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interesseRallentano le erogazioni dei prestiti, complice anche una flessione nelle richieste: i dati dell’Abi mostrano però ancora un certo squilibrio tra i prestiti erogati e la raccolta di risparmio tra la clientela. Al termine del 2016 tra il volume dei finanziamenti e quello della raccolta del risparmio si è verificato uno squilibrio di 140 miliardi, con i primi nettamente superiori ai secondi.

In termini relativi, sempre secondo il rapporto pubblicato mensilmente dall’Abi, a Gennaio 2017 complessivamente i prestiti soddisfatti dalle banche sono aumentati dell’1,1%. Si tratta però di un dato aggregato, che cumula i finanziamenti erogati ai privati con quelli aziende. Se si confronta questa percentuale con quella elaborata dai vari comparatori online, si nota però che gran parte delle ricerche online e delle richieste usando siti specializzati come nel caso di un preventivo prestito EspertoPrestiti o simili, non trova seguito non dando luogo ad alcuna richiesta formale.

Il dato che però preoccupa un po’ di più è quello relativo all’andamento dei tassi che coinvolge soprattutto il comparto dei mutui. Infatti vediamo che, anche se non si registra una contrazione delle concessioni dei mutui, ma al contrario si rileva ancora una crescita (inferiore al 2%), si denota un certo aumento del tasso di interesse che passa dalla media del 2,02% al 2,10%. Questo incremento è da imputare soprattutto alla risalita dei tassi di riferimento di quelli a tasso fisso, che costituiscono anche i due terzi dei mutui sottoscritti oggi.

Tuttavia non si rilevano solamente aumenti: i tassi sui prestiti a privati sono ancora scesi, ed infatti si è arrivati ad un nuovo punto di minimo storico, pari a 2,85%. Invece i tassi sui finanziamenti alle aziende tendono ad aumentare leggermente passando dall’1,44% all’1,45% ma la variazione al momento è abbastanza insignificante. Positivo invece il dato sulla discesa delle sofferenze bancarie, che tornano a calare, dopo la risalita record dell’ultimo trimestre del 2016 che aveva fatto preoccupare gli analisti.

Pubblicato in Italia

prest01Da molto tempo, ormai, il costo del denaro è estremamente basso. È il periodo giusto, quindi, per richiedere un prestito o un mutuo. Poste italiane lancia un prestito con tassi di interesse davvero molto convenienti per i titolari di conto Bancoposta. Ma il tasso di interesse, come vedremo più avanti, non è l’unico vantaggio di questo prodotto di finanziamento. Iniziamo subito con l’importo di finanziamento: si possono richiedere importi fino a 30 mila euro da rimborsare in un periodo massimo di 6 anni, ovvero 72 rate. Il tasso di interesse rappresenta una delle migliori offerte del mercato. Su 10 mila euro si può pagare un taeg di poco inferiore all’8%. Ci si può recare in ufficio postale o richiedere il prestito direttamente da casa, comodamente seduti davanti al proprio computer. La procedura, online, è molto comoda. Basta collegarsi, infatti, al sito di Poste, accedere al proprio conto corrente online e compilare i campi del form con tutti i dati richiesti.

Se fino ad ora vi è sembrato che i prestiti per clienti bancoposta click siano a condizioni molto vantaggiose, e se vi è anche sembrato fosse molto facile richiederlo standosene comodamente seduti a casa propria, allora vi manca ancora la parte migliore. Infatti, ed è questa, probabilmente, una delle più grandi novità nel settore, la rata è flessibile. Cosa vuol dire? Significa che la rata mensile che verrà addebitata sul proprio conto Bancoposta può essere riotta a proprio piacimento. Ed a proprio piacimento può essere anche aumentata. La situazione economica attuale è sempre più variabile, ed in un contesto del genere è sempre più difficile prevedere gli scenari futuri, anche a breve e medio termine. È, pertanto, sempre maggiore il desiderio da parte della clientela di avere un finanziamento che possa seguire quelle che sono le esigenze dettate dalla contingenza del momento. In altre parole una particolare condizione del mercato, ed una contingenza economica quale quella attuale hanno fatto emergere delle esigenze da parte della clientela. I clienti hanno chiesto ed hanno ricevuto il dovuto ascolto da parte di chi ha definito le caratteristiche di questo prodotto di finanziamento.

Aumenta o riduci la tua rata mensile a tuo piacimento

Cosa bisogna fare per variare l’importo della rata? La risposta è molto semplice: basta aver rimborsato i primi sei mesi di rata mensile. Dopo questo periodo se il cliente si accorge che l’importo della rata è troppo oneroso è possibile ridurre l’ammontare della stessa aumentando la durata del finanziamento. Viceversa, e per ragioni diverse, il cliente potrebbe voler decidere di rimborsare una rata maggiore. In questo caso, ovviamente, accadrà il contrario e cioè il periodo di finanziamento si accorcerà. La riduzione o l’aumento della rata ogni mese avvengono gratuitamente. La versatilità di questo prodotto non finisce qui: è possibile saltare una rata e spostarla alla fine del finanziamento per un massimo di tre volte. Questo può accadere, come nel caso del cambio dell’importo della rata, una vota rimborsate le prime sei mensilità del finanziamento. Infine, e non è da trascurare, non sono previste spese di istruttoria, spese di invio comunicazioni e incasso rata, e spese di imposta di bollo/sostitutiva.

Probabilmente ad oggi questo prodotto di finanziamento di Poste Italiane risulta essere uno dei migliori prodotti nel settore prestiti. Per la sua economicità, per la sua versatilità, e per la comodità nel richiederlo comodamente online.

Maggiori su www.bancopostaclick.it dove è presente la documentazione ufficiale del prodotto di Poste Italiane.

Pubblicato in Economia e Finanza

prestito

Negli ultimi tempi è boom di prestiti a pensionati. Da un lato il motivo è che si tratta di una categorie molto gradita alle banche per via della loro rendita certa; dall’altro sono aumentate le motivazioni, e quindi le richieste, da parte dei pensionati: cure mediche, acquisto casa, spese per viaggi, rette universitarie per i nipoti, liquidità per se stessi o per i propri figli.

Una delle più popolari forme di finanziamento è sicuramente la cessione del quinto nella quale l’accordo avviene direttamente con l’Inps che paga la rata detraendola dalla pensione mensile per un importo che non deve superare, appunto, un quinto del reddito. Ci sono, ovviamente, delle condizioni da rispettare ma l’importo finanziabile è abbastanza alto, il periodo di rimborso abbastanza lungo, e i tassi, trattandosi di convenzioni con l’Inps e quindi di grandi numeri, sono molto vantaggiosi.

Oltre la cessione del quinto sono diverse ed anche varie le modalità di finanziamento ed anche più numerosi sono gli istituti di credito cui ci si può rivolgere. È necessaria la presentazione di un documento di cedibilità della pensione che serve anche a calcolare la cifra massima di finanziamento ottenibile. Questo documento va presento all’istituto di credito che, effettuate le sue verifiche, deciderà se concedere o meno il finanziamento e la rata massima ottenibile. I migliori prestiti veloci per pensionati vengono richiesti ad una società affiliata con l’Inps. In questo caso si risparmia del tempo perché le comunicazioni avvengono direttamente da parte dell’Inps.

Con Findomestic è necessario avere un reddito, risiedere in Italia ed avere meno di 75 anni. Findomestic prevede convenzioni con pensionati Inps, Inps ex Enplas ed Inps ex Inpdap, concede presti veloci nella fase di erogazione che possono essere utilizzati per qualsiasi scopo, e non sono previste spese di apertura pratica né imposte di bollo.

Con Compass si può richiedere un finanziamento anche ai clienti di età superiore ai 70 anni. L’importo erogabile può raggiungere i 75000 euro, senza spese di intermediazione e con rate costanti. Non serve la presenza di un garante ed il periodo massimo di finanziamento è di 10 anni.

Con Poste Italiane il finanziamento può essere richiesto anche in presenza di altri finanziamenti in corso, non è necessario avere un conto corrente, non è prevista nessuna commissione accessoria e spese extra per una eventuale estinzione anticipata. La cessione del quinto è coperta da un’assicurazione sulla vita, a carico della banca e prevista obbligatoriamente dalla legge.

Con Monte dei Paschi di Siena i prestiti erogati ai pensionati non prevedono alcun costo di gestione della pratica, ed anche in questo caso sono coperti da una garanzia assicurativa a favore degli eredi. L’importo massimo finanziabile è di 60000 euro.

Con Intesa SanPaolo si può richiedere una cessione del quinto per un importo non superiore a 52000 euro rimborsabili in un periodo di tempo che va dai 2 ai 10 anni. Il finanziamento si deve estinguere prima di raggiungere l’età di 80 anni.

Con Unicredit l’importo richiedibile massimo è di 69.000, restituibile in un periodo compreso tra i due e i dieci anni. Anche in questo caso è necessario sottoscrivere una copertura assicurativa, sempre a tutela degli eredi in caso di decesso del cliente prima della restituzione dell’intera somma. I tassi di interesse possono scendere anche al di sotto del 7%.

Pubblicato in Economia e Finanza
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