Roberto Napoletano, Direttore di “L’altra voce dell’Italia – Quotidiano del Sud”, ha intitolato il suo editoriale di sabato 7 novembre non Calabresi cornuti e mazziati ma “Stra-cornuti e stra-mazziati” e si è chiesto cosa hanno fatto di male gli uomini e le donne della Calabria per essere stati traditi dalle istituzioni, per avere avuto come Commissario della Regione Calabria un ex generale dei carabinieri, il quale, intervistato nella trasmissione televisiva “Titolo Quinto”, non ha saputo rispondere come mai non conosceva il numero dei posti in terapia intensiva della Calabria a lui affidata e non sapeva che toccava a lui e non al Governo centrale il piano Covid. E’ pungente il Direttore Napoletano. Il commissario Cotticelli non sa neppure come si chiama. Non ha la minima idea di chi possa avergli dato le stellette di generale. Mamma mia che stoccata. E’ stata davvero un’offesa al decoro delle istituzioni avere nominato una persona così incompetente alla guida della sanità calabrese. Non può più essere Commissario, non può più rimanere seduto su quella comoda poltrona, rappresenterebbe un oltraggio alle donne e agli uomini della Calabria. Infatti il Generale Cotticelli ha già rassegnato le proprie dimissioni prima che arrivasse il ben servito del Presidente del Consiglio Prof. Conte. Questi aveva affermato che :- Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Voglio firmare il decreto già nelle prossime ore. I calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità -. Ha voluto dire che effettivamente Cotticelli è stato un commissario incapace che non ha saputo affrontare il coronavirus e i problemi della sanità in Calabria. Ma il Presidente Prof. Conte ha davvero una bella faccia tosta nel voler dare a Cotticelli ogni responsabilità per poi scaricarlo immediatamente, proprio lui che lo aveva nominato per ricoprire quel posto così importante e impegnativo. La vera responsabilità è sua e del Ministro Speranza che lo hanno nominato Commissario in Calabria e che appena tre giorni fa lo avevano confermato per altri due anni. Cotticelli ha presentato le dimissioni al Ministro Speranza. Conte e Speranza facciano ora altrettanto. Presentino le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato Mattarella. Anche loro non hanno più la fiducia della maggioranza degli italiani. Si è definitivamente esaurita e nessuno, dico nessuno, è più disposto ad attendere. E il Direttore Napoletano, rivolgendosi al Ministro Speranza, così ha scritto;- Ministro Speranza, erano spariti tutti i manager di settore al momento della nomina di Cotticelli, c’erano disponibili solo uomini dell’arma? E soprattutto che cosa ha fatto Lei da marzo ad ottobre, forse era più urgente leggere le bozze del suo libro che occuparsi dell’emergenza sanitaria calabrese?- L’editoriale termina con questa amara realtà, che i calabresi hanno visto aumentare di addizionale in addizionale le loro tasse per coprire i buchi della sanità. Cioè per non avere nulla. Come dire :- Stra-cornuti e stra-mazziati-.
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Il Ministro Franceschini ha destinato “altri” 300 milioni di euro per i Beni Culturali in Italia.
Di questi 300 milioni ben 37 sono destinati alla Calabria.
Ben più del 5% che le sarebbe spettato se la somma fosse stata ripartita equitariamente tra le regioni. Il 5% sarebbe pari solo a 15 milioni di euro.
Ben più dei 10 milioni che sarebbe toccati alla Calabria se la somma fosse stata spartita in relazione alla popolazione . 2 milioni di abitanti sono praticamente un trentesimo della popolazione italiana (60 milioni).
Insomma un vero e proprio regalo alla Magna Grecia!
Insomma una Calabria più che rispettata.
Un governo di sinistra , quello di Oliverio, più che rispettato.
Calma, calma.
Risveglio Ideale corregge i dati.
Non si tratta di 37 milioni di euro ma di 3,7 milioni di euro!!
Cioè quasi l’1,23 % della intera somma . Come se le regioni fossero più di 80.
Cioè come se la Calabria avesse la popolazione della val d’Aosta!
Giriamo la domanda di Risveglio Ideale: “Riuscirà mai il Presidente Oliverio a prendere posizioni concrete a fronte di questo ”oltraggio” da parte del MIBACT per far “arrivare” alla sua e nostra Regione le adeguate risorse per elevare i livelli di intervento sulla Cultura nel suo e nostro territorio?”
ASPETTIAMO RISPOSTE!
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Rubavano i Tir, prevalentementa del Nord Italia, ma ignoravano che erano rintracciabili con il sistema satellitare. Arrestati tutti.
La banda operava fra le province di Monza, Bergamo, e Lodi.
Rubavano Tir che trasportavano di tutto , dai generi alimentari ai profumi e ai vestiti griffati.
L’indagine dei militari dell’Arma (denominata «Scania»), nasce dal ritrovamento in un capannone di Vaprio D’Adda, grazie al sistema di localizzazione satellitare, di un tir carico di generi alimentari rapinato a Paderno Dugnano il 17 gennaio 2014.
Oltre alla rapina di Paderno, vengono contestati una tentata rapina ad un tir a Dovera (Lodi), l’8 maggio, una rapina consumata il 1 maggio a Lodi ad un camionista che trasportava profumi e cosmetici per 230mila euro, e un altro episodio ai danni di un autista con un carico di giubbotti Moncler del valore di 800mila euro, avvenuto il 29 maggio a Crosio di Chignolo Po (Pavia).
I carabinieri del Nucleo investigativo di Monza, che hanno eseguito, 7 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal tribunale di Monza su richiesta del pm Giulia Rizzo.
Tutto ha preso dalla indagine su un pregiudicato bergamasco che aveva la disponibilità di un magazzino.
E da lì si è risaliti all’intera banda
Gli arrestati sono Gregorio De Luca, Vincenzo Buttafuoco, Fulvio Cilisto (indicato come il leader del gruppo), Mario Belotti, Aurelio Croce, e Taviano Caruso.
I primi tre sono in stato di fermo per rapina aggravata, e sequestro di persona, gli altri arrestati in flagranza per ricettazione.
All’elenco va aggiunto anche Giovanni Verre, già catturato questa estate nello stesso ambito di indagine.
Gli arrestati sono ora detenuti nelle carceri di Bergamo e Monza
Quasi tutti sono di origine calabrese.
La merce rubata valeva ben più di un milione di euro.
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E’ sempre la solita storia
Le truffe alle assicurazioni le paghiamo noi!
Noi infatti alla fine paghiamo premi più alti perché qualcuno finge danni inesistenti
Ma ora i carabinieri hanno scoperto una grossa truffa alle assicurazioni, hanno notificato provvedimenti a carico di trenta persone, e stanno controllando la posizione di altre 46.
Ad Amalfi i CC hanno scoperto una serie di truffe alle società di assicurazione per un importo superiore ai 500mila euro
E proprio è stata scoperta dai Carabinieri di Amalfi (Salerno) che stanno notificando in queste ore 30 misure cautelari ad altrettante persone in Campania, Basilicata e Calabria.
Tra gli indagati vi sono anche due avvocati e un medico.
Per otto persone gli arresti ai domiciliari, per venti gli obblighi di dimora ed inoltre due divieti dell’attività professionale legale.
Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Salerno a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della città campana.
Come detto al vaglio dell’autorità giudiziaria anche la posizione di altre 46 persone
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