BANNER-ALTO2
A+ A A-

campora2020A Campora San Giovanni ieri è stata realizzata una bellissima infiorata per la festa del Corpus Domini edizione 2020, limitata, purtroppo, per causa del Covid19.

Non per questo la volenterosa azione cattolica camporese poteva rinunciare alle proprie radici rappresentative ed artistiche che ne esprimono un alto sentimento religioso, realizzando una delle più belle infiorate del sud Italia.

Il Corpus Domini è legato in molti paesi alla tradizione dell’Infiorata, col pavimento di vie e piazze ricoperto con i petali dei fiori a comporre figure e motivi geometrici per creare un tappeto di bellezza al passaggio della processione con il Santissimo Sacramento. 

Senza gesti pubblici di culto e devozione per le stringenti norme sanitarie, che hanno consigliato anche la pubblicazione di una nota per regolamentare in modo doverosamente rigido le manifestazioni religiose al di fuori delle chiese, la solennità del Corpo del Signore è stata  comunque celebrata nella liturgia e, dove si svolge abitualmente all’aperto, con l’infiorata all’esterno della chiesa.

Una festa del Corpus Domini certamente più raccolta, essenziale, intima, ma che proprio per questo ci richiama all’essenziale della fede e al senso profondo di gesti antichi e bellissimi come l’Infiorata per onorare la presenza eucaristica di Dio con noi.

La scalinata antistante la chiesa, di recente realizzazione, di San Francesco di Paola si abbellisce di splendidi decori.

Adulti e ragazzi lavorano per giorni ad abbellire la giù splendida piazza in onore del Corpus Domini e della loro stessa frazione.

Adulti e ragazzi che amano la loro comunità, amano testimoniare la bellezza dello stare insieme e che restano fortemente nella memoria e nel cuore di chi ha la gioia di vedere il loro lavoro.

Impossibile non cogliere l’occasione per ringraziarli ed invitarli a continuare in quello che è un vivo gesto d’amore per la propria cittadina.

Un gesto d’amore che manca in Amantea e che rende prima la frazione di Campora ancora una volta.

Pubblicato in Campora San Giovanni

CorpusNon avremo quest’ anno nelle nostre città, nei nostri piccoli paesi e neppure in Amantea la solenne processione del Corpus Domini. Ma in questi giorni, guardando la televisione, abbiamo visto raduni e manifestazioni, con tanta gente senza osservare la dovuta distanza e senza mascherine. Come mai si sono chiesti in tanti facendo finta di non saperlo?

Non avremo nemmeno la consueta processione per le strade di Roma con Papa Francesco. La disparità di trattamento, purtroppo, è ancora una volta tristemente evidente. E i vescovi, le gerarchie ecclesiastiche, i fedeli cattolici stanno zitti. Non dicono niente, non parlano. Sono diventati muti. Non possono disturbare chi ci governa e disobbedire ai comandi e alle prescrizioni. Questo governo lo hanno voluto anche loro. Hanno capito, però, che al Governo ci sono i comunisti, gli ex comunisti, i post comunisti e i cattocomunisti.

Sono giorni che assistiamo a manifestazioni di ogni natura. Manifestazioni politiche, manifestazioni contro il razzismo dopo l’uccisione in America di un uomo  di colore, manifestazioni contro il governo con la presenza dei leader politici dell’opposizione , manifestazioni per l’ambiente, manifestazioni dei lavoratori perché hanno perso il posto di lavoro, manifestazioni dei sindacati davanti i cancelli dell’ex ILVA per protestare contro i tre mila licenziamenti,   per il diritto. A Piazza del Popolo, a Roma, dopo mesi di letargo si sono riviste le Sardine. E molte di loro erano anche senza mascherine. Manifestazioni sì, certo, erano contro il nemico Presidente americano, ma niente processioni perché i partecipanti sono tutti cattolici e tanti ostili al governo Conte malgrado l’odiato Salvini ora sia   all’opposizione. Abbiamo visto pure i raduni dei gilet arancioni con alla testa il generale in pensione Pappalardo , tanti giovani e giovanissimi per l’afroamericano George Floyd, gli esponenti delle organizzazioni di destra e non potevano mancare quando c’è da fare un po’ di cagnara gli ultrà calcistici. Ma la tradizionale processione del Corpus Domini, dove è risaputo che ci sia molto più ordine rispetto a una manifestazione spontanea, niente. I divieti esistono soltanto sui riti e sulle tradizioni della Chiesa cattolica. Domenica prossima nemmeno la processione di Papa Francesco potrà avere luogo, come riportato dai media vaticani. Il Papa infatti si limiterà a celebrare la Santa Messa per la Solennità del Corpus Domini alla presenza di una cinquantina di fedeli, come avvenuto anche nel periodo più duro del coronavirus. Lo stesso varrà per tutte le parrocchie d’Italia. Ci sarà tuttavia, nelle chiese, l’esposizione del Santissimo Sacramento e la benedizione eucaristica, fortunatamente. Domani non si sa.

Dispiace però vedere ancora una volta come si applichino, tristemente, da parte delle autorità governative, due pesi e due misure. Insomma, va bene ogni tipo di rivendicazione, specialmente se rumorose e invadenti. Ma camminare in maniera solenne per le vie della città, diventa un gesto pericoloso e vietato. Deboli con i forti e forti con i deboli, verrebbe da dire.

Pubblicato in Italia

E’ un espresso invito di Padre Rocco recato anche dalla locandina.

“Si invitano i fedeli ad adornare strade e balconi”

Si nota da questo invito l’amore per Amantea.

 

 

 

Oltre che l’amore per la celebrazione del Corpus Domini

“La festa liturgica che affonda le sue radici nella Gallia belgica, che san Francesco definiva «amica Corporis Domini», grazie alle rivelazioni dell’agostiniana e mistica Beata Giuliana di Retìne, che nel 1208 ebbe un’estasi: vide il disco lunare risplendente di candida luce, deformato però da una linea in ombra.

Si trattava della rappresentazione simbolica della Chiesa, alla quale mancava una solennità in onore della Santa Ostia.

Alla monaca, nello stesso anno, apparve Cristo, che le chiese di impegnarsi affinché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento al fine di ravvivare la fede dei fedeli e di espiare i peccati commessi contro l’Eucaristia.

Nominata priora del convento di Mont Cornillon di Liegi, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo, interpellando anche l’arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon, futuro papa Urbano IV, e il Vescovo di Liegi, Roberto de Thourotte.

Fu così che nel 1246 quest’ultimo convocò un concilio, ordinando, a partire dall’anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini.

Con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264, da Orvieto, dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia, Urbano IV estese la solennità a tutta la Chiesa.

A convincere il Pontefice nello scrivere la bolla fu il celebre Miracolo eucaristico di Bolsena, che si verificò un anno prima, quando un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a celebrare la Santa Messa proprio a Bolsena, nel viterbese; nel momento preciso in cui spezzò l’Ostia consacrata, egli fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il Corpo di Cristo.

Fu allora che dal Sacro Pane uscirono alcune gocce di sangue, le quali macchiarono sia il corporale di lino, attualmente conservato nel Duomo di Orvieto, sia alcune pietre dell’altare, custodite in preziose teche nella Basilica di Santa Cristina.

Da allora si sono verificati moltissimi Miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa, che possono essere visionati, uno ad uno, grazie allo straordinario sito http://www.miracolieucaristici.org/. Autore di questo splendido studio storiografico ed iconografico è il Servo di Dio Carlo Acutis, nato a Londra il 3 maggio 1991 e morto a 15 anni, il 12 ottobre 2006, a causa di una leucemia fulminante.

È sepolto nella nuda terra ad Assisi, la città di san Francesco che più di altre ha amato e nella quale tornava periodicamente per ritemprare lo spirito. «Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie», ha lasciato scritto fra i suoi appunti.

A 12 anni aveva iniziato a comunicarsi quotidianamente e non finiva il suo giorno senza la recita del Santo Rosario e l’adorazione eucaristica, convinto com’era che quando «ci si mette di fronte al sole ci si abbronza… ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi».

DaCorrispondenzaRomana

Pubblicato in Cronaca

La tradizione continua.

La tradizione delle decorazioni floreali sembra sia nata a Roma nella prima metà del XVII secolo

Benedetto Drei, responsabile della floreria vaticana ed il figlio Pietro, ebbero l’idea di creare quadri nella basilica vaticana usando “ fuori frondati e minuzzati ad emulazione delle opere del mosaico” in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo il 29 giugno 1625.

Nessuno pensava che questa brillante idea avrebbe superato secoli di vita e si sarebbe diffusa in tutta Italia.

E così’ oggi, la ben più piccola ma fortemente vitale Campora San Giovanni unisce il proprio nome a quelli ben più nomati di Bolsena, Assisi, Spello, San gemini, Noto, Pescasseroli, Subiaco, Chieti, Diano marina, Casamari, Alatri, Sora e diversi altri.

Il grande piazzale antistante la nuova chiesa di San Francesco di Paola si abbellisce di splendidi decori.

Ragazzi e ragazze lavorano per giorni ad abbellire la giù splendida piazza in onore del Corpus Domini e della loro stessa frazione.

Ragazzi che poi scompaiono nell’anonimato ma che restano fortemente nella memoria e nel cuore di chi ha la gioia divedere il loro lavoro.

Impossibile non cogliere l’occasione per ringraziarli ed invitarli a continuare in quello che è un vivo gesto d’amore per la propria cittadina.

Un gesto d’amore che manca in Amantea e che rende prima la frazione di Campora ancora una volta.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Giorno 18 giugno con inizio dalle ore 18.45 si svolgerà la processione del Corpus Domini

Sia ad Amantea che a Campora San Giovanni

Ecco il percorso che seguirà la processione ad Amantea.

Il percorso tratto dalla ordinanza n 46 del 25.6.2017:

 

Piazza Duomo

Via Indipendenza

Corso Umberto Primo

Via Nazionale

Via Libertà,

via Dogana

Via Margherita

Piazza Commercio

Via Vittorio Emanuele,

Piazza Cappuccini

La processione si conclude nella chiesa dei Cappuccini (Santa Maria la Pinta).

Pubblicato in Cronaca

Quest’anno siamo andati alla festa del Corpus Domini di Campora SG dove è stato dato inizio alla tradizione dell’infiorata, dinanzi alla chiesa di san Francesco.

Una celebrazione semplice ma sentita.

E non avendo il dono dell’ubiquità siamo mancati alla celebrazione del capoluogo.

Peraltro arrivarci, provenienti da Campora SG (o da qualsiasi parte della cittadina), diventava difficile, per non dire impossibile.

Intendo con l’autovettura.

Da Catocastro ( per tentare di arrivare fino a prima della chiesa matrice) è vietato. Peraltro alle Clarisse c’era un matrimonio e per tutta Catocastro non c’era un parcheggio.

Chi come Salvatore Basso ha provato da Corso Umberto Primo ha trovato il divieto di sosta su ambo i lati di Corso Umberto primo e via Indipendenza ed è stato costretto a ritornare giù in taverna ad attendere lì la processione. Cioè alla fine.

Una situazione che ha fatto andare in escandescenze un pizzaiolo della piazza che lamentava la impossibilità per i clienti di andare in pizzeria per mancanza di parcheggi.

La processione poi transitava da via nazionale dove la sosta era anche vietata.

In via V Emanuele, invece non c’era in divieto di sosta e le auto erano anche in doppia e tripla fila.

Non solo ma le auto erano tutte al seguito della processione che in sostanza le bloccava.

E non basta. Mancava la solita banda musicale a rendere onore con la propria musica. Una mancanza avvertita da tutti. E tutti a chiedersi come mai. E via di seguito a chiedersi quale banda aveva la competenza di parteciparvi. A chiedersi chi la avrebbe dovuto chiamare ed eventualmente pagare.

Insomma una serie di fatti che hanno lasciato l’amaro in bocca agli amanteani. Domande anche queste che resteranno senza risposta come le tante altre che la comunità si pone via . via che scopre le cose che non vanno.

Un Corpus Domini da dimenticare in fretta.

Come tanto altro, del resto.

Pubblicato in Politica

Una lunga ricerca fatta da tanti dell’azione Cattolica della Parrocchia di San Francesco nella frazione Campora san Giovanni.

Una attuazione ancora più impegnativa

Ragazze e ragazzi( anche quelli meno giovani, ci sembra giusto chiamarli ragazzi per l’impegno e la gioiosa emozione posta in questa vicenda) hanno cominciato presto stamattina. Erano appena le 6.15 quando hanno cominciato a definire le sagome. Poi la pioggia li ha fermato ed ha anche lavato tutto. Non una sola ma più volte.

Ma poi tutto è andato bene ed alla fine di un defatigante ed impegnativo lavorio ecco il risultato che appaga

Una prima splendida in fiorata davanti alla porta della chiesa, un omaggio alla bellezza, al colore, un altro esempio di una comunità che si prova ogni giorno nel suo muovere verso il domani.

Quello che ci sembra giusto, corretto, necessario, indispensabile cogliere e che vogliamo comunicare è che, secondo la nostra visione della comunità camporese, siamo di fronte ad un altro esempio di una frazione che mostra a se stessa ed agli altri il senso della unità, della collaborazione, dell’orgoglio di appartenersi.

Che poi la colla lo strumento della volontà e del bisogno del popolo sia, come in questo caso, la festa del Corpus Domini e l’azione Cattolica , o l’autonomia della scuola, o l’autonomia delle scelte per un futuro migliore, poco importa.

I fiori, il colore, il loro uso sono solo un modo di conoscersi e di mostrarsi.

E che poi gli amici di campora ieri si siamo mostrati orgogliosi del loro fare è solo il lato del loro essere comunità.

E per tutti gli altri un esempio

Ad maiora.

Pubblicato in Cronaca
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy