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In queste ultime settimane cresce in città la curiosità sulle prossime elezioni Comunali.

Ma, ci risulta, ci sia una percettibile difficoltà nel reperire sia candidati a Sindacoche anche candidati alla carica di amministratore, soprattutto nelle realtà come quella della nostra città.

 

La democrazia ad Amantea è talmente labile e minata nelle sue fondamenta che la maggioranza dei cittadini non si fida più di nessuno e d’altro canto non vuole nemmeno metterci la propria faccia, tale è la sfiducia visti gli ultimi accadimenti.

 

Innanzitutto crediamo perché il ruolo di primo cittadino ha un livello di responsabilità che è aumentato negli ultimi anni soprattutto a livello di responsabilità giuridiche, di sicurezza e salute pubblica.

Se una persona inciampa in un marciapiede comunale un po’ mal messo o che prende una buca stradale con la propria bici, il Sindaco rischia di calamitarsi un procedimento penale e ciò è a dir poco assurdo.

 

Ne sono esempi quotidiani ciò che è accaduto pochi anni fa a Napoli con De Magistris indagato, assieme all’allora assessore Comunale alla viabilità, nell’ambito dell’inchiesta sui danni causati dall’asfalto rovinato in diverse parti della città ai danni dei cittadini automobilisti, oppure, come lo scorso anno con la vicenda del Sindaco di Crema indagato perché un bambino si è schiacciato due dita nella porta dell’asilo comunale.


Un’ altro punto che allontana gli aspiranti Amministratori comunalidalla spicciola politica cittadina è perché la politica si sa, da sempre, occupa molto tempo, tempo da sottrarre al lavoro ed alla famiglia, ed il tempo è prezioso per chiunque di noi.

Quindi spessoil ruolo di Amministratori Locali, siano essi Sindaco o semplice amministratore viene occupato soprattutto da pensionati, e da lavoratori del pubblico impiego, con possibilità di distacco, pochi risultano essere i liberi professionisti o gli imprenditori, fatta eccezione per chi ha la possibilità di delegare nella propria attività.

 

Un altro punto che è determinante per chi evita di scendere in politica è che dalla famosa operazione “Manipulite” in poi, ogni amministratore pubblico, piccolo o grande che sia, o aspirante tale, è terrorizzato dalla possibilità di essere protagonista, spesso suo malgrado, di uno spettacolo in cui giustizia e giustizialismo si confondono.

Questo non significa giustificare la corruzione o dire che Tangentopoli non sia servita. Semmai il contrario. Ma ogni firma apposta mette a rischio il primo cittadino, o l’assessore di turno, ad un avviso di garanzia per “abuso di ufficio” e, ogni volta che non la si mette, il rischio è un'imputazione per “omissione di atti di ufficio”, da qui l’ovvio terrore amministrativo.

 

Un’altro capitolo, bello corposo, è quello sulla gestionedel bilancio Comunale e sulla responsabilità che ne discernono.

Le distinzioni che deve affrontare una amministrazione fra le scelte politiche e le scelte esecutive sono assai difficili,e l’amministratore di turno è obbligato a tentare di risolvere sempre razionalmente un problema disponendo di dati, quasi mai corretti, e di “scarse” risorse congetturali o ipotetiche o comunque sommariamente valutate, e la difficoltà nei Comuni in genere, ma nello specifico nel nostro che proviene da un dissesto conclamato e di un secondo dissesto in arrivo, è sull’equilibrio tra risorse disponibili e aspirazioni di tutti da soddisfare.


Se sommiamo tutti questi fattori pare abbastanza ovvio che ci sià una oggettiva difficoltà a trovare figure per il rinnovo delle cariche istituzionali in città, eppure ad Amantea esistono gruppi, singoli, iniziative e associazioniche esprimono un sacco di cose buone che però, non collegandosi tra loro, risultano contarepoco o nulla.

Sognamo tutti una nuova politica figlia dal cosiddetto sociale, da operatori ed educatori radicati nella realtà del paese, a contatto diretto con la vita, i bisogni e le potenzialità della città, ma sembra che anche il “sociale” stia morendo sotto i colpi della crisi umana, economica e sociale.

 

Il vuoto della politica in città credo sia dovuta all’assoluta miseria di figure di primo piano, che ha portato la città ad una crisi della democrazia, ma sarebbe tempo di reagire e di tentare nuove strade, nuove alleanze, nuove iniziative di lotta, che ci vedano meno soli e meno succubi dal potere e dalla calca dei suoi servi volontari.

In bocca al lupo Amantea.

 

A futura memoria, i sindaci dal dopoguerra ad oggi:

Perna Settimio (PSDI) 1946-1952;
Policicchio Pierino (DC) 1952-1953;
Perna Settimio (PSDI) 1953-1957;
De Munno Alessandro (DC) 1957-1961;
Policicchio Pierino (DC) 1961-1970;
Alecce Domenico (DC) 1970-1975;
Morelli Francesco (PSI) nov. 1975 - ago. 1976;
Besaldo Francesco (DC) 1977-1978;
Alecce Domenico (DC) 1979-1982;
Besaldo Francesco (DC) 1982-1983;
Caruso Salvatore (PSI) nov. 1983 - lug. 1984;
Curcio Mario (PSI) 1984-1986;
Tonnara Francesco (DC) 1987-1994;
Signorelli Antonio (PDS) feb. 1994 - set. 1994;
Tonnara Francesco (PPI) ott. 1994 - feb. 1995;
Mazzei Sante (AN) apr. 1995 - ago. 1997;
La Rupa Franco (Listazzurra) nov. 1997 - nov. 1998;
La Rupa Franco (I Democratici) giu. 1999 - mag. 2004;
La Rupa Franco (Lista civica) giu. 2004 - giu. 2005;
Tonnara Francesco (Lista civica) mag. 2006 - ago. 2008.
Il 26 agosto 2008 il consiglio comunale viene sciolto per infiltrazione mafiosa con decreto del presidente della repubblica (Napolitano Giorgio), su proposta del ministro degli interni (Maroni Roberto - lega nord), e della presidenza del consiglio dei ministri (Berlusconi Silvio - popolo della libertà - pdl).
La gestione dell’ente (Comune di Amantea), venne affidata per 18 mesi ad una Commissione Straordinaria a cui vennero attribuite le competenze del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Sindaco.
Faranno parte della stessa, il dott. Criscuolo Giorgio, il dott. Sperti Francesco e il dott. Tescione Pietro.
Il 1 aprile 2010 il consiglio di stato annulla lo scioglimento del consiglio comunale.
In seguito il consiglio comunale verrà reinsediato e finirà il proprio mandato nell’aprile 2011;

Tonnara Francesco (Lista civica Primavera) mag. 2011 - set. 2013;

Sabatino Monica (Lista civica - Rosa Arcobaleno) mag. 2014 - feb. 2017.
In data 28 aprile 2017 il commissario straordinario, dott.ssa Anna Aurora Colosimo, con l’assistenza del segretario generale, dott.ssa Maria Luisa Mercuri, dichiara lo stato di dissesto finanziario dell’ente (comune di Amantea).
In data 25 settembre 2017 si insedia la commissione “organo straordinario di liquidazione” (O.S.L.), che dovrà occuparsi di fatti e atti di gestione verificatisi entro il 31 dicembre 2016 e che hanno determinato lo stato di dissesto finanziario dell’ente (comune di Amantea).
Della stessa fanno ancora parte la dott.ssa Chiellino Maria (funzionario economico finanziario - prefettura - u.t.g. di Cosenza), la dott.ssa Ettore Maria Angela nominata presidente della commissione (segretario generale del comune di Matera), il dott. Giacomantonio Giuseppe (dottore commercialista in Cosenza), e con la partecipazione del segretario generale, dott.ssa Mercuri Luisa, nella qualità di segretario verbalizzante del comune di Amantea;

Pizzino Mario (Lista civica Listazzurra) giu. 2017 - feb. 2020.
In data 13 febbraio 2020, il consiglio comunale viene sciolto per infiltrazione mafiosa con decreto del presidente della repubblica (Mattarella Sergio), su proposta del ministro degli interni (Lamorgese Luciana), e della presidenza del consiglio dei ministri (Conte II, m5s-pd).
In data 17 febbraio 2020, la gestione dell’ente (Comune di Amantea), venne affidata per 18 mesi ad una Commissione Straordinaria a cui vennero attribuite le competenze del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Sindaco.
Fanno ancora parte della stessa, la dott.ssa Surace Antonia Maria Grazia (vice prefetto), il dott. Turco Vito (vice prefetto) e il dott. Nuovo Berardino (funzionario economico finanziario).
La commissione in data 7 giugno 2021 ha ottenuto un’ulteriore proroga di 6 mesi.

Pubblicato in Politica

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Il countdown è iniziato, ormai mancano solo sei / sette mesi all’election day, il giorno in cui formalmente gli Amanteani andranno alle urne per le Elezioni Amministrative e per le Regionali.

 

Voci di corridoio ben informate, ci dicono che la Commissione Straordinaria, in scadenza a metà Agosto 2021, non ha chiesto o comunque è intenzionata a non chiedere la proroga per ulteriori 6 mesi.

 

Se fosse confermata questa voce, e/o comunque, se Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, nella relazione da inviare a fine Luglio 2021 al Ministero degli Interni, non intravedesse ulteriori interferenze mafiose/politiche mafiose, tali da ingerire nella tornata elettorale, la Città di Amantea sarebbe autorizzata a procedere alle elezioni per un nuovo governo cittadino nella sessione degli election day 2021, sessione prevista, quindi, nell’anno in corso, in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

 

Come d’altronde disposto dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2021.

 

La nostra città, quindi, assopita dalla gestione commissariale, potrebbe risvegliarsi di botto e venire catapultata nella girandola delle elezioni Amministrative cittadine subito dopo l’estate.

 

Dunque il tempo politico per creare una compagine amministrativa scorre inesorabile, ma, complice l’attuale preoccupazione per la pandemia, la conta quotidiana dei positivi e degli isolati, il paese sembra non essere interessato, al momento, al suo prossimo futuro.

Eppure c’è da eleggere un Sindaco e da rinnovare un Consiglio Comunale, dopo l’ennesimo scioglimento del Comune di Amantea per ingerenze politico/mafiose.

 

Armati di buona volontà e santa pazienza, ci siamo messi al telefono ed abbiamo cercato di capire come, almeno parte dei passati amministratori e consiglieri comunali, siano di maggioranza o opposizione, si stiano muovendo in previsione della consultazione elettorali future.

Molti dei passati Amministratori, almeno della maggioranza, pare non siano intenzionati a ricandidarsi, almeno per la prossima tornata elettorale.

Le indole a “servizio della città” potrebbero anche giocare qualche scherzetto facendo riconsiderare, un pò a tutti l’ipotesi di continuare, ma qui bisogna capire chi e con chi.

 

 

Nella passata minoranza consiliare le posizioni sembrano più decise rispetto alle prossime elezioni amministrative.

C’è un gruppo, piuttosto primordiale, che sta discutendo da più mesi alla ricerca di una quadra definitiva, dove non sono esclusi nuovi ingressi, provenienti dalla imprenditoria locale.

 

 

Non pervenuta l’altra parte dell’ex minoranza.

Avremo modo di approfondire l’argomento nelle prossime settimane.

Pubblicato in Primo Piano

Era sabato pomeriggio, ieri 4 marzo, quando abbiamo incontrato un ex consigliere comunale della ex giunta Sabatino che aveva iniziato la propria campagna elettorale.

 

Stava visitando un “cugino”.

Che c’è di male, direte voi?

Niente. Assolutamente niente.

Beh, una riflessione si impone, però!

 

Ma allora questo significa che le voci raccolte sulla prima lista delle prossime elezioni sono vere, assolutamente vere, totalmente vere, ed, a questo punto, addirittura provate.

 

Ma chi sarà il candidato sindaco.

Di nuovo Monica Sabatino?

O ci sarà il passaggio del testimone ed il candidato a sindaco sarà Giovanni Battista Morelli?

Chi altri? Nessuno!

E nella lista ci saranno certamente oltre a Monica Sabatino e Giovanni Battista Morelli, anche Pati Emma, Morelli Ermelinda, Ciccia Caterina, Antonio Rubino, Gianluca Cannata, Mannarino Adelmo.

 

Non ci saranno evidentemente Tempo Sergio, Alessandro Salvatore, Arone Elena, Giusi Osso, tutti ex della ex giunta.

E’ anche evidente, a questo punto, che sembra sfumare la possibilità che il PD faccia una lista ( esclusiva od in associazione), e che anche se la tentasse nessuno dei futuri consiglieri iscritti al PD (Monica Sabatino, Giovanni Battista Morelli, Antonio Rubino, Gianluca Cannata, eccetera) parteciperà a tale possibile lista.

Peccato!.

Sembrava che ad Amantea potessero tornare i partiti, dopo oltre 30 anni di liste civiche.

Mah! Ancora, forse, è troppo presto per capire ed addirittura per tentare di capire.

Intanto Amantea continua a morire e gli amanteani ad illudersi.

Il vero problema è che anche se tanti cambiano marciapiedi si continua a fare lo stesso mestiere!

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