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Per essere eletti Papa occorrono 77 voti. Questo potrebbe far rientrare in gioco Tabacci.

Bersani apre l’assemblea del Pd. Ecco cos’era quel cigolio.

L’obiettivo comune è ritrovare la direzione del partito. Chi è il coglione che ha usato le briciole di pane?

Bersani: “Non perdono chi ci ha portato fin qui”. Il tassista deve averlo fregato sul resto.

La Bindi ricorda a tutti che l’evento è in diretta. Perché a vederla lì non si direbbe.

D’Alema, Fassino e Latorre nella lista degli interventi. Bel gesto da parte delle famiglie autorizzare l’espianto.

Renzi non parla. Ma ha già messo i dentini.

Massimo D’Alema spiega la crisi della sinistra. Mai quanto i successivi applausi.

D’Alema: “Se Grillo pensa di spingerci verso un governissimo con Berlusconi si illude”. Conosciamo già la strada.

Franceschini: “Con i grillini non bisogna fermarsi davanti al primo, né al secondo o al terzo rifiuto”. Insomma punta direttamente allo stupro.

Barbara Pollastrini: “Subito legge sul femminicidio”. No, dai, ancora cinque minuti.

Bersani dice no a un accordo con Pdl e Grillo. Ma apre a muschi e licheni.

L’idea di Bersani è quella di sfidare Grillo sul piano della responsabilità politica. O in alternativa Vittorio Sgarbi sull’autocontrollo.

Se penso a Napolitano, mi vengono in mente quei poliziotti dei film a cui viene affidata una missione pericolosissima il giorno prima della pensione

Le reazioni al discorso di Bersani: “Ma Renzi ha già parlato?”

Napoli, brucia la Città della Scienza. Sapeva troppo.

Qualcuno dica a Dio che Gomorra è un po’ più a sinistra

La Città della Scienza di Napoli rasa al suolo dalle fiamme. Tranquilli, è il nuovo piano regolatore.

Quello di Napoli era un polo all’avanguardia nella cultura scientifica. Per farlo sapere c’è voluto un incendio.

Papa dimesso e Città della Scienza bruciata. 1 a 1.

Monte dei Paschi, si suicida il responsabile della comunicazione. È proprio la banca del Pd.

Trovato un biglietto: “Ho fatto una cavolata”. Sembra l’abbia scritto a mezz’aria.

I parlamentari grillini si radunano in hotel. Vieni a giocare con loro.

Gli eletti del Movimento 5 Stelle visitano la Camera. “Ma non possiamo votare da casa?”

“Noi del M5S siamo portatori sani di democrazia diretta”. E quindi del tutto immuni.

Beppe Grillo ai neoeletti: “Il 15% di voi mi tradirà”. Il brutto è che non li fa neanche mangiare con lui.

Grillo: “Quindici eletti su cento mi tradiranno”. Li sceglierà lui stesso.

Negli scorsi giorni Grillo ha caldeggiato la candidatura di un noto premio Nobel al Quirinale. Ma Giannino non se l’è sentita.

In rete gira un comizio di Hitler identico a quelli di Grillo. Ma non basta a tranquillizzarmi.

Smentita la notizia di un comizio di Hitler uguale a quelli di Grillo. Ma ce n’è uno di Marcel Marceau identico a quelli di Bersani.

Berlusconi indagato per compravendita di senatori. Di già?

L’ex premier indagato per aver comprato De Gregorio. L’accusa riconosce comunque che era per uso personale.

Berlusconi avrebbe pagato tre milioni di euro a De Gregorio per far cadere Prodi. Voleva dimostrare di non avere bisogno di D’Alema.

(Tre milioni per De Gregorio. Fossi Balotelli chiederei subito un ritocco all’ingaggio)

Berlusconi-Mediaset, l’accusa chiede quattro anni. Per leggere i capi di imputazione.

Berlusconi: “Mi difenderò in piazza”. Ok, però ti processiamo lì.

Quotidiani greci preoccupati per la situazione politica italiana. Fate voi

(Autori: batduccio, lvix, montales, moseneva, batduccio, heliandros, moseneva, goemon ishikawa, ipercarmela, pirata21, iebitas, venividiwc, tonutz, frandiben, donlione, fdecollibus, dan11, misterdonnie, raffo, francescoburzo, naima84, jackbass68, miguel mosè, savy08, tocai, sasuke e arkhangelsk. george Clone.)

Pubblicato in Italia

Questa è proprio bella, ma è sempre “LUI” a farla: eccola!

"Chi ha dei problemi con il fisco potra' vedersi cancellate le multe e le penalita' e pagare solo le imposte che non ha pagato". Continua l'offensiva 'anti-tasse' di Silvio Berlusconi, diventata ormai il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale. "Equitalia nell'ultimo anno ha portato avanti un rapporto che qualcuno ha definito di violenza nei confronti dei contribuenti", sostiene l'ex premier intervistato a Radio24. "Abbiamo intenzione di introdurre altre modifiche: per esempio un cittadino potra' andare preventivamente da Equitalia per chiedere un consiglio e interpretare le leggi che ci sono", aggiunge il Cavaliere. In dettaglio, Berlusconi illustra i suoi provvedimenti mirati ad alleggerire il peso fiscale sulle famiglie: abolizione dell'Imu dal 2013, restituzione dell'Imu del 2012, decontribuzione e detassazione per le assunzioni di lavoratori. Questi i primi provvedimenti che Silvio Berlusconi ha intenzione di portare nelle prime tre riunioni del Consiglio dei ministri, qualora riuscisse a vincere le elezioni. Inoltre l'ex premier esclude l'aumento dell'Iva: "Abbiamo gia' lavorato sui singoli provvedimenti, gia' in gran parte scritti. La sinistra, invece, vuole la patrimoniale".

Il Cavaliere ha quindi intenzione di destinare, con la riduzione del costo della macchina dello Stato, "otto miliardi alle imprese e otto miliardi alle famiglie con la riduzione dell'Irpef pagata sulle famiglie gia' dal terzo anno". "Cominceremo dal quoziente familiare, poi in quattro anni ci sara' l'eliminazione dell'Irap", dice l'ex premier. In quanto ai mancati introiti o alla copertura finanziaria dei suoi provvedimenti, il Cavaliere e' meno preciso. Per l'Imu da restituire ha parlato di un accordo prossimo venturo (ancora allo stato embrionale) con la Svizzera per tassare i capitali italiani (anonimi) in quel Paese. In quanto poi ai 16 miliardi del taglio dell'Irap, ha spiegato ieri sera a 'Ballaro', "potrebbero venire immettendo sul mercato beni immobili o quote di partecipazioni dello Stato".

In ogni caso si dice sicuro: "Riusciremo ad evitare una manovra - dice -. Con un lavoro sulla lotta all'evasione fiscale potremo arrivare a questi risultati". Con Tremonti "siamo su due posizioni diverse" riguardo l'accordo con la Svizzera, nota il Cavaliere.

   "Chiediamo agli elettori italiani di indirizzare il voto non ai piccoli partiti che sono di intralcio alle riforme", sostiene l'ex presidente del Consiglio.

   C'e' poi la spinosa questione dell'annunciato condono fiscale che non piace affatto alla Lega, primo alleato del Pdl. "Ho parlato con Maroni al telefono, gli ho fatto presente alcune situazioni - spiega Berlusconi -. Ne parleremo e non ci saranno difficolta' a trovare un accordo. Non ci sara' nessun condono tombale", aggiunge l'ex premier, che poi corregge in parte il suo secondo annuncio shock.

"Un condono fiscale puo' essere giustificato se si arriva a fare una grande riforma fiscale.

   Quello pero' a cui abbiamo prestato attenzione e' un condono dentro Equitalia", precisa il Cavaliere a Radio24. Parlando poi dei suoi avversari, Berlusconi ripete il suo adagio: "Ora e' ancora piu' chiaro che votando Fini, Casini e Monti si vota Bersani - dice -. Hanno confessato l'inciucio. Monti e Bersani sono correligionari, seguono entrambi la religione delle tasse", osserva l'ex premier. Il Cavaliere poi critica Monti anche per "aver cambiato idea" sulle tasse e l'Imu. "Non ha piu' nessuna credibilita' - afferma - e' la piu' grande delusione che ho provato dopo quella di Fini. Oggi non controfirmerei la sua nomina a senatore a vita", aggiunge.

Ce n'e' anche per il piu' accreditato candidato premier della competizione, il leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani: "ha un carico di invidia sociale e vuole colpire le famiglie piu' benestanti - afferma a Radio24 -. La sinistra inciucia con Monti", ribadisce l'ex premier che poi riprpone un altro adagio: i sondaggi a lui favorevoli. "C'e' una situazione di incertezza, ma siamo a due punti dalla sinistra".

CITTADINANZA AGLI IMMIGRATI IN ITALIA E MATRIMONI GAY

"Sullo 'ius soli' se ne puo' parlare, si puo' approfondire'".

   Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio24, rispondendo ad una domanda sulla possibilita' di concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. "Io comunque sono reticente a dire cosa penso - aggiunge Berlusconi - perche' poi cio' che non e' nel nostro programma puo' non essere assunto dai nostri alleati". In quanto ai matrimoni gay, il Cavaliere dichiara: "Sono assolutamente d'accordo per una regolamentazione nel codice civile dei rapporti delle coppie di fatto, ma non posso, per religione e per radici nel nostro elettorato, essere d'accordo con il matrimonio gay, i tempi non sono maturi".(AGI) - Roma, 6 feb. -

Pubblicato in Italia

Che pasticcio nel PDL calabrese!

Giuseppe Scopelliti e Tonino Gentile, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del Pdl calabrese, hanno preso l’aereo di buon'ora e sono andati a Roma.

Qui hanno incontrato Berlusconi il quale ha loro dato notizia dell’ultimissimo sondaggio della società Euromedia con le ultime proiezioni che danno un distacco tra Pd e Pdl di circa 8 punti.

Centrosinistra tra il 38 e il 40%;

Centrodestra tra il 32 e il 34%.

Il sondaggio per partito invece dà queste indicazioni

PD 32,3%,

Sel 4,5%,

Grillo 10%,

Udc, 4%,

Lista Monti 6%,

Fli 1%,

Lega 5,6%,

Pdl 23,5%,

Fratelli d'Italia 2,3

Destra di Storace 1,8%.

Ma Berlusconi ha spiegato che per vincere al Senato, bisogna prestare attenzione alle liste e mettere in campo forze nuove e che hanno appeal sul territorio. Per questa ragione ha invitato Gentile e Scopelliti a parlar con Verdini che deciderà insieme a Cicchitto, Gasparri, Matteoli, Bondi e Alfano.

Forze nuove e che hanno appeal sul territorio.

Anche per questo Gentile e Scopelliti hanno presentato due liste : una con ed una senza deroghe

Le deroghe sono chieste per Gegé Caligiuri( nella foto), Vincenzo Speziali, Francesco Bevilacqua, Michele Traversa, Lella Golfo e Giuseppe Galati, mentre gli uscenti riconfermati sono Giovanni Dima, Iole Santelli, Nino Foti, Dorina Bianchi e Antonio Gentile.

Se la deroga non venisse concessa allora entrerebbero in campo nomi nuovi come Demi Arena e Antonio Caridi a Reggio, Giacomo Mancini a Cosenza e Piero Aiello e Catanzaro.

Tutto pronto invece per il “Grande Sud” che dovrebbe avere come capolista alla Camera Alberto Sarra e come capolista al Senato Giovanni Bilardi, entrambi seguiti da una lunga lista di sindaci e amministratori vicini a Scopelliti ma che non hanno la tessera del Pdl.

Pubblicato in Calabria
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