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GIUSEPPE-GRAZIANO-REGIONALI20Riceviamo e pubblichiamo

Graziano: «La Calabria vuole un’azione politica e di governo d’ispirazione moderata»

 CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Mercoledì, 29 Gennaio 2020 – «I moderati hanno espresso una forza determinante per l’elezione di Jole Santelli alla presidenza della Regione. Il 7 percento delle preferenze conseguito dall’Unione di Centro, pari a 52mila voti, è un dato che va ben oltre ogni più rosea previsione e ribadisce, ancora una volta, che la Calabria ha bisogno di un’azione di governo d’ispirazione centrista. Non è un caso che i cittadini dall’area più depressa, in termini di sviluppo, dell’intero Meridione d’Italia e d’Europa, abbiano ritrovato fiducia nei valori e nella visione proposta dall’UDC. Ed è proprio da qui, da una terra che è carica di problemi e questioni aperte, che può e deve partire un progetto di rinascita dell’area moderata democratica, liberale e riformista che coinvolga con entusiasmo tutte le altre regioni del paese».

 

È quanto ribadisce il consigliere regionale Giuseppe Graziano, commentando l’entusiasmante dato elettorale ottenuto dall’Unione di Centro in Calabria alle ultime competizioni della scorsa domenica 26 gennaio.

 

«L’UDC – aggiunge Graziano – è un soggetto politico decisivo nello schieramento di centro destra che, insieme a Forza Italia e alle liste di matrice forzista, sottolinea la grande propulsione moderata che oggi esprime la Calabria: la maggioranza nella maggioranza. E come tale avrà bisogno di rappresentatività nell’istituzione del governo regionale e di un maggiore radicamento politico nei territori. E non possiamo che essere contenti del fatto che oggi la Calabria sia guidata per la prima volta nella storia del regionalismo da una donna espressione dell’area moderata. Jole Santelli è sicuramente, soprattutto ora, la persona giusta nel momento giusto».

 

«In un momento storico – prosegue il Consigliere regionale dell’UDC - in cui il movimentismo radicale ed il sovranismo si fanno spazio, in Calabria c’è una forza di centro che non solo resiste ma addirittura rilancia. E lo fa in modo quasi del tutto omogeneo sull’intero territorio regionale. Perché non solo la Circoscrizione di Cosenza e Reggio Calabria, che hanno espresso rispettivamente un consigliere regionale per parte, ma anche la circoscrizione Centro ha dimostrato un andamento positivo, di supporto e consenso, verso l’opzione moderata e cristiana dell’Unione di Centro».

 

«Ripartiamo, quindi – precisa Giuseppe Graziano – con entusiasmo, sicuri di poter contribuire con le nostre idee e con la forza di un consenso rigenerato a quel processo di cambiamento necessario ed essenziale che attende la Calabria già a partire dalle prossime settimane. Nel frattempo, condividendo a pieno le parole del segretario nazionale dell’UDC, Lorenzo Cesa, andiamo avanti con determinazione per la costruzione di un partito che raccolga le realtà di coloro che si rifanno allatradizione della Democrazia Cristiana e del PPE, che ponga al centro – conclude - la moderazione come metodo, l’inclusione sociale, il sostegno alla famiglia ed alla libera iniziativa». ©CMPAGENCY

 

Pubblicato in Primo Piano

Antonella Massaro Unical UnideaUnical, quattro associazioni a supporto del candidato al senato accademico Antonella Massaro ex presidente di AGOS, per le elezioni studentesche del 16 e 17 maggio 2018. Le associazioni coinvolte sono: Unicalife, Unicalmente Studenti di Gerardo Nicoletti e The Cube fondata da Fernando Militerno e con il presidente Davide Laporta, unite all’associazione Sviluppo Universitario dell’attuale rappresentante degli studenti, l’eletto al CUS Giulio Curcio Terremoto. Soddisfatti del maxi accordo e a supporto del progetto, Williams Verta tra i fondatori di SU e coordinatore provinciale dei giovani dell’UDC, i membri dell’ex direttivo di AGOS Ferdinando Falcone e Gerardo Varrà, Gianluca Frega ex RDU, Anna Pia Tedesco ex DUMA e Vincenzo Curti, tra i fondatori della lista UNIDEA che ha vinto le scorse elezioni universitarie. l ragazzi all’unisono, parlano di un forte accordo, che ha al centro del progetto la voglia di lavorare insieme e di esprimere uno studente giovane che possa tutelare in primis i diritti di tutti gli studenti dell’Università della Calabria. Massaro, giovanissima studente di Ingegneria Edile-Architettura, ha affermato: “La mia è una candidatura al di fuori di qualsiasi schema politico, ecco perché abbiamo scelto lo slogan ‘Per un Senato più chiaro vota Massaro’. Sono contenta di tutti questi attestati di stima intorno alla mia persona. Il mio impegno sarà massimo e al servizio della lista UnIdea, inoltre di tutti coloro che vorranno darmi fiducia. Sono una giovane donna è vero, ma da sempre impegnata nel sociale. La mia è una candidatura frutto dell’impegno di più associazioni, che credono nel lavoro di squadra e lo dimostra questa candidatura unanime. Se dovessi risultare eletta, cercherò di dare voce a tutti gli studenti, cercando di risolvere quelle problematiche che da tempo affliggono il nostro ateneo. I punti su cui mi batterò principalmente sono, più tirocini formativi, aumento della sicurezza, più convenzioni laurea/lavoro e meno tasse, perché penso che lo studio è un diritto sacrosanto e che dev’essere facilmente accessibile a tutti”.

Pubblicato in Calabria

Questo il comunicato stampa del Consigliere Comunale e Provinciale di Cosenza Luca Morrone

“A seguito di un incontro con il Segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, e il Segretario regionale Udc Calabria, Francesco Talarico,

il consigliere comunale e provinciale di Cosenza, insieme a tanti altri amministratori locali cosentini, hanno aderito al Partito dello scudo crociato.“

La decisione- ha dichiarato Morrone- e’ stata a lungo maturata, e determinante e’ stata la scelta fatta nei mesi scorsi dal Partito, di schierarsi in maniera organica rappresentando i moderati in un’alleanza di centro destra.

Infatti, il risultato elettorale siciliano è la testimonianza evidente che, soprattutto al sud, un partito ancorato ai valori e alle tradizioni, quale l’Udc, e’ ancora centrale e di forte interesse, in quanto altamente rappresentativo dei bisogni della comunità”.

Poi ha aggiunto, “La mia adesione all’Udc, come quella degli altri amministratori che, come me, hanno scelto un partito dalle radici solide e da valori condivisi quali la famiglia e la solidarietà, altro non fa che rafforzare il nostro impegno verso la Cosa Pubblica.

In un momento di crisi non solo economica ma anche morale e sociale, l’intento è quello di rimettere al centro i cittadini e diventare punto di riferimento per quelle forze che non si riconoscono nelle aree più estreme della politica“

Infine ha concluso “Organizzeremo, subito dopo la pausa natalizia, un incontro a Cosenza in presenza del Segretario nazionale Lorenzo Cesa e del Segretario regionale Francesco Talarico e, in questa ottica politica lavoreremo, da subito, per rafforzare sempre di più la presenza sul territorio dell’Udc in una visione europeista, nel solco del partito popolare europeo, e per contrastare i partiti populisti, bravi a raccogliere consensi ma incapaci nell’azione governativa“.

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo:

“L'esponente Lametino del direttivo cittadino dell’ UDC Rosario De Sensi sempre vigile e critico con questa giunta guidata dal sindaco MASCARO scrive :.

“Pensavamo di puntare su obbiettivi realizzabili in breve tempo, non solo perché credevamo che il negativo era stato già segnalato, per poter essere risolto, ma soprattutto nei riguardi della città Lametina, suo malgrado si è trovata a vivere una situazione di precarietà forse senza precedenti con un malcontento generale.

Più volte mi sono battuto per tenere in ordine una città allo sbando, invece vige mancanza di senso civico che segna il clima di incertezza e insicurezza.

Inoltre non possiamo non segnalare che LAMEZIA è stata lasciata al suo destino, con i suoi centri storici abbandonati, le villette comunali, sono diventate ritrovo per gli animali e non solo.

Sambiase LASCIATO al suo destino, e tutte le periferie abbandonate e sporche nel decoro.

L'edilizia non è mai partita, Sant'eufemia e dintorni è diventata il ritrovo per le prostitute.

Gli scavi di TERINA abbandonati dopo la posa della prima pietra, per non parlare della discarica a cielo aperto a San Pietro.

La stagione balneare andata in alto mare, anzi mai iniziata, quei pochi turisti che affollavano le spiagge sono andati via a gambe levate, quindi basta prendere ancora in giro i lametini che vi hanno dato fiducia, basta pensare alla fuga di massa degli assessori e vice sindaco "ONESTI", che hanno capito che è finito il mandato della giunta MASCARO; ancora oggi con le dimissioni della vice presidente del consiglio comunale MARIOLINA Tropea addirittura invoca a gran voce dimettiamoci tutti, che secondo il sottoscritto ci dovevano pensare prima invece di aspettare la decisione della commissione d’accesso, il segnale e arrivato quando sono usciti di scena tutti gli assessori in carica li è arrivato il messaggio che questo consiglio aveva le ore contate il De Sensi chiede la sospensione del PSC ed altre questione amministrative , non servono a niente le parole del consigliere mimmo GIANTURCO quando dice che bisogna rispettare il mandato elettorale ,ma in due anni e mezzo cosa avete prodotto in questa città ?

A mio avviso e dei cittadini solo danni “.

Pubblicato in Lamezia Terme

Era maggio 2014 quando il consigliere comunale di Lamezia Terme, Raffaele Mazzei, venne arrestato nella sua qualità di commercialista dai finanzieri del gruppo di Lamezia guidati dal colonnello Fabio Bianco.

 

Il professionista era stato accusato di peculato per un importo di 2 milioni e mezzo e di alcuni reati tributari.

I finanzieri di Lamezia al tempo hanno eseguito anche il sequestro di beni.

Mazzei è recentemente passato all'Udc dopo essere stato eletto nel Pdl e poi avere aderito al Nuovo centrodestra.

Le indagini avevano mostrato alcune irregolarità compiute da Mazzei, tra il 2008 ed il 2012, in qualità è stato commissario liquidatore della società.

 

Ieri il gup di Lamezia, Francesco Aragona, al termine del processo con il rito abbreviato nei confronti del commercialista , Raffaele Mazzei, 47 anni, lo ha condannato a quattro anni di carcere, al risarcimento alla parte civile di 2 milioni e 400 mila euro, ed alla interdizione perpetua dall’ufficio di componente della commissione tributaria.

 

Disposta anche la confisca dei beni in sequestro preventivo dal valore di 110 mila euro (in qualità di legale rappresentante della Cep srl, Jcube srl nonché della Capannelle 2000).

Mazzei (che all’epoca dell’arresto era consigliere comunale e per questa vicenda si dimise, in passato era stato anche vicesindaco) in qualità di commissario liquidatore della cooperativa edilizia romana Capannelle 2000, sulla base delle indagini del Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia, avrebbe prosciugato le casse della cooperativa edilizia romana Capannelle 2000 in qualità di commissario liquidatore anche quando il suo mandato (che gli era stato conferito dal ministero dello Sviluppo Economico) era scaduto nel 2008.

Secondo le accuse, mediante cene, pranzi, soggiorni in hotel, regali, rimborsi chilometri, incarichi legali e di consulenza fiscale, fatture per operazioni inesistenti attraverso società a lui riconducibili e con un’altra società romana, nonchè per l’assunzione di sette collaboratori nel momento in cui la cooperativa avrebbe cessato la sua attività, avrebbe svuotato le casse della cooperativa con un ammanco di 2.485.945 euro.

Pubblicato in Lamezia Terme

L'operazione è stata chiamata 'Dama nera', con espresso riferimento ad una funzionaria dell’Anas che guidava il gruppo.

A condurre le indagini le Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria di Roma, coordinate dalla procura della capitale guidata da Procuratore Pignatone.

Circa trecento i finanzieri sono stati impegnati nell'esecuzione delle 100 perquisizioni grazie alle quali sono stati sequestrati 200.000 euro ed alle 10 ordinanze di custodia in carcere eseguite a carico di Oreste De Grossi (capo del servizio incarichi tecnici della condirezione generale tecnica), di Sergio Serafino Lagrotteria (dirigente area progettazione e nuove costruzioni) , di Giovanni Parlato e Antonino Ferrante funzionari dell’Anas ed ovviamente della dama nera Antonella Accroglianò.

Il dirigente dell'Anas Antonella Accroglianò,è considerata dagli investigatori al vertice dell'organizzazione all'interno dell'Anas.

La Acrroglianò aveva chiesto ed ottenuto anche la candidatura del fratello Galdino in Calabria nelle liste dell’UDC .

Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti l'ex sottosegretario al ministero delle Infrastrutture Meduri, l'avvocato catanzarese Eugenio Battaglia, e tre imprenditori, Concetto Logiudice Bosco, Francesco Domenico Costanzo e Giuliano Vidoni.

L'ex sottosegretario Luigi Meduri era «un oscuro faccendiere» e interfaccia politica della 'Dama nera'.

Meduri sarebbe andato a bussare persino alla porta del governatore della Calabria Mario Oliverio per un incarico a Galdino Accroglianò.

Si legge su Ilcorrieredellacalabria: “A occuparsene è l'ex sottosegretario, che verrà ascoltato dagli investigatori della Guardia di finanza mentre invita il fratello della donna a scegliere dalla lista pubblicata sul Burc (Bollettino ufficiale della Regione Calabria) l'incarico che più gli aggrada, perché «della questione – appuntano gli investigatori - (Meduri, ndr) affermava di aver già parlato con tale Mario che potrebbe identificarsi, con ragionevole certezza, in Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria».

Un'ipotesi che sarebbe confermata – sottolineano inquirenti e investigatori – da una telefonata intercettata qualche settimana dopo, quando Meduri chiama la Accroglianò per chiederle un appuntamento urgente, perché «mercoledì – dice Meduri – ci dobbiamo vedere che viene Mario». Non è dato sapere – allo stato, se e in che misura la richiesta avanzata a "Mario" abbia avuto corso”

Roma. Il Pd sospende l'ex sottosegretario

La Commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, a seguito dei provvedimenti disposti dalla magistratura nei confronti di Luigi Meduri e applicando le norme previste dal proprio Regolamento, ha deciso di sospenderlo dall'albo degli iscritti e degli elettori e dagli organismi di cui fa parte con provvedimento immediatamente esecutivo .TT: Tempestivo ma tardivo

Pignatone

Il procuratore Capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, parla dell'inchiesta relativa agli appalti Anas e dice:

«Se dovessi dire la sensazione che mi ha dato la lettura di queste carte è proprio la quotidianità della corruzione vista come una cosa normale. Una situazione deprimente»..

«Mi pare giusto sottolineare l'estraneità del nuovo presidente dell'Anas, che si è insediato da poco, a queste vicende. Il nuovo presidente dell'Anas non ha nulla a che vedere ed è ovviamente una parte offesa dal punto di vista giuridico».

Il presidente dell'Anas Gianni Vittorio Armani dopo gli arresti di questa mattina.

«Confido nell'aiuto delle procure, spero che l'azione di pulizia avvenga prima possibile, prima fanno e meglio è per me e per l'Anas. Credo che in Anas gran parte dell'azienda sia onesta e penso che possa uscire dal tunnel ; pensavo che i problemi principali fossero organizzativi ma invece vanno risolti prima i problemi corruttivi, questa è la priorità sennò non c'è piano industriale che tenga. Attiveremo, come già a Firenze, la stessa procedura per le persone coinvolte: sospensione, contestazione e licenziamento».

TTL: Tremeranno i Tangentisti ed i Ladri?

Pubblicato in Calabria

Amantea sta letteralmente morendo ma la comunità fa finta di non averne coscienza.

Speriamo che faccia finta, perché potrebbe davvero non averne coscienza visto che naviga in quel più o meno consapevole limbo di eutanasia totale.

Politica, economica, morale, etica, sociale

Abbiamo detto che dopo anni Amantea non ha più un proprio rappresentante al consiglio provinciale

Con la mancata elezione di mario Pirillo alle europee non ha un rappresentante in Europa

Non ha un rappresentante in Parlamento

E dopo averne avuto ben due e per decenni alla regione potrebbe non averne in futuro alla regione

Consiglieri forse no, ma almeno candidati.

Già, ma chi?

Abbiamo visto che sono tempi difficili per coloro che si servono dei voti della mafia e questo esclude alcuni possibili candidati

Chi? Loro lo sanno e se ci pensate bene pure voi.

Sono anche tempi difficili per i millantatori, le cui chiappe sono sempre più scoperte e quindi a rischio.

Mario Oliverio ha detto che vuole persone pulite e questa scelta ne esclude altre ancora.

Wanda Ferro non ha nemmeno bisogno di dire che sceglierà persone pulite e questa posizione politica esclude tanti altri politici o pseudo politica amanteani

Ma nella città rimangono tante altre persone per bene

Ne abbiamo voluto sentire una: Gianfranco Suriano e gli abbiamo posto la domanda : “Ma tu ti candidi alle regionali?”

Ecco cosa ci ha risposto: "Sto ricevendo in quest'ultimo mese, da parte di più amici della provincia di Cosenza non appartenenti all'Udc, calorosi inviti a candidarmi in alcune liste per le prossime regionali.

Indipendentemente dal fatto che ho deciso di non candidarmi per tutta una serie di ragioni, voglio rivolgere a questi amici un sentito ringraziamento per la stima e la fiducia risposta nella mia persona.

Non ho ricevuto nessun invito dall'Udc, di cui non condivido più la linea politica."

Già! Mi ero perfino scordato dell’UDC.

Anzi pensavo che si fosse come sempre imbarcato su una delle grandi navi alla fonda nel mar di Calabria e sempre sperando che non si chiami Concordia e che non abbia un altro Schettino.

Pubblicato in Politica

« Alle Sirene giungerai da prima, Che affascinan chiunque i lidi loro Con la sua prora veleggiando tocca. » Così si legge nella Odissea XII, 52-54 di Omero, nella traduzione di Ippolito Pindemonte.

Si legge nel Liber Monstrorum, I,VI del VII secolo che « Le sirene sono fanciulle marine che ingannano i naviganti con il loro bellissimo aspetto ed allettandoli col canto»

Vi state chiedendo cosa c’entrino le sirene con il Governo, vero? C’entrano, c’entrano.

Ieri le sirene ammaliavano i marinari per cercare di salire sulle loro navi ed essere portate lontano, poco importava se trascinavano navi e marinai negli abissi, riemergendo, poi, esse ibridi donna-pesce grazie alle squamose code ed al più condannando al naufragio gli impavidi marinai che avevano avuto la ventura di incontrarle senza essersi tappate le orecchie.

Serve poco o niente se incontrarle sia un fatto di fortuna, o sfortuna, od ignoranza , o sottovalutazione del pericolo, o supposizione di coerenza nei comportamenti, eccetera.

Oggi le nuove sirene della politica cantano per ammaliare i marinai delle navi dei partiti più grandi ( e quindi vincenti) tentando di salire a bordo delle navi stesse, e di vestire il cappello e la divisa di ufficiali per essere trasportate fino al regno dove tutto si può, là dove si comandano gli scherani che attendono pronti ad ubbidire .

E cantano i loro voti, i loro uomini, i posti che occupano, gli amici che si sono fatti e la loro disponibilità al voto. Cantano persino i precari da stabilizzare pronti a votare per conservare il posto di lavoro, pur precario, nella speranza di una stabilizzazione.

Non sanno guidare la nave, non anno spiegare le vele, non sanno nemmeno cazzare la randa od il fiocco. E tantomeno sanno cosa significhi virare a babordo od a tribordo.

Sanno invece dove è la sala mensa, la cambusa e la dispensa.

Ed ovviamente le scialuppe di salvamento.

Ora davanti alle coste Calabresi si vedono due grandi navi.

Una a destra con un capitano donna dalla lunga criniera incontenibile sotto il cappello da comandante, e che si agita avrebbe detto Fernando Pessoa nella sua “È uma brisa leve”, come mossa da “ una brezza leggera che l’aria un momento ebbe e che passa senza avere quasi avuto bisogno di essere”.

Una donna forte con un sorriso sincero. Attenta all’ascolto ma non corruttibile.

La fregatura è che essendo donna non si lascia incantare dalle sirene e scaltra e cognita , come Ulisse, ha dato ordine di tappare le orecchie ai suoi compagni facendosi comunque legare all'albero della Nave per ascoltarle.

A sinistra un capitano che non ha problemi di criniera e non abbisogna della”brisa leve” anzi persino l’acqua può scorrere senza fermarsi.

Ha esperienza di navigazione ma non su mari perigliosi. Affatto. Al più ha viaggiato su laghetti interni che oggi appaiono perfino privi di acqua. Abile , si avvale di subsidenti che sono sempre al di sotto ma pronti ad uscire come geyser irrefrenabili che bruciano tutto intorno e che prima o dopo bruceranno anche il capitano.

Ecco, a loro le sirene possono rivolgersi ma non si illudano di incantarli. Sgamati come sono può succedere perfino il contrario.

Le due principali sirene sono la UDC e la NCD. Sono sorelle , quasi gemelle e non solo per la coda. I loro capi hanno perfino le cravatte eguali, non solo gli interessi ed i pensieri!

Pubblicato in Calabria

Le dichiarazioni d’amore di Oliverio verso l’UDC

 

“L’Udc è una forza moderata di centro, non di destra.E’ una forza che ha espresso una critica abbastanza netta rispetto all’esperienza consumata alla Regione e io credo che dobbiamo incoraggiare le forze che dal centro guardano verso il centrosinistra”.

Una dichiarazione resa ieri a Strill mentre oggi al Corriere della Sera Oliverio ha detto che : «Abbiamo intrapreso un percorso con l'Udc»

C’è chi lo chiama “inciucio”, chi lo chiama “accurdunu”, chi lo chiama “imbroglio”.

Non sappiamo quale sia il suo vero nome, come non sappiamo quali siano i veri risultati delle primarie del PD in Calabria(la Direzione regionale partito dell’8 ottobre ha smentito anche i voti riportati ed i votanti indicati nel sito regionale del PD).

Una cosa però la sappiamo e cioè che, come scrive Adriano Mollo de Il Quotidiano, il PD ha detto NO ad Oliverio : «No agli impresentabili nelle liste in Calabria»

Dicono da dentro il PD “Ci sono voti che puzzano, che fanno schifo. E questi, il Pd deve urlare che non li vuole. Ma se il Pd dovesse cercare accordi e intese con gli “impresentabili” di questa regione, allora noi diremo pubblicamente di essere contrari”

Lo dice Franco Laratta di Area Dem, l'area che fa riferimento al ministro Franceschini : “ Basta che per vincere non si imbarcano personaggi di tutti i colori e non si dica che i voti, come il denaro “non olet”.

E' su questa linea anche il segretario regionale Ernesto Magorno: «Fin dalla mia elezione sono stato chiaro: no ad intese con chi ha governato con Scopelliti».

Oliverio sembra aver dimenticato di aver detto solo 15 giorni fa ( il 22 settembre scorso) dopo aver scoperto che “in provincia di Vibo, pezzi dei renziani si erano accordati con l'assessore di Scopelliti, Nazareno Salerno e pezzi di Forza Italia, aveva detto: «Per spezzare la gabbia che è stata creata attorno alla Calabria occorre fare scelte chiare con le alleanze. Non ho un approccio ideologico ma dico no ad alleanze con chi ha avuto responsabilità di governo nella Regione. Non possiamo farle con Scopelliti e i suoi amici. E quando questo avviene sul territorio non fa bene al cambiamento».

E la querelle tra Callipo e Trematerra evidenzia bene la situazione. Eccola, Da Sbirciapaola:

Quelle che Callipo chiama “truppe cammellate” inviate per votare e far votare Oliverio in una consultazione che riguardava il centrosinistra e non certo l’UDC di Trematerra, si sono viste anche a Paola presidiare, in buona compagnia, il seggio elettorale.

Meraviglia che qualcuno, non certo autorevole, sia sia indignato su un giornale di provincia che siano andati a votare alle Primarie, cittadini non simpatizzanti del PD o del centro sinistra in generale, specie quello paolano.

La comunella al seggio tra pro Callipo, pro Oliverio e centristi locali, è passata inosservata al poco acuto (e arguto) giornalista di provincia che invece ha dedicato le sue attenzioni a puro gossip.

Gianluca Callipo risponde a Michele Trematerra che lo ha duramente attaccato dopo l’esternazione del renziano sull’opportunità di allearsi con l’UDC proposta da Oliverio. Callipo si chiede se

 “è impensabile andare con chi ha sostenuto Scopelliti nel corso di questi anni. Dell’Udc, se non ricordo male, fanno parte l’attuale presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico, e ben due assessori, Alfonso Dattolo e Michele Trematerra, quest’ultimo addirittura indagato per mafia”.

La risposta di Trematerra non s’è fatta attendere:

   “Gianluca Callipo, che ora mi coinvolge in una polemica stucchevole per via di un’indagine giudiziaria in contrasto con la mia storia politica e professionale sempre vissuta all’insegna della coerenza e della massima trasparenza, è lo stesso che venerdì sera – due giorni prima delle primarie del centrosinistra – mi ha telefonato (lui, non io!) per invitarmi a supportarlo in una disfida da cui è uscito sonoramente battuto?…

   …Qualcuno dovrebbe chiamare non Renzi, perché gli dia una schiarita sia sullo stato del dibattito politico nel Paese in cui vi è una positiva mobilità delle forze riformiste in vista di un riassetto politico ed istituzionale che sull’uso improprio del giustizialismo in politica, ma uno psichiatra. Perché è evidente che, insieme alle primarie, il sindaco di Pizzo ha perso anche la testa”…

L’assessore regionale all’agricoltura continua consigliando prudenza a Callipo

   “sull’uso i certe espressioni quando sono riferite a persone perbene come il sottoscritto, ma soprattutto anche un poco di coerenza. Prima di discutere di cose che non conosce, il giovanotto di Pizzo, farebbe bene ad informarsi, anzitutto sul percorso politico dell’UDC, che non è una forza nata ieri ma vanta forti e radicate tradizioni cattoliche e riformiste, e che, in Calabria soprattutto, ha sempre posto la questione, nuovamente attualissima, della governabilità e dell’efficienza della Regione.

   Si possono mai accettare lezioni d’integrità da parte di un sindaco che mentre annunciava di voler rinnovare la Regione (naturalmente senza mai spiegare come, dove e con quali obiettivi) non riusciva ad approvare neppure il bilancio del proprio comune rischiando addirittura l’incandidabilità?”

Non si fa attendere la risposta di Gianluca Callipo

   “L’assessore Trematerra è infuriato perché ho osato ricordare che è indagato per mafia, ma soprattutto perché ho detto che un accordo preelettorale tra Udc e Pd è impresentabile.

   Per parare il colpo dice che l’ho chiamato il venerdì prima delle primarie per cercare il suo sostegno.

   Una verità e una bugia.

   La verità è che l’ho effettivamente chiamato, ma la bugia è di quelle grosse: non ho mai cercato il suo sostegno.

   Lo chiamai per invitare lui e il suo partito ad astenersi dal partecipare attivamente alle primarie, visto che in quelle ore si facevano sempre più insistenti le voci di importanti esponenti dell’Udc che stavano facendo campagna elettorale, e non certo per me.

   Quindi gli chiesi di comportarsi correttamente, senza alterare con l’invio di truppe cammellate una consultazione che riguardava il centrosinistra e non certo il suo partito.

   Infine, per legittimare quello che sarebbe uno scandaloso accordo tra Udc e Pd in Calabria, Trematerra replica oggi dicendo che: “Il dibattito politico nel Paese prevede una positiva mobilità delle forze riformiste in vista di un riassetto politico ed istituzionale”. Complimenti e grazie dell’acuta analisi in puro politichese, ma i riassetti istituzionali di questo tipo non ci piacciono”.

Pubblicato in Calabria

”L’Udc è una forza moderata di centro, non di destra.


E’ una forza che ha espresso una critica abbastanza netta rispetto all’esperienza consumata alla Regione e io credo che dobbiamo incoraggiare le forze che dal centro guardano verso il centrosinistra”.

Il presidente della Provincia di Cosenza, vincitore delle primarie contro gli sfidanti Callipo e Speranza, ha confidato a Strill.it i suoi intendimenti circa le alleanze che da qui a qualche giorno potrebbero saldarsi nella rincorsa alle elezioni regionali del prossimo 23 novembre.

Sembra un vera dichiarazione d’amore quella Mario Oliverio ha espresso nei confronti dell’Udc.

E poi ha spiegato:

”Dobbiamo lavorare per allargare le alleanze anche ai movimenti.

E per quanto riguarda le forze politiche dobbiamo operare per un’azione inclusiva nei confronti delle forze moderate di centro”.

E poi ha continuato:

”Con le forze della destra non è possibile avere ambiguità anche perché avremmo una confusione che non sarebbe compresa dagli elettori e determinerebbe una nebbia di cui la Calabria non ha bisogno.

Abbiamo bisogno di essere inclusivi ma una linea di demarcazione deve essere chiara: tra destra e centro sinistra non può esserci confusione”.

Stando a quanto si dice Oliverio ha poi in serbo una sorpresa

No all’NCD.

Ma sembra molto probabile una alleanza con i fratelli Gentile il cui peso politico è talmente rilevante da eliminare ogni rischio di vittoria anche quando parte del centrosinistra dovesse defilarsi alle prossime elezioni regionali.

Pubblicato in Cosenza
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