BANNER-ALTO2
A+ A A-

marateaIl verde ed il mare di Maratea, definita “Cittadella verde”, sono l’espressione più elevata della splendore primigenio ed incontaminato della natura, custodita con cura amorevole dai suoi cittadini, che hanno stabilito regole rigorose per proteggerla da ogni forma  di inquinamento e di degrado. 

Maratea è anche definita “La perla del Mediterraneo” , per la sua sofisticata  avvenenza naturalistica. L’etimologia del suo nome, inoltre, la definisce “Dea del Mare” e rimanda ad una forma di regalità divina per quanto attiene la bellezza delle sue coste, del suo mare ed il colore delle sua  acque, nelle quali si specchia la vegetazione ridente delle coste, che  tinge di iridescenze verdi e azzurre la superficie del mare. 

Ma non basta, visitando la cittadina, che sorge in romantici rioni e valli , nonché si  adagia sui dorsi di alti e verdi montagne, si constata come Maratea sia ben curata dalla mano dell’uomo, da farne non solo un luogo bucolico, ma anche l’esempio della realizzazione concreta della tutela dell’ambiente e dell’ecologia. 

Le chiare acque sia del mare, sia dei ruscelli e dei mille rivoli che si aprono nelle pareti rocciose delle contrade e le alti e verdi montagne fanno di Maratea uno scorcio di paradiso, di cui i suoi abitanti sono consapevoli a tal punto da essersi impegnati affinché fossero impedite costruzioni selvagge, come avviene in tanti luoghi della terra, con un rigoroso piano regolatore, per lasciare che la natura possa vivere nella sua espressione più autentica. 

Primeggia la cultura del verde e del suo rispetto, sicuramente proveniente dalla tradizione di una piccola città colma di storia, che ha 44 Chiese, che la rendono orgogliosa di custodire la propria religiosità , espressasi, con orgoglio e tenerezza,  finanche  nella cura della natura. 

Maratea merita di essere Patrimonio Mondialedell'Unesco e, quindi, dell'Umanità, non solo  per testimoniare la sua radiosa bellezza naturale e la sua cultura per  la vita, ma anche per testimoniare la premurosa  cura  dei suoi abitanti dedicata alla natura , al proprio patrimonio di bellezze naturali, per fare in modo che esso possa essere patrimonio di tutti.

 

Biagio Maimone

cina malattiaRiceviamo e pubblichiamo

“Comandano i terroni”, caro Direttore, scriveva sul suo giornale. Noi replichiamo, scrivendo “Ben venga tale forma di imperio”

Tre scienziate, la molisana Francesca Colavita, la siciliana Concetta Castilletti e la campana Maria Rosaria Capobianco, le quali  operano nell'Ospedale  Spallanzani di Roma, hanno isolato il Coronavirus.  

Grazie alla loro mirabile capacità cognitiva ora è possibile studiare il virus, con l’intento di giungere alla predisposizione del farmaco che lo distrugga e blocchi l’epidemia che ha colpito un’enorme fascia della  popolazione cinese, creando panico nel resto del mondo.  

Cosa dire allora, caro Feltri e cari denigratori del Nord Italia, che non volete affittare le case agli sporchi meridionali, che utilizzate epiteti ingiuriosi per definirli? Non pochi articoli offensivi nei confronti del popolo meridionale sono stati divulgati recentemente, con il rischio di innescare odio sociale, nei quali emergono intenti separatistici e discriminatori.  

Il mondo applaude le tre scienziate, le quali, mediante la propria genialità si sono adoperate raggiungendo un primo grandioso obiettivo finalizzato a salvare l’umanità da una catastrofe disastrosa.   

Perché Feltri, nonché i suoi seguaci, non chiedono scusa ad un popolo che ha dato i natali a personaggi illustri, ad artisti e a scienziati di elevata  capacità cognitiva, come attestano le tre eminenti scienziate.  

“Comandano i terroni” , caro Direttore, scriveva sul suo giornale. Noi replichiamo, scrivendo “Ben venga tale forma di imperio”,  perché se a decidere  sono gli stupidi perché nati in una zona geografica a lei gradita, allora è auspicabile che “a guidare” siano persone come le tre scienziate  meridionali,  la cui intelligenza crea valore in ogni settore della vita umana, nonché  nell'ambito scientifico. E poi - come lei afferma - siamo davvero tutti raccomandati, tutti mantenuti dalle mammelle del Nord o mafiosi? Siamo - come può osservare - persone anche dotate di intelligenza creativa e scientifica! Questo fatto deve far comprendere a lei e ai denigratori del popolo meridionale che non si devono assolutamente creare confini territoriali finalizzati all'esclusione,  in quanto siamo tutti figli di questo pianeta, uniti da un denominatore comune, ossia persone che hanno un’anima ed una mente pensante, che vivono scambiandosi beni reciproci, al di là dei territori in cui sono nati. Siamo tutti uguali e capaci di donare contributi conoscitivi al fine di una causa comune che è quella del progresso e del benessere del genere umano. Mi auguro che questo episodio di natura scientifica possa unire tutti gli abitanti della terra e fare in modo che questo pianeta divenga una casa accogliente in cui tutti possano abitare in modo dignitoso. 

E allora viva i meridionali, caro Feltri: lo scriva pure sul suo giornale. Forse il popolo meridionale onesto, laborioso, che pone il suo elevato e formidabile quoziente intelligenza a disposizione di cause nobili, finalizzate al  benessere dell’umanità, saprà, andando oltre le offese ricevute, perché capace di intelligenza creativa ed umana, perdonarla”.

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo:

Desidero poter dire la mia circa il titolo  dell'articolo "Comandano i terroni",  pubblicato,  in prima pagina ,  lo scorso  11 gennaio,   dal quotidiano " Libero",  diretto da Vittorio Feltri. 

Mi piacerebbe, innanzitutto ,  far presente a chi ha formulato  tale  titolo che  la parola "terrone" , nata con l'intento di essere offensiva , in realtà non realizza il suo scopo  di umiliare il popolo del Sud Italia. 

Difatti, se per "terrone" si intende chi coltiva la terra , chi si occupa di agricoltura , fonte di sostegno alimentare ,  tale appellativo  sortisce  addirittura un effetto elogiativo  per gli abitanti del meridione di  Italia che , nel corso  dei secoli , hanno  dimostrato di saper trarre dalla propria terra  la  fonte del loro  sostentamento economico , consapevoli che lo Stato aveva dimenticato  le loro terre,   in quanto ad esse non aveva dato  impulso economico.  

Ciò che colpisce, pertanto ,  non è tanto  la definizione del popolo meridionale come un popolo di "terroni", ma è  la menzogna storica che l'articolo divulga , in quanto il meridione d'Italia è stato sempre posto ai margini della vita socio - economica italiana ed ancora lo è . 

E' una verità storica , Caro Direttore, e,  pertanto, non  è confutabile . . 

 Il potere economico  e politico che ha guidato, nel corso dei secoli, il nostro  Paese,  già a partire dai tempi di Mazzini e Cavour, ha stabilito  che il Sud non dovesse progredire e dovesse , invece,  restare ai margini  della vita sociale. Pertanto,  il  Mezzogiorno  d'Italia , da sempre  abbandonato a se stesso,  a causa di tali  logiche di potere,  è sempre più  povero . 

La disoccupazione è aumentata perché  le piccole aziende , le poche nate nei territori meridionali dell’Italia, chiudono a causa dell'eccessiva pressione fiscale.  

Purtroppo, non si può negare che, nel  Sud Italia,  si è raggiunto un  livello di  povertà che fa pensare al terzo mondo.  

Nulla di nuovo, in quanto il Sud, come ho affermato,   per logiche antichissime di natura  politico - economica , deve rimanere povero per poter essere il  “materasso”  del Nord. 

Così industrie , lavoro e progresso hanno preso piede  solo nei grandi centri urbani del Nord e nel  Sud  dell’Italia è proliferata la disoccupazione e l’arretratezza dei suoi territori . Da qui la mafia,  che ha governato indiscussa , facendo dello stato di arretratezza delle terre del Sud  la leva del  suo potere.  

Si può affermare, inoltre,  che il Nord ha accolto il valore aggiunto offertogli dalla mafia del Sud,  che, sostituitasi allo Stato assente,  ha contribuito ad alimentare il potere economico e politico del Nord, inibendo la crescita del Sud italiano. 

Ad alcuni uomini del Sud,  culturalmente progrediti , è stato concesso dal potere politico di   ricoprire ruoli di prestigio  , ma il potere economico, che è il vero potere,  è sempre rimasto ai territori del  Nord Italia , come da secoli avviene. 

Sembrerebbe quasi che il   Sud italiano  debba  rimanere più povero di quanto non lo sia già,  perché se il Sud è povero il Nord potrà avere di più.  

Ma  occorre fare una considerazione vincente a favore del Sud Italia ed è che,  nell'epoca  attuale,  bisogna fare i conti con l'emancipazione e con la tecnologia.

Potrà verificarsi, in tal modo, che le logiche di potere esistenti siano sgominate  dai giovani meridionali che,con la loro energia,  saranno in grado di  cambiare le cose. 

Il Sud è ricco di cultura,tradizione e storia, che costituiscono un patrimonio davvero inestimabile su cui porre le basi della  rinascita delle sue  terre,  che sono state fonte di cultura e di affermazione , a livello internazionale , per la nostra Italia.   

Solo facendo leva sulla ricchezza culturale del Sud italiano potrà essere sovvertita la scelta di chi vuole lasciare nella depressione  il nostro mezzogiorno per trarne vantaggio e ricchezza per pochi.

Biagio Maimone

Pubblicato in Italia
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy