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Che cosa cambia tra un tubo al neon a un tubo a led

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ledNel contesto della riqualificazione energetica di un immobile, uno degli interventi decisivi a cui si deve provvedere è rappresentato dalla rimozione dei tubi fluorescenti, o al neon, che dovrebbero essere sostituiti con i tubi a led. Questi ultimi, infatti, garantiscono un livello di efficienza più elevato: si tratta di tubi di ultima generazione che, pur essendo caratterizzati da un flusso luminoso minore, riescono ad assicurare livelli di illuminazione ottimali.

Tubi al neon: come funzionano?

I tubi al neon si presentano come elementi lineari, con un gas nobile di riempimento a bassa pressione e una goccia di mercurio all’interno di un tubo di vetro sigillato. Due elettrodi, poi, sono presenti alle due estremità: essi generano un flusso di elettroni, nel momento in cui vengono attraversati da energia elettrica, facendo in modo che i gas producano radiazione nell’ultravioletto. Così, il materiale fluorescente a sua volta viene indotto a produrre luce, vale a dire radiazione visibile, una parte della quale si converte in calore, per cui il tubo si riscalda. Per garantire questo meccanismo di funzionamento c’è bisogno di una tensione elettrica di 400 V, che richiede un reattore che metta a disposizione la sovratensione e uno starter. Questa è la ragione per la quale i neon tradizionali non hanno un’accensione istantanea, e prima di accendersi del tutto sono contraddistinti da un peculiare sfarfallio.

Tubi a led: come funzionano

Per quel che riguarda i tubi a led, indicati anche con il nome di lampade tubolari led, si tratta di tubi che nella maggior parte dei casi sono realizzati in plastica: al loro interno non c’è mercurio e non c’è nemmeno un gas nobile da ionizzare. Una delle differenze principali tra i tubi a led e i tubi al neon va individuata nel fatto che i primi non necessitano di reattore e starter, e si accendono subito. Inoltre, non richiedono alcun tipo di manutenzione, sono del tutto privi di sostanze inquinanti (e non ne emettono) e soprattutto non producono calore.

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I tubi al neon e la resa illuminante

Vale la pena, a questo punto, di approfondire ulteriori dettagli a proposito dei tubi al neon, con riferimento nello specifico alla loro resa illuminante. Essi sono in grado di diffondere la radiazione luminosa in maniera omogenea in tutto l’ambiente. Usati soprattutto per l’illuminazione indoor, questi tubi in genere vengono applicati al soffitto. In questo caso, però, si ha un ventaglio di luce di appena 120 gradi rispetto alla superficie che deve essere illuminata, il che vuol dire che con questi dispositivi si sfrutta appena un terzo dell’energia luminosa.

I tubi a led e la resa illuminante

Il discorso è diverso per i tubi a led: in questo caso, infatti, la luce viene irradiata nel ventaglio dei 120 gradi al di sotto degli elementi luminosi, e questo significa che si sfrutta tutta la luce che viene prodotta. Il flusso luminoso è diretto sulla superficie che è necessario illuminare, e non c’è bisogno di sfruttare ulteriori elementi riflettenti. La mancanza di dispersioni è un evidente vantaggio rispetto ai tubi al neon, perché a parità di flusso luminoso i tubi a led sono molto più efficienti. Sul piano energetico, usare i tubi led significa avere a che fare con consumi in bolletta inferiori, per una quota che può andare da un minimo del 30% a un massimo dell’80%.

Perché i tubi a led permettono di risparmiare

La durata di una lampada led da 95 lumen per watt può arrivare fino a 50mila ore, mentre una lampada al neon da 80 lumen per watt non riesce a toccare le 10mila ore. È evidente, pertanto, che la scelta del neon offre numerosi benefici dal punto di vista economico, sia perché non si devono affrontare spese di manutenzione, sia perché anche i costi di sostituzione vengono tagliati. La migliore resa illuminante, i consumi ridotti e la maggiore efficienza energetica sono motivi più che sufficienti per decidere di passare dal neon al led.

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