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Lamezia terme. Una giornata di riflessione e approfondimento sullo stato del Partito democratico in Calabria, per un produttivo lavoro di ricerca delle ragioni e delle idee sulle quali costruire la prospettiva di un partito che deve tornare ad essere protagonista della ricostruzione democratica, a partire dai maggiori centri urbani della nostra regione. A rispondere all’appello del coordinamento regionale del Pd calabrese, retto da Giovanni Puccio, hanno risposto segretari di circoli, sindaci, amministratori provenienti da tutta la regione, i protagonisti vivono quelle realtà nelle quali si misura il grado di maturità di una moderna cultura di governo, che sappia mediare e dirigere le contraddizioni e i conflitti verso lo sviluppo e la crescita sociale e civile.

Presenti, tra gli altri, i deputati Alfredo D’Attorre, commissario regionale e componente della segreteria nazionale del Partito, Nico Stumpo, la senatrice Doris Lo Moro, l’europarlamentare Mario Pirillo. A rappresentare il gruppo regionale democratico, il consigliere Tonino Scalzo. Al tavolo della presidenza, oltre a Puccio e Stumpo, Sebi Romeo, Luigi Guglielmelli e Milena Liotta.

Puccio ha parlato di “una forte iniziativa politica per recuperare il rapporto con i cittadini e restituire autorevolezza alla politica che solo affrontando le questioni drammatiche, a partire dal disagio sociale e dai problemi, può permettere al Pd di rimettersi in cammino – ha affermato ancora – dando autorevolezza ad un partito che ha davanti delle sfide importanti. A partire dalla costruzione di un’alternativa credibile a questo governo regionale di centrodestra”.

“Un seminario per riflettere su un tema importante: perché il centrosinistra arretra nelle aree urbane della Calabria – ha affermato invece l’on. D’Attorre -. E’ una riflessione che riguarda sia il sistema degli enti locali, che va ripensato in Calabria e al Sud soprattutto nel rapporto con un regionalismo “malato”, che va destrutturato completamente. Ma riguarda anche il partito, che probabilmente nelle città più che altrove fa fatica a trovare linguaggi, forme di presenza sul territorio, interlocuzione con nuovi ceti e con le nuove povertà, un partito che segna il passo. Il voto delle Politiche e anche delle Amministrative in alcune grandi realtà ci deve far riflettere e interrogare anche sul nostro modo di essere sul territorio”.

Temi importanti come il radicamento partendo dall’attenzione bisogni, ad un disagio sociale sempre più allarmante, e quindi passando alle proposte da mettere in campo per dare risposte concrete alle istanze della collettività che aspetta segnali concreti di partecipazione. Temi che devono essere alla base della discussione congressuale che – come ha avuto modo di affermare Stumpo nelle conclusioni del seminario – non deve essere un’occasione di scontro e ulteriore frazionamento della classe dirigente, ma rappresentare un’imperdibile opportunità di costruzione di un progetto politico condiviso dal quale ripartite. Di congressi ha parlato anche D’Attorre a margine dell’incontro. “I congressi territoriali vanno fatti assolutamente il prima possibile, in Italia e soprattutto in Calabria. Io appoggio fortemente la proposta del segretario Epifani di tenere i congressi territoriali, compreso quello regionale, il prima possibile, e prima del congresso nazionale – ha affermato D’Attorre -. E’ il momento di smetterla con le furbizie, di guardarci negli occhi e di dirci con lealtà e sincerità cosa vogliamo fare”.

 

“Il Pd oggi, come un tempo l’Ulivo – ha affermato Guglielmelli – non riesce ad essere egemone nelle aree urbane sia quando il centrosinistra era al governo regionale e nazionale, sia quando non lo era. Registriamo l’esistenza di un voto che è caratterizzato da una grande mobilità, soprattutto nell’ambito delle aree dove è più forte il disagio sociale. Questo significa che c’è un vuoto di domanda politica che non riusciamo ad intercettare, lasciando spazio al Movimento 5 Stelle. Il Pd è in grado di intercettare il voto di opinione, deve essere una sfida ulteriore da raccogliere, cosa che possiamo fare prima di tutto costruendo una comunità nel Partito, con maggiore impegno e generosità, ritornando a progettare la nostra proposta politica”. Tra i numerosi interventi, anche quello del coordinatore cittadino di Catanzaro Beppe Marcucci, e di Consuelo Nava esperta di aree urbane che ha parlato del partito nelle città, ed in particolare del sistema economico legato alla fragilità del sistema urbano. “Città come ponti di comando – afferma – se non ci sono città degne di questo nome non c’è sviluppo”. Operativo Sebi Romeo lancia all’assemblea tre proposte: una consulta degli amministratori che si occupino con continuità delle aree urbane, più attenzione alle realtà territoriali e al rapporto con l’Europa. “Prendiamo meno voti nelle città perché siamo meno presenti: ci sono realtà dove non ci sono circoli – afferma Romeo – dobbiamo, quindi, ripartire da una mappatura delle città e delle aree urbane”. Le conclusioni dei lavori sono toccate al deputato Nico Stumpo. “La politica ha bisogno di fare proposte concrete – ha affermato – per questo dobbiamo guardare con attenzione alla conoscenza dei problemi, che spesso ci sfugge”. Stumpo parla di “crisi sociale” e di “crisi del consenso” le cui ragioni spesso sfuggono e che “vengono comunque amplificate nelle aree urbane. Dobbiamo fare attenzione alla crisi demografica che il partito significa crisi della rappresentanza – ha detto ancora -. In Calabria il congresso deve essere fatto, ad ottobre, se affronta questo temi. E l’incremento demografico interno al partito non si fa né con le tessere né con le primarie: sei anni di primarie non ci hanno restituito un consolidamento del consenso”. Stumpo, quindi, lancia i grandi temi del congresso: disagio sociale, infrastrutture, qualità delle università per fare in modo che i giovani calabresi non siano costretti a migrare per poi restare lontano dalla regione, sanità, sviluppo a partire dalla legalità. In poche parole: un nuovo meridionalismo. L’importante è arrivare ad una proposta che significa progetto politico, senza dispersioni e frazionamenti per costruire “il Partito democratico di tutti”.

NdR Francamente ci sembra si sia persa l’occasione per riflettere a fondo.

Pubblicato in Lamezia Terme

Ecco cosa dice Salvatore Pirillo del circolo del PD di Amantea:

“La solerzia e la puntualità con cui l’Amministrazione Tonnara sceglie la stampa per raccontare fandonie vorremmo venissero utilizzate, invece, per cercare di affrontare le numerose criticità che affliggono la comunità e che non ricevono alcuna soluzione oramai da tempo. È comprensibile il crescente nervosismo di Tonnara. Il Partito democratico di Amantea ha avviato, con successo, una campagna di ascolto e confronto sul territorio e nei quartieri con lo spirito di interpretare un diffusissimo malessere della città che è la conseguenza di una bocciatura clamorosa della gestione settennale di Tonnara. Ed in ogni via, in ogni quartiere, in ogni realtà incontriamo malessere e abbandono. Incontriamo una latitanza del Comune e dei suoi amministratori. Incontriamo problemi irrisolti, promesse fallite e speranze tradite.

Sulla questione della bocciatura del dimensionamento scolastico da parte del Tar, l’Amministrazione continua a mentire pensando di potere prendere in giro la città. Ma si sono dimenticati che a fare ricorso contro Tonnara sono stati cittadini di questa città? Ma si sono dimenticati che le istanze di questi concittadini non sono state minimamente tenute in considerazione dall’Amministrazione comunale? Si sono dimenticati che i cittadini di Campora - che legittimamente chiedevano di essere sentiti ed ascoltati – all’epoca non sono stati nemmeno ricevuti dal Sindaco e dall’Amministrazione? E che sono state chiamate addirittura le forze dell’ordine per impedire agli stessi di interloquire con l’Amministrazione?

Noi non siamo Cassandre. Ci limitiamo a leggere e chiedere conto di fatti gravi per la città, di cui porta la responsabilità esclusiva la Amministrazione Tonnara. La revoca del contributo di 350 mila euro sulla raccolta differenziata non è una invenzione del Partito Democratico ma - purtroppo – formalizzato da atti della Regione Calabria. Quella Regione Calabria che ha lo stesso colore politico di Tonnara e soci : il centrodestra. E dispiace constatare che nonostante una richiesta di consiglio comunale straordinario inoltrata dai consiglieri di minoranza ancora oggi – a distanza di diverse settimane – non sia stato convocato il civico consesso. In spregio alle regole ed alle norme e con l’arroganza tipica degli uomini solo al comando che pensano di non dover rendere conto a nessuno. Così non è caro Tonnara. Arriverà il tempo in cui dovrai rendere conto del tuo operato alla città. Dei tuoi fallimenti e dei danni irreparabili che hai inferto in sette lunghissimi anni ad Amantea. Ovunque, anche amici a te cari, ti stanno incitando a mollare, ad amare questa città e mettere fine a questo quotidiano disastro. Ovunque. Che cosa aspetti? Ma può mai una indennità di carica valere così tanto rispetto alla dignità di consentire ad Amantea di uscire da questo baratro?

Su una cosa siamo d’accordo: invochiamo sempre di più le tue dimissioni. Lo stiamo facendo noi. Ma è davvero strano che tu senta solo il nostro invocare e non le urla di dimissioni che provengono dalla città e dai cittadini.

Ing. Salvatore PIRILLO 18-06-2013 SEGRETARIO PD AMANTEA

Pubblicato in Politica

Stamattina abbiamo avuto notizia che il Tar Calabria, sezione Seconda, di Catanzaro, con sentenza n.661 del 12 giugno 2013, ha accolto il ricorso presentato da un folto gruppo di Camporesi per l'annullamento della delibera del Comune di Amantea n. 240 del 21/10/2011, avente ad oggetto: "Dimensionamento scolastico - proposta di Riorganizzazione Scolastica per gli Istituti Scolastici di Scuola dell'Infanzia, primaria e secondaria di primo grado".

La delibera comunale è priva di ogni fondamento normativo e, pertanto, ne è cessata la sua efficacia. Ci troviamo così di fronte ad un ennesimo pastrocchio in cui si è ricacciata la Giunta Tonnara. Una ennesima dimostrazione della inidoneità dell’amministrazione Tonnara che, sul tema del dimensionamento, non è stata in grado a suo tempo di contemperare i vari interessi in gioco e di ascoltare le legittime e comprensibili istanze di una larga fetta di comunità che reclamava ascolto.

È da molto tempo che Tonnara non ne azzecca una. Dopo il clamoroso flop sulla raccolta differenziata arriva un altro flop sul dimensionamento.

Una amministrazione che crea soltanto problemi alla città e che ha dimostrato anche in questa occasione di prestare il fianco a censure e critiche. Questa volta è il Tar a bastonare Tonnara. Comprendiamo che Tonnara abbia tanti e seri problemi interni e che la sua preoccupazione sia al momento solo quella di barcamenarsi tra richieste di assessorati e defenestrazioni, rinnovi di incarichi e piroette sulle proroghe di servizi. Tutte ciò che non interessa in alcun modo la città ed i cittadini.

Ed allora le dimissioni sarebbero la soluzione giusta ed opportuna per dimostrare un po’ di dignità e per evitare che Amantea continui a vivere in uno stato di vergognoso abbandono.

Salvatore Pirillo - segretario PD Amantea

Pubblicato in Politica

Amantea. Proseguono gli incontri pubblici dei Democrat del circolo di Amantea con gli Amanteani tutti . E’ stata la vota degli abitanti della bella Frazione di Coreca e di quelli della Marinella.

Una riunione tenutasi presso l’Hotel Mare Blu di Franco Suriano.

Un incontro affollato e partecipato il che continua a dimostrare la voglia di partecipazione degli Amanteani alle scelte democratiche del paese

Inutile , forse, segnalare che sono state rappresentate mille ragioni di contestazione verso il governo della nostra cittadina( tanto più quello attuale, ma forse quello di ogni tempo, come hanno espressamente dichiarato nei loro interventi) che ha dimenticato anche Coreca ( come tante altre parti della nostra città e tanti altri concittadini), dimenticando che questa bella frazione non è dei Corachesi ma della intera città.

A ricordarlo anche l’intervento di un rappresentante delle Forze di Polizia che da 13 anni ha scelto Amantea, e Coreca in particolare, per le sue vacanze e per tutti i suoi giorni liberi, comprandovi casa, e che è intervenuto per ricordare che ci sono migliaia di persone come lui innamorate della nostra città ma fortemente arrabbiate per situazioni inaccettabili che durano da tempo “ mancanza di parcheggi, strade piene di buche, marciapiedi mancanti, spiagge sporche, mancanza di illuminazione pubblica”.

Ed è stato un fiume in piena , difficile da tenere sotto controllo (ma chi voleva farlo, poi) e che, ben al di là delle amare riflessioni sul valore attuale della politica, ha chiesto fortemente di avere una amministrazione che viva i problemi del territorio e della sua gente, che promuova Amantea in tutte le sue parti e la tuteli in tutte le sue espressioni ad iniziare da quelle che possono essere treni per lo sviluppo del turismo.

Tantissimi gli interventi (impossibile riportarli tutti visto che l’incontro è durato più di due ore) tra cui è indispensabile da segnalare quello del giovane Alberto Miraglia che ha fatto gli onori di casa, e che nei giorni scorsi aveva provveduto personalmente ad invitare molti degli abitanti di Coreca e della Marinella.

Tante anche le denuncie di abusi e di comportamenti inaccettabili, sia dal punto di vista del civismo che del rispetto della stessa legge, ed in uno di tantissime omissioni e dimenticanze in un quadro di lontananza continua , se non di abbandono, da parte della pubblica amministrazione ma anche di cosciente consapevolezza di un forte cambiamento del quale il PD per voce dei tanti intervenuti intende farsi carico.

In questa nuova logica di governo condiviso della città il PD per bocca del suo segretario Salvatore Pirillo ha dichiarato :“ Il rumore dei bisogni degli Amanteani si fa tuono ed è sempre meno tollerabile il silenzio dell’amministrazione verso i problemi della gente”

Per questo Pirillo e Rubino, nei loro distinti e specifici ruoli, invitano “ quanti volessero ad unirsi al circolo perseguendo la strada dell’ascolto e della lotta democratica per il bene della città”.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

Paola, domani 15 aprile i dirigenti del circolo del Pd di Paola incontra i cittadini al rione Colonne.

Questo primo incontro è fissato per le ore 19 e si terrà nei locali dell’ex Istituto professionale, in Rione Colonne.

Dopo Amantea, inizia così anche a Paola la campagna di ascolto della cittadinanza

Anche nella città di San Francesco da Paola, elemento comune di questa “nuova politica” del PD è la riaccensione del dialogo tra il partito e la cittadinanza.

Il PD inizia i suoi direttivi itineranti per ascoltare le problematiche della zona, per raccogliere suggerimenti ed opinioni e trasformarle in proposte.

Pubblicato in Paola

Seguendo il filone di incontri con la comunità amanteana, in primis con quella lontana dai centri di potere, quella di fatto dimenticata, quella che non ha voce sufficiente per farsi sentire, nei suoi bisogni, nelle sue necessità, il Circolo PD di Amantea ha incontrato gli abitanti della popolosa frazione Gallo di Amantea, ai quali si sono uniti gli abitanti della medesima località ma chedipendono dal comune di San Pietro in Amantea.

L’incontro si è svolto nel frantoio Magnone ed allo stesso hanno partecipato, oltre a diversi iscritti del circolo PD , moltissimi residenti nel borgo rurale. Ha preso la parola il segretario Salvatore Pirillo che ha spiegato la scelta del Partito Democratico di non attendere più la voce degli iscritti e degli amanteani, ma di incontrarli lì dove operano e vivono in quello che è una ferma volontà di dare attenzione alle esigenze della popolazione che non ottiene il giusto interesse da parte dell’amministrazione comunale e, di conseguenza, tantomeno da parte dell’ente provincia e dell’ente Regione.

Ha di seguito preso la parola il consigliere di minoranza Antonio Rubino il quale ha garantito una ancor più maggiore considerazione in termini di stimolo alla soluzione dei problemi della borgata da parte delle pubblica amministrazione.

In questa ottica i numerosi e ripetuti interventi dei naturali della borgata i quali hanno parlato dei problemi della zona e delle necessità dei suoi abitanti .

E’ emerso che le strade versano in condizioni così pietose da rendere problematico il servizio scuolabus ed il soccorso del 118: è stato raccontato che recentemente un marito ha dovuto prendere in braccio la moglie e portarla verso l’autoambulanza che non poteva arrivare fino alla loro abitazione.

E’ emerso che la intera borgata ha l’acqua potabile solo grazie al comune di San Pietro in Amantea, per quanto talora insufficiente e la assurdità che una zona ricchissima di acqua che deve essere servita dalla Sorical. Sono 30 anni che il Comune di Amantea disattende l’impegno di realizzare un pozzo artesiano indispensabile alle esigenze della borgata.

Il terzo problema è certamente la rete fognante che appare essere stata realizzata senza opportuna preventiva progettualità intercomunale. In tale servizio sono state denunciate tante insufficienze progettuali.

Due ore di dibattito, di discussione, durante i quali sono sorti diversi altri problemi minori e che si sono concluse con precisi impegni assunti dal circolo del PD quali un prossimo incontro più tecnico al quale sarà chiesta la partecipazione del Comune di San Pietro in Amantea.

Un incontro di intensa democrazia partecipata che ha indotto uno dei partecipanti ad affermare: “Grazie, è da 35 anni che noi di Gallo non partecipavamo più ad un incontro con la politica ma per parlare dei nostri problemi”. Una dichiarazione che riempie di orgoglio e che ci induce a continuare su questa strada.

La prossima riunione aperta si terrà in località Colongi venerdì 19 aprile alle ore 19.

Salvatore Pirillo

Pubblicato in Politica

Che confusione ! Ai voglia che Napolitano fa finta di pensare. Il Governo è già fatto e proprio per questo Bersani non è salito sul colle. Seguiteci.

Napolitano vista la confusione ha imposto una pausa di riflessione.

Napolitano sa che :

  1. a)Enrico letta ( che ha sostituito Bersani: ma perchè?) ha dichiarato che il PD sosterrà le scelte del Presidente; che il PD non vuole un governissimo con il PDL( lo condizionerebbe troppo ed alla fine resterebbe sputtanato); ma sa anche che se si andasse a votare con la stessa legge sarebbe un dramma. Peraltro il rischio di perdere le elezioni significherebbe la perdita di tantissimi posti di onorevole!! Cosa certamente non di interesse dei deputati del PD!!!
  2. b)Anche Alfano dichiara che il PDL si rimette al Presidente. Come mai, visto che i sondaggi lo vedono vincente rispetto al PD ed al M5S?. La risposta potrebbe essere doppia: La prima è che teme un governo ancora più a sinistra ( con persone nuove, con programmi simili al proprio) che potrebbe attrarre i voti del M5S. La seconda è che ci sia un accordo sulla presidenza della repubblica ed altro di interesse del cavaliere.
  3. c)Il M5S sa che è molto difficile se non impossibile che si possa fare un inciucio tra PD e PDL. Gli italiani non perdonerebbero al PD questa scelta. Ed allora osano, forse l’ inosabile. Se andassimo alle elezioni visto il pessimo risultato di un PD, che comunque aveva raggiunto la maggioranza alla camera, visto che con Renzi leader si andrebbe ad un governo PD e PDL, sceglierebbe molto probabilmente il partito di Grillo. E Grillo questo o sa!

Il Presidente pensa davvero che nominando qualcun altro si riuscirebbe a fare un governo? E’ questo che teme Bersani che quindi non è andato al Colle sapendo di avere perso tutto?

Ma davvero il presidente Napolitano dopo aver osato l’inosabile nel novembre 2011 , scegliendo ahimè Monti, oggi può lasciare l’Italia senza un Governo? Come in effetti siamo adesso!

E davvero perderà la faccia di fronte all’Italia , all’Europa ed al Mondo, LUI che ha tenuto ferma la barra del timone di una nave che adesso rischia di andare alla deriva e di affondare?

Davvero scontenterà la UE, la Merkel, Confindustria, le OOSS? Stentiamo a crederci. Per questo riteniamo che chieda a tutti responsabilità, ad iniziare dal PD, e facendo continuare Bersani.

Tanto LUI sa che nello stesso PD circola la data delle prossime elezioni : il 14 luglio 2013.

 

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo:

Riunione aperta a Campora San Giovanni venerdì 15 marzo ore 19 nei locali in Corso Italia 41

In occasione della partecipata riunione svoltasi la scorsa settimana presso la sede del Partito Democratico di Amantea in largo Via Nuova, il direttivo insieme a molti componenti del circolo ha inteso programmare numerose iniziative da tenere sul territorio comunale al fine di avvicinarsi ulteriormente ai cittadini e avere cognizione delle reali problematiche. Infatti dagli intervenuti è venuta fuori l’esigenza di “uscire dalla sede” e stare in mezzo alla gente. La prima tappa in senso temporale, su sollecitazione del tesoriere David Viola e degli amici di Campora San Giovanni, vedrà impegnato il circolo PD Amantea guidato da Salvatore Pirillo, a Campora San Giovanni venerdì 15 marzo ore 19 nei locali in Corso Italia 41.

“Questa sarà la prima tappa di tante altre nelle quali incontreremo e ascolteremo le esigenze dei cittadini e accoglieremo i sentori dell’intera popolazione. La casa cantoniera, il porto turistico, la problematica della scuola e molti altri saranno i temi sui quali discutere per cercare di portare all’attenzione dell’Amministrazione comunale le problematiche che da tempo non trovano risposte. Vogliamo dare un contributo concreto alla costruzione di una piattaforma programmatica che miri a migliorare i servizi alle imprese, la logistica e le infrastrutture di collegamento alle aree industriali. I cittadini devono pretendere che gli amministratori assumano impegni concreti da attuare in tempi certi ed abbiano la capacità di individuare le risorse spendibili rifuggendo dalla facile e solo demagogica comunicazione propagandistica, nel mentre molti concittadini perdono il loro posto di lavoro.” fa sapere il Segretario Salvatore Pirillo.

Il circolo PD di Amantea, che si propone come soggetto politico sul territorio, è composto da giovani, meno giovani impegnati in politica sin dagli anni ’50, professionisti, rappresentanti istituzionali che collaborano con passione e con i quali settimanalmente si discute. Le riunioni di circolo del venerdì sono occasione di forte presa di posizione su temi di attualità. Le aree tematiche istituite quali quelle della Cultura della legalità, dell’Ambiente e difesa del territorio, dell’Attività produttive, dell’Arte e la Cultura, delle Politiche giovanili e sport e le Politiche sociali, saranno i motori di ricerca per l’ascolto dei reali bisogni della cittadinanza.

Il circolo PD di Amantea nel rinnovare l’invito a quanti volessero partecipare coglie l’occasione per lanciare lo slogan “AMANTEA E CAMPORA SAN GIOVANNI SONO ANCHE TUE” che ci accompagnerà anche nei successivi incontri. Per coloro i quali volessero contattarci e dare il loro contributo alla discussione potranno scrivere all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

La sola vera risposta alla demagogia è la partecipazione democratica. La crisi della democrazia non si combatte con “meno” ma con “più” democrazia. E’ noto che il progetto di trasformazione civile, economica e sociale sia vitale e per buona parte ancora da mettere in atto, ma è altresì importante dire che esistono collettivi che si propongono per il bene della comunità e che intendono stabilire relazioni durature candidandosi quali soggetti attivi per le istanze della città. Il Pd di Amantea raccoglie questa sfida e rilancia sui binari del dialogo e confronto.

Amantea 14 marzo 2013

                                                                                                                   Circolo PD AMANTEA

Pubblicato in Campora San Giovanni

Partiamo da una affermazione resa dall’Osservatorio Politico-Istituzionale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria in un incontro coordinato dal prof. Pietro Fantozzi, ed al quale hanno partecipato i professori Antonio Costabile, Marino De Luca, Roberto De Luca e Guerino D’Ignazio.

L’attenzione del gruppo di studio si è concentrata intorno al fenomeno Grillo, letto come “una autentica rivoluzione del sistema politico italiano, destinata a produrre effetti la cui portata e consistenza è, oggi, difficile da prevedere sia a livello nazionale che a livello locale”

La seconda affermazione è che “dichiarazioni positive sull’esito del voto fatte dai maggiori partiti, appaiono di fatua consistenza rispetto all’incredibile esplosione di questo movimento”.

L’ultima considerazione degli Universitari è che siamo in presenza di un “AVVISO DI SFRATTO” accolto con “sufficienza” dai partiti o raggruppamenti storici, un avviso di sfratto che diverrà esecutivo , ad ogni livello, se non si capirà che la strada UNICA percorribile è quella di fare una politica fondata sui bisogni della gente, gente che deve essere costantemente e quotidianamente il punto di riferimento della politica.

Nessuna lobby, nessun sistema di potere, nessun interesse familistico, nessuna tutela dei pochi a danno dei molti, potrà più essere accettata, a NESSUN LIVELLO.

Ma vediamo i dati di Amantea

Senato                        Camera                       Differenza

Elettori                                   6929                            7733                           804

Bianche                                  168                              151                             -3

Nulle                                      236                              307                             +71

Validi                                     6525                            7279                           754

                                                                                   7275                           736

Voti ottenuti( tra parentesi le percentuali)

PD                                          1521(23,31)                1703(23,40)                182 ( -0.09)

SEL                                        322( 4,93)                   333(4,57)                    11(- 0.36)

CD                                         234(3,59)                    71(0.98)                      -173

SOMMANO                          2077(31,83)                2107(28,95)                30(-2,88)

(sintesi: i tre partiti del CS non intercettano i voti dei giovani)

PDL                                       1645(25,21)                1700(23,35)                55(-1.96)

Fratelli d’Italia                       62(0,95)                      59(0.81)                      -3(-0,14)

La Destra                               100(1,53)                    61(0,84)                      -39(-0,69)

Sommano                               1807 (27,69)               1820(25.00)                13(-2,69)

(sintesi: i tre partiti del CD non intercettano i voti dei giovani)

Movimento 5Stelle                 1766(27.07)                2240(30,77)                474(3,70)

(sintesi: il Movimento intercetta i voti dei giovani. Ergo i giovani soffrono la imperfezione dei loro problemi da parte del CS e del CD)

Monti                                     465(7,13)                    450(6,18)                    -15(-0.95)

UDC                                                                          165(2,27)

FLI                                                                            65(0.89)

Sommano                               465(7,13)                    680(9,34)                    215(2.21)

(sintesi : un voto fortemente familistico più che partitico!)

Rivoluzione civile                  138( 2,11)                   176(2,42)                    38(0.31)

Altri                                        392 (6,01)                   256                             -136

Riflessioni generali:

Prima: Il PD raccoglie il 23.40% ben superiore al 21,78 a livello provinciale.

Seconda: il Centro Democratico passa da 71 voti alla Camera a 234 al Senato. Il candidato al Senato, cioè, prende 173 voti in più.

Terza : SEL sembra avere uno zoccolo intoccabile di 320/330 voti. Soltanto 11 voti in più alla Camera. Ovvio che SEL non abbia intercettato il voto giovanile. Anche SEL però supera la percentuale provinciale.

Quarta : I principali partiti del Centro sinistra hanno uno zoccolo intoccabile di 2080/2100 voti. Soltanto 30 voti in più alla Camera contro 800 elettori in più. Per questo alla Camera la percentuale scende di ben TRE PUNTI. Pur tuttavia i tre partiti con leader Bersani ad Amantea superano la percentuale provinciale.

Quinta: Il PDL ha uno zoccolo duro di 1645/ 1700 elettori. Prende solo 55 voti dei giovani( su 800). Il PDL raggiunge una percentuale leggermente superiore a quella provinciale

Sesta: Fratelli d’Italia è costantemente intorno a 60 voti( sembra quasi un nucleo familiare)

Settima: La Destra cala di quasi il 40% dal Senato alla Camera. Dato spiegabile solo con un candidato al Senato.

Ottava: I principali partiti del Centrodestra, in sostanza, dal Senato alla Camera perdono il 2,69%, quasi la stessa situazione del PD

Nona : Il Movimento 5Stelle passa dai 1766 voti al Senato ai 2240 della Camera, intercettando, cioè, 474 voti degli 800 giovanili e diventando il primo partito ad Amantea. E’ il voto più sorprendente. Il Movimento 5Stelle, invece, supera abbondantemente il dato provinciale.

Decima : I voti della Lista Monti si attestano tra il 465/450. Il dato sorprendente è che la lista perde 15 voti alla camera. Non intercetta cioè il voto giovanile, anzi perde consenso.

Undicesima: Incredibile il voto dell’UDC alla Camera. SOLO 165 voti. Il 2.27 % contro il 4,39 a livello provinciale. E’ questo il principale dato elettorale. Dove sono finiti i voti di un UDC che ha ben 4 amministratori al governo della città?( Gianfranco Suriano, Pasquale Ruggiero, Michele Vadacchino ,Biagio Miraglia). Sembra che il dato della lista Monti contenga i reali voti dell’UDC. Ma perché? Quale significato ha questo comportamento? Quale messaggio è stato mandato? Ed a chi?

Dodicesima: Liquefazione del FLI .Parliamo di uno dei pochi partiti ad Amantea che hanno una sezione. Abbiamo contato più gente in certi convegni con Angela Napoli che voti al FLI.

Tredicesima: Rivoluzione Civile si muove tra i 138 voti del Senato ed i 176 della Camera. Intercetta, cioè, 38 voti giovani.

Conclusioni:

Amantea si avvia verso i tre grandi partiti ( Centrosinistra, centrodestra, Movimento5Stelle)

Si liquefanno gli “ensemblement” elettorali delle ultime consultazioni comunali. Resta in piedi solo quello di Tonnara: ma reggerà? E quanto?

Pubblicato in Cronaca

La delusione sul volto di Bersani dopo il voto è palese. Ed è concentrata ed espressa dalla frase “ Siamo arrivati primi , ma non abbiamo vinto”. Il silenzio, invece, negli altri. Ancora una volta lo lasciano solo a prendersi le bastonate. Intanto il vecchio establishment del partito concorda cosa fare, a chi farlo fare, con chi farlo e con chi farlo fare. La mina impazzita del Movimento 5Stelle è vigile e non intende scendere a compromessi, quantomeno se il paese non viene governato con il popolo e non contro il popolo. La prova di quanto sopra nel fatto che lo spread è salito(il che vuol dire che ormai il mondo, ma soprattutto l’Italia è governata da poteri diversi dallo Stato e che autarchia ed autonomia sono solo meri concetti lontani dalla realtà) e che le azioni delle banche sono state svendute ( il che significa che la Borsa reagisce visto che le banche sono ormai senza protettori istituzionali). Un’altra prova nel silenzio del “ Terzo polo” la cui casiniana bocca è stata zittita dal risultato elettorale che ha massacrato l’UDC. Una ulteriore prova nel dramma della lega che subisce una fortissima debacle che Maroni-Yoghi tenta di mascherare con un pletorico “ Missione compiuta” riferendosi al dato regionale della Lombardia che resta l’unico suo dato positivo. E potremmo continuare a lungo, parlando di Fini, di Di Pietro, eccetera .

Ed allora non resta che il PD, che non vorremmo diventasse sempre più il PDv ( Partito dei vecchi). Il PD per sopravvivere a se stesso, per tentare di avere voce e governare il paese, non può solo affidarsi alla figura di Bersani, operaio in maniche di camicia, di Bersani del “lo dico con chiarezza”, di Bersani dell’antiberlusconismo, di Bersani del “non siamo qui mica per pettinare le bambole”.

Ormai l’Italia vuole una sinistra non solo democratica, ma soprattutto moderna, slegata da posizioni storicamente datate, da establisment datato e non solo culturalmente.

L’Italia vuole una sinistra che non somigli così tanto alla destra ( vedi banche et simili).

L’Italia vuole una sinistra che sia “giovane”, fatta di giovani, che comprendano il malessere dei giovani e che “facci qualcosa”- direbbe l’ormai fuori moda Fantozzi- , E SUBITO

Ma immediatamente, prima che, ancorpiù, il “nuovo” popolo della sinistra si sposti, come già successo, verso la reazione, che oggi si chiama 5Stelle, ma domani non sappiamo.

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