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Il latitante, il terrorista e il pluricondannato Cesare Battisti è stato arrestato.

La caccia è durata 37 anni.

Finalmente una bella notizia arriva dalla Bolivia dove il Battisti si era rifugiato.

Una bellissima notizia che aspettavamo da anni.

Il latitante numero uno in Italia è stato arrestato dopo la fuga dal Brasile che è durata poche settimane.

Ora non potrà più fuggire.

 

Certamente sarà estradato in Italia entro metà della prossima settimana ma prima dovrà passare dal Brasile.

Adesso, me lo auguro di cuore, spero non ci sarà più nessuno disposto a difenderlo e a proteggerlo come hanno fatto fino ad ora alcuni cantanti, alcuni politici, alcuni intellettuali dei miei stivali. I comunisti, però, non ci stanno.

L’arresto di Battisti è propaganda, Battisti è vittima di leggi ingiuste.

E i quattro morti che ha sulla coscienza?

Quelli li hanno dimenticati o forse ritengono che ammazzare sia una cosa giusta?

Se fossero loro al Governo Battisti lo avrebbero amnistiato perché i fatti contestati si riferiscono agli anni di piombo e a fatti di oltre trenta anni fa.

I suoi giorni liberi sono finiti e speriamo dovrò trascorrere il resto della sua vita nelle patrie galere

Già un aereo dell’Aeronautica Militare Italiana è partito per il Brasile per portarlo in Italia.

Al momento dell’arresto indossava baffi e barba finti e si è limitato a svelare la sua identità senza opporre resistenza.

Finalmente giustizia è stata fatta, così esultano il Governo Italiano e i parlamentari della maggioranza.

Resta solo la rabbia che abbiamo dovuto aspettare decenni per vederlo in galera.

La svolta è arrivata con l’elezione alla Presidenza del Brasile di Jair Bolsonero che aveva promesso all’Italia che ci avrebbe restituito Battisti.

Grazie, signor Presidente del Brasile.

L’Italia vi sarà riconoscente.

E’ lunga, molto lunga la latitanza e la storia di questo terrorista assassino condannato in Italia a quattro ergastoli.

Fugge dal carcere italiano il 4 ottobre 1981 e si rifugia in Francia dove il Governo francese gli concede ospitalità e immunità.

Da quel lontano 1981 divenne uccel di bosco protetto prima dalla Francia, poi dal Messico e infine dal Brasile di Lula.

Queste nazioni, amiche del terrorista assassino, varie volte hanno negato la sua estradizione in Italia.

Ora è finita la sua latitanza.

NdR Saviano e Vauro ora , come hanno fatto , interverranno in sua difesa?

Pubblicato in Italia

Ordinato l'arresto di Cesare Battisti .

E' quanto deciso da un giudice del Tribunale Supremo brasiliano, Luiz Fux, con una mossa che apre la strada all'estradizione in Italia dell'ex terrorista dei Pac da parte dell'attuale presidente Michel Temer e del nuovo, Jair Bolsonaro, che si insedierà il prossimo primo gennaio.

Lo riporta il giornale 'Folha de Sau Paulo'.

Durante la campagna elettorale e dopo la sua vittoria, Bolsonaro ha più volte ripetuto la sua intenzione di estradare in Italia Battisti, che vive in libertà in Brasile dal 2010 e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello Stato di Sau Paulo.

Con la sua decisione, il giudice ha accolto la richiesta della procuratrice generale Raquel Dodge, dell'arresto preventivo di Battisti, una misura definita "necessaria" per "evitare il rischio di fuga e per assicurare l'eventuale futura estradizione in Italia".

A questo proposito il giudice Fux ha ricordato quando, nell'ottobre 2017, Battisti è stato fermato a Corumba, sulla frontiera con la Bolivia, mentre - secondo quanto dichiarato dalle autorità - cercava di attraversare il confine con euro e dollari non dichiarati.

L'ESTRADIZIONE - Il Tribunale Supremo brasiliano aveva votato già nel 2010 per l'estradizione di Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma l'allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva la negò concedendogli lo status di rifugiato.

Sottolineando la natura "strettamente politica" di quella decisione, il giudice Lux ha quindi affermato che il nuovo presidente potrà rivederla: "E' nella stessa natura degli atti prodotti nell'esercizio del potere sovrano la loro reversibilità", scrive il giudice.

IL RICORSO - Gli avvocati di Battisti ovviamente sostengono che la decisione di Lula di negare l'estradizione sia irrevocabile.

In attesa comunque di leggere il dispositivo della decisione del giudice, per il momento non hanno rilasciato commenti, si legge ancora sul sito del giornale brasiliano, che ricorda che ora i legali potranno presentare un ricorso urgente per evitare l'arresto.

L'ARRESTO - Battisti è stato arrestato nel 2007 in Brasile, dove si era rifugiato dopo aver lasciato nel 2004 la Francia - doveva aveva vissuto dagli anni '80, protetto dalla 'dottrina Mitterand' e intraprendendo una carriera da scrittore.

Nel 2009 ha ricevuto lo status di rifugiato politico dall'allora ministro della Giustizia, Tarso Genro.

Nonostante questo il Tribunale Supremo Federale nel 2010 ha concesso l'estradizione, poi negata dal presidente Lula.

L'anno seguente il Tribunale ha ratificato la decisione del presidente e il governo ha concesso a Battisti la residenza permanente in Brasile.

Pubblicato in Mondo
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