BANNER-ALTO2
A+ A A-

papaL'urlo quasi di terrore di Papa Francesco: 'Non lasciarci nella tempesta'

Sotto la pioggia, in un silenzio assordante, il Papa lancia il suo 'grido' in una piazza San Pietro vuota: "Non lasciarci in balia della tempesta". Francesco chiede a Dio di guardare alla "dolorosa condizione" in cui versa l'umanità a causa della pandemia.

"Ti imploriamo: 'Svegliati Signore!'", dice richiamando il passo del Vangelo in cui discepoli sono atterriti dalla tempesta e Gesù dorme. Chiede anche a tutti di cambiare "rotta" tornando a Dio e ai valori veri, primo tra tutti quello della solidarietà, perché pensavamo "di rimanere sempre sani in un mondo malato", afflitto da guerre e "ingiustizie planetarie".

Invita a confidare nel Signore perché "sappiamo, tu hai cura di noi". 

A sostenere la preghiera del Papa, che arriva nella piazza visibilmente commosso, ci sono sul sagrato della basilica le icone care ai romani, dal crocifisso 'miracoloso', che ha salvato Roma e l'Italia dalla peste, di San Marcello alla Salus Populi Romani. 

E nella invocazione di Francesco passano in rassegna tutte le persone in prima linea nella lotta al coronavirus, dai "medici stremati" ai politici che sono chiamati a sostenere il peso delle scelte. 

Il Papa parla e in sottofondo si sente solo la pioggia, i gabbiani, qualche ambulanza che passa.

"Da settimane - dice Francesco - sembra che sia scesa la sera. 

Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante" e "ci siamo ritrovati impauriti e smarriti", "presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa". "Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme".

Il mondo è chiamato a dare "un significato" a questo tempo così difficile riscoprendo nuovi spazi per la solidarietà, osserva il Papa nella preghiera a piazza San Pietro. "Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Abbracciare la sua croce - sottolinea - significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità e di solidarietà".

Il Papa ha pronunciato la sua preghiera in un silenzio assordante. La sua voce aveva come sottofondo solo il battere della pioggia e il verso dei gabbiani. Una situazione del tutto inedita.

Nella preghiera speciale a San Pietro il Papa "implora" Dio. "Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: 'Svegliati Signore!'", "non lasciarci in balia della tempesta". "Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. 

Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta".

Pubblicato in Mondo

papaAvrei potuto anche intitolare il mio articolo così: Lo schiaffo del Papa. Ma mi sono ricordato dello schiaffo famoso di un altro Papa e così ho desistito. Il Santo padre, oggi, affaciatosi dalla finestra apostolica in occasione dell’Angelus ed impartire, come al solito, la benedizione, si è scusato con tutti i presenti per il cattivo esempio di ieri. Il Pontefice, martedì, è stato strattonato da una donna e lui si è divincolato con forza. Il gesto di ieri del Santo Padre, lo voglio ribadire, non è stato il primo che ha fatto tanto scalpore. Il Papa, commentando l’accaduto, ha così detto:- A volte perdiamo la pazienza. Anche io. E chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri -. Come già detto l’episodio si è verificato al termine della celebrazione del Te Deum nella Basilica quando il Santo Padre si è recato in Piazza San Pietro per ammirare il presepe allestito in piazza e salutare i tantissimi fedeli stipati dietro le transenne. Ma mentre si allontanava una donna gli ha afferrato la mano con decisione, tirandolo a sé, facendolo barcollare. Il gwesto ha fatto innervosire il Pontefice che ha reagito in un modo inconsueto e per liberarsi dalla presa che gli faceva anche male l’ha colpita con l’altra mano proferendo alcune parole. Il gesto del Papa ha fatto scalpore tra i suoi detrattori, ha fatto il giro del mondo specialmente sui social. Schiaffo del Papa, da Urbi et Orbi a botte da orbi il passo è breve. Dio perdona, Bergoglio no. Vi ricordo che anche Padre Pio menava di brutto. Fallo di reazione. Il Papa salterà per squalifica i prossimi 4 Angelus. La pazienza ha un limite anche se si è Papa. Dai, porgi l’altra mano. E non poteva mancare il commento di Vittorio Sgarbi giustificando però:- Anche Papa Francesco può avere i suoi 5 minuti, è comprensibile -.

Pubblicato in Italia

Vaticano, corruzione,. peculato e truffa:ecco le accuse dei PM di Bergoglio

L'Espresso, dopo l'inchiesta che ha svelato i contorni del nuovo scandalo finanziario in Vaticano, ha ottenuto nuova documentazione riservata dell'inchiesta penale aperta dai pm del Papa su alcune operazioni immobiliari a Londra.

Carte che sono al centro del servizio esclusivo in edicola da domenica 20 ottobre e già online su Espresso.

 

 

 

 

"Si tratta -si legge nell'anticipazione diffusa alla stampa- della denuncia del Revisore generale del papa e delle accuse arrivate dal direttore dello Ior Gian Franco Mammì.

Di alcuni report riservati dell'affare da 200 milioni di dollari per l'acquisto di un palazzo da 17 mila metri quadri a Londra.

E soprattutto le 16 pagine integrali del decreto di perquisizione del Promotore di giustizia con cui sono stati indagati dipendenti della Segreteria di Stato e pezzi da Novanta della Santa Sede come don Mauro Carlino e il direttore dell'Aif Tommaso Di Ruzza.

Analizzando i documenti, è evidente che la Santa Sede si trovi di fronte a uno scandalo che ha pochi precedenti nella storia recente".

I promotori Gian Piero Milano e Alessandro Diddi ritengono infatti di aver individuato "gravi indizi di peculato, truffa, abuso d'ufficio, riciclaggio e autoriciclaggio" in merito a comportamenti di ecclesiastici e raider d'assalto, mentre un'altra relazione il Revisore Alessandro Cassinis, di fatto il 'Raffaele Cantone' di Francesco, ipotizza gravissimi reati quali l'appropriazione indebita, la corruzione e il favoreggiamento".

Le carte rivelate dall'Espresso mostrano soprattutto come la Segreteria di Stato possieda e gestisca fondi extrabilancio per la bellezza di 650 milioni di euro, "derivanti in massima parte dalle donazioni ricevute dal Santo Padre per opere di carità e per il sostentamento della Curia Romana".

Si tratta dell'Obolo di San Pietro, "che il Vaticano invece di girare ai poveri e ai bisognosi investe in spericolate operazioni speculative".

Con l'aiuto, pure, di Credit Suisse, "nelle cui filiali svizzere e italiane risulta versato circa il 77 per cento del patrimonio gestito".

Circa "500 milioni di euro", segnala l'Ufficio del Revisore Generale, finiti in operazioni finanziarie che a parere dei magistrati mostrano "vistose irregolarità", oltre ad aprire "scenari inquietanti".

Per Francesco, rileva l'Espresso, "non sarà facile, davanti al nuovo scandalo, districarsi tra nemici veri, falsi amici, buoni suggeritori e cattivi consiglieri".

Pubblicato in Mondo

Il partito di Giuseppe Conte ha già un nome e sponsor molto, molto potenti.

Luigi Bisignani, sul Tempo, disegna la mappa del potere che gira attorno al "premier per caso", diventato dopo un anno a Palazzo Chigi la carta da giocare per sparigliare il campo a Roma e in Vaticano.

 

Il premier non vuole andare a votare a settembre, spiega Bisignani, "perché stanno preparando un partito tutto per lui".

La "lista Conte", o meglio Forza Giuseppe, è "un mix di mondo cattolico variopinto tra solidarietà, rigore e comprensione verso le nuove tendenze della società".

Secondo i sondaggi il gradimento personale dell'avvocato è alto, e Rocco Casalino si starebbe muovendo per assicurargli il sostegno di due luogotenenti grillini, la ministra Barbara Lezzi al Sud e il deputato genovese Sergio Battelli al Nord.

Dietro Conte, però, ci sono anche "importanti studi legali come quello di Grande Stevens, la cui eredità è stata raccolta da Michele Briamonte, punto di riferimento in Vaticano", e poi "il solito profumo di servizi di sicurezza e qualche bella dama romana".

Oltretevere Conte gode dei favori di "monsignor Claudio Maria Celli, stratega della comunicazione e diplomatico di lungo corso con alterne fortune tra Cina e Venezuela" e gli incontri riservati per decidere come e quando Conte dovrà fare il grande passo si svolgono, sussurra Bisignani, "in una palazzina di Propaganda Fide in via Carducci, benedetta anni fa dal compianto cardinale indiano Ivan Dias".

Monsignor Celli sarebbe "il collante con Villa Nazareth, dove risiede la Comunità Domenico Tardini" (dove ha studiato Conte), guidata oggi dal Cardinale Silvestrini, con la benevolenza del segretario di Stato Pietro Parolin".

Sostengono la lista Conte anche la Comunità di Sant'Egidio e dalla Libia "l'uomo catapultato dal premier al Dis, il generale Gennaro Vecchione", oltre a top manager come Claudio Descalzi di Eni e Alessandro Profumo di Leonardo.

Pubblicato in Italia

stellaDottoressa carissima, nella nostra civilissima Italia, cattolica, ci sono alcuni sacerdoti, alcuni dirigenti scolastici, alcune maestre, alcuni sindaci che quando sentono aria di Natale cercano un po’ di visibilità e fanno a gara a chi la spara più grossa e si rendono, dunque, protagonisti di azioni più bislacche e assurde: bandire il Natale e i suoi ritti dalle nostre scuole e dalle nostre piazze, niente presepi in chiesa e nelle scuole, niente crocifisso nelle aule scolastiche, niente suono delle zampogne, niente cullurielli in piazza. Per loro, tutto questo, offende i ragazzi di altre etnie nelle nostre scuole, offende gli uomini e le donne di altre religioni ma che vivono e lavorano nelle nostre case e nei nostri paesi. Il presepe, bene non farlo, dice il parroco don Luca Favarin di Padova, ben conosciuto in città per le sue attività in sostegno dei migranti, degli emarginati e dei poveri, per rispetto ai poveri, del Vangelo e dei suoi valori. Per questo prete evidentemente il Serafico San Francesco d’Assisi che costruì il primo presepe era dunque contro i cristiani. Hanno fatto molto discutere sui social le affermazioni di don Luca. Ha strappato pure qualche consenso, ma ha ricevuto un profluvio di critiche. E il parroco della chiesa di San Torpete a Genova don Paolo Farinella, anche lui parroco di frontiera, al servizio sempre dei poveri e degli emarginati, per protestare contro la Lega e Salvini i e perché contrario al Decreto Sicurezza approvato dal Parlamento Italiano ha fatto sapere che terrà la chiesa chiusa durante le feste natalizie e non celebrerà la Messa di Natale. I suoi parrocchiani hanno votato Salvini, dunque sono complici di lesa umanità e di deicidio. Il parroco nella sua newsletter inviata e poi pubblicata sul “Fatto Quotidiano” ha così scritto:- Natale non è più Natale cristiano, non più memoria della nascita di Gesù, ma cinico fatto commerciale, mescolato a ripetuti riti e liturgie-. Se si fosse fermato qui non ci sarebbe nulla da eccepire. Infatti il Natale di oggi non è più il Natale di ieri. E’ un Natale commerciale. E’ il Natale della corsa sfrenata ai regali anche costosi, alle luminarie, ai torroni e ai panettoni, alle feste, agli spettacoli in piazza con artisti famosi che costano un sacco di soldi, ai fuochi d’artifizio, allo champagne, ai pranzi luculliani che non finiscono mai. Sì, è il Natale delle abbuffate, così dice don Paolo – mentre migliaia di cristi muoiono di fame e di freddo in mare, nei bordelli della Libia, pagati dall’Italia che fomenta le guerre con l’immondo commercio delle armi-Abbiamo dimenticato, questo è vero, che il 25 dicembre di ogni anno noi cristiani celebriamo la nascita di Gesù in una stalla a Betlemme al freddo e al gelo. Ma don Paolo va oltre e paragona Gesù come un migrante, costretto a fuggire dalla sua amata terra in Egitto perché perseguitato e se si presentasse da noi oggi, col decreto immondo di Salvini, sarebbe fermato alla frontiera e rimandato indietro perché migrante economico, perché senza permesso di soggiorno e perché in Palestina non c’è una guerra vecchia dal 1948. Tante sono state le reazioni dei lettori. Il prete deve fare il prete e celebrare le Sante Messe e amministrare i sacramenti, se vuole fare il politico deve abbandonare l’abito talare e presentarsi alle elezioni. Per alcuni, visto che la sua chiesa rimarrà chiusa e diventerà inutile, sarà candidata alla vendita come auspicato dal Santo Padre e con il ricavato potrà davvero aiutare i poveri, i più bisognosi della sua parrocchia, gli emarginati e i migranti. Lei, cara dottoressa, cosa mi dice di questi sacerdoti che si rifiutano di costruire i presepi e di celebrare la Santa Messa il giorno del Santo Natale?

Francesco Gagliardi

Pubblicato in Italia

Lo ha deciso il Tribunale penale vaticano, nella sentenza di primo grado, con un processo lampo di appena due giorni. Davanti ai giudici della Santa Sede l’ex consigliere della nunziatura vaticana a Washington, accusato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità, ha subito ammesso tutte le sue colpe.

Il pm vaticano aveva chiesto una condanna a 5 anni e 9 mesi di reclusione e 10mila euro di multa. Ai magistrati il diplomatico di 51 anni, nato a Milano ma con origini emiliane, ha in qualche modo cercato di giustificare il suo comportamento spiegando di essere entrato in una profonda crisi, “un conflitto interiore”, quando, il 23 giugno 2016, è stato trasferito da Roma, dove aveva lavorato a lungo prima in Segreteria di Stato e poi nella nunziatura in Italia, negli Stati Uniti.

Una giustificazione, arrivata in extremis e in modo a dir poco rocambolesco, per cercare di attenuare una condanna per reati gravissimi.

“Mi ritrovo negli Stati Uniti – ha raccontato Capella ai giudici – senza entusiasmo, ma collaborativo. I primi quattro mesi sono stati piuttosto blandi.

Provavo un senso di vuoto e inutilità”.

E così comincia a usare il profilo su Tumblr, creato poche settimane prima per “amore degli animali e delle loro buffe espressioni”, per ricevere e inviare immagini, video e manga a contenuti pornografici, spesso con soggetti minorenni. Da qui inizia una vera e propria vita parallela.

Sul social il diplomatico vaticano si fa chiamare “Doppiobibo” e richiede un target preciso: ragazzi tra i 13 e i 17 anni.

“Ho sbagliato – ha dichiarato Capella ai magistrati – a sottovalutare la crisi che stavo attraversando. Ho sbagliato a pensare di poterla gestire da solo. Il contesto era nuovo. Amici o referenti non ne avevo. Ho cercato di far fronte con rimedi spirituali e di non far pesare il mio stato d’animo in nunziatura”. Ma la situazione degenera sempre di più.

Sul social il monsignore intraprende conversazioni private “assolutamente triviali”, come le definisce lui stesso davanti ai giudici che lo processano.

“I dialoghi – prosegue Capella – nascono e muoiono nel giro di poche volgari battute.

A distanza di tempo ne rilevo la ripugnanza.

Ma saper dare un nome alle crisi interiori nel momento stesso in cui una persona le vive non è facile”.

Nel materiale acquisito, tra gli Stati Uniti e il Canada, dove sono stati compiuti i reati, e il Vaticano, ci sono tra i 40 e i 55 elementi che riguardano minorenni.

Tra questi c’è anche un video che riprende un bambino molto piccolo in “atteggiamenti sessuali espliciti”, ha riferito ai magistrati Gianluca Gauzzi, ingegnere della Gendarmeria Vaticana che si era occupato anche del caso Vatileaks 2.

Chiamato a testimoniare in aula, Gauzzi ha spiegato quanto sia complicato procurarsi materiale del genere in rete.

Ordinato prete nel 1993, i primi nove anni di sacerdozio monsignor Capella li dedica alla parrocchia di San Michele a Cantù, nell’arcidiocesi di Milano, dove gestisce un oratorio affollato di ragazzi. Con loro fa catechismo, campeggi e vacanze, e alcuni dei suoi giovani entrano in seminario.

Nel 2001 il cardinale Carlo Maria Martini, all’epoca arcivescovo di Milano, gli chiede se è disponibile a entrare nel servizio diplomatico della Santa Sede. “Accettai volentieri e con gioia”, ricorda lo stesso Capella ai giudici ripercorrendo la sua vita sacerdotale.

Iniziano le partenze: prima in India e poi a Hong Kong.

Ma Capella viene presto chiamato a lavorare in Vaticano nella sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Qui si occupa di importanti dossier economici: dall’antiriciclaggio al lavoro dell’Autorità di informazione finanziaria, fino al comitato bilaterale con la Commissione Europea sulla monetazione del Vaticano e all’accordo in materia fiscale tra la Santa Sede e l’Italia

Richiamato in Vaticano il 21 agosto 2017 dopo le segnalazioni degli Stati Uniti e del Canada e poi arrestato dalla Gendarmeria il 7 aprile 2018, in questi mesi monsignor Capella è stato seguito da uno psichiatra e ha fatto uso di ansiolitici per dormire. Il suo percorso non è stato sempre facile”, ha raccontato ai magistrati il medico Tommaso Parisi, spiegando che il monsignore ha avuto “momenti difficili”.

In tutto questo tempo però, ha assicurato lo psichiatra, “si è dimostrato estremamente collaborativo e desideroso di conoscere meglio se stesso, incontrarsi con le sue emozioni per armonizzare la sua personalità, da uomo e da ecclesiastico” By L’Onesto

Pubblicato in Italia

preghieraLa preghiera della sera è un momento molto importante per entrare in relazione con Dio e chiedere perdono dei propri peccati commessi durante la giornata. Il momento della preghiera serale deve essere un vero e proprio dialogo con Dio, con cui aprire il cuore in maniera spontanea, ma è anche un momento per ringraziare di tutte le cose belle vissute durante il giorno. Ecco alcune delle preghiere più belle da recitare la sera preghieredelmattino.it per affidarsi a Dio.

Ti adoro mio Dio

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno.  Perdonami il male, oggi commesso e, se qualche bene compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.

Preghiera riparatrice

Eterno Padre, per le mani di Maria Addolorata, ti offro il S. Cuore di Gesù con tutto il suo amore, con tutte le sue sofferenze e con tutti i suoi meriti:

per espiare tutti i peccati che ho commesso quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria

per purificare il bene che ho mal fatto quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria

per supplire al bene che devo fare e ho trascurato di fare quest’oggi e durante tutta la mia vita. Gloria.

Ti benedico, o Padre

Al termine di questo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per tutti i tuoi doni. Perdona ogni mio peccato: perché non sempre ho ascoltato la voce del tuo Spirito. Non ho saputo riconoscere il Cristo nei fratelli che ho incontrato. Custodiscimi durante il riposo: allontana da me ogni male e donami di risvegliarmi con gioia al nuovo giorno. Proteggi tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Amen.

Al Signore Gesù

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno. Te lo chiedo nel tuo nome, te lo chiedo per le tue piaghe, te lo chiedo per il tuo sangue, te lo chiedo per la tua croce, te lo chiedo per l’intercessione di Maria, Immacolata e Addolorata. Il sangue e l’acqua che scaturiscono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberarmi, guarirmi. Amen.

Pubblicato in Mondo

papaManifesti irriverenti affissi sui muri delle case contro i politici ci sono sempre stati.

Ultimamente sono comparsi a Roma dopo che l’On. Fedele ha assunto la carica di Ministro della Pubblica Istruzione.

La valanga di polemiche furono scatenate contro il Ministro il quale sul suo curriculum aveva scritto “Laureata in Scienze Sociali”, mentre in realtà ha conseguito il diploma di assistente sociale.

Chi non ricorda quelli del vecchio Partito Comunista Italiano nelle elezioni politiche del 1948 e 1953 contro il Presidente del Consiglio e leader indiscusso della Democrazia Cristiana?

 

Ma contro un Pontefice mai. Uno sfregio senza precedenti.

Fino ad oggi però. Infatti Roma si è svegliata tappezzata di manifesti di contestazione a Papa Francesco.

Il manifesto riporta l'immagine del Santo Padre molto corrucciata e rabbuiata e in basso la scritta con venature romanesche:

- A Francè, n’do sta la tua misericordia?

- Nessuno sa chi ha affisso nottetempo i manifesti, la Digos romana sta indagando.

Sui manifesti non ci sono simboli né sigle di partiti politici. Sono al vaglio le registrazioni delle varie telecamere che inquadrano le strade e le vie di Roma, dal quartiere Prati, a Trastevere, al Vaticano,dove sono comparsi i manifesti, immediatamente fatti ricoprire dai Vigili con l’applicazione della scritta “Affissione abusiva”. Chi ha potuto affiggere i manifesti? Certamente chi non vuole bene a Papa Francesco e chi è contro la sua politica e il suo operato.

 

Il Papa è stato immediatamente informato dai suoi più stretti collaboratori della comparsa dei manifesti ed ha reagito con serenità e distacco.

Pubblicato in Italia

sagraIn Italia esiste un sito internet che vende online arte sacra e articoli religiosi. Sul sito internet è possibile, per esempio, acquistare paramenti sacri, cioè abiti utilizzati durante le celebrazioni liturgiche dai ministri che le presiedono e che, essendo usati, durante la liturgia sono diversi dagli abiti che il clero o le monache indossano abitualmente. I paramenti liturgici possono avere colori diversi in base ai colori liturgici del periodo dell'anno liturgico.

I paramenti liturgici comuni sono latini ed utilizzati dalle chiese cattoliche di Rito latino. Alcuni paramenti sacri sono in uso mentre altri sono stati aboliti o resi facoltativi. Poi esistono paramenti orientali, bizantini e ortodossi.

I paramenti sacri sono una parte delle migliaia di articoli che il sito di commercio online vende.

Questo sito, oggi in continua espansione con altri oggetti d’arte sacra come icone, madonne e crocefissi, dà la possibilità di acquistare materiali di consumo per la chiesa (come incensi e ceri), accessori per le funzioni liturgiche (come i candelabri o le ampolline), fino agli oggetti che una persona cattolica utilizza giornalmente (rosari e libri).

Il sito nasce dallo sviluppo di un’attività commerciale precedente attraverso lo sviluppo e l’implementazione dell'e-commerce di articoli religiosi con un proprio marchio fino all’attuale situazione di primo e-commerce italiano di arte sacra.

Sono oltre dieci anni che Holyart.it ha deciso di dedicarsi completamente alla vendita on-line di arte sacra e articoli religiosi, e ciò visto il notevole successo riscontrato dal proprio sito e la progressiva accelerazione nell’uso della tecnologia nelle scelte d’acquisto.

Una scelta vincente fatta ormai oltre dieci anni fa.

 

Il sito di e-commerce si propone di offrire articoli realmente belli, originali e utili, e che siano visibili grazie a una navigazione semplice e intuitiva.

Il sito è costantemente aggiornato ed ogni articolo è visibile nei minimi particolari grazie a foto grandi e nitide. Le consegne sono veloci (24/48 ore in tutta Italia) ed il pagamento facilitato dalla decisione di accettare ogni forma di pagamento: carte di credito, PayPal, bonifico bancario, contrassegno, carte prepagate. Anche l’assistenza è un pinto forte: oltre a ben 4 linee telefoniche, c’è la possibilità di inviare fax, mail, e comunicare via Skype.

 

Migliaia di articoli

Il catalogo online contiene miglia di articoli: stole, servizi da altare, piviali, pianete, tovaglie da altare, camici liturgici, coprileggii casule Mariane, arredi sacri, articoli vescovili, campanelli liturgici, oli santi e servizi battesimo, teche, testi liturgici, ecc. Tutti i paramenti sacri sono di ottima fattura e disponibili nei diversi colori liturgici. Molti articoli sono prodotti artigianalmente in Italia, mentre altri sono prodotti in Polonia.

 

Un modo diverso di concepire il commercio online

Come detto da oltre dieci anni il sito di Holyart si dedica solo ed esclusivamente al commercio online. Il sito di e-commerce offre articoli unici, prezzi convenienti, velocità nel rispondere ai clienti, metodi di pagamento comodi e sicuri, velocità di consegna ma soprattutto l’assenza di rischi per l’acquirente. In questo sta il modo diverso nel concepire il commercio elettronico. In ogni caso l’acquirente può, infatti, restituire la merce di non gradimento ed entro 4 giorni lavorativi ricevere ciò che ha speso.  

Pubblicato in Italia

Questo il comuni cato stampa del Concerto Bandistico Mario Aloe- Città di Amantea

 

La banda Mario Aloe è lieta di annunciare la partecipazione al 60° anniversario della fondazione ANBIMA, associazione nazionale bande musicali autonome, che si svolgerà il prossimo 22 novembre in occasione della solennità di Santa Cecilia patrona della musica.

 

L’evento si svolgerà in Vaticano, dove è prevista la celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. il Cardinale Angelo Comastri e che vedrà la partecipazione della Banda musicale Pontificia, del Coro della Diocesi di Roma e di numerose bande musicali, cori e gruppi di majorettes provenienti da tutta Italia.

La messa verrà animata dal Coro della Diocesi di Roma accompagnato dalle bande, tutti sotto la direzione di Mons. Marco Frisina.

 

Alle 7.30 appuntamento in Piazza san Pietro

Alle ore 8.00 ingresso nella Basilica di San Pietro

Alle 8.30 inizio Santa Messa celebrata da S. Em. il Cardinale Angelo Comastri

Alle ore 10.00 deflusso in piazza San Pietro in attesa della recita dell’Angelus e del saluto alle bande da parte di SS Papa Francesco.

Prima dell’Angelus del Santo Padre le bande si esibiranno con brani scelti dalla segreteria dell’Anbima.

In occasione del viaggio, la Banda Mario Aloe, visiterà il Museo Nazionale dell’Arma dei Carabinieri e avrà l’onore di far visita alla Banda Musicale dell’ Arma dei Carabinieri, presso la sala prove, ove potrà assistere alle attività della stessa.

Un’amicizia antica lega la nostra associazione, alla Banda dell’Arma, tante le collaborazioni e le viste ricevute dai vari maestri che si sono susseguiti nella direzione, l’ultima quella del Colonnello Vincenzo Borgia che lo scorso anno è stato insignito della cittadinanza onoraria del Comune di Amantea.

Sarà anche questo un momento straordinario ed emozionante per i giovani musicisti, sotto il profilo sociale e musicale, che offrirà loro la possibilità di ascoltare valenti professionisti, di confrontarsi col loro e magari apprendere le loro conoscenze.

 

Banda MarioAloe Viaggio Roma Ambima

Il Groufie della Banda Mario Aloe in Viaggio per ROMA

 

Pubblicato in Primo Piano
Pagina 1 di 2
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy