedimento amministrativo per mezzo del quale i beni dello Stato sono trasferiti dal demanio pubblico al patrimonio disponibile, con conseguente valenza pubblica di eventuali procedure di vendita ad esse connesse e previa acquisizione gratuita sulle pertinenze demaniali delle eventuali opere inamovibili ivi realizzate”.

Beaumont sur Mer 14 Luglio 2018               Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Pubblicato in Cronaca

E’ mancato per molto tempo dalle nostre pagine. Ora ritorna con un suo cavallo di battaglia, cioè il rispetto della legge, il rispetto dell’ambiente, l’amore per Amantea. E forse non è un caso se ritorna subito dopo le tristi vicende degli ultimi giorni. Ma ecco cosa scrive:

“Più degli insulti, a rendere incerto e infido il pubblico è forse l’uso esteso di certi espedienti, ai quali ricorrono sempre più spesso gli amministratori della cosa pubblica ed in particolare quelli di Amantea, che ormai sono senza veli.

A tale proposito, basterà citare un breve passaggio di un documento redatto dall’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Calabria con Protocollo n. 2018/5563/DRCAL/CZ” del 20 Marzo 2018 e spedito fra l’altro al Comune di Amantea – Ufficio Tecnico Urbanistica Demanio.

Oggetto: Demanialità sita in Amantea: “In riscontro alla richiesta di definizione di definizione dei profili dominicali relativi ad un’area sita nel Comune di Amantea ed antistante l’albergo ‘La Scogliera’, si rappresenta quanto segue.

Preliminarmente, per chiarezza nella trattazione, appare opportuno rammentare che l’area in esame persevera sulla particella catastale n. 44 del foglio 24 del Comune di Amantea, che risulta in testa al Demanio Pubblico dello Stato sin dall’origine e che è individuata come area Demaniale Marittima dal SID.”

La gestione della cosa pubblica deve fare in modo che l’etica non venga mai trasgredita.

Chi amministra non può non sapere che ogni suo agire individuale, e anche privato, con ciò che è pubblico, include una responsabilità dell’altro.

Ciò che è pubblico non può mai essere “mio soltanto”, tanto meno quando sono io ad averlo direttamente, per così dire, tra le mani.

Al contrario infatti, in tal caso, la responsabilità dell’altro è maggiore, in quanto sono io il garante di ciò che è e deve restare di tutti. Potere e arroganza vanno spesso a braccetto, e in particolare se si tratta di un cosiddetto “politico” locale e meridionale.

Ancor più seccante se il potente di turno, arrogante e prepotente si rivela anche cretino, una sommatoria i cui effetti sono letali. Leonardo Sciascia, che di arrogantemente stupidi, stupidamente arroganti ne incontrò parecchi, compilò una sorta di “classifica”, delle “disgrazie” che possono capitare in un crescendo rossiniano: 

1) L’invidia dei colleghi.

2) Gli intrighi.

3) Disprezzo dei potenti.

4) L’imbecillità.

5) L’imbecillità più il fanatismo.

6) L’imbecillità più il fanatismo più lo spirito di vendetta.

Non capita solo al singolo, anche ai paesi; che la Calabria sia un paese strano dove può capitare di tutto e di tutto capita, è cosa di sfolgorante evidenza.

Chi scrive non ha remore ad ammettere che non sa spiegare ad amici stranieri quello che accade in Calabria e particolarmente nel proprio paese d’origine.

Non è possibile che l’Amministrazione, dopo aver ricevuto, il documento sopracitato, in Marzo, non abbia fatto nulla per sottrarre al privato ciò che dallo stesso viene rivendicato come ‘suo’ e cioè l’area antistante all’albergo ‘La Scogliera’ che era e continua ad essere un bene pubblico e che va sotto la dicitura di ‘Demanio dello Stato’.

Chi scrive è sempre più convinto che Il misfatto non consiste in atti di ostilità o di violenza o in manifestazioni di odio: basta l’offesa ai concittadini, cioè un’espressione di ingiuria o di disprezzo che leda il prestigio o l’onore della collettività, a prescindere dai vari sentimenti nutriti dall’autore nei confronti degli altri.

Beaumont sur Mer 3 luglio 2018 Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Se andate sul web e scrivete “ Perché le strade diventano sdrucciolevoli” vi compaiono le seguenti ragioni:

-neve compattata: strato di neve ghiacciata sulle strade.

- placche di ghiaccio: manto stradale bagnato con formazione di ghiaccio durante le schiarite notturne.

- vetrone: si forma quando una precipitazione (pioggia o pioviggine) cade sul manto stradale la cui temperatura è inferiore agli zero gradi e si congela istantaneamente.

- gelicidio: si forma quando una precipitazione sopraffusa (pioggia o pioviggine la cui temperatura è inferiore agli zero gradi) cade sul manto stradale e si congela istantaneamente.

Da noi in Calabria ed in specie ad Amantea ( e non solo, ovviamente)non è così.

Stamattina infatti a Coreca sotto una pioggia imperversante un furgone è sbandato andando a sbattere contro il Gard rail

Pubblicato in Primo Piano

Ieri 2 maggio è iniziata la stagione degli incendi.

Che dire di fronte al primo forte incendio che colpisce la bella collina di Coreca se non che si tratta dell’ azione di un piromane?.

 

 

Nessun intervento nè da parte dei pompieri, né a parte della protezione civile amanteana( ma esiste ancora?).

L’ incendio ha corso per diverso tempo spandendosi orizzontalmente.

Poi per fortuna l’ incendio si è spento da solo.

Le foto ci sin state inviate da Luca Guzzo il volontario cletese che troviamo spesso in tutte le situazioni di emergenza e di difficoltà oltre che nei casi di bisogno di collaborazione.

Due suggerimenti:

-uno alle forze dell’ordine di fare presenza sulle aree collinare avvertendo i residenti del fatto che dare fuoco alle erbacce ed agli arbusti è un reato che può costare caro.

-uno all’amministrazione che faccia stampare appositi manifesti da far affiggere nelle principali zone del comune, cominciando dai mercati agricoli, dai lungomari, dalle strade statali, provinciali e comunali, oltre che, ed ovviamente, sul sito web dell’ente.

 

Pubblicato in Cronaca

Se la SS 106 è la strada della morte, certamente la SS 18 non è la strada della vita.

Tantissimi gli incidenti stradali, alcuni mortali , moltissimi, per fortuna, solo con feriti.

Come quello di stasera in località Coreca a sud della omonima galleria.

Proprio di fronte alla vecchia SS 18 che transita vicina alla scoglio ed ai due alberghi di Coreca e che è percorribile solo in direzione nord sud.

Arriviamo sul posto quasi subito e lì troviamo .

I carabinieri di Amantea ad effettuare le rilevazioni di rito.

I vigili urbani a coadiuvarli assicurando il traffico a senso alternato .

I Vigili del Fuoco chiamati per timore che ci fosse bisogno di loro per estrarre gli infortunati, ma per fortuna non c’è stato bisogno.

Una autoambulanza del 118 che ha soccorso il conducente della panda, il conducente ed un passeggero della volkswagen .

Per fortuna stando a quanto detto nessuno dei tre versava in condizioni di pericolo.

Pur tuttavia sono stati accompagnati al vicino nosocomio di Paola.

Nessuna certezza sulla dinamica ma sembra che la Panda guidata da Giuseppe Porelli giunto all’incrocio tra la vecchia SS18 e la nuova SS18 invece di proseguire verso sud avendo a sinistra la striscia abbia tentato di effettuare la immissione verso nord.

Da sinistra proveniva una volkswagen guidata da Giuseppe Davoli che impattava violentemente contro la fiancata sinistra della Panda (vedi foto).

I congiunti del conducente la panda hanno ipotizzato che la volkswagen viaggiasse a velocità sostenuta e non abbia fermato pur se la panda avesse già svoltato sulla SS18

Non sappiamo quale sia la verità e tantomeno chi abbia ragione

Saranno i periti dell’assicurazione a confrontarsi e definire le responsabilità

A noi interessa solo documentare l’ incidente ed evidenziare che, per fortuna, non ci sono stati eventi mortali .

Impossibile non segnalare che la squadra dell'Anas non è arrivata tempestivamente, come di solito avviene, e che gran parte della strada è stata ripulita da due volontari della protezione civile , cioè da Luca Guzzo e da suo cugino

La volkswagen

Le due auto inoidentate

Il 118

I Vigili del fuoco

Certamente ricordate la località Coreca ed i suoi scogli.

Parliamo di uno degli angoli più belli di Amantea

Un angolo un tempo interamente accessibile e definente la più bella spiaggia della nostra cittadina

 

Poi il mare ha iniziato ad avanzare ed a ritornare lì da dove era partito

E si è allora parlato di una scogliera che difendesse gli scogli e permettesse la ricostituzione della antica spiaggia.

Incontri, dibattiti, discussioni, proposte, prese di posizione ambientaliste e politiche

Posizioni, come scriveva trn-news il 19 febbraio 2015 “ distinte e distanti:

  1. Il tecnico progettista garantiva la efficacia “ solo” del suo progetto;
  2. Le associazioni ambientali che esprimevano il proprio dissenso per una scogliera lunga 107 metri e che si ergeva 2 metri sul pelo dell’acqua, risultando così invasiva e paesaggisticamente ed ambientalmente lesiva
  3. La tesi favorevole espressa da “alcuni degli albergatori che operano in loco”.

Poi l’incontro del 19 gennaio 2015 alla regione, l’incontro dove oltre ai funzionari regionali Siviglia ed Iritano, erano presenti il sindaco di Amantea Monica Sabatino, gli assessori della cittadina tirrenica Tempo, Cannata, Rubino e Pati, il consigliere comunale Giusi Osso, i rappresentanti del consiglio di frazione di Campora San Giovanni e delle associazioni ambientaliste.

L’incontro da cu derivò la proposta di Fare Ambiente ” La nostra proposta è che si indìca un bando internazionale al fine di selezionare le soluzioni più compatibili con lo stato dei luoghi, non invasive ed in grado di mitigare gli effetti erosivi e allo stesso tempo di salvaguardare la bellezza della scogliera di Coreca e degli altri tratti del litorale amanteano».

Ed addirittura il WWF, a nome di tutte le associazioni, ebbe a ringraziare per la disponibilità all’ascolto da parte dei politici e, nell’esortare al dialogo, sottolineando che ““QUESTA E’ L’AMANTEA CHE CI PIACE………… QUESTA E’ LA POLITICA CHE VOGLIAMO!”

Poi l’ex assessore ai LLPP Nino De Gaetano che si impegnava:

  1. A trovare le disponibilità economiche per coprire il costo di un nuovo progetto da affidarsi al sistema universitario calabrese( sia la Unical che la Università di Reggio Calabria)
  2. A trovare ove necessario maggiori risorse finanziarie per coprire eventuali maggiori costi;
  3. A garantire la conservazione del finanziamento anche oltre il 31 dicembre 2015, data che in precedenza era stata indicata come ultima e non modificabile.

Ora il silenzio!

Nei giorni scorsi per scrivere questo articolo sono andato a vedere questo capolavoro verde della natura, con le sue profonde antiche e recenti ferite e lo stato di abbandono in cui versa è mi è venuta in mente la rabbiosa frase che disse Michelangelo Buonarroti ammirando il suo Mosè, anche io estasiato dall’imponente scoglio «Perché non parli!?».

Già perché non parli? Non lo sai che se non parli tu non parlerà più nessuno?

Sarà stata a suggestione ma mi è sembrato di sentire “ E’ quanto voglio!”, ma forse era solo il rumore delle onde che si frangevano sullo scoglio!

Pubblicato in Campora San Giovanni

Erano le 06.15 di stamattina 11 ottobre quando un furgone della pescheria di Antonio Africano, in viaggio verso sud, sulla SS18, nei pressi di Coreca, si è ribaltato.

Aveva piovuto e la strada era scivolosa, ma sembra che la ragione del ribaltamento sia un’altra, ben diversa.

 

Il conducente amanteano Mario Africano è un provetto autista con un bagaglio di migliaia di km alle spalle.

Difficile, quindi, una manovra azzardata od impropria.

Ci riferiscono, invece, che sulla strada ci fosse già a quell’ora del mattino il solito via vai di profughi che in bicicletta senza luci e scarsamente avvertibili, tanto più di mattino presto e con condizioni di tempo non ottimali viaggiano verso i luoghi di lavoro.

Ed il conducente proprio per evitare uno dei migranti sarebbe stato costretto ad una manovra che gli ha fatto perdere l’ equilibrio e la stabilità dell’automezzo.

Il risultato è un gard rail distrutto ed un palo della luce abbattuto.

Logico, pertanto, il ribaltamento del furgone.

Sul posto la Polizia Stradale per i rilievi del caso

Chiesto anche l’intervento del 118

Ci riferiscono che il giovane autista al quale formuliamo gli auguri d pronta guarigione si sia rotto ben 6 costole

Ovvi i danni all’automezzo.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Tirrenonews è sul pezzo. Sempre. E lo siamo anche stamattina anticipandovi BUONE NUOVE.

 

La galleria di Coreca è sicura.

Le analisi fatte con apparecchiature altamente tecnologiche hanno fornito questo atteso risultato positivo.

Nessun problema di stabilità, nessun problema di sicurezza.

Il laser non mente.

Rimane solo il problema della comunicazione.

Un problema reale per l’Anas, un problema al quale sarebbe utile dare maggiore attenzione per evitare supposizioni indotte anche dal silenzio.

Un silenzio inaccettabile, ingiustificato.

 

Stamattina abbiamo evidenziato che il presidio era finito già nei giorni scorsi ed era stato suggerito proprio dalla sicurezza della galleria.

Stamatina , però, c’era solo quello a nord .

Chissà perchè.

I lunghi 40 giorni trascorsi, comunque, non sono stati sprecati, ma destinati, in parte, alle valutazioni necessarie all’impianto delle apparecchiature per la aereazione della lunga galleria.

 

Intanto, ora, la galleria apre e saranno così ridotti i rischi derivanti dalla circolazione sulla SS18 de La Tonnara dove nei giorni corsi sì è avuto anche un incidente stradale, dovuto, sembra, alla immissione di un giovane ciclista che proveniva dalla pista ciclabile sulla statale e senza dare precedenza a chi vi circolava.

 

Un altro reale problema è quello della mancata bitumazione dell’area di ingresso che impedisce perfino di usare la segnaletica orizzontale , anche se manca pure quella verticale.

La verità è che anche se apre la galleria gli altri problemi della carenza della segnaletica rimangono eguali

E comunque auguri agli Amanteani.

L’autorefenzialità non ci sembra solo il vizio mortale della politica.

Di quella politica fatta di politici narcisisti a senso unico, innamorati di se stessi, che fanno riferimento esclusivamente a se stessi, così, “trascurando o perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi che la caratterizzano”

Parliamo del narcisimo dell”io, io, io”.

Per capirci quello alla Donald Trump ”di capigliatura dorata da conduttore di varietà, di eccentricità carnevalesca come sinonimo di successo e di ricchezza compiaciuta di sé”

Un limite quello dell’autorefenzialità che sembra aver coinvolto anche la stampa che, per sua natura, dovrebbe raccontare soltanto i fatti

Insomma una autorefenzialità alla Candy, quella che nel 1962, in Carosello educava gli italiani a dire “Or che bravo sono stato posso fare anche il bucato. No, il bucato in casa c' è chi lo fa meglio di te. Grazie Candy!

Come intendere, infatti, l’articolo di Rocco Valenti il quale, dopo aver ricordato la iniziativa del suo giornale denominata “La spiaggia più bella dell'estate 2017?”, evidenzia di aver “ricevuto apprezzamenti e segnalazioni. Ci sono quelle di lettori e anche di qualche amministratore, come Gianni Papasso, sindaco di Cassano Jonio che, nel complimentarsi per la “pregevole iniziativa”, chiede di tenere in considerazione i sette chilometri di spiaggia di Sibari che “trasudano di storia e mitologia” e che ospitano flora e fauna degne di protezione e particolare attenzione. O come l'assessore al Turismo del Comune di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che ha espresso apprezzamento per l'iniziativa del Quotidiano del Sud e ha orgogliosamente invitato a tenere accesi i riflettori su quel territorio. Analoghe “rivendicazioni” sono arrivate da diversi lettori di Diamante così come da centri più piccoli del basso Jonio catanzarese”.

Il senso di queste segnalazioni ci sembra quello del limite di aver proposto soltanto 26 spiagge scelte dal giornale e non dai calabresi o dai turisti indirizzando così la attenzione ad una parzialità delle bellezze della Calabria, facendo una parzialità inaccettabile e dimenticando anche di dirci chi le ha scelte e come sono state scelte.

Un grave errore anche quello delle segnalazioni che lui ricomprende nel termine “rivendicazioni” e non nel “diritto alla attenzione”, alla non dimenticanza!

Non vorremmo che ipotizzasse la sussistenza del reato di lesa maestà ogni qual volta un calabrese di un altro dei luoghi dal suo giornale non scelti ed indicati, gli contesta la scelta non coraggiosa ma forse oltraggiosa per tutte le altre bellezze naturali di questa difficile terra di Calabria che queste scelte non aiutano certamente a crescere ma, semmai, a diventare ancora più difficile.

Soprattutto perché l’intento suo e del giornale è quello di eleggere la spiaggia regina per questo 2017.

Già. La spiaggia regina delle “SUE SPIAGGE”

Pubblicato in Cronaca
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