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longobardiPolemiche per il funzionamento del servizio di porta a porta. In tanti comuni, la raccolta differenziata arriva a percentuali di tutto rispetto ma a Longobardi stenta a decollare.

I consiglieri di opposizione Nicola Bruno e Francesco Cicerelli puntano il dito, ancora una volta, contro l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacinto Mannarino in materia di rifiuti. <<Dopo un avvio che ha portato al sequestro della pseudo isola ecologica –dichiara il capogruppo Nicola Bruno-  la raccolta porta a porta continua, ancora, a distanza di quattro mesi, in via sperimentale, a botte di ordinanze sindacali e senza alcun risultato, anzi con costi esorbitanti e senza informazione. Peraltro, un solo veicolo comunale, di piccole dimensioni, procede ad una raccolta non capillare nelle frazioni più estese ed ogni giorno provvede al conferimento presso “Calabria Maceri” in Rende. Inoltre, il servizio viene garantito da volontari e da percettori di buoni voucher ormai in aperto conflitto con gli amministratori per mancanza di fondi. La notizia non stupisce visto che i dipendenti comunali non vengono pagati da quattro mesi. Nelle altre frazioni sono stati allestiti centri di raccolta periferici, attorno a cui sostano i rifiuti più del dovuto sia nei cassonetti sia per le strade e la cui raccolta “straordinaria” viene, invece, assicurata da ditte esterne, a cui l’incarico viene affidato direttamente dal sindaco, sempre con ordinanza, all’esplodere dell’emergenza. Come se non bastasse una “mini isola”, stigmatizzata dai cittadini, è stata sistemata all’ingresso del cimitero>>. E intanto i costi lievitano. <<La situazione è ormai sfuggita di mano –continua il consigliere Bruno- e se dopo anni di organizzazione e preparazione, questi sono i risultati, è evidente l’incapacità di questa giunta e di questa maggioranza di fronteggiare  la questione dei rifiuti e la necessità, a questo punto, di sollecitare la nomina di un commissario ad acta per il raggiungimento del “minimo sindacale” sulla differenziata. Anche per la raccolta differenziata si sente e si vede la mancanza di una giunta che guidi Longobardi>>. La cittadinanza <<è stanca di sopportare questa incompetenza e questa superficialità>>. <<Siamo ancora in attesa –conclude l’avvocato Bruno- di conoscere le determinazioni del Prefetto sulla nostra precedente richiesta di istituire una commissione d’indagine prefettizia che, attraverso il potere di accertamento e di accesso presso il comune di Longobardi, faccia luce e chiarezza sull’intera vicenda dei rifiuti>>.

Riceviamo e pubblichiamo.

Pubblicato in Longobardi

lago comuneIn questi giorni i rappresentanti del circolo del PD di Lago hanno fatto circolare un volantino, oltre ad articoli sulla stampa, nei quali si evidenziano, a mio avviso in modo pretestuoso, il presunto obbligo di restituzione di somme alla Regione Calabria per la mancata realizzazione della discarica di località Ciani, i relativi debiti contratti con il legale dell’Ente, nonché lo stato di dissesto del Comune.

Andiamo per ordine. Premesso, che le varie segnalazioni inviate dalla Regione non sono state materialmente acquisite dal Comune, poiché trasmesse attraverso posta elettronica-PEC- su indirizzi di non sufficiente ufficialità e, peraltro, mai utilizzati dall’Ente. Tutto questo appare ingiustificato ed inspiegabile, a meno che non lo si inquadri in una malcelata volontà della Regione Calabria di penalizzare l’Ente per non avere realizzato la Discarica. I funzionari regionali, infatti, avrebbero potuto e dovuto, secondo criteri di diligenza, prudenza e collaborazione, fare ricorso all’indirizzo ufficiale del Comune riportato sul sito dell’IPA che avrebbe assicurato la certa notifica. Ma così non è stato e tutto ciò lascia spazio a molti dubbi sulle reali intenzioni dell’interlocutore regionale. In ogni caso il Comune di Lago non pagherà un euro di quanto richiesto, perchè non vi è scritto in alcun articolo, in alcun comma che la mancata realizzazione della discarica ( vedi convenzione DARD 10-Repertorio n.2233 del 27/aprile 2009) avrebbe comportato la revoca del finanziamento ottenuto per le attività di progettazione in essa disciplinate, vieppiù quando  le somme spese sono state certificate e rendicontate; Il Comune di Lago, giusto per doveroso chiarimento, non è mai stato in dissesto benchè si fosse partiti, diversi anni fa(Anno 2004), in condizioni di oggettiva difficoltà. Il bilancio di un Ente è costituito da una complessità di numeri di difficile interpretazione cosa che gli autori dei volantini hanno dimostrato, ancora una volta, di non saper comprendere. Cerco di spiegare loro  quando un Ente è in dissesto: si ha dissesto quando l’esposizione debitoria è talmente superiore alle disponibilità di cassa da rendere l’Ente insolvente verso i fornitori ed i dipendenti. Stranamente il Comune di Lago è uno dei pochi comuni che registra una tempistica nei pagamenti ai fornitori al disotto dei 50 gg. (vedi realtive certificazione ministeriali) e non ha mai ritardato nel pagamento delle stipendialità  e dei mutui, a differenza di quanto accadeva in passato quando, infatti i dipendenti si vedevano ritardate le stipendialità a volte per mesi, i creditori bussavano alla porta, i fornitori non concedevano nemmeno un chiodo al Comune di Lago ed i lavoratori stagionali venivano pagati dopo un anno quando andava bene. La mia amministrazione nel 2008 ha tagliato  531.000 Euro di residui attivi, ritenuti non più esigibili, azzerando totalmente il relativo disavanzo nel 2014, senza ricorrere alla vendita di alcun bene dell’Ente. Questo volantinaggio infanga non la maggioranza ma l’intera comunità di Lago divulgando attraverso la stampa notizie false e pretestuose, indice di ignoranza tecnica e falsità politica. Probabilmente, nel divulgare questi dati si saranno confusi con qualche Comune del comprensorio. La politica con la “P” maiuscola è fatta di confronto e di proposte e non di denigrazione dell’avversario. Più volte, ho ed abbiamo chiesto un confronto aperto, ma si sono sempre rifiutati. Assicuriamo, infine, la nostra disponibilità ad un incontro, senza spirito di polemica, ma con la volontà di fare la nostra parte affinchè tutti i concittadini  ed in particolare  I giovani alla partecipazione attiva e responsabile della vita pubblica locale in base ad un percorso, peraltro, già utilmente avviato.

Lago -Aprile 2015-                                                                          Il  Sindaco- Arch. Vittorio Cupelli             

Riceviamo e pubblichiamo.

Pubblicato in Calabria

mendicinoDiverse violazioni ambientali riscontrate . Sei persone indagate

COSENZA – 8 Aprile 2015 - Sei avvisi di garanzia notificati,  una vasta area e quattro automezzi posti sotto sequestro. Sono il risultato di una accurata indagine del Corpo Forestale dello Stato coordinata dal Procuratore della Repubblica Dario Granieri e dal Sostituto Procuratore Dr. Antonio Cestone iniziata da alcuni mesi relativa allo smaltimento illegale di rifiuti nel cosentino. Questa mattina gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di  Cosenza hanno posto i sigilli, su esecuzione dei decreti del Gip,  ad una area  di oltre  10.000 mq nel comune di Mendicino (cs) in località “Molino Irto” alle porte della città di Cosenza. In questa area, monitorata da tempo dagli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo di polizia Ambientale del Corpo Forestale, venivano sversati rifiuti pericolosi e non (pneumatici, apparecchiature elettroniche, carcasse di auto, scarti di lavorazione edile ecc.) senza alcuna autorizzazione. L’area oggetto del sequestro di proprietà demaniale si trova a ridosso del Fiume Busento le cui sponde sono state interessate dal reiterato abbandono di rifiuti. Inoltre l’accumulo continuato di rifiuti nell’area ha prodotto una sopraelevazione del livello del piano di circa due metri. Due dei mezzi interessati al provvedimento sono stati posti sotto sequestro a Corigliano Calabro, essendo di proprietà di una ditta del luogo che utilizzava tale discarica per attività funzionali all’azienda, altri due a Cosenza, una di una ditta ed un altro di un privato che svolgeva attività in merito. Le persone raggiunte dal provvedimento sono originarie di Cosenza,Lappano, Acri e Corigliano  dovranno rispondere di “discarica abusiva”, trasporto e gestione illecita di rifiuti” e “occupazione di suolo demaniale”. 

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Comunicato stampa Corpo Forestale dello stato -Piazza XI Settembre, 87100 Cosenza –tel. 0984 791682 – fax 0984 793007

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Pubblicato in Catanzaro

rubinoPer la comunità di Amantea si tratta di una svolta epocale. In coincidenza dell’inizio di settimana è ufficialmente partito il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Sulla base degli accordi siglati tra l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed i tecnici della Lamezia Multiservizi, l’azienda incaricata di portare a compimento il processo di riciclo, sono due le fasi che consentiranno al sistema di funzionare a pieno regime. Al momento la raccolta è stata avviata nelle zone centrali della città, pari al 92 percento della popolazione, quelle geograficamente comprese tra i torrenti Catocastro e Calcato. Resta dunque esclusa il quartiere di Santa Maria e le altre zone periferiche che verranno progressivamente inglobati nei prossimi giorni.

«Con caparbietà e determinazione – spiega l’assessore Rubino – abbiamo completato un difficile iter procedurale che ci consente ora di guardare con rinnovato ottimismo al futuro. Abbiamo scommesso sulla collettività, sulla capacità di ogni singolo cittadino di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e per il luogo in cui ha scelto di vivere, ma soprattutto abbiamo scommesso sulla potenzialità di Amantea: il commercio ed il turismo saranno certamente favoriti dal miglioramento del decoro urbano e da un’immagine più pulita e accattivante. Con la progressiva eliminazione dei cassonetti non vedremo più quelle cataste di immondizia che hanno deturpato soprattutto la nostra anima. Da questo punto di vista la costruzione dell’isola ecologica ha rappresentato un passo decisivo. Tocca ora a noi fare la differenza».

«Il sindaco Monica Sabatino – prosegue Rubino – ha fatto in modo che l’avvio della raccolta differenziata diventasse realtà in tempi strettissimi. Mi preme ricordare, infatti, che siamo ben lontani dal concludere il nostro primo anno di mandato e nonostante le difficoltà siamo riusciti tutti insieme a tagliare un traguardo che cambierà le nostre abitudini e che ci farà amare ancora di più Amantea e la sua gente. In questi primi giorni le difficoltà non mancheranno. Con il chiaro intento di limitarle il più possibile abbiamo dato seguito ad un gruppo di lavoro che controlla di momento in momento l’evoluzione della situazione, tanto che nell’arco di sei o sette giorni riusciremo ad avere i primi dati sull’efficacia della raccolta porta a porta. È di fondamentale importanza che i cittadini che ancora non hanno provveduto a farlo, si rechino presso il Campus Francesco Tonnara per ritirare gratuitamente i mastelli e ricevere tutte le informazioni possibili dagli informatori ambientali».

«Dal punto di vista pubblicitario – conclude Rubino – la macchina organizzativa si è mossa benissimo. Del resto siamo consapevoli del fatto che se partiamo positivamente la strada che avremo dinanzi a noi sarà certamente in discesa. L’intero esecutivo, oltre chiaramente ai dipendenti comunali, è a disposizione dell’utenza per fornire informazioni di ogni genere. Dobbiamo ricordare tutti che più differenziamo più risparmiamo».

bidoni porta a portaLunedì 2 febbraio inizierà ufficialmente la raccolta differenziata anche ad Amantea.

 

 Evidenzia il sindaco Monica Sabatino – inizierà a differenziare i propri rifiuti, allineandosi ai comuni virtuosi che da tempo hanno dato seguito al riciclo. Tocca ora alla collettività impegnarsi per fare in modo che il passaggio al nuovo sistema di smaltimento avvenga nella maniera più rapida possibile.

È già stato definito il piano operativo che consentirà di procedere alla rimozione dei cassonetti e che restituirà agli occhi dei residenti e dei turisti una città più pulita e ordinata. Sono convinta che tutti insieme otterremo percentuali altissime di differenziazione, così come è accaduto a Campora San Giovanni che in pochissimo tempo ha saputo adeguarsi agli standard nazionali.

Gli uffici comunali, così come i dipendenti della Lamezia Multiservizi, sono a disposizione degli utenti per ogni eventuale esigenza, mentre i vigili urbani potenzieranno il controllo del territorio per impedire l’abbandono selvaggio di buste e sacchi ricolmi di immondizia. Da qui fino al prossimo 2 febbraio le famiglie che ancora non hanno provveduto sono obbligate a ritirare gratuitamente il set di mastelli presso i locali situati nel Campus Francesco Tonnara.

Qui troveranno gli operatori ambientali pronti a rispondere ad ogni domanda».

«Dobbiamo comprendere – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Rubino – che l’avvio della raccolta differenziata è un’opportunità che consentirà non soltanto un maggiore decoro urbano, ma anche una progressiva rimodulazione delle tariffe. Il concetto che gli amanteani devono cogliere è semplice ed immediato: più differenziamo, più risparmiamo.

Per agevolare al meglio questo processo abbiamo realizzato l’isola ecologica che funzionerà come centro attivo di smistamento per l’intera comunità. Le difficoltà chiaramente non mancheranno, ma nel momento in cui il servizio funzionerà a pieno regime Amantea si vestirà di nuovi colori e di nuovi profumi.

Non vedremo più quelle immagini che hanno offeso la dignità di tutti noi, con i rifiuti accatastati di fianco ai cassonetti e con le buste di spazzature che venivano lanciate al volo dalle autovetture in transito.

Per fare in modo che ciò che accada cambieremo le nostre abitudini, ben coscienti dell’importanza che il concetto di riciclo ha assunto nella società attuale e del bene che potremo fare alla nostra città se sapremo comportarci nel modo corretto».

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Ecco il testo integrale:

“Nei giorni scorsi, la stampa e anche i social network hanno riportato informazioni riguardanti le discariche che il Comune di Lago e l’Assessorato regionale all’Ambiente stanno per realizzare, nonché notizie su una presunta discarica che sarebbe stata sequestrata dalla Polizia provinciale.

Sono informazioni mistificanti e notizie prive di fondamento.

E’ mio dovere, quale Sindaco del Comune di Lago, informare correttamente i miei concittadini e le popolazioni dei Paesi vicini su come stanno effettivamente le cose.

Intanto, comunico che sono previsti due convegni, uno nel Comune di Lago e l’altro nel Comune di Amantea, con l’intervento dei progettisti e di esperti del settore.

1. “La discarica abusiva sequestrata di circa 2.000 mq in località Giani”: non si tratta di nessuna discarica, ma soltanto di materiale ingombrante depositato abusivamente da persone non identificate. Per essa, l’Amministrazione comunale in data 19/12/2013, protocollo 3867, ha incaricato la società “Ecologia e Servizi” di Girifalco del ritiro, trasporto e smaltimento dei rifiuti ingombranti. In data 20/12/2013, la suddetta “discarica” veniva sequestrata dalla Polizia provinciale, e in data 24/12/2013 il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola non convalidava il sequestro effettuato dalla Polizia provinciale, disponendo l’immediato dissequestro da eseguire entro la stessa giornata del giorno 24 dicembre 2013, al fine di consentire all’Amministrazione comunale la bonifica del sito, peraltro già concordata con l’Impresa specializzata.

Le notizie riportate a mezzo stampa, inclusa quella fornita dall’emittente TELE TEN in data 7 gennaio 2014 a proposito di una discarica sequestrata a Lago (mentre, in realtà, sulla stessa si stava procedendo alla bonifica) sono, quindi, infondate, pretestuose e false.

Attualmente l’area è stata bonificata e si sta provvedendo a recintarla in modo che fenomeni di malcostume simili a quello evidenziato non abbiano più a verificarsi.

2.La vecchia discarica. Anche riguardo ad essa sono state scritte molte inesattezze, tra cui la lettera che il Comitato civico De Grazia ha indirizzato al Sindaco di Aiello Calabro e al sottoscritto, nella quale sostiene che la bonifica non è stata effettuata.

Devo dire con molto rammarico che il signor Gianfranco Posa, firmatario della missiva, ignora che il Comune di Lago ha eseguito un Piano di caratterizzazione dal quale non è emersa la presenza di nessun materiale nocivo o inquinante da rendere necessaria la bonifica del sito.

L’ARPACAL di Cosenza, infatti, nel suo parere riguardo all’analisi del rischio, attesta quanto segue.

A) I risultati analitici dei campioni prelevati ed analizzati separatamente dal laboratorio RST SRL e dai laboratori dell’ARPACAL del Dipartimento di Cosenza sono stati confrontati. La validazione dei dati analitici è stata effettuata secondo le procedure previste dalla legge e protocolli stabiliti dalle Agenzie regionali per la Protezione dell’Ambiente.

B) Si esprime parere favorevole sulle conclusioni raggiunte a seguito della caratterizzazione del sito e dei risultati dell’analisi del rischio del sito. Sebbene sia stata perseguita l’analisi più cautelativa, l’analisi del rischio non ha comportato il superamento della CSR per il paramento stagno; pertanto, non risulta necessario procedere alla bonifica della matrice del suolo.

A questi fatti documentati bisogna riferirsi, se si vuole evitare di diffondere notizie infondate, idonee a generare un allarme ingiustificato nelle popolazioni.

3. La nuova discarica. L’idea di realizzare una nuova discarica nel territorio del Comune di Lago risale all’anno 2008, quando l’on. Loiero presiedeva la Giunta regionale e il dottor Giuseppe Graziano era il dirigente del settore.

Il Comune di Lago ottenne un primo finanziamento di 200.000 euro per la progettazione. Venne emanato un bando nazionale, a conclusione del quale i lavori di progettazione e direzione lavori vennero affidati a GEOSTUDIO di Torino, specializzato nella progettazione di discariche in Europa e in Italia.

La progettazione seguì tutte le fasi previste dalla legge (preliminare, definitivo ed esecutivo), ottenendo tutte le autorizzazioni di carattere tecnico – ambientale.

Del progetto ne erano a conoscenza gli amministratori del comprensorio e i cittadini, dato che esso, come per legge, venne pubblicato su un quotidiano locale e sul BURC.

D’altra parte, i contenuti e le finalità del progetto medesimo vennero divulgati e discussi nel corso di incontri e convegni pubblici tenuti nella sala consiliare del Comune di Lago e ampiamente ripresi dalla stampa locale.

Nel corso dell’ultimo di tali pubblici incontri, tenutosi il 27 ottobre 2013 a Lago con l’intervento dell’Assessore regionale all’Ambiente on. Pugliano e di quasi tutti gli amministratori del comprensorio, è stato illustrato il progetto da parte dei tecnici redattori.

L’intervento in questione è stato riportato nei diversi Piani triennali delle Opere pubbliche sottoposti all’esame e approvazione del Consiglio comunale.

Desta sconcerto il fatto che oggi la minoranza consiliare di questo Comune chieda atti all’Ufficio tecnico, dimenticando che tali atti giacciono al Comune da quasi quattro anni e che, nel frattempo nessuno si è preoccupato di richiederli o di consultarli!

Oggi, che siamo alla fine di un operoso percorso pluriennale, ci si scopre ambientalisti (di facciata) e ci si dice contrari alla realizzazione della discarica, prospettando ai cittadini catastrofi ambientali e sciagure irreparabili, assumendo posizioni strumentali e pretestuose: strumentali, perché finalizzate a creare allarmismi ingiustificati, e pretestuose perché finalizzate alla mistificazione.

Si sostiene, tra l’altro, che la discarica è vicina al fiume Oliva, mentre essa dista da esso in linea d’aria circa un chilometro e mezzo.

Il Corriere di Calabria riporta il Comune di Lago come appartenente alla provincia di Crotone: tutto ciò perché nella testata del Piano di monitoraggio e controllo, a causa di un refuso informatico, si faceva riferimento ad un’impresa di Crotone, affermando, gravemente, che “la discarica di Lago aveva ottenuto i pareri manomettendo la documentazione”. Fatto gravissimo, quest’ultimo, perché il Piano di monitoraggio e controllo è costituito da molte pagine e non soltanto dal frontespizio, del resto prontamente rettificato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente, come acquisito agli atti del Comune in data 10/12/2013, protocollo n. 3754.

La discarica è progettata in modo che non possono essere smaltiti rifiuti pericolosi e con materiali tecnologicamente avanzati, brevettati e sicuri, utilizzati in altri impianti in Italia e in Europa. Inoltre, è prevista l’installazione presso il sito di un portale radiometrico in prossimità del sistema di pesa. E’ anche prevista la predisposizione di una telecamera di sorveglianza per il controllo di eventuali anomalie che dovessero insorgere all’interno del sito di discarica.

Non posso rispondere, in questa sede, a tulle le inesattezze che sono state scritte.

Mi riservo di farlo nei prossimi Convegni pubblici, invitando a partecipare ad esso tutti coloro che desiderano avere un’informazione più completa e corretta.

Comunque, l’intera opera può essere esaminata anche attraverso il portale del Comune di Lago.

L’assessore regionale on. Pugliano, nel Convengo del 27 ottobre scorso, ha richiamato le emergenze del sistema ambientale calabrese e ha dato atto al Sindaco di Lago di essere stato un pioniere e di avere affrontato la tematica ambientale con coraggio e lungimiranza. In quell’occasione, l’assessore Pugliano affermò anche che “Noi abbiamo ereditato un sistema frutto di una pluriennale gestione commissariale straordinaria e caratterizzato da alti costi, inefficienza e squilibrio tra le diverse aree della nostra regione. Voglio dare atto che il Comune di Lago è tra quei pochi Comuni che è realmente impegnato a rimuovere due gravi cause ostative ad una moderna politica ambientale: la psicosi delle popolazioni (spesso alimentata a sproposito) e la pretesa di produrre rifiuti in casa propria per poi smaltirli altrove”.

Desidero assicurare che il Comune di Lago continuerà ad operare con una attenzione peculiare alla tutela ambientale, alla salute dei cittadini e alla sicurezza del territorio.

Lago, 16 gennaio 2014                               - Architetto Vittorio CUPELLI, Sindaco di Lago

Pubblicato in Basso Tirreno

E’ stato presentato il progetto della nuova discarica consortile di rifiuti ubicanda nel comune di Lago (Cs). L’incontro si è tenuto nella sala consiliare del comune in uno al convegno dal tema “ "Ambiente e Territorio, con illustrazione del progetto di costruzione di nuova discarica in località Giani – Primo lotto funzionale". Il progetto generale si articola in due lotti, ha un costo complessivo di 5.450.000,00 euro e prevede una capacità a regime della discarica pari a 400.000 metri cubi.

Il convegno è stato voluto dal sindaco del comune di Lago architetto Vittorio Cupelli e dall’'Assessore regionale dell'ambiente guidato on. Francesco Pugliano.

L'iniziativa è stata promossa dall'Amministrazione comunale di Lago, presieduta dal Sindaco architetto Vittorio Cupelli, d'intesa con l'Assessorato regionale dell'ambiente guidato dall'on. Francesco Pugliano.

Erano presenti Giacinto Mannarino, sindaco di Longobardi, Francesco Bruno, sindaco di Belmonte Calabro, Vincenzo Aloisio, sindaco di Fiumefreddo Bruzio, Gioacchino Lorelli, sindaco di San Pietro in Amantea, amministratori di Amantea e di Serra Aiello, e la dottoressa D'Ascola, responsabile del Servizio Igiene di Amantea.

I lavori sono stati introdotti dal sindaco Cupelli che ha rivendicato alla sua amministrazione il merito della lungimiranza nell’affrontare con onestà ed intelligenza politica il problema dei rifiuti giungendo all’obiettivo di dotare l'hinterland di una discarica moderna e funzionale.

Cupelli ha evidenziato che "La Regione Calabria ha stipulato nel 2006 con i Ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente un Accordo di Programma Quadro (APQ) per la tutela e il risanamento ambientale del territorio regionale, nel 2009 integrato da altri atti amministrativi. Il Comune di Lago è stato inserito nell'elenco dei beneficiari di un finanziamento pari a 5.450.000,00 euro, disposto dal II Atto integrativo dell'APQ, di cui 4.930.000,00 con fondi CIPE e 1.060.000,00 con quota privata, importo necessario alla realizzazione di una nuova discarica RSU ed annesso impianto di recupero energetico da biogas, allo scopo di superare l'emergenza ambientale in Calabria e nello stesso tempo produrre significative economie e vantaggi per il Comune di Lago (incameramento di nuove entrate, riduzione dei costi e delle tariffe)".

Poi ha aggiunto che "La discarica da realizzare sarà il luogo dove verranno depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani prodotti dal nostro Comune e dai Comuni limitrofi. Essa sarà realizzata secondo una struttura a barriera geologica, in modo da isolare i rifiuti dal suolo, è sarà in grado di riutilizzare il biogas come combustibile per produrre energia elettrica. Il nuovo impianto verrà realizzato nel pieno rispetto della normativa ambientale, del Piano di sorveglianza e controllo e del Piano di recupero ambientale, approvati ai sensi della Direttiva europea sulle discariche recepita con D. L.vo n.36/2003 e successive modifiche e integrazioni. I poteri di vigilanza e controllo sul funzionamento della discarica saranno attivati dalla Provincia di Cosenza, dall'ARPACAL, dall'Assessorato regionale all'ambiente e dal Comune di Lago".

Sono seguite le relazioni tecniche svolte dall'ing. Giuseppe Biolatti, quale progettista e direttore dei lavori, e dal geologo dottor Giuseppe Magliocco.

L'assessore Pugliano ha dichiarato "Noi abbiamo ereditato un sistema frutto di una pluriennale gestione commissariale straordinaria e caratterizzato da alti costi, inefficienza e squilibrio tra le diverse aree della nostra Regione. Ci siamo impegnati a rimuovere due cause ostative ad una moderna politica ambientale: la psicosi delle popolazioni circa le conseguenze della costruzione di discariche e la pretesa di produrre rifiuti per poi smaltirli altrove. L'impegno del mio Assessorato ha consentito di ridurre il costo giornaliero dei rifiuti a carico della Regione da 500.000 euro a 300.000 euro".

La discarica permetterà di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti di Amantea che sarà la massima utilizzatrice della nuova discarica, sempre sperando che la relativa gestione possa avvenire con la regolarità possibile solo previo puntuale copertura dei costi da parte dei comuni.

Pubblicato in Basso Tirreno

Pago, non pago, pago, non pago. Non si sa mai prima se i petali della margherita siano pari o dispari e cioè se i comuni alla fine pagheranno i propri debiti. Di fronte a questo dubbio il sindaco di Cassano ha tratto la spada ed a reciso il cordone ombelicale che lo legava al commissario straordinario per la emergenza ambientale ed ha emanato una ordinanza incredibile che vi proponiamo per intero.

Il sindaco di Cassano, cioè, intende vietare l’uso di una discarica realizzata con fondi pubblici ed a servizio dei comuni dell’alto Ionio e questo perché il commissario per la emergenza ambientale prima, la regione ora, non gli pagano quanto anticipato dal comune stesso per la gestione della discarica.

Ovviamente il commissario prima e la regione adesso non pagano perché i comuni conferenti non pagano.

Molto strano comunque che il comune di Cassano debba anticipare i costi di gestione di una discarica consortile per quanto allocata sul suo territorio.

E’ ne più né meno quello che succede con le altre discariche calabresi e che ha trasformato la regione in una pattumiera a cielo aperto

Ecco l’ordinanza che ci sembra palesemente un abuso ripetuto emessa senza il supporto di alcuna norma giuridica

 

COMUNE DI CASSANO ALL’IONIO (PROVINCIA DI COSENZA)

Ordinanza n. 43 del 17/5/2013

Oggetto: Discarica per rifiuti non pericolosi sita in loc.tà La Silva del Comune di Cassano All’Ionio – IV° buca. Divieto conferimento rifiuti da parte di altri Comuni.

IL SINDACO Premesso:

-che questo Comune è sede di una discarica per rifiuti non pericolosi, in loc.tà La Silva;

-che nella stessa insistono n. 4 buche, di cui tre esaurite e la quarta in esercizio;

-che l’esercizio della quarta buca è stato autorizzato il 6 aprile 2011, con O.C.D. n. 981, in via provvisoria;

-che la capacità d’abbanco è di 120.000,00 tonnellate;

-che con O.C.D. n. 11061 del 3 luglio 2012 è stato autorizzato l’esercizio definitivo;

-che con la stessa O.C.D. è stato ratificato il protocollo d’intesa del 26/06/2012 sottoscritto tra l’Ufficio del Commissario delegato ed il Comune di Cassano All’Ionio, rendendolo efficace;

-che con il citato protocollo d’intesa, il Comune di Cassano All’Ionio si era impegnato ad accettare i rifiuti urbani provenienti dai Comuni dell’Alto Ionio Cosentino e fino alla concorrenza di 15.000 t/annue;

-che al 30 aprile c.a. sono state conferite 56.708,59 tonnellate di rifiuti, di cui 17.569,32 provenienti da questo Comune e 39.139,27, da quelli indicati nel protocollo d’intesa e da altri autorizzati di volta in volta dal Commissario Delegato;

-che gli oneri di gestione della discarica sono puntualmente anticipati da questo Ente, posto che sia l’Ufficio del Commissario Delegato che la Regione Calabria non sono mai stati puntuali nell’accreditare quanto dovuto;

-che al 30 aprile 2013, le somme che il Comune accredita dalla Regione Calabria ammontano ad Euro 928.838,04;

-che questo Ente accredita dalla stessa Regione altre somme, pari a più di 2.000.000,00 di Euro per Opere Pubbliche finanziate e non liquidate;

-che il Comune di Cassano All’Ionio non è nelle condizioni economiche tali da poter anticipare altre somme per la gestione della discarica;

-che non è più tollerabile che un Comune virtuoso, qual è Cassano All’Ionio, che dal 1996 ha sempre dimostrato sensibilità per la grave problematica dell’emergenza ambientale in Calabria e non solo (vedi conferimenti provenienti anche dalla Campania), nonché solidarietà nei confronti di numerosi Comuni calabresi, sia costretto a distrarre risorse proprie di bilancio per inadempienze di altri;

-che con lettera del 18 marzo 2013, questo Ente sollecitava al Commissario Delegato la liquidazione del credito maturato per i conferimenti in discarica al 28 febbraio 2013, pari ad Euro 825.513,33;

-che la richiesta non è mai stata riscontrata;

-che con lettera del 3 maggio 2013, prot. n. 8606, si chiedeva al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, subentrato all’Ufficio del Commissario, l’accredito di quanto dovuto a questo Ente per gli oneri di gestione e di post-gestione della discarica per i conferimenti fino al 30 aprile 2013, importo pari ad Euro 928.838,04;

-che, ad oggi, dalla Regione Calabria nessun riscontro è pervenuto;

Ritenuto, quindi, al fine di evitare ulteriori obbligazioni nei confronti della ditta che gestisce la discarica per compensi non dovuti dal Comune di Cassano All’Ionio, ma che sono a carico della Regione Calabria;

Tanto premesso, al fine di non aggravare ulteriormente la situazione finanziaria dell’Ente, con l’anticipazione di oneri riguardanti altri Comuni;

il sottoscritto Giovanni Papasso, Sindaco pro-tempore di questo Comune,

ORDINA

Il divieto di conferimento, per le motivazioni di cui in narrativa e con decorrenza 22 Maggio 2013, nella discarica comunale di localita’ La Silva, dei rifiuti dei Comuni di Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, Trebisacce e dei Comuni conferenti tramite la stazione di trasferenza BSV di Villapiana, ovvero dei comuni di Nocara, Albidona,Amendolara, Cerchiara di Cal., Plataci, Villapiana, Canna, Montegiordano, Roseto C.S., Oriolo, Castroregio, San. Lorenzo B.,Rocca Imperiale, Alessandria del Carretto e Francavilla.

ORDINA, altresì,

1. Alla ditta Femotet S.p.A., con sede in Castrovillari, Via Civita, che gestisce la discarica, di vietare l’ingresso all’impianto ai mezzi dei suddetti Comuni e della stazione di trasferenza BSV di Villapiana, per il successivo conferimento dei rsu.

2. Alla Polizia Municipale di non consentire l’accesso alla discarica dei mezzi adibiti al trasporto di rsu non autorizzati.

3. Di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e di demandarne l’esecuzione al Comando di Polizia Municipale ed alla Tenenza dei Carabinieri di Cassano All’Ionio.

4. Di disporre la pubblicazione della presente ordinanza all’Albo Pretorio Comunale e la sua trasmissione alla ditta Femotet S.p.A., al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, al Sig. Prefetto di Cosenza, alla Tenenza dei Carabinieri di Cassano All’Ionio, ai Comuni di Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, Trebisacce, Nocara, Albidona, Amendolara, Cerchiara di Cal., Plataci, Villapiana, Canna, Montegiordano, Roseto C.S., Oriolo, Castroregio, San. Lorenzo B., Rocca Imperiale, Alessandria del Carretto, Francavilla e alla BSV di Villapiana

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni, dinanzi al TAR Calabria o, in alternativa, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

IL SINDACO -Giovanni PAPASSO-

Pubblicato in Cosenza

L’Assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano intervenendo in aula nel corso della discussione sull’emergenza rifiuti in Calabria ha dichiarato:

''Quindici anni di commissariamento del settore sono un periodo troppo lungo rispetto ai risultati ottenuti. Sono due gli aspetti della crisi del sistema dei rifiuti. Il primo è legato agli scarsi effetti delle politiche di riduzione dei rifiuti, legati ancora ad una bassa percentuale di raccolta differenziata. In secondo luogo un sistema tecnologico pubblico degli impianti, non in linea con i parametri delle moderne esigenze e che risulta incompleto. In passato tutti i Comuni avevano una propria discarica. Oggi si è passato da un eccesso ad un altro, in nessun Comune si vorrebbe una discarica perché ogni qualvolta si parla di questo servizio o di impianti tecnologici, si mettono in campo contrapposizioni di sigle ambientaliste e di movimenti civici che ne ostacolano la realizzazione. Quando ci siamo insediati già nel luglio 2010, abbiamo chiesto al Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'avocazione della gestione commissariale, per poterne condividere politiche e scelte con gli enti territoriali. Nel mese di novembre del 2011, abbiamo chiesto la chiusura della stagione commissariale che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha accolto formalmente a decorrere dal 01/01/2012, prorogando, altresì, di un altro anno il Commissariamento anche se in gestione ordinaria. Abbiamo già pronta una legge di riordino del settore per definire gli ambiti, per come disposto dalla legge nazionale sui servizi pubblici locali, l’orientamento della Regione è quello di riordinare il sistema dei rifiuti in ambiti territoriali ottimali su base provinciale, visti anche i risultati negativi della suddivisione in tre macro aree (nord, centro, sud).

Nello stesso tempo la Regione è pronta con un piano di interventi infrastrutturali che utilizzeranno un Apq con 18 milioni di euro per far partire da subito gli interventi per l’implementazione dell’impianto di selezione e trattamento, nonché la discarica annessa presso il sito di Alli a Catanzaro; la realizzazione di una discarica con impianto di recupero energetico da bio-gas nel territorio di Lago (CS); la progettazione definitiva di una discarica nel territorio di Terranova da Sibari (CS). Inoltre con la rimodulazione dei fondi Por 2007/2013 sono state individuate le risorse per la realizzazione di un impianto tecnologico di selezione e valorizzazione della raccolta differenziata, nonché recupero energetico, nel territorio di Rende (CS), così da completare ed equilibrare il sistema impiantistico in Calabria, considerato che da oltre dieci anni non vi è stata alcuna programmazione per infrastrutturare il territorio cosentino. Una situazione che ha fatto gravare il peso della produzione dei rifiuti di quel territorio, sugli impianti di altri territorio, prima crotonesi e poi catanzaresi”.

La utilizzazione della discarica di Lago permetterà forti economie nei trasporto.

Speriamo di non avere puzza!

Pubblicato in Basso Tirreno
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