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cingghialiiiiiCinghiali grandi e piccoli da diversi anni indisturbati scorrazzano per le vie e nelle piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.

Se il Signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale vogliono davvero tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo dovrebbero autorizzare la caccia ai cinghiali.

So che ora la caccia è vietata, ma è preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto. Perché dovrete sapere, amici lettori, che i cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.

In alcuni Paesi si sono verificati luttuosi episodi dove alcuni uomini intervenuti per difendere i loro giardini, i loro frutteti e i loro prodotti agricoli sono stati aggrediti e morti dopo l’aggressione del branco. Prima che succeda qualcosa di brutto anche nel nostro paese invito il Signor Sindaco ad assumersi tutta la responsabilità.

I cinghiali scorrazzano e passeggiano indisturbati, non hanno più paura di nulla, per le vie del centro e la notte circondano le case ed entrano nei giardini, negli orti, nei terreni, rovistando dappertutto facendo danni incalcolabili. Dove passano loro la terra sembra lavorata con il trattore. E non esagero. Basta recarsi a Terramarina, al Vallone soprano e sottano, alle Valle, al Ponte del vallone e ognuno potrà notare lo scempio che questi animali moltiplicati a dismisura combinano. Oltre ad essere pericolosissimi perché attaccano l’uomo sono molto dannosi all’agricoltura. Mangiano l’uva e danneggiano le viti, distruggono le piantagioni di granturco e gli alberi da frutta specie quando sono ancora piccoli.

L’altro giorno mentre ero nel mio terreno del Vallone intento a tagliare l’erba sono stato avvicinato da un branco di cinghiali ancora in tenera età. Ho avuto tanta paura e sono stato costretto a scappare in casa per l’incursione di un grosso cinghiale, credo che fosse la madre del branco. Ho fatto in tempo a chiudere il cancello in ferro altrimenti sarebbe entrato nel “catoio”. Non è dunque sufficiente segnalare il caso ai Carabinieri di Amantea, alle Guardie Provinciali e alle Guardie Forestali che ogni giorno pattugliano la zona, bisognaintervenire al più presto prima che sia troppo tardi. Finora nessuno ha fatto nulla, solo chiacchiere.

E con le sole chiacchiere non si risolvono i problemi. Da tempo abbiamo segnalato la presenza dei cinghiali che scorrazzano indisturbati nel nostro paese mettendo in serio pericolo l’incolumità dei cittadini, specialmente ora che si avvicina l’estate e il nostro antico borgo si popola con l’arrivo di tanti bambini che amano giocare all’aperto. Per la Coldiretti, l’aumento dei danni, delle aggressioni ed anche degli incidenti mortali ad opera dei cinghiali, è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali che ha superato in Italia il milione di capi. E non esagero e non è neppure una battuta di pessimo gusto, ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone.

P.S- Questo io scrivevo ad aprile di sei anni fa, nel 2017. Ora apprendo che per l’emergenza cinghiali 16 sindaci hanno chiesto interventi concreti e un incontro urgente con l’Assessore regionale Gianluca Gallo. Ora se ne sono accorti che l’emergenza cinghiali ha raggiunto realmente il suo apice. Allora non è vero che la presenza dei cinghiali nel Basso Tirreno Cosentino è una invenzione della mente malata del Prof. Francesco Gagliardi! Così ha scritto oggi 14 maggio su Gazzetta del Sud il corrispondente di Amantea Dott. Ernesto Pastore:- Basso Tirreno nella morsa di decine di cinghiali-. Quando lo scriveva il Prof. Gagliardi erano balle, ora che lo scrivono corrispondenti di altre testate giornalistiche i cinghiali ci sono per davvero nelle nostre campagne e distruggono ogni cosa e scorrazzano liberamente per le vie dei paesi. Signori Sindaci, datevi una regolatina, chiedete interventi urgenti alla Regione. I cinghiali, se volete salvaguardare l’agricoltura e l’incolumità delle persone, dovranno essere abbattuti.

pallalllDomenica 14 novembre, presso il campo polivalente coperto di San Pietro in Amantea, si é svolta una giornata promozionale di avviamento alla pallavolo alla presenza di tecnici federali Fipav, promossa dall’associazione Beach & Volley Amantea.

L'iniziativa è stata molto apprezzata dalle famiglie e dai giovani provenienti dal comprensorio Amanteano. Dopo due anni di restrizioni per la pandemia e di difficoltà legate all'impiantistica sportiva di Amantea, infatti, i piccoli pallavolisti hanno avuto finalmente la possibilità di divertirsi e gioire attraverso la pallavolo. 

La bella giornata di sport tenutasi domenica a San Pietro in Amantea rientra all’interno di "Back together, emozioni, passione, vita", un progetto portato avanti dall'Asd beach&volley Amantea a partire dalla scorsa estate con il patrocinio della Regione Calabria e che si pone come obiettivo la creazione di spazi di socialità da vivere attraverso lo sport. 

Le attività di “Back together, emozioni, passione, vita" hanno coinvolto decine di giovani, amatori e turisti fin dal periodo estivo attraverso partite di beach volley, tornei, corsi, stage, iniziative all'aperto. 

Il progetto, che sta continuando durante l'autunno con il coinvolgimento di tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi alla pallavolo, rappresenta ormai un punto di riferimento per tutto il comprensorio amanteano in materia di aggregazione sociale e ripartenza dello sport dopo le chiusure dovute alla pandemia.
In questa seconda fase, un ringraziamento particolare va al Sindaco, Gioacchino Lorelli, e a tutta l'amministrazione comunale di San Pietro in Amantea per la disponibilità e per avere contribuito a garantire il diritto allo sport dei giovani del comprensorio.

" ASD Beach & Volley Amantea"

sede in via Roma 74, 87032
Amantea (CS) P.IVA 03206730784
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

raid

Il Vespa Club di Amantea organizza per il 18 ottobre il primo raid dei “borghi del tirreno”, coinvolgendo i Comuni di Amantea, San Pietro in Amantea, Lago ed Aiello Calabro.

 

Il programma del I° Raid “Borghi del Tirreno” è stato attentamento studiato ed organizzato dai responsabili del Vespa Club di Amantea in questo modo:

 

Sabato, 17 ottobre, Ore 17:00, ritrovo presso Piazza Commercio Amantea, dove avverrà la registrazione dei partecipanti e la consegna dei gadget.

Ore 18:00 giro turistico centro storico di Amantea.

Ore 21:00 cena c/o locali convenzionati.

Per domenica, 18 ottobre il ritrovo è previsto alle ore 8:00 in piazza Madonna delle Grazie a San Pietro in Amantea con una colazione presso bar della Piazza.

Ore 9:00 partenza del 1° concorrente CTO e successivamente ad intervalli di 60 secondi l’uno dall’altro la partenza di tutti i concorrenti.

 

L’itinerario di del raid “i Borghi del Tirreno” sarà di KM 55 e si estenderà per i seguenti Comuni: Amantea, Lago, Aiello Calabro ed San Pietro in Amantea, con diversi controlli a timbro e controlli orari, l’arrivo è previsto nel Comune di San Pietro in Amantea ove avverrà anche la premiazione.

Gioacchino Lorelli-300x225Con ordinanza numero 21 del 13 giugno corrente anno il Sindaco di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli, ha firmato un'ordinanza con l'obbligo da parte dei proprietari di immobili e di abitazioni a comunicare al comune l'arrivo, anche per brevi periodi, di ospiti provenienti da fuori regione.

Di seguito il testo dell'ordinanza.

il sindaco di San Pietro in Amantea "ordina a tutti i cittadini residenti in San Pietro in Amantea, proprietari di immobili e locatari immobili presenti sul territorio comunale di comunicare al Comune oltre che alla Questura di Cosenza la locazione, anche per breve periodo, di unità abitative oltre che delle identità degli inquilini, anche se familiari, al fine di un adeguato controllo nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e comportamentali di contrasto alla diffusione del sars COV 2 fissato dal Ministero della Salute è dalle autorità regionali all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. utilizzando il modello unico scaricabile sul sito web dell'ente www.sanpietroinamantea.it

inoltre il sindaco di San Pietro in Amantea ordina ai cittadini, non residenti, proprietari di immobili che rientrano per le ferie e locatari immobili propri sul territorio comunale l'obbligo di comunicare al Comune oltre che alla Questura di Cosenza il loro arrivo e/o le persone alloggiate nel proprio immobile, anche se familiari, o la locazione anche di piccole unità abitative e l'identità degli alloggiati nel proprio immobile, anche se familiari, e degli inquilini, , al fine di un adeguato controllo nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e comportamentali di contrasto alla diffusione del sars COV 2 fissato dal Ministero della Salute è dalle autorità regionali all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. utilizzando il modello unico scaricabile sul sito web dell'ente www.sanpietroinamantea.it

Pubblicato in Politica

salvinoAl Commissario Regionale Cristian Invernizzi

Al Segretario Nazionale Matteo Salvini

Gentilissimi,

con la presente comunico il mio addio alla Lega. Non posso sentirmi rappresentato da un leader che tenta di annullare con l’uso costante dei social, disertando le sedi istituzionali, i presidi di democrazia che rendono l’Italia forte, unica e coesa. C’è un momento in cui la campagna elettorale deve conoscere la parola fine e lasciare il passo al confronto e alla discussione. Nella mia seppur breve permanenza non ho riscontrato nella Lega nessuno di questi elementi. Ci sono già stati esempi di “uomini soli al comando” e la storia insegna che non sono di certo questi i modelli da seguire”.

La Politica, quella autentica non può basarsi su slogan ad effetto, su post sulle reti sociali o su aperitivi consumati in spiaggia. Esiste una liturgia democratica che merita rispetto e considerazione ed esiste anche un rapporto analisi – proposta che non può essere ignorato o calato dall’alto.

Non si possono invocare “pieni poteri”: perché ciò colliderebbe frontalmente con l’egregio lavoro svolto dai nostri padri costituzionalisti che hanno espresso i desideri e la volontà di una popolazione ferita che guardava alla rinascita e allo sviluppo. Non si possono chiedere “pieni poteri”, evocando un decreto adottato dal parlamentotedesco nel 1933, che determinò l’avvio della dittatura nazista. Ciò che Papa Giovanni Paolo II definì, a ragione, il “male assoluto”. Ma nel mio addio non c’è solo una valutazione ideologica. Anche i contenuti, pochi per la verità, offerti al dibattito penalizzano le regioni del Sud e, di conseguenza, coloro che vivono queste realtà. Il regionalismo differenziato, così come concepito dalla Lega, va a toccare le fasce più povere: chi ha di più avrà sempre di più e chi ha di meno avrà sempre meno. È innegabile che questo provvedimento, basato sulla (il)legittima richiesta di autonomia da parte di tre delle più ricche regioni del Paese, penalizza i territori più poveri. Non dobbiamo dimenticare, e lo ricordiamo ogni giorno sulla nostra pelle, il divario che esiste tra l’area settentrionale e quella meridionale dello Stivale. Un divario che si evince nella sanità, nei trasporti, nella scuola, nelle politiche sociali. Per la Calabria in particolare, al danno del minore sviluppo si aggiungerà anche la beffa di vedersi ridurre i diritti di cittadinanza già precari, per via delle minori entrate fiscali dovute agli alti tassi di disoccupazione e alla fragilità del tessuto produttivo. Una prospettiva inaccettabile, come quella che negli anni 60/70, divise il mondo del lavoro in lavoratori di serie A e di serie B, che finirebbe per allargare il solco fra la parte ricca e quella meno ricca del Paese. Senza lo sviluppo del Sud per l’Italia non c’è un futuro.

Ed è proprio sulla Calabria che Matteo Salvini e la Lega hanno dimostrato una totale assenza di considerazione. Siamo alla vigilia di una competizione elettorale importante e le uniche dichiarazioni fatte su tale tema riportano testualmente: “stiamo lavorando al progetto Calabria, prima che ai nomi”. Come si può dare forma e sostanza ad un progetto senza i “nomi” di chi lo dovrà realizzare. Prima si devono individuare le persone e poi fare un programma. Se fosse vero il contrario è come costruire una casa senza un ingegnere che ne curi il progetto. Tutto verrebbe confezionato a monte: una sorta di prefabbricato strutturale di incarichi e funzioni. Andando nel merito: come si può edificare una “casa” se, ad oggi, non esiste una struttura di partito, nonostante il commissario Cristian Invernizzi sia stato nominato il 15 aprile. In quasi sei mesi le cose sono peggiorate e le divisioni sono evidenti. Ci sono persone in Calabria che avrebbero fatto molto meglio di lui. Ma le scelte dell’alto nella Lega sono quelle preferite: salvo poi chiedere a chi opera sul territorio voti e consensi che non possono essere più espressi per alimentare una macchina, ma per risolvere problemi.

                                         Il Sindaco di San Pietro in Amantea

Gioacchino Lorelli

Pubblicato in Primo Piano

rifiuti-1024x571Anche questa volta San Pietro in Amantea è al centro della cronaca locale perché nel comune verrà realizzata una discarica per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. I commenti e le reazioni non si sono fatti attendere. Il Sindaco Gioacchino Lorelli smentisce la notizia:Mai verrà realizzata una discarica nel territorio di competenza comunale. Ma andiamo con ordine.

Ieri Tirreno News e Qui Cosenza hanno dato notizia che due Comuni della Provincia di Cosenza ospiteranno discariche ed eco distretto. Ne ha dato notizia il Sindaco di Rende, presidente dell’ATO rifiuti Cosenza, dopo l’incontro con i Sindaci della Provincia per fronteggiare l’emergenza rifiuti. Non tutti i Sindaci della Provincia erano presenti, solo 56 hanno partecipato all’assemblea. I 56, però, all’unanimità hanno votato le proposte per dare un nuovo corso alla gestione dei rifiuti nel cosentino. E’ stato scelto il Comune di Morano Calabro per accogliere e trattare la spazzatura dei 150 Comuni e la costruzione di una bioraffineria per trasformare la frazione organica in biogas. Per quanto riguarda il conferimento della frazione residue saranno realizzate due discariche e sono stati scelti due Comuni: Carpanzano e San Pietro in Amantea. A stretto giro di posta la notizia, come abbiamo visto, viene smentita dal Sindaco di San Pietro in Amantea:-Nessuna discarica verrà mai collocata nel territorio di competenza comunale.- Voglio sottolineare l’avverbio MAI, che vuol dire neanche una volta, in nessun caso. Ne prendiamo atto. Però ribadisce che di concerto con gli organismi regionali e con altre municipalità del comprensorio è stata data ampia disponibilità alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. Benissimo, non ci sarà una discarica, ma certamente ci sarà un nuovo impianto. Non lo vogliamo chiamare DISCARICA? Lo chiamiamo Impianto? E quale sarebbe la differenza? Se non è zuppa, è pan bagnato. Sono sicuro che chi mi legge sa cosa vuol dire. Si dice riferito a cose o persone che sono pressappoco identiche. Voglio augurarmi che questa volta il Signor Sindaco non mi accusi di aver divulgato notizie false e tendenziose come ha fatto due anni fa quando scrissi che il Comune di San Pietro in Amantea era invaso dai cinghiali. Altro che invasione. I cinghiali scorazzano indisturbati nel territorio giorno e notte. Allora scrisse che era una invenzione e una opinione della mente illuminata del Prof. Gagliardi. Questa volta ho riportato la notizia data dal Sindaco di Rende. Non è dunque una mia invenzione o una mia opinione se il Sindaco ha affermato che in San Pietro in Amantea verrà realizzata una discarica per fronteggiare l’emergenza rifiuti della provincia di Cosenza. Doveva smentire il Sindaco di Rende che è il Presidente dell’ATO rifiuti. Mi fermo qui. Non ho nessuna intenzione di fare polemica. Voglio solo augurarmi che se ci sarà una discarica nel Comune di San Pietro in Amantea il Signor Sindaco abbasserà le tasse per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Pubblicato in Belmonte Calabro

Il sindaco di San Pietro in Amantea sgombra il campo da ogni dubbio: nessuna discarica verrà mai collocata nel territorio di competenza comunale. “Di concerto con gli organismi regionali e con altre municipalità del comprensorio, è stata data ampia disponibilità alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. Null’altro”.

«Nello specifico – aggiunge Gioacchino Lorelli, primo cittadino del centro collinare – San Pietro è stato inserito tra i destinatari del progetto denominato “Forum” che, dal punto di vista finanziario va a rivalersi sul “Por Calabria Fesr 2014- 2020”.

Il sito in questione sarà progettato dagli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e prevede, con l’ausilio di tecnologie innovative, di incentivare in maniera significativa e funzionale la riduzione dello smaltimento in discarica degli scarti di cibo e degli alimenti che potranno essere destinati a compostaggio, diminuendo così l’impatto ambientale da essi generati. L’obiettivo di questa iniziativa è agire in maniera consortile con gli altri comuni del comprensorio che hanno già aderito al progetto con delibera di consiglio per riutilizzare in maniera eco compatibile i materiali che, già per tradizione, nelle famiglie contadine, venivano destinati alla crescita degli animali domestici. Il sito potrà accogliere un’utenza di circa 30 mila abitanti».

Della realizzazione di questo progetto si è approfonditamente discusso nell’assemblea della cosiddetta Aro (Area raccolta ottimali) che ha avuto luogo lo scorso 5 settembre, su disposizione del presidente Roberto Perrotta, presso il comune di Paola.

«In quella riunione – conclude Gioacchino Lorelli - era presente il vice presidente dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di Cosenza Vincenzo Granata. Dove è stato verbalizzato che nel territorio di San Pietro in Amantea non sorgerà mai nessuna discarica» ma solo un sito di trattamento della FORSU in compost .

L’eco-distretto della Provincia di Cosenza, che presumibilmente si farà a Morano Calabro prevede l’ampliamento di discariche già esistenti e la costruzione di nuove ( ma non Sicuramente nel Territorio di San Pietro in Amantea), che dovrebbe risolvere l’annoso problema dello stoccaggio del pattume prodotto.

Una soluzione che potrà essere facilitata solo se di amplifica la capacità di riutilizzo e di riciclo.

È solo ed esclusivamente in questa direzione che il sindaco di San Pietro ha dato e confermerà il via libera.

San Pietro in Amantea li 17/09/2019        

                                                                                               IL SINDACO

                                                                                           Gioacchino LORELLI

Pubblicato in Basso Tirreno

VedutaIeri 29 maggio alcuni Professori della Università della Calabria hanno esaminato il voto dei calabresi nell’ultima consultazione elettorale di domenica scorsa. Sono arrivati a questa conclusione sconcertante:- I calabresi sin dal 2014 hanno sempre rincorso e premiato il nuovo-. E così è stato anche quest’anno. Il Prof. Antonio Costabile, ordinario di Sociologia Politica ha parlato di voto di scambio, di voto di appartenenza, di voto d’opinione, però anche di un voto che i sociologi definiscono a razionalità limitata. In questo Seminario dove c’era un folto e attento pubblico, tra cui il Presidente della Provincia di Cosenza Iacucci, candidato al Parlamento Europeo nelle ultime consultazioni, dove ha ottenuto un ottimo risultato, si è parlato anche di San Pietro in Amantea, piccolo Comune del Basso Tirreno cosentino, dove la Lega di Matteo Salvini ha ottenuto 132 voti cioè il 60% dei voti ed è risultato il Comune più leghista di Calabria. Congratulazioni. Davvero un bel primato e tutti ne siamo davvero orgogliosi. Come mai si sono chiesti i relatori che i cittadini del borgo abbiano votato in massa la Lega di Salvini? Nella lista leghista non c’era nessun candidato locale, eppure la Lega ottiene uno strepitoso successo. Il motivo? Io vi confesso francamente lo ignoravo. Ho appreso soltanto ieri sera che il Sindaco del mio paese Gioacchino Lorelli, che si era presentato nell’ultima competizione comunale con una lista civica, ha cambiato schieramento politico. E’ passato alla Lega di Salvini. Non commento. Non mi interessa. Ognuno è libero di fare ciò che meglio crede. Il Prof De Luca così ha detto:- Se un Sindaco ha tanta influenza, dobbiamo forse pensare che in molti non sappiano chi votare-. E’ la prima volta che capita, purtroppo, che i miei cari paesani non abbiano saputo chi votare. Da sempre San Pietro in Amantea è stato un feudo della Democrazia Cristiana (anno 1948 un plebiscito per l’On. Benedetto Carratelli, oltre 800 voti di preferenza) e poi dagli anni sessanta in poi con l’avvento del centro sinistra metà dei voti andavano alla Democrazia Cristiana e l’altra metà al glorioso Partito Socialista di Nenni e di Giacomo Mancini, di cui io, modestamente, facevo parte e ricoprivo la carica di Vice Sindaco. San Pietro in Amantea è stato sempre coerente ai suoi ideali e mai ha premiato il nuovo che avanza o è salito sul carro del vincitore o ha rincorso la novità del momento.

Pubblicato in Politica

Ci hanno inviato la foto di una porta con attaccate diverse e diverse mancate notifiche.

La porta sembra un albero di Natale.

Apprezziamo, comunque, il brillante lavoro fatto dal notificatore del Comune di San Pietro in Amantea.

Un notificatore che , probabilmente, ben sapendo che si tratta di una residenza finta si è attrezzato di buste di plastica nelle quali ha infilato le buste dell’agenzia delle entrate così che resistano nel tempo.

 

 

Alla pioggia, al vento.

Ci hanno anche detto che perfino le Forze dell’ordine hanno avuto difficoltà a trovarlo e che la strada di accesso alla detta abitazione veniva chiamato il “miglio verde” dal colore delle buste che venivano notificate!

Quello che sorprende, però, è come mai l’ufficio anagrafe non prenda atto che l’intestatario manca ormai da molto tempo da Via Tuvolo 7.

E’ ben noto, infatti, che i servizi anagrafici ai sensi del Dpr n. 223 del 30 maggio 1989 "Regolamento anagrafico" e della legge n. 1228 del 24 dicembre 1954 "Legge anagrafica" hanno il potere-dovere di aggiornare la residenza di chi abita o non abita in un luogo.

Pubblicato in Longobardi

Riceviamo e pubblichiamo:

Ai lettori di Tirrenonews che hanno aperto le mie precedenti lagnanze vorrei far loro conoscere, attraverso la missiva del 19.12.2017 e posta in visione, il singolare linguaggio che solitamente adotta il sindaco di San Pietro in Amantea verso le persone non di suo gradimento.

Della prima, contrariamente a quanto il sindaco afferma, lo scrivente è stato solo recentemente soddisfatto. Sulla seconda parte ecco cosa ha risposto il cittadino Ferruccio Policicchio.

“Nella seconda parte della nota n. 2989 del 19 dicembre 2017, tentando di rispondere a degli interrogativi relativi alla delibera di Giunta n. 45/2017, così si è espresso:

(…) «Anche un cieco si sarebbe reso conto che si tratta o di un refuso o di un copia e incolla sbagliato. Può capitare a chi “fa”. E può sfuggire la correzione. L’atto è pero in sé è inoppugnabile atteso che(…)».

La sottolineatura nella citazione è stata inserita per evidenziare un altro “refuso”.

Si dia una regolata: o si tratta di un refuso o di un copia e incolla sbagliato. I “refusi”, anche se non ha idea di cosa siano, come lei l’intende, negli atti emanati da codesta amministrazione si susseguono, da rigo a rigo, da atto in atto, rincorrendosi uno dietro l’altro. Ed è proprio vero che: «Non è la solita pagliuzza. È peggio». Anzi, È MOLTO PEGGIO!!!

In ogni caso, eccellente giustificazione per un amministratore, ma non altrettanto per chi non è cieco. Quindi, stando al suo modo di esprimersi: «Tutto perfetto. Ottimo. Grazie. Aspettiamo, gradevolmente, altri interventi del genere». (nota del 23.2.2016 protocollo n. 285)

Sarebbe bastato una banale richiesta di scuse. Di un gesto di umiltà non è morto mai nessuno, nemmeno chi «FA» e che viene pagato perché «FACCIA» BENE!!!!!!!!!!

Purtroppo l’ignoranza, i cui sintomi sono: cattiveria, presunzione, invidia e cattiva educazione, è una patologia che colpisce molti.

Invece ha ancora osato scomodare, parlando al plurale e non capendo s’è un plurale maiestatis o sta scrivendo in compagnia sotto dettatura (ancora un refuso!!!???), un capolavoro della nostra letteratura dicendo: «il personaggio che più ci ha colpito e che ci ispira non è esattamente “Azzecca Garbugli”. E nemmeno le “Donna Prassade”. Da cui preferiamo stare alla larga.»

Curioso: due personaggi secondari del romanzo. (Piace ricordare che il marito di donna Prassede non credendo alla peste morì di peste).

Vuole cortesemente essere più chiaro ed esplicito sul chi e quante sarebbero le «Donna Prassade» a cui fa riferimento?

Io, invece, tra i personaggi del noto romanzo, sono stato colpito da don Rodrigo e dai suoi “bravi”. Personaggi che l’etica personale impone di non condividere, ma di respingere e combattere come fece, al contrario di don Abbondio, fra Cristoforo. Ed ecco perché!

Don Rodrigo, come lei sa (o loro sanno), era un signore/tiranno.

Il signore/tiranno è un personaggio spietato che prende tutto ciò che vuole. Assetato di ricchezza e di gloria. Inesorabile con gli altri ma indulgente con sé stesso. Un personaggio tipicamente italiano, soprattutto nelle contraddizioni. Oltre che rozzo, è ignorante uomo d’armi o di governo. È spesso un mecenate che si vanta di possedere una cultura che non ha, ma che trova sempre qualcuno ad adularlo e a lasciare ai posteri un suo falso ritratto inzuccherato di lusinghe e di lodi. La sua empietà è tale da non rispettare neppure la santità delle Chiese. Basti dire che i “bravi” della famiglia Baglioni di Perugia (cosa certamente a lei-loro nota) ridussero il duomo di quella città a una specie di caserma dove dormivano, bivaccavano e ricevevano donne di malaffare. Per le stesse funzioni (cosa certamente a lei-loro nota) adibirono anche il palazzo del governo.

Il debole comune a tutti i signori/tiranni sono le donne. Gli piacciono tutte.

Il Nostro preferiva le donne del popolo, odiava i lunghi preamboli e nelle conquiste amorose andava per le spicce, naturalmente non intendeva trovarsi tra i piedi mariti o innamorati gelosi, per cui: “Questo matrimonio non s’ha da fare”.

Il signore/tiranno è detestato per i suoi ordini spietati che, facendosi scudo della legge, esige una ubbidienza totale, immediata, pena la vita. I sudditi lo temono e ne desiderano la morte. Quando muore, il più delle volte, è di crepacuore o per avvelenamento.

Una efficace descrizione dei “bravi” fu data, dallo scrittore e poeta che lei si è preso il lusso di scomodare, all’inizio del noto romanzo, correndo l’anno 1628, quando don Abbondio fece quel brutto incontro per fargli avere la notizia che: “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”.

Purtroppo, ahimé, la descrizione manzoniana di quei due loschi figuri potrebbe benissimo essere applicata a due loro simili del tempo che stiamo vivendo.

I “bravi” furono personaggi di fondamentale importanza nelle grandi famiglie del Rinascimento e oltre, strani servitori pronti, per ordine del padrone, a rischiare in ogni momento la galera o la forca. Questi malviventi che, ponendosi al servizio di un signore/tiranno si assicuravano impunità e sostentamento, erano il prodotto più autentico della società repressiva di quei secoli. Il popolo non soltanto era costretto a sopportare i soprusi dei padroni, ma anche quelli dei loro sgherri. L’arma preferita dei “bravi” era generalmente il pugnale, manovrato con estrema destrezza nell’oscurità, per non essere scoperti. La loro alleata era la vigliaccheria. Colpivano preferibilmente alle spalle e non si ponevano certe limitazioni dell’onore. Il loro nome sottintende ironicamente la stima che di costoro avevano i padroni/tiranni. Non agivano soltanto e sempre per conto dei loro padroni, ma potevano essi stessi spadroneggiare nei domini dei signori/tiranni di cui erano alle dipendenze, senza che alcuna colpa venisse loro addebitata. L’impunità faceva parte della ricompensa.

Si resta in attesa di riscontro.

Se vuole può esporre la presente nell’albo on-line del comune. da parte mia sarà inviata al giornale on-line Tirrene New.

Per brevità e una più facile comprensione, si allega copia della nota sopra citata.

San Pietro in Amantea 20.9.2018. ....................................Ferruccio Policicchio

                                                             

Pubblicato in Belmonte Calabro
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