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Amici, il Santo Natale è alle porte e tutti noi ci accingiamo a viverlo in serenità accanto ai nostri cari.

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, recita una antica massima.

Ci sarà certamente la tavola ben adorna con tutte le leccornie del caso, il cappone o il tacchino, il capitone o l’anguilla, il panettone o il pandoro, torroncini vari e spumante in grande quantità.

 

L’albero di Natale preparato il giorno dell’Immacolata con le sue mille luci sfavillanti sarà regolarmente acceso perché la società elettrica non ci ha staccato la corrente per non aver saldato le vecchie bollette, e il caminetto, chi c’è l’ha, riscalderà le nostre membra infreddolite dal crudo inverno.

Ma sarà così per tutti?

E Babbo Natale porterà i regali a tutti i bambini del mondo?

E davvero tutte le famiglie trascorreranno il Santo Natale a casa accanto al braciere o al focolare scoppiettante, o accanto ad una stufetta elettrica?

E i lavoratori dell’ex ILVA di Taranto, della Whirpool di Napoli e quelli della compagnia di bandiera Alitalia come trascorreranno le feste?

Forse saranno in strada accanto ad un fuoco improvvisato a protestare perché hanno perso il posto di lavoro.

E se a qualcuno in questi primi giorni invernali viene staccata la luce e il gas perché alla Società Veneto Energie non è riuscito a saldare un debito di 600 Euro perché essendo padre di quattro figli e indigente non è più in grado di pagare le bollette, come sarà il Santo Natale?

Come lo trascorrerà se non potrà riscaldare i suoi quattro pargoletti e la parca mensa se in casa non c’è più la corrente e il gas?

Sarebbe un Natale triste, difficile, un Natale da dimenticare.

Ma a questo padre in gravi difficoltà è venuto incontro un anonimo benefattore, il quale, senza esitare, ha tolto dal suo portafoglio 600 Euro e ha saldato il debito.

Non sempre, amici, vi racconto brutte storie.

Oggi vi ho voluto raccontare con gioia un bel gesto di generosità.

Siamo a Conselve, nel padovano, e un padre di famiglia, molto indigente, si reca presso gli uffici di luce e gas per chiedere la rateizzazione delle bollette che ammontano a 600 Euro.

L’addetto allo sportello gli dice che non può aiutarlo.

Deve subito saldare il conto.

L’uomo si dispera, si allontana e incomincia a piangere.

Tra gli utenti in attesa c’è anche un Signore che ha assistito alla triste scena, si è avvicinato allo sportello e ha chiesto quanto era l’ammontare del debito.

L’addetto gli risponde: 600 Euro.

E il Signore senza esitazione risponde:- Pago io, però non comunicate subito a quell’uomo che il saldo è stato pagato, voglio restare anonimo.

Voi, però, fate in modo che possa avere luce e gas subito-.

Non vi ho raccontato un fiaba, amici, ma una storia vera, una vera storia di solidarietà che riempie i nostri cuori di gioia.

Grande gesto di generosità, grande sarà la sua ricompensa nei cieli.

La vicenda ha avuto una vasta eco anche sui social network.

Pubblicato in Italia

Ne ha dato notizia già ieri 14 febbraio l’ amministrazione comunale che ha ricevuto il 13 febbraio una nota a firma dell’ingegnere Salvatore De Rosa.

De Rosa è il dirigente delle Poste Italiane SpA per l’Area immobiliare.

Questo il testo della nota: “In riferimento all’autorizzazione di ( alla) occupazione di suolo pubblico già concessa in data 19.12.2018, allegata alla presente si comunica che per un sostanziale miglioramento del servizio ala cittadinanza, relativa alla frazione Campora San Giovanni, al posto dell’attuale UPM- Ufficio postale mobile, sito in Via delle Ginestre presso il cortile dell’istituto compensivo di Campora San Giovanni, sarà posizionato un container di circa 12m x 5m ( come da planimetria allegata) il quale ospiterà temporaneamente tutti i servizi postali, finanziari e di consulenza dell’ufficio postale della frazione

Pertanto con la presente si richiede formale autorizzazione al posizionamento della struttura e ad effettuare allacci fognari ed idrico necessari al corretto funzionamento”

Ne da notizia l’assessore Luca Ferraro a nome del sindaco e della giunta

Il contaneir come si rileva dalla foto è dotato di tre sportelli per tutti i servizi postali e finanziari oltre che dello sportello di consulenza.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Questo il comunicato dell’ Amministrazione Comunale:

"Dalla parte della comunità e contro le falsità del politico menzognero L’ Amministrazione Comunale ha il dovere Istituzionale di salvaguardare servizi importanti che incidono in modo armonico sullo sviluppo economico e sociale della comunità.

Sicuramente in tali priorità rientrano i servizi forniti dall’Ente Poste, aventi finalità e funzioni non solo di produzione ma ricadute altamente sociali, soprattutto in una località popolosa e ricca di un tessuto produttivo come quella di Campora San Giovanni.

Risulta pertanto in linea con tali finalità quello di essere, in qualità di amministratori di un Ente locale dalla parte di una popolazione che vive fortissimi disagi per la chiusura di un ufficio strategicamente importante per anziani, persone in precarie condizioni economiche e di salute, giovani, imprenditori agricoli, artigianati e commercianti.

Non può sottacersi infatti che nella frazione di Campora San Giovanni insiste una realta’ produttiva rappresentante il fiore all’occhiello di un vasto comprensorio, costituita da un Piano di Insediamento Produttivo e da imprese di produzione di prodotti agricoli riconosciuti a livello internazionale.

Risulta pertanto in linea con le vibrate proteste della comunità camporese ed i disagi che stanno vivendo gli stessi cittadini di Campora San Giovanni per la chiusura dell’ufficio Postale, la nota sindacale e quella dirigenziale al fine di disapprovare con fermezza il ritardo nell’apertura di tale sede postale.

Quindi un semplice e forte atto di impulso al Direttore dei Lavori ed alla committenza per accelerare l’esecuzione dei lavori e vederli finalmente finiti ed ultimati in ogni loro parte evitando così il dilagare di legittime proteste di una comunità che si vede mancare un servizio di siffatta importanza.

Appare dunque strano da parte del direttore dei lavori del fabbricato che ospita l’ufficio postale di Campora San Giovanni l’invio di una nota per conoscenza anche al Procuratore delle Repubblica di Paola, al sindaco di Amantea ed all’amministratore del condominio de quo..

Infatti riprendendo quanto affermato dal Direttore di Filiale in merito alle criticità dello stabile, il Sindaco della Città ha chiesto a Poste Italiane la riapertura dell’Ufficio Postale, nelle more che lo stesso fosse allocato in un locale idoneo, anche tramite postazione mobile.

Da ciò si deduce che lo stesso Sindaco, al contrario da quanto affermato dallo stesso direttore dei lavori, non ha riferito alcunchè al Direttore di Poste Italiane, ma in realtà è stato lo stesso Dirigente postale in parola ad aver riferito al Sindaco del cedimento del tetto, con possibili cadute di calcinacci che rendono pericoloso l’accesso all’Ufficio sia da parte dei clienti che delle risorse che vi operano.

Il Sindaco si è solo limitato a richiedere la riapertura urgente dell’Ufficio Postale a benefico della comunità e null’altro.

Appaiono dunque fuorvianti soprattutto le sterili critiche del menzognero politico Signorelli che giudica negativamente l’operato dell’Amministrazione Pizzino senza informarsi o facendo finta di non sapere fatti e realtà, ed incitando i concittadini all’odio ed al rancore.

Per dovere di ristabilire la verità si precisa che già in data 30 luglio 2014 era stata notificata una prima diffida per mettere in sicurezza parti significative del fabbricato; che non avendo dato seguito alla suddetta diffida, l’intero immobile è stato oggetto di un’ordinanza di messa in sicurezza in data 26 febbraio 2016 e che a quasi tre anni di distanza dalla suddetta ordinanza e a quasi 5 anni e mezzo dalla prima diffida, i lavori di messa in sicurezza non sono stati ancora ultimati. Questo è un fatto inconfutabile.

Con la nota Pec del 29 gennaio 2019 si è ulteriormente sollecitato il direttore dei lavori e l’amministratore del condominio in questione a chiarire la tempistica per mettere in sicurezza il fabbricato, fermo restando che il comune è l’Ente Istituzionale più vicino ai cittadini ed in quanto tale è tenuto ad ascoltare le istanze vere che vengono avanzate dagli stessi e a farle proprie se ritenute giuste.

A tal proposito si è inteso interloquire nuovamente con la dirigenza postale che ha assicurato l’allocazione dell’ufficio postale presso un nuovo immobile al fine di avere una nuova sede stabile e dignitosa e nelle more la fornitura dei servizi postali tramite container appositamente attrezzato."

Mario Pizzino

Pubblicato in Cronaca

Il direttore dei lavori del fabbricato che ospita l’ufficio postale di Campora San Giovanni il 16 gennaio scorso ha inviato al responsabile del settore urbanistica del comune di Amantea una nota di riscontro a quella dell’ufficio comunale.

La nota è stata inviata per conoscenza al procuratore delle repubblica di Paola, al sindaco di Amantea ed all’amministratore del condominio Perri dove ha sede l’ufficio postale di Campora SG.

Con la detta nota l’ingegnere Conforti, nella qualità di direttore dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile di che trattasi, chiede al tecnico del comune di indicare gli articoli di legge che regolamentano le ”sue competenze di responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Amantea sulle attività dell’ufficio di Poste Italiane Spa in Campora san Giovanni e sui rapporti contrattuali privati tra lo stesso ufficio e la proprietà dell’unità immobiliare in cui è ubicato”.

Una richiesta ben strana agli occhi dei camporesi che temevano che lo stato di degrado degli intonaci potesse costituire pericolo per la privata e pubblica incolumità oltre che a costituire “grave incuria, pregiudizio del decoro e della vivibilità umana”

In similare caso riguardante la attuale caserma dei carabinieri di Amantea il marciapiede antistante l’ingresso su va R Mirabelli è stato transennato e lo è ancora.

Per fortuna che l’accesso alla caserma può avvenire anche da altra porta.

Per siffatti casi il sindaco ai sensi del Dlgs 267/2000 può e deve emanare apposita ordinanza finalizzata al ripristino della sicurezza ed eventualmente come prescritto dall’art 54, comma 4, alla esecuzione d’ufficio con spese a carico del contravventore.

Ora i 5000 camporesi accettano che il procuratore sciolga il nodo gordiano.

Per fortuna comunque sembra che le Poste stiano cercando un nuovo immobile.

E comunque a giorni il comune risponderà alla parte.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Si l’ironia è intelligenza, ma solo se qualcuno la apprezza e ne fa tesoro.

Sembra, invece, che nessuno abbia capito la rabbia che sta per vincerci.

Non comprendiamo questa mancata attenzione e questo mancato rispetto dell’ente poste per una popolazione di quasi 5000 abitanti.

Una popolazione che equivale ad un paese medio calabrese( 2.000.000 di abitanti divisi per 400 comuni).

E che dire della amministrazione comunale?.

Una amministrazione che è inidonea, insufficiente, incapace ad affrontare seriamente un problema come quello della mancanza dell’ufficio postale!.

Una amministrazione che parla soltanto, maggioranza o minoranza che sia.

Una amministrazione ed un ente poste che ci hanno preso in giro.

“Arriva il camper, arriva il camper “ ci è stato detto.

Si, ma solo per far partire raccomandate!.

Il camper vale meno che un ufficio postale privato.

Da questo almeno partono anche i pacchi!.

Noi pensiamo che si tratti di una vera e propria omissione relativa ad un servizio più che importante.

E ci chiediamo se esiste ancora la politica a Campora San Giovanni?

Ad ogni livello, politico, regionale, provinciale, comunale?

E se esistono politici ad ogni livello?

E’ questa la sintesi di quanto ci hanno detto da Campora San Giovanni

E non solo.

Temiamo che i camporesi dopo l’ironia non escludano forme ben più serie di azioni, anzi di reazioni.

Sarebbero allo studio reazioni atte ad avere la risposta che in uno Stato serio occorre avere in questi casi.

Nessuno ha voluto dirci di più.

Solo amari sorrisi.

Temiamo qualche occupazione, se non dure forme di protesta in una importante manifestazione che si terrà ad Amantea e che sarà seguita dalle televisioni regionali!

Pubblicato in Campora San Giovanni

L’Ironia è la più alta forma di intelligenza e di difesa.

Non cambia le cose, ma ci insegna a riderci sopra anzichè piangerci addosso.

Ed è questa arma che è stata usata verso una situazione che non solo è incredibile, ma che si mostra illogica ed insulsa

 

 

Sono tre mesi che un ufficio importante quale è quello delle Poste di Campora San Giovanni è chiuso.

Difficile capirne e tantomeno accettarne le ragioni.

Sembra che, come tanti altri manufatti di Campora( e non solo), gli intonaci esterni si staccassero e piovessero sul marciapiede sottostante con gravi rischi per chi li utilizzava e tra questi per coloro che entravano nell’ufficio postale o ne uscivano.

Tre mesi senza una soluzione.

Eppure sarebbe bastato realizzare una copertina che permettesse un accesso sicuro negli uffici postali.

Ora sembra che ci siano altri problemi tra cui la fognatura.

Non escludiamo, quindi, che domani mattina vicino al camper venga posto in luogo di una corona mortuaria anche un WC.

Pubblicato in Campora San Giovanni

dL’azienda guidata da Del Fante vincitrice del torneo di calcio tra le aziende Top sponsor della Nazionale

Roma, 16 ottobre 2018 – Si è svolta oggi a Roma, presso la sala Conferenze

dell’ufficio postale di piazza San Silvestro, la cerimonia di premiazione della squadra di Poste Italiane vincitrice della “Azzurri Partner Cup”, il torneo di calcio a 7 organizzato dalla Figc tra le aziende Top sponsor della Nazionale.

Ospiti di Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane e di Giuseppe Lasco, responsabile Corporate affairs di Poste Italiane, il direttore generale della Figc Michele Uva e Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale.

"Sono molto contento per questa iniziativa e per la partnership con la Nazionale e sono ancora più fiero della nostra squadra" – ha detto l’Amministratore delegato Matteo Del Fante durante la cerimonia di premiazione. I giocatori della squadra di Poste Italiane, che hanno battuto in finale i campioni uscenti della Fiat ai calci di rigore, provengono da diverse parti d’Italia e da differenti realtà aziendali.

Tutte le fasi della competizione, dalla preparazione alla finale sullo storico campo di Coverciano fino alla premiazione di oggi. Oltre alla “Azzurri Partner Cup”, Poste ha portato a casa anche il premio per il miglior portiere assegnato a Luca Fava.

A premiare tutti i “campioni gialloblu” è stato il Commissario Tecnico degli azzurri Roberto Mancini che ha consegnato ai giocatori il pallone ufficiale della Nazionale autografato.

Poste Italiane è la più grande rete di distribuzione di servizi in Italia. Le sue attività comprendono il recapito di corrispondenza e pacchi, i servizi finanziari e assicurativi, i sistemi di pagamento e la telefonia mobile. Con una storia di oltre 150 anni e grazie a una rete di 12.800 Uffici Postali, più di 135 mila dipendenti, 510 miliardi di euro di masse gestite e più di 34 milioni di clienti, Poste Italiane è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese e rappresenta una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.

Poste Italiane

Media Relations

Pubblicato in Italia

Rapina all'ufficio postale di Diamante.

Il fatto sarebbe avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.00, proprio mentre tutti erano intenti a veder passare la tappa del Giro d'Italia.

 

 

Due uomini, coperti da caschi integrali e armati di mazze, hanno sfondato i vetri delle casse, arraffando tutto ciò che era possibile e fuggendo, pare, con un ciclomotore.

Il bottino sarebbe di circa 14.000 euro.

All'interno dell'ufficio, al momento del fatto, c'erano solo tre impiegate che si sono poi rifugiate all'interno di una stanza, dando l'allarme.

Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri, che hanno anche messo in atto diversi posti di blocco.

Pubblicato in Alto Tirreno

I 7 piccoli comuni di Terravecchia, Longobucco, Pietrapaola, Laino Castello, Alessandria del Carretto, Nocarae Panettieri, tutti in provincia di Cosenza, contestano la riduzione di orario degli uffici postali e ricorrono al TAR di Catanzaro. Era il 2105

A difendere i loro interessi l’avvocato Carmelo Salerno

Poi il procedimento amministrativo è passato al TAR Lazio

Ora, dopo 3 anni, il TAR Lazio dice «No alla riduzione dell’orario delle Poste

Il TAR ha stabilito che il servizio postale universale va garantito in ogni ambito territoriale e che ogni rimodulazione della organizzazione degli orari degli uffici va effettuata coinvolgendo preliminarmente i comuni interessati dalla riduzione di orario o addirittura dalla chiusura degli Uffici.

Con specifico riferimento poi al Comune di Panettieri, il Tar ha evidenziato che “il Comune di Panettieri è un comune montano e rurale, allocato in area svantaggiata, con strade di collegamento particolarmente malandate (ed in alcuni casi fatiscenti) che impongono tempi di percorrenza estremamente elevati, con mezzi di collegamento pubblici praticamente inesistenti; ha una popolazione molto anziana che spesso non è in possesso di mezzi propri; tali aspetti concreti non sono stati valutati da Poste Italiane che ha adottato provvedimenti standardizzati laddove, invece, avrebbe dovuto valutare la specificità delle situazioni in cui versano le popolazioni; va detto, altresì, che il Comune di Panettieri è situato ad elevata altitudine e, spesso, nei mesi invernali il collegamento pubblico non può essere garantito per lunghissimi periodi, per cui la consultazione con il Sindaco e la valutazione della rimodulazione congiuntamente al rappresentante della comunità locale si rendeva particolarmente doverosa”.

Soddisfatti tutti i sindaci, tra cui quello di Panettieri che ha affermato : «Sono soddisfatto per l’annullamento del provvedimento di riduzione dell’orario dell’ufficio postale del comune di Panettieri che dal 2015, epoca in cui è entrata in vigore la riorganizzazione dell’orario, ha visto fortemente pregiudicata la possibilità dei miei concittadini di poter fruire adeguatamente di tutti i servizi offerti da Poste Italiane.

È un dato di fatto che i piccoli comuni ubicati in zone montane e svantaggiate negli ultimi anni sono destinatari di provvedimenti politici, amministrativi ed organizzativi che vanno sempre di più a danneggiare le già precarie condizioni di chi vive nelle piccole comunità.

Gli abitanti dei piccoli comuni, i sindaci e gli amministratori spesso - anzi quasi sempre - affrontando le quotidiane difficoltà in completa solitudine, senza poter contare sulla vicinanza degli enti pubblici “sovraordinati” di solito più attenti ad assecondare le esigenze e le istanze provenienti da comuni e città a più alta densità abitativa, con ciò favorendo un continuo ed inarrestabile spolpamento delle aree interne e dei comuni montani che, com’è noto a tutti, rappresentano una ricchezza inestimabile per la nostra regione ed il nostro Paese.

Un ringraziamento va all’avvocato Carmelo Salerno che ha portato avanti con professionalità le tesi in favore del Comune, dimostrando grande sensibilità ed attenzione, politica oltre che professionale, per le ragioni della comunità di Panettieri».

La innovativa sentenza sembra comunque spendibile per tutti i comuni, anche di medie dimensioni, nella parte in cui afferma la universalità del servizio postale che deve essere garantito in ogni ambito territoriale e che comunque ogni rimodulazione della organizzazione degli orari degli uffici va effettuata coinvolgendo preliminarmente i comuni interessati dalla riduzione di orario o addirittura dalla chiusura degli Uffici. Ai comuni la difesa dei servizi!

Pubblicato in Primo Piano

Catanzaro - Nel corso della nottata, i Carabinieri della Compagnia di Soverato, supportati dai colleghi della Compagnia di Roccella Jonica, hanno arrestato, in flagranza di reato, due giovani reggini: si tratta del 23enne Cosmano Bruzzese e del 24enne Stefano Ronzello, residenti, rispettivamente a Stilo e Monasterace, gravemente indiziati della rapina a mano armata avvenuta nella mattinata di ieri, presso l’ufficio postale di S. Andrea Apostolo dello Jonio.

Erano le 10:15 quando la Direttrice dell’ufficio postale di S. Andrea, terrorizzata, ha contattato la Centrale Operativa di Soverato, comunicando che, poco prima, due giovani, con volto travisato da passamontagna e armati di fucile a canne mozze, si erano introdotti all’interno della struttura, impossessandosi 1000 € circa dalla cassa, per poi dileguarsi repentinamente a bordo di un’autovettura, a forte velocità, in direzione Reggio Calabria.

Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno effettuato i primi rilievi, ascoltato i presenti e acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza installati sia in loco che lungo le vie di fuga, al fine di identificare i responsabili e individuare il mezzo utilizzato dagli stessi.

Tali attività, proseguite ininterrottamente fino a tarda nottata, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente il percorso fatto dai rapinatori, accertando, tra l’altro, l’utilizzo di una targa di copertura al fine di eludere i controlli delle Forze di Polizia.

Nonostante ciò, dopo una lunga serie di approfondimenti info-investigativi, i militari sono riusciti a localizzare il mezzo, rinvenuto, unitamente ad altri indumenti, all’arma e alle munizioni utilizzati in occasione della rapina, nel corso di rastrellamenti e perquisizioni domiciliari eseguiti nella vallata dello Stilaro.

Il materiale è stato sottoposto a sequestro, in attesa dell’invio al R.I.S. di Messina per agli accertamenti di rito. In particolare, per quanto riguarda il fucile, verranno effettuati degli esami finalizzati al ripristino dei contrassegni matricolari e alla verifica di eventuali compatibilità con altri eventi delittuosi avvenuti nel territorio nazionale.

Per i giovani rapinatori, entrambi incensurati, sono scattate le manette e la successiva traduzione presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente. Da Il Lametino

Pubblicato in Catanzaro
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