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Sono 239 gli imputati ed oltre 200 i capi di impu tazione. Al centro della prima maxi inchiesta la ‘ndrangheta in Emilia Ro magna, che a gennaio ave va portato a 117 misure di custodia cautelare, il sodalizio ritenuto dagli inquirenti legato alla Cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone) attivo dal 2004 e tuttora presente, con epicentro a Reggio Emilia. Nell’avviso di conclusione delle indagini notificato lo scorso giugno, gli inquirenti spiegano che l’associazione a delinquere che fa capo a Nicolino Sarcone, Michele Bolognino, Alfonso Diletto, Francesco Lamanna, Antonio Gualtieri e Romolo Villirillo ha commesso estorsioni, usure, e puntava ad “acquisire direttamente o indirettamente la gestione e il controllo di attività economiche”, anche nei lavori per il sisma del 2012, oltre che ad acquisire “appalti pubblici e privati, ostacolare il libero esercizio del voto” nel caso di elezioni dal 2007 al 2012 nelle province di Parma e Reggio Emilia.

Nell'inchiesta dei pm della dda Marco Mescolini, Beatrice Ronchi ed Enrico Cieri sono finiti anche politici di Reggio Emilia e Parma, poliziotti, carabinieri e giornalisti.

La prima fase del processo iniziata il 28 ottobre ha visto stamattina 21 dicembre nell'aula bunker allestita in Fiera di Bologna la conclusione.

Numerose, fra enti pubblici e associazioni, le parti civili. Pochissime invece le persone fisiche, vittime del clan, che si sono costituite parti civili. La paura, evidentemente, è stata più forte.

Il gup Francesca Zavaglia ha rinviato a giudizio 147 imputati sul totale di 239.

Fra i rinviati a giudizio Michele Bolognino, Palmo Vertinelli, gli imprenditori Bianchini di Modena, il calciatore Vincenzo Iaquinta (con una posizione marginale) e il padre Giuseppe.

Saranno processati in tribunale a Reggio Emilia con rito ordinario dal 23 marzo a Reggio Emilia.

Gli altri imputati che hanno scelto il patteggiamento o il rito abbreviato e verranno processati a gennaio, sempre nell'aula bunker della Fiera di Bologna, nella seconda fase dell'udienza preliminare.

Sono previste tre udienze a settimana ad iniziare dall’11 gennaio .

Fra loro, il boss Nicolino Grande Aracri, dell'omonimo clan cutrese, gli altri capizona della 'ndrina, e la fiscalista bolognese Roberta Tattini.

Molti gli imputati presenti in aula oggi.

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