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In Italia, nel 2016, 4 milioni di italiani adulti hanno consumato negli ultimi 12 mesi almeno un tipo di droga fra cocaina, cannabis, eroina, droghe sintetiche e nuove sostanze.

Non è certamente poco.

Si tratta di un italiano quasi ogni sette.

Il primo contatto, per un ragazzo su due, è intorno ai 14 anni: è nella prima adolescenza infatti che si comincia prima ad assaggiare, e poi a consumare, sostanze stupefacenti.

La droga più utilizzata da 9 ragazzi su 10 è la cocaina, in aumento rispetto al 2015.

Segue la cannabis, assunta dall'87%.

Il 57% circa dei neo entrati ha fatto uso di eroina

Seguono ecstasy (270), ketamina (144), anfetamina (81) e allucinogeni (152).

Da sottolineare come il 43% dei nuovi entrati non ha mai fatto uso di eroina.

Minore, ma comunque rilevante, l'uso di droghe sintetiche, con la ketamina e gli allucinogeni assunte, rispettivamente, dal 28 e 30% dei neo entrati.

Anche in termini di dipendenza primaria, la cocaina è balzata in testa (55%), mentre nel 2015 al primo posto figurava l'eroina.

Le percentuali aumentano sensibilmente fra i giovani (15-34 anni): più di 1 su 5 ha fatto uso di almeno una droga negli ultimi 12 mesi e quasi 1 su 2 (43%) nel corso della vita.

E salgono ulteriormente tra la popolazione studentesca: 1 studente su 4 (25,9%), pari a 640 mila ragazzi e ragazze ha fatto uso di almeno una sostanza illegale.

Non solo: non si tratta di una canna e stop, ma è sempre più diffuso il consumo della cocaina.

L'allarme arriva direttamente dalla Comunità di San Patrignano che oggi ospita 1.300 ragazzi e ragazze.

Sono saliti infatti a 509 (+8,8% rispetto ai 468 del 2015) gli ingressi nella storica comunità che ora comprende anche la struttura di preaccoglienza a Botticella per l'anno 2017: 85 ragazze e 424 ragazzi, ma fra i minorenni questo divario di fatto non c'è.

L'età media è di 28 anni: 33 sono sotto i 18 anni di età, 144 tra 18 e 25 anni, 197 tra 36 e 44 anni, 40 oltre 45 anni.

È la fotografia scattata dall'Osservatorio di San Patrignano sugli ingressi nel 2017 diffusi in vista della Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga del 26 giugno e in occasione della celebrazione dei 40 anni di attività della Comunità a cui parteciperà anche il presidente della Repubblica.

Pubblicato in Italia

Ogni grammo di droga è una vita smarrita, una famiglia distrutta.

La lotta contro lo spaccio di droga allora è la lotta per la civiltà e per la sopravvivenza dell'uomo.

E chiunque spacci deve essere punito, seriamente.

 

Se poi lo spacciatore non è italiano dopo il processo immediato ed il carcere deve essere allontanato dalla nostra terra per evitare che continui a far danno.

Ieri a Torino è stato fermato Corso Vittorio Emanuele II dalla Guardia di Finanza un nigeriano trentenne che viaggiava su un autobus low cost, proveniente dalla Francia, e diretto a Torino.

Tra i passeggeri i finanzieri hanno sorpreso il corriere della droga che aveva con sé, nascosti in una calza, 68 ovuli contenenti eroina e cocaina purissima per un peso complessivo di quasi un chilogrammo di droga.

L’uomo, un 30enne nigeriano che ha tentato di defilarsi una volta sceso dall’autobus, è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti e condotto presso il carcere Lorusso Cutugno di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I controlli delle Fiamme Gialle Torinesi nelle aree cosiddette sensibili, quali Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche a seguito delle numerose segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

Da Torinotoday

Pubblicato in Mondo

La Polizia di Stato, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio, predisposto dal Questore Dr. Luigi LIGUORI, per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, ha tratto in arresto nel primo pomeriggio di ieri primo aprile CAPUANO Maria Pileria, cl. 82, trovata in possesso di 50 grammi di cocaina, 2,2 di eroina ed un bilancino di precisione.

 

Personale della sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, durante tali specifici servizi, in questa via Rivocati, effettuava perquisizione personale a carico di CAPUANO Maria Pileria, nel corso della quale rinveniva un involucro che la donna cercava di celare all’interno di una tasca della felpa indossata dalla stessa .

 

Dai successivi accertamenti scientifici, è risultato che l’involucro conteneva 50 grammi di cocaina.

 

A quel punto veniva estesa la perquisizione nell’abitazione della donna, nella quale sono stati rinvenuti 2,2 grammi di eroina ed un bilancino elettronico di precisione.

 

La stessa dopo le formalità di rito è stata accompagnata presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Continuano le attività d’indagine della Squadra Mobile della Questura di Cosenza per contrastare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo cosentino.

Pubblicato in Cosenza

Arrestato un 34enne trovato dalla Guardia di Finanza sulla SS18 con un kg di cocaina nascosta nella sua automobile

E’ successo a Lamezia Terme, lungo il litorale tirrenico e ad essere arrestato dalla fiamme gialle lametine,

 

guidate dal tenente colonnello Fabio Bianco, è stato un uomo, Domenico Romeo, 34enne residente a Platì, che transitava sulla SS18 alla guida di un automobile.

I finanzieri, una volta intimato l’alt al mezzo che procedeva in modo sospetto, si accorgevano che l’uomo aveva un atteggiamento molto nervoso. Oltre ai normali controlli dei documenti obbligatori, previsti dal codice della strada, i militari hanno deciso di approfondire anche i controlli sul mezzo e sulla persona, attraverso una attenta perquisizione eseguita con l’ausilio dei cani antidroga.

Un’intuizione giusta perché, abilmente occultato in una intercapedine ricavata sotto il sedile del passeggero, è stato rinvenuto un “panetto” di cocaina purissima, di circa un chilo di peso, che non si esclude fosse destinata a persone della piana lametina.

La droga, così come il veicolo, su disposizione del pubblico ministero Marta Agostini, sono stati sequestrati, mentre il corriere è stato posto agli arresti domiciliari, in quanto incensurato.  La cocaina sequestrata, una volta “tagliata” con altre sostanze e spacciata, avrebbe consentito un ricavo di almeno 280.000 euro.

Pubblicato in Basso Tirreno

Ancora una brillante operazione antidroga dei carabinieri di Amantea.

Arrestato in Campora San Giovanni un 35enne trovato in possesso di cocaina ed hashish.

 

 

Ormai non manca nulla; si trova di tutto ad Amantea.

Parliamo di marijuana, di hascisc e con stamattina ,anche, di cocaina.

Una operazione che è un specchio della grave situazione che interessa la nostra comunità, compresa la ricca comunità di Campora San Giovanni.

Una situazione che trova a combatterla solo e sempre l’Arma.

Il resto è notte fonda.

E non sono solo profughi e minorenni, né soltanto è il capoluogo.

NO! L’ operazione di oggi condotta in Campora San Giovanni dimostra che tutta la città è interessata a questa piaga della droga.

Non ci sono eccezioni.

E le quantità trovate sono rilevanti anche dal punto di vista economico.

Da 10 soli grammi di cocaina comprati a 1000 euro se ne possono procurare 1500 con un ricavo pari almeno il 50% .

Figurarsi con 100 grammi!

Né la coca scade o marcisce come la frutta.

Stamattina la pattuglia dei carabinieri di Amantea dopo i successi degli ultimi giorni si è spostata a Campora San Giovanni e qui in un luogo pubblico si è insospettita ed ha operato una perquisizione personale di un trentacinquenne residente nella frazione.

La esperienza dei carabinieri di Amantea è così forte ed il loro lavoro così importante che ormai al loro occhio non sfugge nulla.

Ed è da qui che nascono i risultati ai quali stiamo assistendo e che raggiungeranno sicuramente altri brillanti obiettivi.

Il giovane Roppo Valente è stato tradotto in carcere e domani sarà giudicato per direttissima.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Gli investigatori antinarcotici inglesi hanno segnalato alla Questura di Cosenza l’arrivo di un pacco sospetto dalla Colombia

Tutto è iniziato il 5 agosto.

Gli investigatori italiani hanno avvertito la competente procura della repubblica di Cosenza che ha coordinato tutta la operazione.

Nella conferenza stampa il procuratore aggiunto Marisa Manzini, ha evidenziato il lavoro intenso della squadra mobile di Cosenza e del sostituto procuratore Giuseppe Visconti, ed ha dichiarato:

«Un'operazione sotto copertura nella quale c'è stata piena collaborazione con le autorità britanniche che ci hanno segnalato la presenza di un pacco di sostanza stupefacente indirizzata a un cosentino.

La droga, che si trovava a Londra, doveva varcare i confini per giungere a Cosenza. Abbiamo dovuto individuare il soggetto destinatario del pacco ed è stata nostra premura evitare che quella cocaina fosse immessa nel mercato.

Il mittente è colombiano ed è confermato il collegamento tra la Calabria e la Colombia. In quasi quindici giorni è stato fatto un lavoro importante di coordinamento».

E’ intervenuto anche il capo della Mobile Giuseppe Zanfini il quale ha precisato che “ La cocaina era occultata all'interno di una sedia.

L'attività di indagine ha consentito di organizzare la consegna controllata della droga.

Abbiamo nominato due poliziotti della sezione Narcotici che hanno lavorato senza destare sospetti prendendo in consegna il pacco che ieri hanno consegnato sotto copertura a Mendicino a casa di Antonio Segreti.

Ciò è stato fatto dopo aver avuto la certezza che Segreti fosse a casa.

Lì sono andati due poliziotti con la divisa della società che doveva fare la consegna del pacco.

A quel punto, Segreti ha accettato la consegna del pacco e lì sono intervenuti i poliziotti.

Nel pacco c'erano una poltroncina in cui era nascosta la cocaina, un poncho messicano, cartoline.

La droga era stata infilata in tutta la struttura metallica della sedia e, dopo l'autorizzazione della Procura di Cosenza per aprire il pacco, è stato necessario chiamare i vigili del fuoco per tirare fuori lo stupefacente.

Si tratta di circa seicento grammi di cocaina purissima, cioè almeno due chili e mezzo al dettaglio che avrebbero fruttato circa 300mila euro.

A casa di Segreti abbiamo trovato bilancino di precisione e due coltelli di serramanico sporchi di polvere bianca che riteniamo fosse cocaina, che ora saranno analizzato».

Pubblicato in Cosenza

Francesco Ierardi di 35 anni è stato arrestato in flagranza di reato perché ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

L’uomo si trovava ricoverato presso l’ospedale civile di Locri, dove i medici ne hanno constatato l’aggravarsi delle condizioni psicofisiche a causa, probabilmente, di un overdose di sostanza stupefacente.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri, intervenuti all’Ospedale, nel corso di una perquisizione personale, hanno rinvenuto, occultato all’interno degli slip, un involucro contenente 33 grammi di cocaina, in perfetto stato di conservazione, nonché due siringhe nascoste nel portafogli dell’uomo.

Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri Vincenzo Toscano tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro mentre il giovane, al momento, è piantonato presso l’ospedale in attesa dell’udienza di convalida

Pubblicato in Calabria

Il blitz è scattato all’alba di oggi 12 giugno 2014

Ad eseguirlo i Carabinieri

Oltre 50 le persone arrestate.

Interessati i quartieri “bene” di Napoli di Posillipo e Chiaia e tutte le isole napoletane di Capri, Ischia e Procida.

Un blitz contro il traffico e lo spaccio di cocaina.

L'accusa è di associazione finalizzata al traffico e di spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati da finalità mafiose.

“Presi insospettabili, al termine delle indagini dei carabinieri della compagnia di bagnoli del comandante NIcola Quartarone e del luogotenente di Posillipo Tommaso Fiorentino.
Nell'operazione i Carabinieri stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea e condotte dagli investigatori della Compagnia di Napoli-Bagnoli.

I Carabinieri hanno scoperto che a Napoli, nei quartieri residenziali di Posillipo e Chiaia, considerati fra i più belli della città, e nelle isole di Capri, Ischia e Procida, il traffico e lo spaccio di cocaina faceva capo a un gruppo criminale che si era ramificato e strutturato in quelle aree, coinvolgendo anche alcuni professionisti”.

Pubblicato in Italia

Cosenza non sfugge alla regola aurea delle città dell’Italia e del mondo con gente dai nasi imbiancati dalla coca sniffata.

La vicenda della neve risale alla attenzione pubblica per via dell’arresto di Davide Pasqua, di Fausto Gagliardi, di Antonio Scarpelli e di Simone Santoro.

La vicenda si riferisce allo spaccio di droga che iniziava dal bar di fronte al Tribunale (un tempo gestito da Davide Pasqua)

La vicenda parla della morte dell’avvocato Andrea Russo, il legale di 37 anni deceduto nel giugno del 2011 dopo aver ingerito alcuni grammi di “roba” per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.

Di questa vicenda necessario chiarire il principale dubbio :chi ha materialmente venduto la cocaina-killer all’avvocato Russo?

C’è intanto la testimonianza dell’imprenditore col vizio della sniffata, che ha trascorso attimi drammatici con il legale deceduto. Il testimone ha ricostruito tutto il percorso, dal bar di fronte al Tribunale fino all’alt imposto dai carabinieri. Nel mezzo c’è la fermata nei pressi di un centro sportivo, con Russo che scende dall’auto e ritorna con la “roba”.

Ora emerge la presenza di un personaggio sui generis, un imprenditore con interessi nel mondo dell’intrattenimento e nell’organizzazione di eventi. Ora gli inquirenti stanno risalendo alla sua identità, per interrogarlo.

E similmente tentano di risalire alla identità di tanti altri consumatori vip.

A breve molti potrebbero essere convocati per essere sentiti dagli inquirenti.

E la “Cosenza bene, trema”

Pubblicato in Cosenza
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