La ragazza, 20 anni, ha schivato l’impatto e non è grave. Il padre è in cella per tentato omicidio
Ha aggredito la figlia, tentando anche di investirla. Non gli andavano giù la sua voglia di indipendenza, il suo modo di vivere. Ieri pomeriggio (venerdì 15 marzo) è salito in macchina e ha provato a metterla sotto le ruote: la ragazza, vent'anni, è riuscita a schivare l'impatto e se l'è cavata con una prognosi di pochi giorni. Il padre, cinquantenne di origine marocchina, è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio e maltrattamenti.
E' successo a Livorno Ferraris in via del Molino poco lontano da dove la famiglia, di origine marocchina, vive nelle case popolari. Lei è nata in Marocco ed è arrivata in Italia da bambina. E in Italia è cresciuta coltivando amicizie, scuola e sport, il basket, in cui è bravissima. «Integratissima nella vita della comunità» racconta il sindaco Stefano Corgnati.
La ragazza non aveva mai messo il velo e come tutte le sue coetanee voleva essere indipendente. Tanto che era in cerca di un lavoro, dopo essersi diplomata. Ieri pomeriggio il diverbio con il padre sarebbe nato proprio perchè la giovane stava uscendo di casa per andare in stazione, prendere un treno e portare in giro il suo curriculum. Lui avrebbe voluto accompagnarla, lei si è rifiutata ed è scesa in strada. Lui si è messo al suo inseguimento e ha provato ad investirla. E' finita sull'asfalto, battendo la testa. La ragazza è sempre comunque restata cosciente: in serata tutti gli esami svolti all'ospedale Sant'Andrea hanno scongiurato fratture o lesioni gravi.