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soldiE’ una delle prassi in crescita esponenziale da anni ormai la richiesta continua di prestiti e di cessioni del quinto.

Si calcola che in Italia, secondo uno studio, le richieste siano in media più di 15 mila euro.

Tante le opportunità e le possibilità ormai presenti di accendere un prestito e le motivazioni sono le più svariate, dal consolidamento dei debiti, dall’ottenimento di liquidità, sino alla ristrutturazione della casa. 

Ecco perché aumentano dell’11,6% i finanziamenti di cessione del quinto, e da una prima analisi sembra che le richieste e le finalità diano come prima motivazione il consolidamento debiti (37,9%).
La seconda più indicata è l’ottenimento di liquidità (33,9%) mentre al terzo posto si posiziona la ristrutturazione della casa (8,9%).

Il prestito: Come e perchè
Quando si parla in generale di prestiti ci si riferisce sempre al prestito personale: il finanziamento di una somma di denaro, da parte di una banca o di un istituto apposito, ad un tasso d'interesse solitamente fisso, che il debitore deve restituire secondo un piano rateale costante.


Prestito per protestati o cattivi pagatori: vi aiuta il sito ilprestitoperme.com
Spesso e volentieri ottenere Prestiti veloci per cattivi pagatori può essere un po’ difficile, ma non impossibile, perché oggi il mercato prende in considerazione queste situazioni.
Tante sono infatti le offerte interessanti anche per coloro che non sono praticamente in linea con i pagamenti o sfortunatamente protestati precedentemente.
Spesso e volentieri trovare un prestito per cattivi pagatori costringe a doversi accontentare di condizioni contrattuali anche pessime.

Cosa sono e come si ottengono?
I prestiti a protestati sono finanziamenti che vengono erogati alle persone che hanno subito un protesto, quindi un atto pubblico con il quale si attesta che Tizio non ha pagato un assegno o una cambiale.
Se si subisce un protesto si viene iscritti nelle banche dati ed i creditori potranno sempre sapere, prima di concederti un prestito, che sei una persona che non ha onorato i suoi debiti.
Proprio per questo il protestato difficilmente potrà ottenere un prestito personale, cosa che può essere concesso ai cattivi pagatori oppure ai protestati è la cessione del quinto.

Prestiti con cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione consiste in un tipo di prestito che permette la restituzione delle rate mensili con trattenuta su busta paga o pensione effettuata non dal debitore, bensì direttamente dal datore di lavoro.
E’ qui che il datore di lavoro quindi trattiene la somma destinata alla banca o alla finanziaria ogni mese. Questo trasmette sicurezza all’istituto che eroga il credito che si sente in mani sicure: sa che il debitore non potrà essere inadempiente né dimenticarsi di pagare perché la somma viene trattenuta alla fonte, direttamente dal datore di lavoro.
Per questo la cessione del quinto è un prestito che viene erogato spesso e volentieri senza difficoltà anche a cattivi pagatori e protestati, purché abbiano, ovviamente, una busta paga o purché abbiano una pensione.
Inoltre, il team di prestitoperme.com informa che la quota della busta paga, da cedere con la cessione del quinto, non può essere superiore al 20% sulla busta paga netta. Perciò mensilmente, il datore di lavoro tratterrà la rata quando eroga la pensione e la gira alla banca o alla finanziaria che hanno erogato il prestito.
Concludendo, la cessione del quinto consiste in un finanziamento che viene erogato in pochissimi giorni, se non bisogna fare ulteriori accertamenti, e quindi è un finanziamento veloce per cattivi pagatori al quale sempre più persone fanno riferimento, non aspettare altro tempo, se hai bisogno di ottenere un prestito e vuoi farlo velocemente collegati su ilprestitoperme.com

Pubblicato in Economia e Finanza

interesseRallentano le erogazioni dei prestiti, complice anche una flessione nelle richieste: i dati dell’Abi mostrano però ancora un certo squilibrio tra i prestiti erogati e la raccolta di risparmio tra la clientela. Al termine del 2016 tra il volume dei finanziamenti e quello della raccolta del risparmio si è verificato uno squilibrio di 140 miliardi, con i primi nettamente superiori ai secondi.

In termini relativi, sempre secondo il rapporto pubblicato mensilmente dall’Abi, a Gennaio 2017 complessivamente i prestiti soddisfatti dalle banche sono aumentati dell’1,1%. Si tratta però di un dato aggregato, che cumula i finanziamenti erogati ai privati con quelli aziende. Se si confronta questa percentuale con quella elaborata dai vari comparatori online, si nota però che gran parte delle ricerche online e delle richieste usando siti specializzati come nel caso di un preventivo prestito EspertoPrestiti o simili, non trova seguito non dando luogo ad alcuna richiesta formale.

Il dato che però preoccupa un po’ di più è quello relativo all’andamento dei tassi che coinvolge soprattutto il comparto dei mutui. Infatti vediamo che, anche se non si registra una contrazione delle concessioni dei mutui, ma al contrario si rileva ancora una crescita (inferiore al 2%), si denota un certo aumento del tasso di interesse che passa dalla media del 2,02% al 2,10%. Questo incremento è da imputare soprattutto alla risalita dei tassi di riferimento di quelli a tasso fisso, che costituiscono anche i due terzi dei mutui sottoscritti oggi.

Tuttavia non si rilevano solamente aumenti: i tassi sui prestiti a privati sono ancora scesi, ed infatti si è arrivati ad un nuovo punto di minimo storico, pari a 2,85%. Invece i tassi sui finanziamenti alle aziende tendono ad aumentare leggermente passando dall’1,44% all’1,45% ma la variazione al momento è abbastanza insignificante. Positivo invece il dato sulla discesa delle sofferenze bancarie, che tornano a calare, dopo la risalita record dell’ultimo trimestre del 2016 che aveva fatto preoccupare gli analisti.

Pubblicato in Italia

prestiti-per-protestati-580x300Se in passato hai avuto dei disguidi di tipo finanziario è possibile che il tuo nome sia stato inserito nella lista dei protestati.

 

Si tratta di un pubblico registro che le banche e gli istituti di credito controllano sempre prima di erogare un finanziamento ad un soggetto.

Allo stesso modo, le banche controllano che il nome di colui che richiede un prestito personale non sia iscritto anche presso il Crif, una banca dati che contiene i nomi di tutti coloro che, lasciando un debito insoluto o pagando in ritardo alcune rate mensili di un prestito aperto in passato, sono stati dichiarati come cattivi pagatori.

Chi si ritrova in una condizione come questa non sempre ha vita facile quando si trova a richiedere un nuovo finanziamento.

Vediamo quindi quali sono i migliori prestiti per protestati tra le varie soluzioni che chi ha avuto dei disguidi finanziari può richiedere.

I lavoratori dipendenti ed i pensionati da questo punto di vista si trovano avvantaggiati perchè possono richiedere un prestito con la cessione del quinto. Questo potrà avvenire utilizzando come unica garanzia la propria firma ed un documento reddituale che, nel caso del lavoratore dipendente sarà la busta paga e nel caso del pensionato sarà il cedolino della pensione.

I lavoratori autonomi protestati non hanno la stessa fortuna e verranno, purtroppo, trattati come se fossero disoccupati. Nonostante il loro reddito percepito e dimostrabile, le banche non hanno più fiducia in questi soggetti e richiedono che oltre alle loro garanzie si facciano assistere da un garante.

Il lavoratore autonomo protestato potrà quindi accedere ad un nuovo finanziamento solo nel caso in cui nel contratto sarà presente anche la firma di un garante, soggetto che a sua volta non dovrà essere né un cattivo pagatore né un protestato.

Un’ulteriore valida soluzione per i protestati risulta essere quella dei prestiti cambializzati. Richiedere un prestito con cambiali permetterà sia ad un protestato che ad un cattivo pagatore di poter avere il finanziamento desiderato per realizzare i propri progetti o semplicemente per avere tra le proprie mani della liquidità. Nel caso del prestito cambializzato però è necessario tenere conto che quasi sempre le società finanziarie che li erogano richiedono, come garanzia, che il richiedente sia proprietario di un immobile. Sull’immobile non verrà accesa nessuna ipoteca ma, nel caso in cui il finanziamento non dovesse essere rimborsato secondo i tempi stabiliti, il creditore potrà richiedere il pignoramento dei beni del cliente all’autorità giudiziaria.

Qualora il richiedente avesse diversi debiti in corso e necessitasse di ulteriore liquidità un'ulteriore soluzione potrebbe essere rappresentata da un piano di consolidamento debiti. Si tratta di un prestito che permette al cliente di accorpare sotto un'unica rata i vari finanziamenti in essere e richiedere, volendo, anche dei liquidi da utilizzare per i propri progetti.

Pubblicato in Economia e Finanza

prest01Da molto tempo, ormai, il costo del denaro è estremamente basso. È il periodo giusto, quindi, per richiedere un prestito o un mutuo. Poste italiane lancia un prestito con tassi di interesse davvero molto convenienti per i titolari di conto Bancoposta. Ma il tasso di interesse, come vedremo più avanti, non è l’unico vantaggio di questo prodotto di finanziamento. Iniziamo subito con l’importo di finanziamento: si possono richiedere importi fino a 30 mila euro da rimborsare in un periodo massimo di 6 anni, ovvero 72 rate. Il tasso di interesse rappresenta una delle migliori offerte del mercato. Su 10 mila euro si può pagare un taeg di poco inferiore all’8%. Ci si può recare in ufficio postale o richiedere il prestito direttamente da casa, comodamente seduti davanti al proprio computer. La procedura, online, è molto comoda. Basta collegarsi, infatti, al sito di Poste, accedere al proprio conto corrente online e compilare i campi del form con tutti i dati richiesti.

Se fino ad ora vi è sembrato che i prestiti per clienti bancoposta click siano a condizioni molto vantaggiose, e se vi è anche sembrato fosse molto facile richiederlo standosene comodamente seduti a casa propria, allora vi manca ancora la parte migliore. Infatti, ed è questa, probabilmente, una delle più grandi novità nel settore, la rata è flessibile. Cosa vuol dire? Significa che la rata mensile che verrà addebitata sul proprio conto Bancoposta può essere riotta a proprio piacimento. Ed a proprio piacimento può essere anche aumentata. La situazione economica attuale è sempre più variabile, ed in un contesto del genere è sempre più difficile prevedere gli scenari futuri, anche a breve e medio termine. È, pertanto, sempre maggiore il desiderio da parte della clientela di avere un finanziamento che possa seguire quelle che sono le esigenze dettate dalla contingenza del momento. In altre parole una particolare condizione del mercato, ed una contingenza economica quale quella attuale hanno fatto emergere delle esigenze da parte della clientela. I clienti hanno chiesto ed hanno ricevuto il dovuto ascolto da parte di chi ha definito le caratteristiche di questo prodotto di finanziamento.

Aumenta o riduci la tua rata mensile a tuo piacimento

Cosa bisogna fare per variare l’importo della rata? La risposta è molto semplice: basta aver rimborsato i primi sei mesi di rata mensile. Dopo questo periodo se il cliente si accorge che l’importo della rata è troppo oneroso è possibile ridurre l’ammontare della stessa aumentando la durata del finanziamento. Viceversa, e per ragioni diverse, il cliente potrebbe voler decidere di rimborsare una rata maggiore. In questo caso, ovviamente, accadrà il contrario e cioè il periodo di finanziamento si accorcerà. La riduzione o l’aumento della rata ogni mese avvengono gratuitamente. La versatilità di questo prodotto non finisce qui: è possibile saltare una rata e spostarla alla fine del finanziamento per un massimo di tre volte. Questo può accadere, come nel caso del cambio dell’importo della rata, una vota rimborsate le prime sei mensilità del finanziamento. Infine, e non è da trascurare, non sono previste spese di istruttoria, spese di invio comunicazioni e incasso rata, e spese di imposta di bollo/sostitutiva.

Probabilmente ad oggi questo prodotto di finanziamento di Poste Italiane risulta essere uno dei migliori prodotti nel settore prestiti. Per la sua economicità, per la sua versatilità, e per la comodità nel richiederlo comodamente online.

Maggiori su www.bancopostaclick.it dove è presente la documentazione ufficiale del prodotto di Poste Italiane.

Pubblicato in Economia e Finanza

prestito

Negli ultimi tempi è boom di prestiti a pensionati. Da un lato il motivo è che si tratta di una categorie molto gradita alle banche per via della loro rendita certa; dall’altro sono aumentate le motivazioni, e quindi le richieste, da parte dei pensionati: cure mediche, acquisto casa, spese per viaggi, rette universitarie per i nipoti, liquidità per se stessi o per i propri figli.

Una delle più popolari forme di finanziamento è sicuramente la cessione del quinto nella quale l’accordo avviene direttamente con l’Inps che paga la rata detraendola dalla pensione mensile per un importo che non deve superare, appunto, un quinto del reddito. Ci sono, ovviamente, delle condizioni da rispettare ma l’importo finanziabile è abbastanza alto, il periodo di rimborso abbastanza lungo, e i tassi, trattandosi di convenzioni con l’Inps e quindi di grandi numeri, sono molto vantaggiosi.

Oltre la cessione del quinto sono diverse ed anche varie le modalità di finanziamento ed anche più numerosi sono gli istituti di credito cui ci si può rivolgere. È necessaria la presentazione di un documento di cedibilità della pensione che serve anche a calcolare la cifra massima di finanziamento ottenibile. Questo documento va presento all’istituto di credito che, effettuate le sue verifiche, deciderà se concedere o meno il finanziamento e la rata massima ottenibile. I migliori prestiti veloci per pensionati vengono richiesti ad una società affiliata con l’Inps. In questo caso si risparmia del tempo perché le comunicazioni avvengono direttamente da parte dell’Inps.

Con Findomestic è necessario avere un reddito, risiedere in Italia ed avere meno di 75 anni. Findomestic prevede convenzioni con pensionati Inps, Inps ex Enplas ed Inps ex Inpdap, concede presti veloci nella fase di erogazione che possono essere utilizzati per qualsiasi scopo, e non sono previste spese di apertura pratica né imposte di bollo.

Con Compass si può richiedere un finanziamento anche ai clienti di età superiore ai 70 anni. L’importo erogabile può raggiungere i 75000 euro, senza spese di intermediazione e con rate costanti. Non serve la presenza di un garante ed il periodo massimo di finanziamento è di 10 anni.

Con Poste Italiane il finanziamento può essere richiesto anche in presenza di altri finanziamenti in corso, non è necessario avere un conto corrente, non è prevista nessuna commissione accessoria e spese extra per una eventuale estinzione anticipata. La cessione del quinto è coperta da un’assicurazione sulla vita, a carico della banca e prevista obbligatoriamente dalla legge.

Con Monte dei Paschi di Siena i prestiti erogati ai pensionati non prevedono alcun costo di gestione della pratica, ed anche in questo caso sono coperti da una garanzia assicurativa a favore degli eredi. L’importo massimo finanziabile è di 60000 euro.

Con Intesa SanPaolo si può richiedere una cessione del quinto per un importo non superiore a 52000 euro rimborsabili in un periodo di tempo che va dai 2 ai 10 anni. Il finanziamento si deve estinguere prima di raggiungere l’età di 80 anni.

Con Unicredit l’importo richiedibile massimo è di 69.000, restituibile in un periodo compreso tra i due e i dieci anni. Anche in questo caso è necessario sottoscrivere una copertura assicurativa, sempre a tutela degli eredi in caso di decesso del cliente prima della restituzione dell’intera somma. I tassi di interesse possono scendere anche al di sotto del 7%.

Pubblicato in Economia e Finanza

denaro

Roma e prestiti. Un rapporto sempre più stretto per una città, che più delle altre sta soffrendo la crisi economica. Certo, anche nel resto d' Italia ma Roma ha delle caratteristiche economiche tutte sue. Delle specifiche che disegnano una città in ripresa, ma che ancora basa il proprio rilancio famigliare sul prestito. E ancora una volta, l' unico stato sociale che funziona, sembra essere rappresentato da mamma e papà.

L' economia della Città Eterna è sempre stata legata ad un fattore non ordinario: la presenza, enorme, di lavoratori e dipendenti pubblici. Ci sono quelli diretti, dei vari organismi che regolano, da una parte la vita della città, dall' altra quelli nazionali, come ministeri ma anche agenzie, organismi consultivi, dicasteri. Insomma, chi più ne ha più ne metta. E la semplificazione, se si fa un giro per la città eterna, dal centro alle periferie, non sembra proprio esserci stata. Macché! Ci sono praticamente più uffici pubblici che bar e - ai circa 30 mila dipendenti del Comune di Roma si aggiungono le migliaia di dipendenti della Regione Lazio e della Provincia di Roma. Eh sì, perché secondo voi l' hanno eliminata? No, per niente. Nemmeno è dimagrita più di tanto visto che a saltare sono stati solamente i consiglieri eletti. I veri costi sono rimasti lì.

Per questo a Roma, secondo economisti e altre fonti autorevoli, l' economia è praticamente retta da questo mega apparato pubblico. Se lo si sfoltisse anche solo un po', l' intera Capitale potrebbe crollare diventando una gigantesca povera città di disoccupati. Perché anche qui la disoccupazione si fa sentire e tanto ma il contributo della fascia adulta, a favore di quella più giovane, è forte. Insomma, papà dipendente di Roma Capitale aiuta e sostiene il figlio - nemmeno troppo choosy - che a 35 anni ancora non ha un lavoro stabile o un contratto degno di definirsi tale. Lo si aiuta con lo stipendio o al sempre più utilizzato prestito di cessione del quinto dipendenti pubblici, che a Roma viene erogato come non ci fosse un domani. Una bella comodità perché le banche i dipendenti del settore pubblicano, li amano. Tutti. Senza distinzioni. E sono il loro bacino di utenza preferito nell' erogazione di prestiti.

Ai dipendenti pubblici, non vengono richieste garanzie. Nemmeno prove di spesa o dettagliati progetti. Basta lo stipendio, quello prezioso perché arriva diretto dal Comune o dal Ministero. E nella catena alimentare - finanziaria dei prestiti e dei contratti a tempo indeterminato - quello del dipendente pubblico è nella cima più alta. Solitario. Solido. E sicuro. Almeno fino a quando non ci renderemo conto che questo continuo ed esponenziale indebitamento ci sarà sfuggito troppo di mano. E allora saranno cavoli.

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